Marshawn Lynch a Torino per il Gridiron Experience Camp

Marshawn Lynch, da tutti conosciuto come Beast Mode, sbarcherà in Italia a fine giugno per fare da allenatore dei runningback al Gridiron Experience Camp, che vede la partecipazione di diversi esponenti del coaching staff della Università della California, Berkeley.

Prima di essere scelto dai Bills dodicesimo assoluto nel primo giro del Draft 2007, Lynch ha giocato al college per tre anni con i Golden Bears di Cal, venendo nominato First-team All-American e Pac-10 Offensive Player of the Year nel 2006. Il suo legame con l’università è rimasto sempre molto stretto.

Nella sua carriera ha vestito con grande successo la maglia dei Seattle Seahawks, con i quali ha vinto un Super Bowl (XLVIII) ed è arrivato ad una yard dal fare il bis l’anno successivo, impresa fallita per via di una scelta insensata del coaching staff.

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Uno dei running back più difficili da placcare della storia della NFL, Lynch è tornato in campo nel 2017 con la maglia degli Oakland Raiders dopo essersi preso un “anno sabbatico” per recuperare mentalmente e fisicamente dalle fatiche e dagli infortuni accumulati in nove anni di carriera professionistica.

Al suo ritorno in campo, accolto con grande entusiasmo dai tifosi della squadra della sua città natale ma anche con qualche scetticismo dalla critica, Lynch ha inizialmente faticato a ritrovare il ritmo, anche per la scelta del coaching staff di limitare tantissimo le sue portate. Nel corso della stagione abbiamo potuto ammirare a tratti il Beast Mode che tutti ricordavamo e il numero 24 nero-argento ha superato le 60 yard in ciascuna delle ultime sette uscite (superando in due occasioni la quota 100 yard).

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Grazie alle buone prestazioni del finale di stagione Lynch ha superato le 10000 yard in carriera, piazzandosi in trentunesima posizione per yard guadagnate su corsa nella storia della lega, e si è guadagnato la conferma da parte del nuovo coaching staff guidato da Jon Gruden.

Almeno a parole “Chucky” Gruden ha intenzione di fare di Lynch il cavallo da tiro dell’attacco di Oakland, tanto da aver dato molta enfasi in Free Agency alla scelta di fullback e blocking TE che potessero dare una mano alla buona linea offensiva per aprire la strada alla “bestia”.Una stagione brillante potrebbe consentire a Lynch di scalare diverse posizioni nella classifica dei più produttivi RB della storia della NFL e aumentare le sue chance di essere preso in considerazione dai votanti della Pro Football Hall of Fame.

Lynch non ha mai gradito l’attenzione dei media e sono passate alla storia le sue interviste (specialmente la famosissima “I’m just here so I don’t get fined”). Il RB però cambia totalmente umore quando si trova in mezzo ai compagni di squadra o ai ragazzi della sua Oakland.

La sua partecipazione al Camp di Torino non può che accendere l’attenzione e l’interesse verso una manifestazione che già di per sé è degna di nota. Non capita infatti tutti i giorni di poter essere allenati da un coaching staff di una università della Division I FBS e di partecipare ai cosiddetti “coaches clinics”.

Gli organizzatori dell’evento sono riusciti a concordare con Marshawn Lynch un meet and greet con i fan che si terrà domenica 1 Luglio, al termine del Camp, indicativamente intorno alle ore 17.00.
Lynch sarà disponibile per fare un autografo su maglie, cappellini, fotografie o qualunque altro gadget al costo di € 25,00 da pagare al momento al suo agente. L’incasso sarà totalmente devoluto alla “Marshawn’s charity for underprivileged Oakland kids“, Fondazione creata da Beast Mode per aiutare i bambini di Oakland in difficoltà e garantire loro vitto, alloggio e istruzione.

A Torino i sismografi andranno in tilt il 30 giugno e 1° luglio, Beast Mode is ready to rock!

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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