Profondo Roster 2021: Las Vegas Raiders

La stagione 2021 dei Las Vegas Raiders è stata fin qui degna di una di quelle serie televisive che vanno tanto di moda oggi con una sequenza infinita di colpi di scena dentro ma soprattutto fuori dal campo di gioco. Naturalmente tutto ciò che è successo fuori, ha influenzato il rendimento di un team che ha ottenuto brillanti vittorie contro Baltimore, a Denver e, recentemente, in quel di Dallas, ma anche subito cocenti delusioni, dalla sconfitta interna con Chicago alle due sonore batoste rimediate contro Chiefs e Bengals. Dopo 11 partite, i neroargento hanno un record positivo di 6-5, come altre due componenti di una AFC West incertissima, che vede tutte e quattro le franchigie racchiuse in un solo match.

In calendario, i Raiders affronteranno domenica Washington, poi le ultime cinque partite saranno terribili, con tre sfide dirette all’interno della division e due partite contro Browns e Colts, compagini che con ogni probabilità lotteranno fino all’ultimo per i playoff.

L’allontanamento in ottobre dell’head coach Jon Gruden, sostituito dal coordinator degli special team Rich Bisaccia, non ha portato tanto ad un cambiamento a livello tattico, quanto soprattutto a livello di gestione e di decibel: ”è stato strano” ha raccontato il runner Josh Jacobs dopo la gara di esordio di Bisaccia come capo allenatore sul terreno di Denver  “erano tutti calmi… non c’era nessuno che diceva parolacce contro di te o che dava fuori di matto con gli arbitri”.    

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OFFENSE

L’attacco dei Raiders è attualmente sesto in NFL per yard guadagnate, la miglior posizione dalla stagione 2002, al termine della quale i Raiders persero il Super Bowl contro i Buccaneers, ma la differenza di efficienza fra passing game e running game è palese, visto che si passa dal secondo posto del gioco aereo al ventisettesimo di quello via terra. 

A trent’anni il regista Derek Carr spera di trascinare il team alla seconda stagione vincente della sua carriera: nonostante una lunga serie di prestazioni positive dell’ex qb di Fresno State infatti, nelle precedenti sette annate solo una volta i Raiders hanno terminato con un record positivo. La percentuale di completi e il QB rating di Carr in questo 2021 non sono fra i migliori della sua carriera, e di questo passo il regista neroargento, già pizzicato 9 volte dalle difese avversarie, rischia di battere il record personale di 13 intercetti del 2015 e del 2017, ma la grossa differenza rispetto al passato sta nelle yard, visto che Carr sta lanciando a oltre 310 yard di media a partita ed è destinato a superare il tetto delle 5000 yard lanciate, lui che al massimo era arrivato a quota 4103.

Terminale principale di Carr è l’ottimo receiver Hunter Renfrow, con 64 ricezioni per 658 yard e 4 mete. Renfrow, scelto solo al quinto giro nel 2019, si sta confermando ricevitorie assolutamente affidabile, ed ha già stabilito il record personale di palle catturate in una stagione. Dopo di lui, con 53 catch, c’è il tight end Darren Waller che, reduce da due formidabili stagioni rispettivamente da 90 e 107 ricezioni, sta vivendo un torneo tribolato soprattutto da un punto di vista fisico, ma è stato anche “colpevole” di qualche drop di troppo. Naturalmente il gruppo receiver ha subito un duro colpo con l’arresto, all’inizio di novembre, del promettente Henry Ruggs, reo di aver causato un gravissimo incidente automobilistico in cui ha perso la vita una donna. Dopo una discreta prima stagione, Ruggs si stava avviando ad essere l’arma in più per i Raiders sul profondo (la media a ricezione del 2021 è di 19,5 yard) ma a questo punto la sua carriera in NFL è già giunta al capolinea.

