Red Valhalla (Kansa City Chiefs vs Minnesota Vikings 27-20)

Diversamente da quanto possa far pensare il titolo, la partita giocata allo US Bank Stadium di Minneapolis non è stata uno spargimento di sangue. I Chiefs si sono assicurati la vittoria con un solo possesso di vantaggio, ma il loro trionfo non è mai stato davvero in discussione, nemmeno quando sono stati in svantaggio a pochi minuti dall’intervallo. In questa week 5 Mahomes e compagni hanno dimostrato la loro manifesta superiorità, in quella che si può definire una statement win. Il Valhalla si tinge allora di rosso, il colore dei Chiefs.

La vittoria di Kansa City passa soprattutto dalla difesa che contiene in maniera eccellente in attacco così qualitativamente dotato come quello dei Vikings. In rarissime occasioni i ricevitori in maglia viola, infatti, hanno potuto ricevere in modo agevole o senza adeguata copertura. Ad ogni pallone lanciato, il loro marcatore li portava immediatamente a terra, senza consentire un guadagno aggiuntivo in termini di yard. Lo stesso si può dire per la difesa sulle corse, la difensive line e le seconde linee non hanno regalato nulla agli avversari. Le continue ‘sticky coverage’ e la concentrazione difensiva hanno fatto fare al defensive coordinator Steve Spagnuolo una gran figura.

Anche perché la concentrazione di Kansas City è dovuta rimanere alta per tutto il corso della partita, anche a cronometro scaduto, prima che ci pensasse Michael Danna ad atterrare Cousins, impedendogli di tentare l’Hail Mary Pass, spegnendo definitivamente le speranze dei padroni di casa e facendo terminare l’incontro.

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Quella di domenica pomeriggio è la quarta sconfitta stagionale per Minnesota che in questa stagione non ha mai ancora vinto di fronte al suo pubblico. L’unica vittoria è arrivata contro i Carolina Panthers, l’unica squadra a non aver ancora vinto nelle prime cinque uscite stagionali. Il record di squadra colloca i Vikings in fondo alla classifica della division, a pari merito con i Chicago Bears, a due vittorie di distanza dai Packers e a tre dai Lions.

Il record non rappresenta per nulla la qualità del roster della franchigia allenata da coach Kevin O’Connell anche grazie alla splendida regular season disputata lo scorso anno, che ha abituato i tifosi ai posti alti della classifica, dove i Vikings meritano di stare. La squadra, che non ha per nulla esaurito gli schemi del proprio notebook di gioco, paga forse qualche errore individuale di troppo che, contro i campioni in carica, si è rivelato determinante. Basti pensare a Mattison che, dopo aver ricevuto da Cousins sulla linea delle venti yard avversarie, a cinque minuti dal termine del quarto quarto, con un distacco di soli sette punti e con grandi spazi di campo di fronte a sé, fa cadere in malo modo il pallone.

Sul fronte Kansas City, invece, la situazione è pressoché opposta. Quella ai danni dei Vikings è la quarta vittoria consecutiva per una squadra in salute (fatta eccezione per lo spavento causato da Kelce a fine secondo quarto) che vince ancora una volta di misura, facendo scorrere il cronometro in modo lucido e intelligente, concedendo al proprio avversario poche speranze di rimonta.

Patrick Mahomes diventa il giocatore più veloce della storia della NFL a battere per almeno una volta tutte le altre 31 squadre della lega.

Un altro grande traguardo per un giocatore che, nonostante la giovane età, ha ben poco da dimostrare. La sua partita non richiede il pieno utilizzo di tutto il suo talento, ma ci tiene a ricordarci le sue capacità offensive con un lancio potente e millimetrico che, nonostante la pressione della difensive line avversaria, raggiunge le braccia di Watson all’altezza delle cinquanta yard, con il tight end con il numero 84 sulla schiena che ci mette decisamente del suo, per una presa tanto scenografica quanto importante, che per i Chiefs vuol dire primo down.

Terminerà la sua partita assistendo i compagni due volte, Rice prima e Kelce dopo, nella endzone avversaria; il terzo touchdown, non in ordine cronologico, è firmato da Pacheco che sta diventando fondamentale per l’attacco dei Chiefs e a cui stanno affidando palloni sempre più pesanti ed importanti, ripagandolo per i grandi risultati ottenuti in campo.

I Kansas City Chiefs, se ci fosse bisogno di dirlo, non hanno ancora finito la loro fame di vittorie e titoli. Sono passati diversi mesi dalla loro incredibile playoff run dello scorso anno che li ha portati fino alla conquista del Super Bowl eppure sono sempre quelli che combattono di più sul campo per guadagnarsi il loro diritto a festeggiare.

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Tiberio Favaretto

Entrato, di domenica, in un pub nel West End di Boston per un pranzo veloce, scopre di essere nel locale in cui si trovano i tifosi Bills a guardare la partita, si unisce ai canti e si fa trasportare dall'atmosfera unica e coinvolgente. Ne è tifoso da allora. #LetsGoBuffalo!

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