Divisional 2022: Il mattatore di giganti (New York Giants vs Philadelphia Eagles 7-38)

I Philadelphia Eagles vincono nettamente lo scontro con i rivali New York Giants e tornano ad un Championship Game a cinque anni dall’ultima volta, nell’anno in cui avevano poi vinto tutto. La NFC East, che aveva portato tre squadre al Divisional round per la prima volta nella storia, perde, inevitabilmente, il primo pezzo. Philadelphia va avanti e sfiderà i San Francisco 49ers di Brock Purdy, sempre con il fattore campo a favore.

Nella più che agevole vittoria di sabato notte, gli Eagles si sono dimostrati superiori in tutto: dall’attacco alla difesa, fino al coaching staff. Il trionfo di Philadelphia riguarda tutta l’organizzazione, capace di creare un roster completo e competitivo in ogni reparto, una macchina fin qui (quasi) perfetta che domina e cancella il gioco degli avversari.

Jalen Hurts cancella ogni timore riguardo le sue incerte condizioni fisiche dopo l’infortunio alla spalla rimediato in regular season con un lancio di 40 yard per Devonta Smith nel drive di apertura. Successivamente, Goedert compie una presa ad una mano con una naturalezza e disinvoltura disarmanti che gli consente, con qualche effetto speciale, di capitolare in end zone.

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Gli Eagles segneranno quattro touchdown nei primi cinque possessi e le squadre andranno negli spogliatoi per l’intervallo lungo sul risultato di 28 a 0. Nei primi due quarti, la squadra di Nick Sirianni ha giocato diciotto primi down a fronte dei soli tre degli avversari e guadagnato un totale di 258 yard, contro le appena 64 dei Giants. Una partita che non sembra possa regalare sorprese e dall’esito già scontato.

Daniel Jones è stato tanto pessimo quanto brillante nella Wild Card, con lanci imprecisi e fuori misura. Il giovane quarterback in maglia Giants non è riuscito a ripetersi dopo l’ottima prestazione della scorsa settimana e dimostra poco freddezza nelle giocate quando viene messo sotto pressione dalla difesa degli Eagles, che realizzerà cinque sacks in tutta la partita. La gara magistrale giocata dal reparto difensivo delle aquile non è rappresentata solamente dalla pressione messa su Jones, basti pensare che Saquon Barkley, nel primo tempo, è stato limitato ad appena sette yard di guadagno in quattro corse e i ricevitori, nel corso di tutta la partita, non sono mai riusciti a scrollarsi di dosso i DBs. In aggiunta, James Bradberry coronerà il suo personale revenge game contro la sua ex squadra, che lo aveva tagliato nel maggio 2022, realizzando un intercetto che sarà anche l’unico turnover della gara.

Un altro fattore chiave del match è stato l’incredibile tenuta della offensive line di Philadelphia che ha aperto spiragli per le corse di Sanders, Gainwell e di Hurts stesso, con i padroni di casa che totalizzeranno 268 rushing yard (118 per gli ospiti), e per una tasca che diventa una fortezza che permette a Hurts di essere a malapena toccato dai giocatori dei Giants.

Philadelphia vantava dalla sua anche un certo Boston Scott che è ormai noto a tutto come il ‘Giant Killer’. Il running back in maglia Eagles, che non arriva nemmeno al metro e settanta di altezza, è letteralmente una sentenza per i Giants con undici touchdown messi a referto in appena nove gare disputate (nelle altre 56 sfide giocate contro il resto della lega ne ha segnati appena 8) e questa non ha fatto eccezione: il terzo dei cinque touchdown segnati da Philadelphia porta la sua firma. Per i tifosi delle aquile la sfida con i rivali dei Giants vuol dire solamente una cosa: Scott è pronto a dare il meglio di sé. A questa narrativa partecipa evidentemente anche Nick Sirianni che in queste solenni occasioni non manca mai di dare la possibilità a Scott di mantenere il suo invidiabile record.

La stagione della squadra di coach Daboll, a cui va riconosciuto l’enorme lavoro fatto e i comunque grandi traguardi raggiunti, si conclude in maniera forse troppo punitiva. I Giants ci riproveranno l’anno prossimo, con aspettative decisamente diverse da quelle dello scorso anno e molta più consapevolezza nei propri mezzi.

Per una post-season che finisce, però, ce n’è una che inizia. Gli Eagles fanno l’en plain nella loro prima gara playoff e non sembrano per nulla sazi.

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Tiberio Favaretto

Entrato, di domenica, in un pub nel West End di Boston per un pranzo veloce, scopre di essere nel locale in cui si trovano i tifosi Bills a guardare la partita, si unisce ai canti e si fa trasportare dall'atmosfera unica e coinvolgente. Ne è tifoso da allora. #LetsGoBuffalo!

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