Il punto su Seattle Seahawks, Washington Commanders e Bill Belichick

Negli scorsi giorni abbiamo assistito a come Los Angeles Chargers, Atlanta Falcons, Carolina Panthers, New England Patriots, Las Vegas Raiders e Tennessee Titans abbiamo scelto via via i propri nuovi capi allenatore mentre due team rimangono ancora nel limbo alla ricerca della loro nuova guida: Seattle Seahawks e Washington Commanders. Altra situazione interessante è quella legata a Bill Belichick, ancora a spasso.

Andiamo a fare il punto.

SEATTLE SEAHAWKS

 La ricerca della franchigia dello stato di Washington è iniziata “colpevolmente” in ritardo visto che il ritiro di Pete Carroll non è giunto immediatamente al termine della stagione. Questo ha fatto perdere la finestra disponibile per le interviste con gli head coach impegnati ai playoff. Chiaro che man mano che si sono succedute le varie eliminazioni tale difficoltà è stata colmata ma nell’ambiente si vocifera di come a Seattle, differentemente da altre squadre, pesi l’impossibilità ancora in atto di poter sentire il defensive coordinatore dei Baltimore Ravens Mike Macdonald che al momento sembra essere quello con i favori del pronostico. Nel mentre sono stati sentiti l’ex head coach dei Tennessee Titans Mike Vrabel e l’offensive coordinator dei Miami Dolphins Frank Smith ma le loro candidature sono velocemente decadute, Raheem Morris si è accasato agli Atlanta Falcons come head coach. Diverso è invece il discorso per i defensive coordinator rispettivamente di Panthers, Raiders e Cowboys Ejiro Evero. Patrick Graham e Dan Quinn sono tutt’ora in corsa ed hanno effettuato un secondo colloquio, cosi come ha fatto l’offensive coordinator dei Giants Mike Kafka che è rimasto l’unico prospetto offensivo realmente in lizza. In una sorta di limbo troviamo la figura dell’offensive coordinator dei Detroit Lions Ben Johnson che non sembrerebbe essere un finalista ma che essendo ancora in gioco ai playoff non poteva essere intervistato una seconda volta, pare tuttavia che a Seattle l’abbiano estromesso dai finalisti. A parer mio la sensazione è che Johnson non sia interessato a questa sideline, mentre Kafka potrebbe esserlo approfittando dell’occasione per usufruire dell’ottima valutazione che sta ricevendo viste anche le difficoltà che sta trovando a New York dal punto di vista offensive. Chiaro che la franchigia di Seattle, per come è stata creata negli ultimi anni, è un progetto che può intrigare e non poco un coach dalla spiccata vocazione difensiva, non è un caso che anche il management Seahawks l’abbia capito. La domanda è quanto peserà l’incognita quarterback con Geno Smith che non può essere una situazione a lungo termine. Evero e Graham chiaramente vorrebbero usufruire di questa occasione perché ancora una volta nella loro carriera, si troveranno a dover cambiare team in questa offseason sia che verranno scelti come head coach che no a meno di improbabili riconferme sotto la gestione dei nuovi head coach di Panthers e Raiders. Quinn stesso è stato molto selettivo negli ultimi tempi e sembrava improbabile potesse scegliere Seattle, ma per ragioni di cuore – è stato creatore con Carroll della Legion of Boom e la sua carriera è decollata proprio dai Seahawks – e dopo la debacle difensiva al playoff potrebbe abbassare le richieste. Macdonald sarà da valutare se sarà disposto a diventare immediatamente head coach NFL dopo neanche una stagione o se vorrà riservarsi qualche altro tempo di apprendimento.

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WASHINGTON COMMANDERS

 La situazione della squadra della capitale è molto curiosa perché a detta di molti avrebbe dovuto essere la franchigia più desiderata vista la nuova proprietà, il tanto cap a disposizione ma soprattutto le tante scelte che avranno al draft. Tuttavia, a Washington, per una volta, sembra che stiano facendo molto bene le cose: dopo una rapida selezione per il ruolo di general manager è stato assunto l’assistant GM dei San Francisco 49ers Adam Peters, un elemento che nell’universo manageriale NFL era ed è quotatissimo. Che questa gestione stia avvenendo in modo oculato è evidente dal fatto che anzichè effettuare una scelta troppo rapida, si sia optato per le seconde interviste a pressoché tutti i profili interessati tranne che per l’offensive coordinator di casa Eric Bieniemy a cui era stata proposta una intervista ma che sembrava da tutti solo una prassi di cortesia. Tutti gli altri profili, ben sette, rimangono in corsa per il posto anche se il tempo e l’esperienza ci insegna che se a fine gennaio il nuovo capo allenatore non è stato ancora assunto è perchè questo è pressochè sempre ancora impegnato ai playoff. Da fonti di Washington sembrebbero ancora in corsa il defensive coordinator dei Dallas Cowboys Dan Quinn e l’offensive coordinator degli Houston Texans Bobby Slowik ma a parer mio sono profili tenuti in gioco solo nel caso in cui gli altri quattro candidati dovessero tutti ritirarsi dalla corsa: i coordinatori del Detroit Lions Ben Johnson e Aaron Glenn, l’offensive coordinator Mike Macdonald e l’assistant head coach/defensive line coach Anthony Weaver dei Baltimore Ravens. Fuori dai giochi, causa assunzione da head coach agli Atlanta Falcons, Raheem Morris. Il grande favorito già da un paio di settimane è l’unico profilo offensivo rimasto in lizza, quello di Johnson. Non penso che qualcuno potrebbe rifiutare la franchigia della capitale allo stato attuale, neanche quel Ben Johnson che l’anno scorso si tirò indietro dalla corsa alle sideline per rimanere ai Detroit Lions. Qualunque sarà la scelta dei Commanders, questi sarà il nuovo head coach.

BILL BELICHICK

Da metà regular season si è iniziato a parlare della separazione pressochè certa tra il guru e i New England Patriots, cosa poi davvero avvenuta. Da quel momento in poi Belichick è stato accostato a praticamente qualsiasi sideline traballante, in maniera più convinta a quelle di Washington Commanders e Carolina Panthers. La situazione invece si è sviluppa in maniera tutt’altro che lineare, almeno rispetto ai rumors. Onestamente non riuscivo a capire come, nonostante l’indubbio successo che Bill Belichick ha avuto ai Patriots, potesse ottenere attenzione serie da parte di franchigie totalmente in situazione di rebuilding. Quest’ultimo mese infatti si è sviluppato con quasi tutte le franchigie ad ignorare la sua posizione, se non – incredibilmente per me – gli Atlanta Falcons che poi però sono andati in direzione di Raheem Morris. Bisogna fare i conti con la realtà: Belichick è ormai over settantenne, i progetti con lui sarebbero di brevissima durata ed il coach vorrebbe continuare ad allenare solo per andare a vincere il numero di partite mancanti per raggiungere Don Shula come head coach più vittorioso di sempre. Allo stato attuale l’unico team che avrebbe potuto scegliere – con logica – l’ex Patriots erano i Chargers che hanno poi preso Jim Harbaugh. Molto più probabilmente, dagli ultimi rumors, che Belichick si sieda sugli scranni di Fox Sports in compagnia di Tom Brady e Rob Gronkowski in una reunion dei Patriots.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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