La matematica non è un’opinione (Buffalo Bills vs Denver Broncos 22-24)

Complice una serie interminabile di errori da parte dei padroni di casa, responsabili di addirittura 4 turnover e di una scellerata “12-man on the field penalty”, i Denver Broncos riescono, contro ogni pronostico, a sbancare il sino a quel momento inviolato Highmark Stadium con il punteggio di 24-22, ritornando in quel del Colorado forti della 3° vittoria consecutiva, nonché con un record ormai rasente al 50%.

Il match dei padroni di casa è iniziato come peggio non si potrebbe, con il fumble commesso dal RB James Cook (recuperato prontamente dal CB McMillian) proprio in occasione del 1° gioco offensivo. Si è trattato del 10° turnover commesso dai Bills durante un Opening Drive dal 2020 ad oggi, il dato peggiore dell’intera NFL.  Russell Wilson e compagni si sono tuttavia rivelati incapaci di capitalizzare, una costante di tutta la partita, finendo per doversi accontentare di un misero FG.

I successivi drive offensivi dei Bills non sono sicuramente andati meglio, sintomo di un reparto offensivo avvolto da una fittissima nube di confusione. Al 2° turnover in altrettanti drive offensivi, questa volta scaturito dal pallone droppato da Gabe Davis e finito dritto tra le braccia della Safety Justin Simmons, sono seguiti 2 punt a strettissimo giro di posta, il 2° dei quali “punito” dagli ospiti con un pazzesco TD segnato dal WR Curtland Sutton, la cui “toe-drag” catch è stata validata solamente dopo una review. 9-0 il punteggio a causa del pat fallito dallo storico Kicker dei Saints Will Lutz. 

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Josh Allen e compagni sarebbero anche riusciti ad accorciare, merito del 2° TD consecutivo segnato dal Rookie Dalton Kincaid (con 2-point conversion annessa), se non fosse che i Broncos, favoriti da uno scellerato intercetto lanciato dallo stesso n°17, riuscivano a trasformare 2 FG nel giro di appena 37 secondi.  Si chiudeva così, sul punteggio di 15-8, la prima frazione di gioco. Si è trattata solamente della 2° partita nell’intera storia della NFL a chiudersi con questo punteggio. L’unico precedente? Scherzo del destino, sempre un Buffalo Bills Vs Denver Broncos del lontano 1961, vinto dai secondi per 22-10.

Al rientro dagli spogliatoi abbiamo avuto l’onore (o meglio, l’onere) di assistere alla sagra dell’errore, essendosi in meno di 5 minuti susseguiti a strettissimo giro di posta un punt, un turnover-on-down e un fumble forzato dal NB dei Bills Taron Johnson, sagacemente recuperato dal neo-arrivato Rasul Douglas. Palla riconsegnata in mano al QB Josh Allen, drive lampo e TD segnato dall’ex di giornata Latavius Murray. 15-15 e partita nuovamente in parità. Il 3° quarto si è poi concluso senza ulteriori sussulti, se non fosse per il 4° turnover di giornata commesso in maniera inopinata dai padroni di casa, in questo caso scaturito in maniera tragicomica al momento dell’Handoff.

Gli ultimi 12 minuti di gioco sono invece stati una polveriera di emozioni, avendo potuto assistere ad un TD per parte: di Javonte Williams per i Broncos e dello stesso Josh Allen per i Bills, con la sola discriminante del pat fallito (non tentato per la precisione) dagli ospiti a causa di un difetto di comunicazione tra holder e long snapper. 22-21 e padroni di casa per la prima volta in vantaggio.  Con appena 1.55 minuti rimanenti sul cronometro, Russel Wilson, chiaramente agevolato dall’enorme pass interference causata dal CB Taron Johnson, è stato capace, merito di alcune ottime giocate, di condurre i suoi in posizione da FG, consegnando di fatto l’esito della partita nelle mani o, meglio, nella gamba, del Kicker Will Lutz.

Il n°16 avrebbe anche clamorosamente sbagliato il calcio dalle 41-yard, se non fosse che i 12 uomini erroneamente disposti in campo dallo ST Coordinator dei Bills gli hanno insperabilmente fornito una 2° chance per riscattarsi.  5 yard di penalità, calcio dalle 36-yard, pali centrati, 24-22 Broncos e Will Lutz che in meno di un minuto è passato dall’essere il peggiore in campo al diventare l’eroe di giornata.

