[NFL] Week 3: Guess who’s back (New England Patriots vs Detroit Lions 10-26)

Entrando in questo match le probabilità di vittoria sembravano tutte dalla parte della squadra di Foxborough, pur essendo 1-1 ed uscendo da una sconfitta contro Jacksonville, dotata di una, se non, la miglior difesa della lega con in aggiunta un Bortles che ha giocato da vero quarterback NFL.

I Patriots ci hanno abituato a partenze lente e poi una sconfitta non basta a scalfire il sistema ormai consolidato attorno al trio Kraft-Belichick-Brady, nel quale cambiando gli addendi il risultato non cambia, in particolare il quarterback ex Michigan riesce a mascherare le mancanze dei propri compagni ricevitori grazie alla precisione dei suoi lanci, e quelle della propria offensive line grazie alla velocità di uscita della football dalle proprie mani non dando possibilità alla pass-rush di raggiungerlo.

Dall’altro lato invece i Detroit Lions sotto la guida del general manager Bob Quinn stanno cercando di ricreare nella città dei motori la “Patriot Way”, testimoniato dall’assunzione a Head Coach di Matt Patricia, nello staff di Belichick dal 2004, e dal 2012 coordinatore della difesa della squadra del New England nel cui ruolo ha contribuito alla vittoria di 2 Super Bowl. Il passato, però, nella vita come nel football non conta niente, difatti l’inizio di stagione di Detroit è stato traumatico, sconfitta in casa all’esordio contro i Jets guidati dal rookie Sam Darnold con Stafford che lancia 5 intercetti mentre in week 2 una sconfitta a Santa Clara contro i 49ers che non appaiono la squadra più infuocata della lega.

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Ciò che preoccupava di più dopo queste sconfitte non erano tanto i risultati quanto più le voci di malumori tra i giocatori e lo staff, in particolare Matt Patricia, per le sessioni troppo intense di allenamento, parte delle abitudini che sta provando ad importare dal Massachusetts.

Cronaca

L’inizio dei Patriots in attacco è tra i peggiori che ci si potesse aspettare, iniziano la partita con 3 punt eseguiti su 4th down dopo soli tre tentativi per possesso, tre consecutivi 3 & out, di contro lasciano a lungo la football nelle mani di Stafford, uno dei pochi modi per battere Brady & Co.; emblematico il fatto che il primo 1st down patriot arrivi a 3:50 dalla fine della prima metà di gara.

Al contrario Detroit è in grado di muovere efficacemente la palla arrivando nel corso del primo possesso a un field goal, mentre conclude il secondo possesso con un touchdown ottenuto anche grazie al provvidenziale lancio della flag per la challenge da parte di Matt Patricia.

Poco prima dell’intervallo di metà partita New England raccoglie i cocci e chiude con un field goal portando il risultato a metà partita sul 3-13; la qual cosa causa comunque preoccupazioni a Patricia che dall’altro lato del fronte li ha visti recuperare uno svantaggio di 25 punti e sa quanto siano efficienti Belichick e Brady nell’effettuare correzioni in corsa e ribaltare il corso delle partite.

All’inizio del terzo quarto difatti sembra possibile un ritorno dei Pats quando Bentley intercetta un lancio di Stafford per il Tight-End Willson che risulta troppo corto e basso per il suo ricevitore, che altrimenti avrebbe potuto effettuare un grande guadagno di yarde non essendoci safeties o difensori più bassi in grado di contrastarlo.

Questo possesso Brady non lo spreca e lo capitalizza in 6 punti eseguendo un perfetto lancio per James White fuori dal backfield coperto a uomo e senza difensori nella zona visto che i Lions ne investivano regolarmente due in copertura su Gronkowski. Siamo 10-13.

I Lions però invece che scomporsi continuano col loro piano di gioco e tramite un eccellente lancio di Stafford per Marvin Jones da 33 yd trovano un altro TD, facilitato dalle incomprensioni tra i defensive back dei Patriots.

