Karma Bears, FG vincente a Lambeau Field (Chicago Bears vs Green Bay Packers 24-22)

Questa volta è buono!
Il field goal di Cairo Santos si alza quanto basta per scavalcare il blocco dello special team Packers e i Bears espugnano Lambeau Field per la prima volta dal 26 novembre del 2015, nel giovedì notte del Ringraziamento quando in panchina sedeva John Fox e in campo c’era Jay Cutler.

Finisce 24-22 per gli ospiti, che con il field goal dell’ultimo secondo si rifanno della sconfitta casalinga contro i rivali divisionali del Wisconsin dopo aver letteralmente regalato la gara di andata in quel finale di partita drammatico e molto discusso.

Quella di ieri non è la partita che deve necessariamente regalare emozioni perchè Chicago è fuori da i giochi, mentre Green Bay ha già il suo spot ai playoff garantito; dunque sulla carta è inutile prendersi rischi o forzare il risultato a discapito di possibili infortuni. Ma Bears-Packers, che piaccia o meno, è il football americano.

Pubblicità

Per quanto poco ci possa essere da giocarsi questa sfida non è mai banale in termini di importanza, poichè la rivalità più sentita dell’intera National Football League ha sempre l’onore da salvare; in questo frangente più per i Bears che non per i Packers, vista l’infinita striscia di vittorie collezionate da questi ultimi contro Chicago…

Difatti la gara prende una piega favorevole ai Bears che si portano in vantaggio con un paio di touchdown, uno meraviglioso sul ritorno da 94 yard di un punt di Josh Blackwell con trick magistrale che manda al bar lo special team Packers!

La reazione d’orgoglio di Green Bay però non tarda ad arrivare e sulle pressioni dell’attacco giallo-verde Chicago si sgretola lentamente fino a cedere il risultato con l’ennesimo suicidio di squadra. A partita praticamente chiusa i Bears trovano ancora una volta il modo di buttare via la vittoria (ormai un classico appassionante!) e Green Bay si porta avanti con un calcio che vale il +1.

Serve il miglior Caleb Williams per rinsavire. Il rookie QB si carica il suo gruppo sulle spalle e disegna la contro-rimonta con un paio di lanci che posizionano Santos sulla zolla giusta. A differenza della sfida del Soldier Field, il brasiliano non sbaglia rifacendosi della cocente delusione. La vittoria all’ultima azione dell’anno mette fine alla doppia siccità degli orsi, i quali tornano a vincere in campionato e allo stesso tornano a vincere contro i Packers dalla notte dei tempi in cui Khalil Mack aveva distrutto Rodgers e vinto l’ultima NFC North per i Bears.

Va detto che questo risultato non cambia la vita a nessuno, non fa nè vincitori nè vinti perchè per entrambe le organizzazioni la classifica parlava già fin troppo chiaro. Certo facendo un bilancio sugli scontri diretti le economie si sono pareggiate e a differenza del recente passato si può dire che i Bears abbiano avuto formalmente la meglio sui Packers; senza voler togliere meriti a nessuno, al netto degli episodi, la prima delle due gare è stata più persa dai Bears che non vinta dai Packers, mentre la seconda è stata vinta dai Bears. Questo sulla base del fatto che le ultime azioni, in entrambi i confronti, sono finite nelle mani (o meglio nei piedi) dei Bears, i quali con un minimo di gestione in più avrebbero tranquillamente potuto trovarsi sul 2-0 con Green Bay anzichè col record pari. Colpe loro, dei Bears e di chi li rappresenta, sperando che quanto accaduto in questo 2024 (ed è successo veramente l’inimmaginabile) possa servire come esperienza per le stagioni a venire.

L’alternanza tra Malik Willis e Jordan Love condiziona un pò il risultato ma queste dinamiche fanno parte del gioco, in particolar modo con diciotto settimane di football moderno… Tuttavia Williams si dimostra all’altezza, concreto e determinato a voler cambiare i tristi destini dei Bears. Se la società lo aiuterà i risultati arriveranno.

A fronte di 68 sack in stagione, per la bellezza di 4 di media subiti a partita, i numeri del primo anno di Caleb Williams non possono che definirsi straordinari. Date una linea legittima a questo giovane e staremo qui a parlare di altro!

alex cavatton firma area 54

Pubblicità
T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.