Nella storia della NFL, i Philadelphia Eagles, nati nel lontano 1933, persero la prima finale da loro disputata, nel 1947, poi centrarono la vittoria nei tre successivi Championship giocati, nel 1948, nel 1949 e nel 1960. Nell’era del Super Bowl invece le cose sono andate decisamente meno bene, visto che le Aquile sono uscite vittoriose solo in una finale sulle quattro disputate. Domenica a New Orleans, gli uomini di Sirianni tenteranno di migliorare il loro record al Gran Ballo contro il team che li sconfisse nel Super Bowl di due anni fa.
OFFENSE
Un po’ come per la sua controparte in questo Super Bowl Patrick Mahomes, il 2024 di Jalen Hurts (1) non è stato certo spettacolare da un punto di vista statistico, con la sola percentuale di completi che è risultata la migliore della carriera (anche qui esattamente come il regista Chiefs). I touchdown messi a segno per via aerea sono stati 18, dunque poco più di uno a partita, ma quello che ha contraddistinto Hurts dal 2022 ad oggi è stata la valanga di mete segnate su corsa: negli ultimi tre anni, infatti, il regista in verde ha segnato 63 volte per via aerea e 42 correndo con la palla in mano, risultando in quest’ultima categoria il migliore in assoluto della NFL davanti anche a Derrick Henry.
Dopo alcuni anni in cui il reparto ricevitori è stato, diciamo rivedibile (per quattro anni consecutivi, dal 2016 al 2019, il leading receiver fu Zach Ertz, cioè un tight end), dal 2022 Hurts ha a disposizione due signori receiver come A.J. Brown (11) e DeVonta Smith (6) i quali, anche in un anno in cui non sono mancati i problemi fisici (entrambi hanno saltato quattro partite) hanno combinato per 135 ricezioni, 1912 yard e 15 touchdown. Dopo di loro, con appena 42 catch, c’è Dallas Goedert (88), temibile tight end che ha però la scusante di essere stato costretto a saltare ben sette gare per problemi muscolari e poi per un infortunio ad un ginocchio. Quindi a quota 33 palle catturare c’è il protagonista assoluto della stagione in casa Eagles, il runner Saquon Barkley (26), poi con 24 ricezioni c’è Grant Calcaterra (81) che, dopo due annate fondamentalmente anonime, si è parzialmente scrollato di dosso la definizione di blocking tight end e si è disimpegnato a dovere anche come bersaglio dei palloni lanciati da Hurts quando ha dovuto sostituire Goedert. Gli altri due terminali impiegati con una certa frequenza in regular season sono stati il terzo ricevitore Jahan Dotson (83), con 19 catch ed il runner Gainwell (14) con 16. Questo trend è poi proseguito anche in post season, con Dotson che ha avuto il merito di segnare una meta nel wild card contro Green Bay ma poi nel resto dei playoff è, di fatto, sparito.
Nel marzo dello scorso anno non erano mancate le perplessità di molti addetti ai lavori quando gli Eagles avevano ingaggiato Saquon Barkley, ed invece l’ex Giants ha risposto con una stagione pazzesca, in cui ha sfondato quota 2000 yard corse, ha segnato tredici mete ed ha disputato dei playoff altrettanto devastanti in cui ha aggiunto altre 442 yards e cinque touchdown. Con un protagonista di tal livello, e non vanno dimenticate le portate di Hurts, per gli altri runner sono rimaste davvero le briciole: Gainwell, che è a tutti gli effetti la prima riserva, ha chiuso la regular season con 75 portate per 290 yards mentre Will Shipley (28) ha corso appena trenta volte ma ha avuto la soddisfazione di andare a segno nella finale di Conference contro Washington.
La linea offensiva ha perso il formidabile centro Jason Kelce, che si è ritirato al termine del campionato scorso, ma rimane una delle unità più forti della NFL. Al centro gioca Cam Jurgens (51) che fu scelto anche con l’ausilio di Kelce e che è stato convocato al Pro Bowl al pari della guardia sinistra Landon Dickerson (69), mentre a destra c’è una delle sorprese dell’annata: l’ex Jets Mekhi Becton (77). Prima di questa stagione, Becton aveva giocato unicamente nel ruolo di tackle ma va dato atto a Sirianni e al suo staff di aver avuto davvero una buona intuizione spostandolo all’interno. Becton in realtà è ancora un work in progress, ogni tanto infatti si perde clamorosamente l’uomo, ma se riuscirà ad evitare i problemi fisici che ne hanno condizionato i primi tre anni di professionismo, potrà evolvere in un giocatore assolutamente solido. All’esterno ci sono poi Lane Johnson (65), fra i più forti se non il più forte tackle destro del campionato, che pure ha dovuto declinare l’invito al Pro Bowl, e a sinistra c’è l’ex rugbista Jordan Mailata (68) il quale, pur non avendo giocato a football fino ai vent’anni, è ora una delle pedine fondamentali per l’attacco in verde.
