Uno sguardo al 2024: Los Angeles Chargers

La deludente stagione 2023 dei Chargers, conclusa con un record 5-12 che aveva tradito le aspettative di tutti, ha provocato il cambio del coaching-staff con l’ingaggio di Jim Harbaugh, tornato in NFL dopo otto stagioni stagioni ai Michigan Wolverines.

COME DOVEVA ANDARE…

L’obiettivo, dopo aver effettuato diversi cambiamenti nel roster, per di tornare ad una stagione vincente come quella del 2022 conclusa con un record 10-7. Si doveva migliorare soprattutto il gioco d’attacco, troppo pass oriented e dare più peso al gioco di corsa, che aveva prodotto solo 3,81 yards/carry anche per rendere meno prevedibile il gioco aereo che aveva reso soltanto 6,26 yards/attempt. La difesa, viceversa, era andata discretamente, ma aveva bisogno di migliorare l’efficacia contro i passaggi.

…E COME È ANDATA

L’avvento di Harbaugh ha portato ad un game plan offensivo più equilibrato con il passaggio delle azioni di passaggio dal 59 al 52%. I risultati si sono tradotti in un miglior rendimento sia del gioco a terra, con una media di 4,06 yards/carry, sia soprattutto nel gioco aereo con un rendimento di 7,12 yards/attempt ma anche con una netta diminuzione degli intercetti subiti, solo 4 nella stagione 2024 contro gli 8 della stagione precedente.
Analoghi benefici si sono visti nel secondario difensivo che, rispetto al 2023, ha visto più che raddoppiare gli intercetti, da 7 a 15 ed aumentare i pass breakup da 79 a 88.
Il cammino dei gialloblù, dopo un inizio ancora incerto, con 3 vinte e 3 perse nelle prime sei partite, ha visto la squadra lievitare nella fase successiva, una volta assimilato il verbo di Jim Harbaugh, con una striscia di quattro vittorie consecutive per finire con un 11-6 che ha garantito l’accesso ai play-off dove sono stati eliminati onorevolmente dai Texans.

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COSA HA FUNZIONATO…

L’avvento di Harbaugh ha portato ad un game plan offensivo più equilibrato con il passaggio delle azioni di passaggio dal 59 al 52%. I risultati si sono tradotti in un miglior rendimento sia del gioco a terra, con una media di 4,06 yards/carry, sia soprattutto nel gioco aereo con un rendimento di 7,12 yards/attempt ma anche con una netta diminuzione degli intercetti subiti, solo 4 nella stagione 2024 contro gli 8 della stagione precedente.
Ottimo l’inserimento del RB JK Dobbins arrivato dopo due stagioni in cui a Baltimore aveva giocato poco. Nel sistema dei Chargers ha corso per 905 yards in 13 partite e 195 portate, a una media di 4,6 yards/carry.
Altrettanto buona la stagione di esordio del rookie WR Ladd McConkey, diventato il primo riferimento di Justin Herbert: con 82 catches su 112 targets, ha guadagnato 1149 yards a una media di 14 yards/catch.
Un altro rookie, il CB Tarheeb Still si é imposto con 4 intercetti, uno dei quali ritornato in TD, e 10 passBU

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Ci sono stati notevoli miglioramenti, ma per raggiungere traguardi più importanti si dovrà intervenire sulla OL che continua a concedere troppi sacks, 44 quest’anno e deve migliorare ulteriormente il rendimento delle corse.
La difesa invece dovrebbe diventare più aggressiva: quest’anno é stata tra quelle che hanno forzato meno fumble, soltanto 8

E ADESSO?

La strada intrapresa dai Chargers ha già prodotto buoni frutti, con diversi giovani che possono assicurare un futuro interessante. Si dovrà, nella off-season migliorare le due linee operando sulle free agency e con scelte oculate nel draft. Il potenziale é certamente alto e Justin Herbert é molto maturato: oggi corre meno rischi nei passaggi ed ha carisma e sicurezza nei propri mezzi. Questa squadra ha le carte in regola per fare molta strada nei prossimi anni.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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