Il review di week 3 UFL

Dopo le partite di week 3 della UFL i Defenders restano l’unica squadra a punteggio pieno dopo la vittoria sui Battlehawks. Gli Stallions vincono ma sembrano ancora lontani da quelli che hanno dominato le scorse stagioni. Restano a zero Brahmas e Showboats, ma entrambe hanno dato segni di crescita.

Birmingham Stallions – Arlington Defenders 10-9

Gli Stallions vincono in extremis una partita in cui i teams offensivi di entrambe le squadre offrono prestazioni mediocri.

Più che i meriti della franchigia dell’Alabama, é corretto evidenziare i demeriti dei texani che non sono riusciti a ricavare che tre field goals e un turnover nelle quattro incursioni nella red zone avversaria. I Renegades in questa partita hanno pressoché rinunciato al gioco di corsa, solo 23 tentativi sui 65 totali, con un rendimento di sole 3,22 yds/portata, affidandosi ai passaggi di un Luis Perez meno efficace del solito e soprattutto in grave difficoltà nelle ultime 20 yard.

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Birmingham si é difesa discretamente, mettendo pressione al QB avversario e atterrandolo per tre volte, ma é stata inconsistente nel gioco offensivo, almeno nei primi cinquantotto minuti, nei quali é riuscita a produrre solo un FG. L’offense degli Stallions ha puntato forte su un passing game poco incisivo: il 69% dei giochi offensivi che hanno prodotto solo un 46% di completi, e in tutto il primo tempo ha conquistato solo 5 primi down. Nel terzo quarto si sono visti i primi segnali di risveglio, ma la difesa di Arlington sembrava in pieno controllo.

La svolta é arrivata negli ultimi due minuti, quando Arlington ha pagato a caro prezzo la sufficienza con cui ha giocato la seconda parte dell’incontro. Dopo una serie di punt dall’una e dall’altra parte, l’ovale é in mano a Matt Corral che, dopo due incompleti, sul quarto e 6 si fa intercettare da Steven Jones. Gli arbitri avevano però segnalato un’infrazione dell’attacco che viene sanzionata con 5 yard e ripetizione del quarto down. Qui Corral riesce a convertire il quarto e 11 e a mantenere vivo il drive fino ad arrivare sulle 20 dei Renegades da cui lancia il TD pass di 20 yard per un Cade Johnson completamente libero al centro della endzone. Lo stesso Corral trasforma il PT da un punto con una corsa personale in endzone per il 10-9 che di fatto chiude la partita.

Gli Stallions mantengono il primo posto nella loro conference ma entrambe le squadre hanno ancora grossi problemi da risolvere.

Memphis Showboats – Houston Roughnecks 17-18

I Roughnecks colgono a Memphis la prima vittoria stagionale al termine di una partita che, nonostante le difficoltà tecniche di entrambe le squadre, é risultata comunque divertente. Il primo tempo é stato appannaggio degli Showboats che guidati da un E.J. Perry in buona giornata, 13 su 20 per 131 yard e un TD pass, hanno chiuso il primo tempo in vantaggio per 11-3. Bello il TD pass di 8 yard per Kwamie Lassiter seguito dal PT  2 ancora di Lassiter. I texani non avevano comunque demeritato, pur evidenziando le note carenze offensive, e nel terzo quarto, con l’ingresso di Nolan Henderson alla guida dell’offense, in sostituzione del deludente Anthony Brown e il determinante contributo del Defense team, sono riusciti a capovolgere l’esito dell’incontro.

Henderson si presenta con un 10 su 10 per 80 yard e un TD pass di 6 yard per Emmanuel Butler mentre la difesa non concede alcun primo down agli Showboats e intercetta due volte Perry, la prima da parte di Leon O’Neal che riporta un pick six da 30 yard, la seconda da Keenan Isaac, questa volta senza conseguenze.

Si entra del quarto periodo con Houston avanti per 15-11 e la partita ancora aperta. Memphis presenta Troy Williams al posto di Perry, ma il suo primo possesso si chiude senza esito e nel drive successivo Houston, con un field goal di Chris Blewitt da 28 yard aumenta il suo vantaggio a sette punti. Gli Showboats non ci stanno e Troy Williams, anche grazie alle yard guadagnate personalmente in scrambling, chiude con una corsa di 4 yard un drive da 70 yard in dieci minuti. Il PT 2 non va a buon fine e, sul 17-18, Memphis tenta la carta del quarto e 12 che però non va a buon fine.

Michigan Panthers – San Antonio Brahmas 26-23

I Panthers mantengono la testa della conference in coabitazione con Birmingham grazie ad una vittoria sofferta contro i Brahmas apparsi in crescita rispetto alle due uscite precedenti.