Un giocatore che potrebbe provare a sostituire Ruggs è Bryan Edwards, altro atleta dalla velocità impressionante, ma finora l’ex South Carolina è stato troppo inconstante per essere utile alla causa, e così la dirigenza ha portato in Nevada DeSean Jackson, arrivato dopo una breve parentesi con i Rams. A 35 anni compiuti il primo dicembre, Jackson non è più quello delle annate in maglia Eagles ma, come hanno imparato i Cowboys, con un utilizzo limitato può ancora essere un’arma temibile. Il passing game dei Raiders prevede un utilizzo esteso anche dei runner, perché sia Jacobs (30 ricezioni), che Drake (29) sono ottimi bersagli fuori dal backfield. Altri due terminali interessanti per Carr sono Zay Jones e il secondo tight end Foster Moreau che però non sta sfruttando al meglio l’occasione offertagli dagli acciacchi che stanno limitando Waller.

Le statistiche dei due portatori di palla principali, Josh Jacobs e Kenyan Drake, riflettono i problemi di un running game che è fra i peggiori della NFL. Jacobs ha al suo attivo 111 corse per 420 yard (media un modesto 3,8) e contro Dallas ha interrotto un digiuno di touchdown che durava da quasi un mese. Dopo un’ottima stagione di esordio, Jacobs non ha più ripetuto i numeri del 2019, complici anche alcuni guai fisici, e sarà interessante vedere se questo trend proseguirà, anche perchè dietro la stessa linea offensiva, Drake sta correndo a oltre 4 yard di media. Curiosamente per altro due delle peggiori performance dell’ex Arizona sono arrivate quando ha ereditato il ruolo di titolare per l’indisponibilità di Jacobs. Una novità interessante che i Raiders stanno utilizzando nel loro playbook è l’impiego come portatore di palla del regista di riserva Marcus Mariota, per tanti anni titolare a Tennessee. Mariota, ottimo scrambler, fra 2020 e 2021 ha portato palla 14 volte chiudendo 11 primi down (e segnando anche due mete) e l’offensive coordinator Greg Olson ha recentemente inserito degli schemi appositi per sfruttare le doti di runner del giocatore nativo di Honolulu.

Perso l’ottimo Rodney Hudson, andato a rinforzare la linea offensiva dei Cardinals, il nuovo centro dei Raiders è Andre James, ex Ucla, atleta arrivato in NFL come undrafted free agent. In questo 2021, James è partito maluccio poi, dopo la gara con Denver del sesto turno, ha trovato ritmo e nelle ultime settimane il suo rendimento è sensibilmente migliorato. Ai suoi lati giocano altri due giovani, a sinistra John Simpson, quarta scelta del 2020 da Clemson, che come James è migliorato con l’andare della stagione, a destra il rookie prima scelta Alex Leatherwood. Quest’ultimo ha iniziato la stagione come tackle a destra, che era poi il ruolo per cui era stato scelto ai draft, ma dopo un mese di prestazioni decisamente negative è stato spostato all’interno, dove le cose sono andate un po’ meglio, anche se in generale l’ex Alabama sta patendo l’esordio in NFL. Al suo posto come tackle a destra è stato così inserito Brandon Parker, giocatore da quattro anni ai Raiders, che però non ha mai convinto pienamente e infatti anche nel 2021 sta faticando, anche se rimane un piccolo upgrade rispetto a Leatherwood. Tackle a sinistra gioca invece il migliore del gruppo sia a livello di talento che di rendimento, vale a dire Kolton Miller, anche lui prima scelta nel 2018, atleta che è cresciuto con costanza nei suoi anni di NFL e che oggi, soprattutto nel passing game, è fra i migliori del suo ruolo.

Jacobs Raiders Eagles

DEFENSE

Dopo una buona partenza, il reparto del nuovo coordinator Gus Bradley ha accusato un calo culminato con le 521 yard subite contro i Chiefs ed ora è al trentesimo posto per punti subiti. La pecca maggiore della difesa è sicuramente il gioco di corsa, mentre per yard concesse sul passaggio, gli uomini di Bradley occupano un buon tredicesimo posto anche se hanno al loro attivo appena 4 intercetti, la peggior prestazione dell’intera NFL insieme ai Jets.

