
Classe: RS Sophomore – Altezza: 6’5” (1,96 m) – Peso: 298 lbs (135 kg)
Bryan Bresee è ciò che solitamente si dice essere un “predestinato”. Uno di quei giocatori che non hanno mai nascosto il proprio talento e che già dai primi anni di high school ci si aspettava sarebbe arrivato al grande giorno del Draft con l’hype che effettivamente è presente attorno al suo nome.
Nativo del Maryland, ha giocato nell’high school della sua città natia: la Damascus HS, con la quale ha vinto il titolo nazionale per la categoria 3A per due volte, nel 2017 e nel 2019, con un’ultima stagione da 47 tackle di cui 30.5 con perdita di yard, che hanno fatto di lui un recruit 5 stelle e, in generale, il recruit con il grade più alto dell’intera classe di recruiting del 2020, sia secondo ESPN che secondo 247 Sports.
Ha scelto di rispondere alla chiamata di Dabo Swinney a Clemson, rifiutando tra le altre anche le offerte di Alabama e Ohio State, e in South Carolina non ci ha messo molto a continuare ciò che già da anni faceva nelle high school del Maryland. Il primo anno con i Tigers è stato superbo sotto molti punti di vista, ma davvero in questo caso le statistiche bastano a raccontare l’annata da matricola di Bresee, specialmente in pass rush: 16 QB hurries, 6 QB hits e 4 sack, giocando in ruolo in cui la pass rush non dovrebbe essere l’occupazione primaria. Prestazioni che gli valsero il titolo di Defensive Player of the Year della ACC e che lo proiettarono al 2021 con l’attenzione di tutti gli scout della NFL addosso.
Il suo 2021 è stato però un calvario: ha avuto una serie di piccoli infortuni a partire già dalla primavera che ne hanno pregiudicato la preparazione fisica e lo sviluppo e che sono culminati con la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che, dopo solo quattro partite, lo costretto ai box per il resto della stagione. Le 4 presenze del 2021 sono comunque bastate per inserire Bresee nel 3° miglior 11 difensivo della ACC.
Il 2022 è stato segnato in modo indelebile dalla malattia della sorellina, Ella Bresee, affetta da melanoma e deceduta in settembre. Bryan è stato molto vicino alla sorella nei suoi ultimi mesi di vita e ha saltato per questo motivo alcune partite ad inizio anno, ma dal suo rientro – che è forse non casualmente coinciso con la sua miglior prestazione stagionale, nella vittoria in trasferta in casa di Wake Forest – Bresee è tornato a fornire prestazioni di buon livello.
“It’s tough, but I know she’s up there watching me.”
The story of Ella Bresee, the younger sister of Clemson DT @bryan_bresee, and her courageous battle against cancer ❤️ pic.twitter.com/rLPAvV7iZI
— College GameDay (@CollegeGameDay) October 1, 2022
Si parla di un prospetto che ha misure eccellenti per il ruolo, che manca ancora di qualche chilo rispetto al peso medio del tackle NFL, ma che presenta uno straordinario rapporto tra potenza e peso. È un’atleta di alto livello: un gran lavoratore in palestra che possiede alcuni record individuali da circolettare, come i 435 pound di panca piana o i 585 di deadlift. A volte non riesce a trasferire tutta la potenza che dimostra avere in sala macchine anche sul terreno di gioco, ma si potrà affinare.
Il dato atletico più interessante è senza dubbio il suo tempo sulle 40 yard, 4,86 secondi alla Combine, quarto miglior risultato tra i defensive tackle: il suo primo passo è di livello elite anche per la NFL.
Bryan Bresee pic.twitter.com/1Tngp0URQC
Pubblicità— Seldom Used Reserve (@seldomusedres) October 27, 2022
Pur essendo un prospetto fondamentalmente adattabile ad ogni schema, negli anni a Clemson ha giocato principalmente come 3-technique, addetto al controllo del B-gap (allineato così in oltre il 70% degli snap giocati), anche se in termini di rendimento il suo meglio lo ha dato quando è stato svincolato dai compiti di gap controller – giocando over tackle o 5-tech.
In NFL allo stato attuale rischia di essere visto come un ibrido DT/DE, magari adatto per giocare 5 tech in fronte dispari ma non ancora pronto per coprire 2 gap. Considerati i suoi parametri fisici e atletici, però, il ceiling del ragazzo è veramente alto e con un po’ di praticantato può diventare uno dei migliori 3-tech della lega. Se la sua produzione al college non è stata molto evidente è fondamentalmente per la limitatezza del suo range d’azione: per migliorarsi come tackler deve imparare a muoversi lateralmente controllando più spazio.
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La run defense per un tackle è la base da cui non si può prescindere, e lui ne è carente. Ma è più semplice fare di un buon pass rusher un run stopper che viceversa e, per questo, Bresee rappresenta una grande opportunità di investimento. È molto disciplinato nell’uso delle mani, ma per aumentare ulteriormente la propria pericolosità in pass rush necessita di ampliare il proprio repertorio di pass rush moves: al college la sua pass rush è stata poco creativa, resa efficace essenzialmente dal suo strapotere fisico/atletico.
L’unica vera red flag resta il suo ginocchio sinistro: la rottura dell’ACL avvenuta nel 2021 è clinicamente guarita, il ragazzo ha giocato per intero la stagione 2022 – eccetuati i match saltati per motivi personali – ma non è sembrato avere la stessa esplosività del periodo pre-infortunio, che aveva fatto di lui il miglior recruit della classe 2020. Se non incappa in ricadute, comunque, la sua condizione fisica non può che migliorare.
Sono poche le squadre a non avere bisogno di uomini di linea difensiva affidabili, e per questo non è facile intuire chi possa chiamare il suo nome. Il range di uscita sarà tra la metà e la fine del primo giro. Come possibili destinazioni segnalerei Detroit, Seattle, Atlanta o New Orleans.
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