Il review di week 5 UFL

La quinta giornata della UFL ha proposto tre partite bellissime, incerte fino all’ultimo second ed un deludentissimo incontro a senso unico a San Antonio, dove i Brahmas non sono mai stati in partita. Prima vittoria stagionale di Memphis sul campo degli Stallions e classifiche che si fanno incerte.

Birmingham Stallions – Memphis Showboats 20-24 (OT)

Gli Showboats, a sorpresa, vincono la loro prima partita in casa degli Stallions che incassano la seconda sconfitta stagionale. La partita é stata inizialmente dominata da Memphis che ha chiuso il primo tempo in vantaggio per 17-3. 
Gli Showboats hanno presentato Dresser Winn nel ruolo di quarterback e il nuovo arrivato si é subito fatto notare con un buon 17 su 29 per 235 yard, mentre il suo dirimpettaio, l’esperto Case Cookus é stato per tutto il primo tempo in gravi difficoltà.

Memphis é andata in vantaggio con un TD pass di Winn per Dae Anderson per un guadagno di 78 yard, seguito dalla trasformazione da due punti. Nel successivo drive offensivo gli Showboats hanno allungato grazie al kicker Matt Coghlin che ha realizzato un calcio da 32 yard per l’11-0.
Birmingham, che in tutto il primo quarto non era riuscita a conquistare neanche un primo down, ha una debole reazione e mette a segno un field goal da 49 yard con Harrison Mevis. Poi, dopo un altro possesso senza esito, verso la fine del quarto, arriva sulle 45 di Memphis e fallisce un difficile field goal da 55 yard che viene recuperato in endzone da Isaac Hennie che lo riporta fino alla endzone avversaria per il 17-3.

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Al rientro nel terzo quarto gli Stallions e il loro QB imbastiscono un buon drive che si conclude con un bel TD pass di 33 yard di Cookus per Jordan Thomas.
Il terzo quarto arriva in fondo senza altre segnature, nonostante un intercetto subito da Cookus che gli Showboats non riescono a sfruttare, ma all’inizio dell’ultima frazione gli Stallions si avvicinano per effetto di un FG di Mavis da 43 yard. Gli Showboats sentono il fiato dei campioni sul collo e cominciano a giocare con il cronometro consumando più di sei minuti per arrivare nella red zone avversaria dove Coghlin mette a segno il field goal del 20-12 da 37 yard.
La svolta arriva dopo il “two minutes warning” quando Cookus, che ha giocato un buon secondo tempo, prima trova Marlon Williams per un TD da 6 yard, poi realizza il PTA da 2 punti per impattare e andare all’overtime.
Qui però la difesa di Memphis riesce a fermare i primi due tentativi degli Stallions e, dopo aver realizzato i proprio primo tentativo, conclude con successo alche il terzo.

St. Louis Battlehawks – Michigan Panthers 32-27

St. Louis riscatta le due sconfitte negli ultimi due turni con una bella vittoria su Michigan in un testa a testa che si é risolto solo nelle battute finali.
I Battlehawks, come é loro abitudine in questa stagione, hanno puntato molto nel gioco a terra realizzando 126 yard a una media di 4,67 per portata, ma hanno ottenuto notevoli guadagni dal passing game con un 10 su 13 per 169 yard alla media di 13 yard/attempt.

Protagonista assoluto é stato il QB Max Duggan che oltre a 112 yard e due TD pass, ha anche fatto registrare 70 yard e due TD correndo personalmente.
I Panthers però non sono stati a guardare e, giocando un mix equilibrato tra corse e passaggi, hanno guadagnato rispettivamente 113 e 287 yard. Ottima la performance del QB Bryce Perkins con un ottimo 21 su 25 per 228 yard e 2 TD passes.
Hanno sofferto un po’ le due difese, ma va detto che i meriti dei due attacchi sono stati superiori agli eventuali demeriti delle difese. Ne é scaturita una partita spettacolare e molto incerta che ha visto St Louis prevalere nella prima metà e Michigan recuperare in un ottimo secondo tempo.

Vanno in vantaggio i Battlehawks con un FG da 44 yard dell’infallibile Rodrigo Blankenship, ma i Panthers reagiscono subito con un TD pass da 12 yard di Perkins per il TE Gunnar Oakes. Nel secondo quarto St Louis si porta prima sul 9-6 e successivamente sul 17-6 per effetto di due TD rush di Duggan, il primo di 1 yard, il secondo da 8 yard seguito dal PT da due punti.
All’inizio del terzo quarto il vantaggio di St Louis aumenta per effetto di un altro FG di Blankenship, da 28 yard, ma prima dell’ultima inversione di campo Perkins serve a Malik Turner un TD pass di 20 yard seguito dal PT da 2 punti che riporta i Panthers a -6 in vista di un quarto periodo pirotecnico.
Una corsa di Toa Taua di 5 yard oltre la goal line, seguita dal PT 1, riporta Michigan avanti per 21-20, ma Duggan risponde pescando Hakeem Butler wide open sul sideline destro per un TD pass da 67 yard. È ancora Taua, con un TD run di 4 yard a riportare avanti i Panthers per 27-26, ma nel drive successivo Duggan con un gioco a sorpresa, serve, dietro la linea di scrimmage, il WR Blake Jackson che, a sua volta lancia ancora Butler per il decisivo TD da 57 yard che chiude la partita a favore dei Battlehawks.