Fra i giocatori di maggior talento spiccano i due end Maxx Crosby e Yannick Ngakoue, capaci di mettere a segno 13 sack, 22 hit e 80 hurries. Ngakoue, arrivato da Baltimora, ha al suo attivo più sack e nelle ultime partite ha giocato davvero bene, persino meglio di un Crosby che comunque finora ha disputato una grande stagione in entrambe le fasi del gioco. Le due riserve sono Carl Nassib e Clelin Ferrell che però hanno avuto un rendimento nettamente inferiore ai titolari. Nassib ha giocato meno della metà degli snap di Ngakoue ma ha due soli sack, anche se del quartetto di edge è fra i più efficaci sulla corsa, mentre Ferrell, scelto come quarto assoluto nel draft 2019, continua ad essere un “non fattore”.

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All’interno della linea i titolari sono Johnathan Hankins e Quinton Jefferson. Hankins finora sta disputando una stagione sottotono, mentre Jefferson ha offerto un buon contributo nella pass rush, con 4 sack e 7 hit ma spesso è stato impalpabile sulla corsa. Nelle ultime giornate sono salite le quotazioni dell’ex 49er Solomon Thomas, altro atleta che però sta avendo successo nel passing game (4 sack) mentre è decisamente rivedibile nel running game. Con il cambio di head coach, si pensava che potesse avere più spazio Damion Square, autore di due sack nella prima partita di Bisaccia come head coach, ma dopo l’exploit a Denver l’ex Cleveland è stato “confermato” nel suo ruolo di rincalzo.

I due linebacker titolari nella formazione base sono Denzel Perryman e Cory Littleton, arrivati in Nevada dopo lunghe carriere a Los Angeles, uno sponda Chargers l’altro sponda Rams. Fino ad ora Perryman, leading tackler del team con 93 placcaggi, è stato migliore in entrambe le fasi di gioco rispetto ad un Littleton che a Las Vegas non è riuscito a ripetere le due ottime annate 2018 e 2019 con cui ha concluso la parentesi in maglia Rams. Schierato come terzo linebacker soprattutto in situazione di corsa, il veterano ex Seahawk K.J.Wright  si sta rivelando il migliore dei tre proprio nel contrastare il running game.

Bradley che ha come schieramento base in difesa la cover 3, si è portato dietro dalla parentesi con i Chargers, il cornerback Casey Heyward, che a 32 anni non è più il fortissimo interprete del ruolo visto in maglia Packers e Chargers, ma che si sta confermando giocatore solido dopo un 2020 sottotono. L’altro cornerback titolare nelle prime quattro partite è stato Trayvon Mullen, che dopo aver giocato due ottimi match contro Pittsburgh e Miami, è andato k.o. contro i Chargers nel quarto turno per un problema al piede. Da allora Mullen non è ancora rientrato anche se proprio questa settimana ha ripreso ad allenarsi. Dopo il taglio ad ottobre della deludente prima scelta del 2020 Damon Arnette, autore di un inquietante video in cui brandiva una pistola e minacciava di uccidere qualcuno, il posto di Mullen è stato preso da un altro ex Charger, Brandon Facyson che però, dopo essere partito bene, ha vissuto un novembre decisamente complicato. Lo slot corner è invece l’interessante rookie Nate Hobbs, scelto solo al quinto giro, che sta disputando un torneo davvero interessante. Vero, la percentuale di completi concessa da Hobbs è piuttosto alta (oltre l’83%) ma quasi sempre per guadagni limitati. Le due safety sono Johnathan Abram e Trevon Moehrig. Abram, temuto colpitore, sta però accusando notevoli problemi in copertura, mentre Moehrig è un altro rookie che sta facendo decisamente bene e dovrebbe essere un’altra pedina su cui fare affidamento per i prossimi anni.    

LA SORPRESA

Finora non sono certamente mancati i problemi nel gruppo cornerback, ma il rookie Hobbs si è conquistato a suon di buone prestazioni il ruolo di slot corner titolare; non male per uno preso solo con la 168° scelta

LA DELUSIONE

La sequenza di prime scelte dei Raiders che poi si sono rivelati nulla più di buone riserve è lunga, ma Ferrell rimane sicuramente il peggior errore degli ultimi anni. Onestamente fin qui ha deluso anche il rookie Leatherwood ma in questo caso esprimere un giudizio negativo su un giocatore che ha disputato appena una decina di gare in NFL è prematuro.     

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