Entrambi gli attacchi hanno dosato in modo equilibrato corse e passaggi: i Panthers hanno ottenuto dal gioco aereo un ottimo 19 su 27 (70%) per 199 yard alla media di 7,37 yard/tentativo, ma hanno segnato il loro 3 TD ttti su corsa, dove la media é stata di4,26 yard/portata, ma non sono riusciti a scrollarsi di dosso i gialloverdi texani guidati da un Kellen Mond in buona giornata, 19 su 31 per 139 yard nette e supportati dalle corse di Anthony McFarland che ha coperto 54 yard cui vanno aggiunte le 21 guadagnate su ricezione.

San Antonio si era addirittura portata sul 9-0 grazie a tre field goals di Donald Dela Haye, ma poi aveva dovuto subire il ritorno di Michigan che con una corsa di 2 yard del QB Bryce Perkins seguita dal PT 1 dello stesso Perkins, e un FG di B.T. Potter, aveva chiuso il primo tempo sul 10-9. E’ ancora il quarterback di Michigan a produrre il break all’inizio del terzo quarto con una TD run di 2 yard seguito dal punto addizionale per il 17-9. I Brahmas però non sono quelli delle precedenti partite e rispondono con un drive vincente in cui Mond serve a McFarland il Pass per un touchdown da 15 yard. Il PT 2 non va a buon fine e si va sul 17-15. I Panthers rispondono con un TD fulmineo: prima Perkins serve un pass di 12 yard a Samson Nacua, poi Jaden Shirden beffa la difesa texana con una corsa in endzone di 43 yard.

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I Brahmas non riescono ad andare oltre un punt che riconsegna l’ovale ai Panthers, ma nel drive successivo Perkins si fa intercettare da Jordan Williams che realizza il pick six ritornando in endzone per 85 yard. Il successivo PT 2 questa volta ha successo e San Antonio raggiunge il pareggio 23-23. Michigan con un drive tutto impostato sulle corse arriva nella red zone di San Antonio consumando quasi quattro minuti per poi segnare con Potter un FG da 28 yard. Nei 44 secondi restanti Mond tenta il tutto per tutto ma deve fermarsi sulle 35 di Michigan e lasciare a De la Haye un tentativo di FG da 53 yard che però fallisce.

Saint Louis Battlehawks – D.C. Defenders 15-27

Il Game of the Week tra le due imbattute della XFL Conference non tradisce le attese, ma a dare spettacolo, più che i due buoni attacchi, sono state le due difese, con quella dei rossi capitolini ancora dominante.

La Defender’s Defense ha provocato quattro turnover all’offense di St Louis, tre per intercetti e uno per fumble, facendo la differenza tra due squadre i cui attacchi hanno entrambi brillato poco, nonostante abbiano prodotto qualche azione altamente spettacolare.

Il rinomato running game di St Louis é stato mortificato dalla difesa dei capitolini che gli ha concesso solo 45 yard alla media di 2,81 yard/att, mentre il gioco aereo, con il 55% di completi ha prodotto 128 yard dovute in gran parte a due lampi di Manny Wilkins uno di 35 yard per il TD di Frank Darby, e l’altro per 34 yard di guadagno di Jacob Saylors in versione ricevitore. Pesano come macigni i tre intercetti e il fumble.

Non che Jordan Ta’Amu, suo dirimpettaio, abbia fatto cose mirabolanti: il suo 17 su 37 con due intercetti subiti non sarebbe un risultato esaltante se non fosse per il numero di yard guadagnate, ben 243 che si traducono in una media di 6,57 yard/att che diventa di 14,29 yard/comp. Significa che ha completato poco ma con grande risultato. Particolarmente spettacolare il TD pass di 62 yard per Ty Scott nel primo quarto chiuso sul 12-0 anche per i due FG di Matt McCrane. Nel secondo quarto arriva il big play di Wilkins che serve Darby per il già citato TD da35 yard cui segue il FG da 40 yard di Rodrigo Blankenship che riapre la partita per il 12-9. I Defenders però allungano di nuovo grazie a un altro TD pass, questa volta di 10 yard, di Ta’Amu per il TE Briley Moore-McKinney al quale segue un altro FG di Blankenship, questa volta di 47 yard per chiudere un bel primo tempo sul 18-12.

Nel terzo quarto le difese prendono il sopravvento e i due attacchi producono solo un tentativo di field goal a testa, il primo messo a segno da 56 yard dal solito infallibile Blankenship, il secondo fallito da McCrane da 27 yard. Si entra nell’ultima frazione con i Defenders avanti di soli 3 punti, nonostante la superiorità dimostrata, che però si manifesta nel terzo TD pass di 3 yard che Ta’Amu serve a Cornell Powell per il 24-15 e, poco prima del termine, con un FG da 50 yard di McCrane per chiudere sul 27-15.

Detto della grande prestazione della difesa dei Defenders, vale la pena di segnalare, anche nella difesa dei Battlehawks, le prestazioni di Qwynterrio Cole con 8 tackles e un Pass breakUp e di Chris Payton-Jones con un intercetto e 3 Pbu.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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