Gilmore pensava che il ricevitore che correva una route attraverso il campo sarebbe stato preso dalla safety Harmon che sostituiva l’infortunato Chung, invece si è visto costretto a rincorrerlo con un ritardo che ha portato a creare la separazione necessaria al quarterback dei Leoni per trovare il secondo TD della serata. Prima della fine del quarto i Lions trovano anche un field goal e vanno avanti di tredici, 10-23.

Nel quarto quarto le difficoltà per Brady aumentano, la squadra della città dei motori mette in campo perfette coperture raddoppiando regolarmente Gronk e costringendo Brady a forzare passaggi o ad aspettare troppo tempo facendo si che la pass-rush lo raggiunga per un sack.

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In una di queste situazioni Brady forza un passaggio profondo per Dorsett, usato come Cooks l’anno scorso ma non dotato esattamente delle stesse capacità, in doppia copertura viene intercettato da Darius “Big Play” Slay Jr.

Detroit dunque fa scorrere cronometro e al successivo possesso la squadra vincitrice del Super Bowl LI si trova in un critico 4th & 12 sulle proprie 13 che porta a un turnover on down per un altro passaggio incompleto di Brady per Dorsett.

I Lions sfruttano l’eccellente posizione di campo ereditata in territorio New England ed eseguono un field goal che allunga il vantaggio: 10-26.
I Patriots riottengono la palla a 1:40 dalla fine senza time-out, eseguono alcuni passaggi corti e sicuri per guadagnare alcune yarde che facilitino un tentativo di hail mary che però non arriva.

Risultato finale: 10-26.

Considerazioni

Partendo dai vincitori padroni di casa c’è da sottolineare la grandissima prestazione della offensive line, in particolare del Left Tackle Taylor Decker e del rookie Frank Ragnow che al college giocava come centro ma che ora è stato spostato a Left Guard.

L’efficienza della linea offensiva si è vista sia nella protezione di Stafford, messa in atto anche dai singoli running back che dovevano fermare i grossi linebacker dei Pats, che ha subito un solo sack ma anche e soprattutto nell’apertura degli spazi per le corse.

In questo aspetto del gioco è risaltato un altro rookie, Kerryon Johnson, SEC Player of the Year a Auburn nel 2017, che con le sue 101 yard è stato il primo giocatore dei Lions a correre per più di 100 yds in una partita dal 2013, quando fu Reggie Bush a ottenere questo obiettivo nel tradizionale turno del Ringraziamento.

La difesa dei Detroit Lions, formata da giocatori rapidi e agili è riuscita a fermare le corse di New England con set anche inusuali, ad esempio a 40 secondi dalla fine del secondo quarto sono 3 safety a eseguire lo stop per Detroit su un terzo down.

Le coperture in campo sono strette, Gronk è in doppia copertura fisso, scelta rischiosa come si è visto nel caso del touchdown di White ma che in definitiva ha pagato.

La linea difensiva dei leoni non fa sfracelli, solo Eli Harold ottiene 2 sack, però mette pressione a Brady e lo costringe a lanci rischiosi in particolare verso la minaccia profonda Dorsett apparso tutt’altro che un ricevitore numero 1.

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Dall’altro lato i Patriots hanno sofferto l’assenza di Flowers per quanto riguarda la pass-rush per effettuare pressione sul quarterback avversario, e quelle di Rowe e in particolare Chung nella secondaria, come si è notato in occasione del TD di Marvin Jones con l’incomprensione tra Stephon Gilmore e il sostituto Duron Harmon.

Si è notata l’assenza di Edelman o di qualunque ricevitore in grado di portare via attenzione da Gronk, i Pats sono stretti nella posizione di wide receiver, costretti a schierare in una formazione con 5 ricevitori larghi tra di essi i running back James White e Rex Burkehead, non al massimo della forma perché sotto concussion protocol e costretto in seguito ad uscire proprio per tale problema.

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