Sugli scudi per Michigan, oltre a Bryce Perkins, il RB Toa Taua con 74 yard guadagnate, e il WR Siaosi Mariner 111 yard. Per St Louis Hakeem Butler con 124 yard e 2 TD, e Jakob Saylors con 50 yard su corsa e 23 su due ricezioni.

Arlington Renegades – D.C. Defenders 33-37

Altra partita ad alto contenuto spettacolare ed emotivo é stato l’incontro al vertice della XFL Conference con i Renegades al comando per i primi tre quarti ed il come-back dei Defenders nell’ultima frazione.

Si incontravano le due migliori difese della lega e invece gli offensive teams le hanno superate confezionando la partita dal punteggio più alto della stagione.
Le due squadre hanno tenuto fede alla loro attitudine al gioco aereo realizzando l’una, i Renegades, 248 yard alla media di 7,52 yard/att, l’altra 293 yard e 3 TD alla media di 6,37 yard/att. Jordan Ta’Amu, come spesso quest’anno, ha completato solo il 50% dei passaggi, ma con una maggiore profondità sulla sua nutrita batteria di ricevitori velocissimi. Luis Perez é stato più accurato, completando il 70% dei tentativi, ma in un range più contenuto.

Partenza spettacolare dei Renegades che, al primo gioco offensivo, vanno in TD per un passaggio di 63 yard di Perez per Deontay Burnett cui segue il PT2 per l’8-0.
La risposta di D.C. si ferma sulle 40 yard di Arlington dove Matthew McCrane fallisce un tentativo di field goal da 58 yard. Riesce invece il tentativo da 39 yard di Lucas Havrisik per l’11-0 dei texani. Con il possesso di Washington si entra nel secondo quarto e Jordan Ta’Amu serve un TD pass da 37 yard a Cornell Powell per l’11-6. La franchigia di Dallas però é in gran spolvero e nel drive successivo ristabilisce, anzi aumenta il vantaggio, per effetto del TD rush di 24 yard di Kalen Ballage seguito da un’altra trasformazione da due punti per il 19-6.
Da qui alla fine del secondo quarto arrivano: il TD pass di 4 yard di Ta’Amu per Braylon Sanders, poi la corsa in endzone di DeVeon Smith per gli azzurri e infine il FG di McCrane che manda tutti alla pausa sul 27-15 per i Renegades.

Il terzo periodo é molto meno movimentato, l’attacco dei texani comincia, forse troppo presto, a giocare per mantenere il controllo e i Defenders, ottenuto il possesso sulle 28 di Arlington per un penalty da 15 yard, vanno a segnare con un passaggio di 17 yard di Ta’Amu per Chris Rowland. La conversione da un punto porta D.C. a -5, ma poco più tardi un calcio di Havrisik da 42 yard riporta Dallas avanti di 8 per 30-22.

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L’ultima frazione comincia con un FG di Havrisik che riporta il vantaggio di Dallas a 9 punti e qui forse i Renegades credono di avercela fatta, ma un rush di Ta’Amu seguito dalla trasformazione da due punti riporta i Defenders a -3. Ci sono ancora sette minuti da giocare e la partita é apertissima, solo che l’inerzia ora é tutta a favore di Washington. Nel finale assistiamo a due turnover, il primo dei Renegades in seguito a un fumble di Ballage, il secondo dei Defenders per un intercetto di Ahiene Harris si un passaggio di Ta’Amu. I Renegades però non capitalizzano e, dopo il two minutes warning, il possesso torna ai rossi della Capitale che, sulle ali dell’entusiasmo, vanno in endzone con una corsa breve di Deon Jackson e chiudono col punto addizionale per 37-33.

San Antonio Brahmas – Houston Roughnecks 3-27

Dopo tre partite entusiasmanti il week end si chiude con una partita deludente soprattutto per colpa dei Brahmas che, alla prima esibizione casalinga dopo la esaltante vittoria contro i Defenders, cadono contro i non esaltanti Roughnecks senza mai entrare in partita.

Più che le parole, sono i numeri a descrivere quello che é successo in campo: yard nette guadagnate da San Antonio 183 di cui solo 41 ottenute su passaggi, contro le 273 di Houston che col gioco aereo ne ha guadagnate 167. Solo 6 primi down conquistati dai Brahmas contro i 18 dei Roughness. La difesa dei gialloverdi, la più permissiva della lega, non é mai riuscita a fermare i drives d’attacco di Houston che ha avuto nella connection tra Jalan McClendon e il WR Justin Hall la sua arma migliore. Il primo ha chiuso con un 22 su 32 per 167 yard nette, il secondo con 9 ricezioni su 10 target per 68 yard.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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