DEFENSE
Il gruppo di coach Fangio ha chiuso la stagione NFL come miglior difesa per yard concesse, ma dovrà disputare una gran match contro un attacco che si esalta nelle partite che contano. Una delle chiavi della gara sarà se e come la parte interna della linea dei Chiefs riuscirà a contenere i temibilissimi defensive tackle degli Eagles. Jordan Davis (90) e Jalen Carter (98) sono i due titolari con quest’ultimo che ha disputato una grande stagione. Da non sottovalutare è anche la prima riserva dei tackle, quel Milton Williams (93) che è meno pubblicizzato rispetto ai due colleghi, che furono entrambi scelti al primo giro, ma che quest’anno ha giocato davvero un buon football ed è stato, in regular season, il migliore nel suo ruolo a livello di sack con 5. L’ultimo interior linemen usato con continuità è Moro Ojomo (97), giocatore in grado di dare un buon contributo in entrambe le fasi del gioco.
Gli end titolari sono invece Josh Sweat (19) e Nolan Smith (3), rispettivamente leader e secondo nella classifica dei sack in regular season con 8 e 6,5. Smith è stato anche lui una prima scelta nel 2023, e dopo un primo anno in cui è stato utilizzato col contagocce, ha fatto un importante salto di qualità. Il rookie Jalyx Hunt (58) è ormai la prima riserva come edge rusher ed ha soppiantato Bryce Huff (0) che era arrivato dai Jets con molte aspettative ma che ha sicuramente deluso. Gli Eagles potrebbero inoltre recuperare in extremis per il Super Bowl anche il veteranissimo Brandon Graham (55); a trentasei anni l’ex Wolverines deve naturalmente essere usato con parsimonia ma anche quest’anno ha offerto il suo buon contributo prima di andare k.o. per un problema muscolare. Se Graham dovesse riuscire a essere della partita, con ogni probabilità sarà l’ultima gara della sua gloriosa carriera.
In regular season e all’inizio dei playoff i linebacker titolari nella 4-2 di base di Philadelphia sono stati Nakobe Dean (17) e Zack Baun (53), entrambi piacevolissime sorprese di questa stagione per coach Fangio. Dean è però andato k.o per un infortunio al ginocchio contro i Packers e gli è subentrato l’esperto Oren Burks (42) che ha disputato due ottimi incontri sia con i Rams che nella finale di Conference contro Washington. Ancora del gruppo linebacker fanno parte Nicholas Morrow (43) e Jeremiah Trotter (54), rookie figlio d’arte (il padre giocò linebacker in NFL dal 1998 al 2009 con Eagles, Buccaneers e Redskins) che però in questa post season sono stati impiegati davvero pochissimo.
I due cornerback titolari sono Darius Slay (2) e Quinyon Mitchell (27) fra i quali ci sono ben undici anni di differenza visto che il primo ha già compiuto trentaquattro anni mentre il secondo ne ha appena ventitré. Mitchell è stata la prima scelta degli Eagles nei recenti draft, ha dimostrato in questa stagione 2024 che la scelta della dirigenza è stata assolutamente azzeccata e nei playoff ha messo a segno ben due intercetti. Un altro rookie che ha vissuto una stagione davvero notevole è l’altro cornerback Cooper DeJean (33), che ha conquistato il posto da slot titolare a metà ottobre e non l’ha più mollato. Nelle formazioni dime cioè con 6 defensive backs, gli Eagles in questi playoff hanno di solito impiegato ben quattro cornerback inserendo Isaiah Rodgers (34), ingaggiato quest’anno da Philadelphia dopo aver scontato la squalifica di tutto il 2023 per aver violato le regole della NFL sulle scommesse (l’ex Colt ha candidamente ammesso di aver accettato l’offerta degli Eagles perché sono stati l’unico team ad averlo cercato).
Le due safety titolarissime sono invece Reed Blankenship (32) e C.J.Gardner-Johnson (8). I due hanno generato la bellezza di dieci intercetti in regular season e normalmente sono piuttosto intercambiabili nel senso che si alternano spesso nel coprire sul profondo. Dopo un anno sfortunato passato a Detroit Gardner-Johnson è tornato in questo 2024 a Philadelphia dove aveva già giocato due anni fa, nella speranza che stavolta l’esito del Super Bowl sia diverso.