Un finale del genere non può che essere la perfetta sintesi della stagione dei Bills, una stagione convulsa, confusionaria, che sta vedendo alternarsi tanti bassi a qualche sporadico picco, caratterizzata da una mancanza di identità offensiva, da una mancanza di una guida tecnica, da una mancanza di leadership, tanto in campo quanto soprattutto nel coaching staff e nel management.  Con questa sconfitta, tanto bruciante quanto altrettanto potenzialmente decisiva per il proseguo della stagione, i Bills sprofondano sul 5-5 al termine della parte di calendario considerata “semplice” alla vigilia della stagione, allontanandosi, forse in maniera definitiva, dal treno Playoff.

I Broncos (4-5) invece, sebbene autori di un inizio di stagione da mani nei capelli, sono sorprendentemente rientrati in corsa per la conquista del 7° seed, trainanti da una difesa capace di concedere complessivamente 48 punti in occasione delle ultime 3 partite, naturalmente tutte vinte.

Josh Allen, autore di 15/26 passaggi completati, 177 passing yard, 2 TD (1 su corsa e 1 su passaggio), ha disputato l’ennesima partita stracolma di errori e forzature inutili, come comprovato dagli addirittura 3 turnover commessi (2 intercetti e 1 fumble), tali da far lievitare il computo stagionale addirittura a quota 16 (11 intercetti e 5 fumble).  In generale, l’attacco continua a risultare privo di un’identità, lasciato in balia dell’improvvisazione dei propri giocatori cardine, mancando di una guida capace di stilare un game plan adatto al match e soprattutto incapace di effettuare il minimo aggiustamento a partita in corso.

Diametralmente opposta la prestazione messa in vetrina dal veterano Russell Wilson, autore di una partita solida, concreta, priva di fronzoli e soprattutto esente da errori e forzature inutili.  Lo storico QB dei Seahawks ha infatti concluso il match con l’83% di passaggi completati, 193 passing yard, 2 TD e 0 intercetti, impreziosendo il tutto con 9 corse per ulteriori 30 yard di guadagno e diversi 1st down conquistati.  Solidissima anche la prestazione del duo di WR Sutton-Jeudy, saliti in cattedra nel momento di massima difficoltà con alcune ricezioni complicate e soprattutto risultate decisive. L’unico neo è stata ovviamente la quasi totale incapacità di trarre vantaggio dagli innumerevoli errori commessi dagli avversari, come comprovato dagli appena 6 punti “cavati” dai 4 turnover forzati.   

Un plauso va ovviamente fatto al reparto difensivo dei Bills, l’unica nota positiva all’interno di una giornata da incubo, da dimenticare in fretta, il prima possibile. Sebbene fosse falcidiata dagli infortuni, essendo priva di addirittura 5 starter, la difesa è ugualmente riuscita a limitare gli avversari ad appena 24 punti, nonostante i 4 turnover commessi dall’attacco l’avessero costretta a partire continuamente in situazione di chiaro svantaggio, con pochissimo campo alle spalle da difendere.

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Il pericolosissimo running game dei Broncos, il motore trainante in occasione delle ultime vittorie, è stato limitato ad appena 3.2 yard a portata, così come il QB Russell Wilson è stato vittima di 4.0 sack, ivi compreso quello di Epenesa che avrebbe potuto decidere il match, e ulteriori 8 QB hit; senza dimenticare il fumble prima forzato e poi anche recuperato dalla premiata ditta Johnson-Douglas.

Al contrario, la difesa dei Broncos ha viaggiato a corrente alternata, confermandosi tanto solida in pass coverage, quanto altrettanto porosa quando chiamata a difendere le corse avversarie, al punto da consentire al running game dei Bills di produrre addirittura 192 rushing yard e 2 TD all’incredibile media di 7.4 Y/A.  Magistrale la prova di Patrick Surtain II in marcatura su Stefon Diggs, l’indiscusso motore trainante dell’attacco dei Bills, limitato ad appena 3 misere ricezioni per 34 yard di guadagno (il minimo stagionale).

Il programma della prossima week ha in serbo per i Buffalo Bills lo scontro divisionale con i New York Jets, reduci da 2 sconfitte consecutive e sicuramente vogliosi di riscatto, mentre per i Denver Broncos saranno impegnati in un altro match in Prime Time, dal momento che riceveranno la visita dei lanciatissimi Minnesota Vikings nel prossimo Sunday Night Football, nel quale si affronteranno 2 delle squadre rivelazione dell’ultimo periodo, entrambe in striscia positiva nonostante le innumerevoli difficoltà affrontate.

Dopo la chiusura dell’articolo è arrivata la notizia del licenziamento di Ken Dorsey, Offensive Coach dei Buffalo Bills.

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