La strada verso il Draft: Will Campbell

Età: 21 – Ruolo: Offensive Tackle – College: LSU
Classe: Junior – Altezza: 6’6″ (1.98 m) – Peso: 320 lbs (145 kg)

Pilastro fondamentale della LSU delle ultime stagioni Will Campbell è arrivato a Baton Rouge come il miglior prospetto dello stato della Louisiana, conquistando subito il ruolo di left tackle titolare da freshman. In uscita dalla Neville High School, ha collezionato 38 presenze da titolare, diventando il punto di riferimento di una linea offensiva che ha supportato uno degli attacchi più produttivi nella storia della SEC. Il suo percorso, da titolare immediato a stella nazionale, è stato molto lineare: in tre stagioni ha giocato oltre 2.500 snap, concedendo appena 5 sack totali, tra cui una striscia di 24 partite senza subirne nemmeno uno. Il 2023 è stato l’anno della consacrazione: ha giocato ogni snap offensivo in 7 delle 8 partite di conference, contribuendo a un attacco che ha guidato il Paese per punti segnati (45,5 a partita) e yard totali (543,5 a partita), Campbell ha garantito leadership e prestazioni tenendo a bada il lato cieco dell’Heisman Trophy Winner, Jayden Daniels.

Oltre ai numeri, Campbell ha scritto la storia anche dal punto di vista simbolico: è stato il primo lineman offensivo a indossare la patch con il numero 7, onorificenza riservata dai Tigers al miglior giocatore nativo della Louisiana presente nel roster. Una rarità che sia stata data ad un offensive tackle, se consideriamo che coloro che hanno portato avanti questa tradizione prima di Campbell sono stati tutti playmaker (offensivi o difensivi), a dimostrazione che il carisma e l’impatto in campo di questa ragazzo è stato veramente
importante.

Will Campbell è un giocatore estremamente tecnico e “bello” da vedere per gli standard collegiali. Si muove bene ed ha le capacità atletiche per restare sempre in equilibrio anche dopo il primo contatto con il difensore che ha davanti. Nonostante la stazza, più che adeguata, è agile ed infatti riesce con un buon grado di successo a spingere l’avversario lontano dalla tasca soprattutto con l’utilizzo dei movimenti laterali durante i quali non perde assolutamente brillantezza. La fiducia nella tecnica di base gli permette di mantenere la calma di fronte agli EDGE più aggressivi e dinamici, non sfigura invece contro quelli che prediligono la potenza più che la velocità. L’aspetto mentale del suo gioco non è da meno: bravo quando è chiamato a giocare a due con i compagni attraverso una combinazione dei blocchi oppure quando deve gestire eventuali stunt della difesa.

Nel 2024 LSU lo ha impiegato spesso come puller facendolo uscire dalla sua “isola” sul lato cieco, questo perché hanno fatto molto affidamento sulle doti atletiche e sulla capacità di diagnosticare con successo quello che gli si para davanti. Di lui gli allenatori dicono che è un leader nato, una presenza importante nello spogliatoio e una bella spalla per tutti i QB che si sono alternati ad LSU durante la sua carriera, è stato per questo tra i capitani della squadra nelle ultime due stagioni.

Passiamo all’argomento principale che Will Campbell si è portato dietro per tutto il processo di avvicinamento al Draft: la lunghezza delle braccia al di sotto del livello minimo per un OT in NFL. E’ chiaro che la misura è poco discutibile, se è sotto è sotto, quello che Campbell potrà perfettamente riuscire a fare è compensare con tutte le caratteristiche di cui abbiamo parlato qualche riga sopra. Ovvio che, per questo motivo, il margine di errore è più ristretto rispetto ad altri prospetti: le braccia lunghe hanno il compito principale di riuscire ad arrivare a mettere le mani addosso all’avversario prima che questi riesca a prendere una posizione di vantaggio.

Sull’argomento sono intervenuti molti analisti e allenatori e le voci più prominenti sono state praticamente tutte d’accordo su di un punto: “preferisco avere un OT con le braccia corte ma che sa come usarle, piuttosto che uno con le braccia lunghe che non sa di che farsene perché privo di tecnica di base o doti atletiche o entrambe” ed è qui che, a mio modo di vedere bisogna tracciare una linea nella sabbia anche per Campbell. Le penalità sono aumentate progressivamente nel corso della sua carriera fino alle 9 dello scorso anno in cui, va detto, LSU ha compiuto un deciso passo indietro in termini di efficacia e personale offensivo. Considerando per lui uno scenario possibile quello dello spostamento ad un ruolo interno bisogna per forza di cose far notare che Campbell in carriera non è mai giocato guardia o tantomeno centro.

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I nostri voti

READINESS
BIG GAME EXPERIENCE
POTENZIALE

Will Campbell si muove bene ed ha le capacità atletiche per restare sempre in equilibrio anche dopo il primo contatto.

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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