Sono sei anni che gli Atlanta Falcons non chiudono la regular season con un record positivo, gli stessi che li distanziano dalla loro ultima apparizione ai playoff. Dal 2018 si sono succedute una serie di stagioni anonime prima che la dirigenza in nero decidesse, durante la recente offseason, di assumere un nuovo head coach e soprattutto un nuovo regista, quel Kirk Cousins la cui stagione 2023 in maglia Vikings si chiuse con la rottura del tendine di Achille del piede destro. Finora l’azzardo ha pagato e dopo dieci giornate Atlanta è in vetta alla NFC South con due gare di vantaggio su Tampa Bay e, viste le difficoltà delle avversarie, è la favorita per riportare in Georgia quel titolo divisionale che manca dal 2016, l’anno della “maledetta” finale contro New England.
OFFENSE
Nel 2020, stagione che Atlanta chiuse con il terribile record di 4-12, Dan Quinn fu licenziato dopo cinque giornate ed al suo posto fu promosso come interim head coach Raheem Morris che però a fine anno non fu confermato per far posto ad Arthur Smith. Tre anni dopo, e tre stagioni da 7-10 dopo, il cerchio si è chiuso, con Morris che si è “ripreso” la panchina dei Falcons. Poi, a marzo è arrivato Kirk Cousins, che il 29 ottobre 2023 si era infortunato al tendine di Achille, problema che a trentacinque anni presentava sicuramente qualche rischio nel recupero.
Il buon Kirk nella prima partita di questo 2024 contro Pittsburgh ha mostrato tutti i segni di un post operazione non completamente smaltito, come era lecito attendersi, poi però dalla gara successiva, una esaltante vittoria all’ultimo respiro contro Philadelphia, il regista nativo di Barrington (un sobborgo di Chicago) ha pian piano recuperato la sua efficienza e sta disputando un campionato decisamente positivo, visto anche il fatto che si trova in una realtà completamente nuova. Le armi a sua disposizione per altro non mancano anche se il passing game delle ultime due annate dei Falcons, più o meno con gli stessi attori, non è stato certo spumeggiante.
Il ricevitore principale con 58 catch è quel Drake London che è stato scelto al primo giro dai Falcons nel 2022 e che è sulla strada per battere nettamente il record di 72 ricezioni stabilito nel suo anno da rookie. Da notare inoltre che London è già arrivato a quota sei touchdown, tanti quanti ne aveva segnati nei precedenti due anni di professionismo messi assieme. Dopo di lui con 46 palle catturate (alla notevole media di quasi 15 yard per catch) e cinque mete c’è Darnell Mooney che ad Atlanta sta conoscendo una seconda giovinezza. Dopo un 2021 a Chicago caratterizzato da 81 ricezioni e 1055 yards, Mooney ha faticato nelle due annate successive fra acciacchi suoi e problemi nel passing game dei Bears, e così in due campionati erano arrivate appena 71 ricezioni. In questo 2024 il prodotto da Tulane è tornato ad essere una spina nel fianco dei secondari avversari sul profondo e dovrebbe nuovamente superare quota 1000 yards. A quota 41 ricezioni c’è poi il versatile e fortissimo runner Bijan Robinson e a 35 c’è il receiver Ray-Ray McCloud, uno che in sei anni di carriera aveva ricevuto una media di appena 15 palloni per stagione. I Falcons probabilmente si erano immaginati un utilizzo maggiore di formazioni con due running back o due tight end non avendo, sulla carta, un terzo wide receiver particolarmente affidabile, ed invece McCloud ha scompaginato, in senso positivo, i piani del coaching staff. A quota 34 ricezioni c’è poi Kyle Pitts, che ufficialmente di mestiere fa il tight end ma che per fisico e statistiche assomiglia quasi più ad un receiver (l’ex Florida riceve ad una media di 14,3 yard per catch, dato che molti ricevitori di ruolo pagherebbero per avere). Pitts è un altro pilastro importante per il passing game dei neri, ma non ha ancora trovato la continuità necessaria per entrare nell’elite del ruolo della NFL.
Il running game è invece saldamente nelle mani del fortissimo Bijan Robinson che in questo 2024 sta facendo meglio di una stagione da rookie già esaltante e non dovrebbe aver problemi a superare la soglia delle 1000 yards correndo tra l’altro all’ottima media di 4,8 yard per portata. Il gioco sulla terra dei Falcons è completato dal solido Tyler Allgeier, che fu una sorpresa nella sua stagione da rookie in cui corse per oltre 1000 yards poi, con l’arrivo di Robinson, ha dovuto assumere il ruolo di backup in un 2023 non troppo felice. Quest’anno Allgeier che è, oltre a tutto, un completamento ideale di Robinson, essendo runner sicuramente più fisico rispetto al più sgusciante collega, è invece tornato a giocare su livelli decisamente buoni. Il gioco sulla terra dei Falcons è in pratica tutto qui, perchè Cousins è il prototipo del pocket passer (e infatti fin qui vanta appena 18 portate) e gli unici che abbiano ancora delle corse sono McCloud ed il runner Jace McClellan che ha giocato una sola partita.
La linea offensiva non ha iniziato la stagione nel migliore dei modi ma certamente non era agevole proteggere un quarterback quasi immobile. Poi la mobilità di Cousins è migliorata ed il rendimento del quintetto è via via progredito con l’andare della stagione e, soprattutto nel running game, il gruppo è fra i più efficaci dell’intera NFL. Il centro è Ryan Neuzil, diventato titolare dopo l’infortunio nel terzo turno a Drew Dalman, k.o. per un guaio alla caviglia. Dalman sembra vicino al rientro ma Neuzil, dopo un avvio difficile, ha giocato sicuramente meglio nelle ultime due uscite. Al suo fianco ci sono a destra Chris Lindstrom, forse il migliore della linea soprattutto nel running game, che fu prima scelta dei Falcons nel 2019, e Matthew Bergeron che è solo al secondo anno di NFL. I tackle sono a sinistra Jake Matthews, altro atleta decisamente solido che eccelle nel proteggere Cousins, e a destra Kaleb McGary, che è invece bloccatore spesso punitivo più a suo agio nel gioco palla a terra.
DEFENSE
Mancanza ormai cronica della difesa in nero è quella alla voce sack. Dal 2019 al 2022 infatti per ben tre volte la difesa dei Falcons ha occupato uno degli ultimi quattro posti in fatto di atterramenti del qb avversario. Le cose sono andate un po’ meglio lo scorso anno, ma in questo 2024 il problema si è ripresentato e, dopo oltre metà campionato, Atlanta è nettamente ultima in questo fondamentale con appena 9 sack. Almeno finora a nulla è servito l’innesto di Matthew Judon, macchina da sack sia a Baltimora che a New England, ed invece fermo a 1,5 sack in dieci partite. In una linea che cambia sovente gli effettivi, nell’ultimo mese di gare i due giocatori che più spesso hanno giocato edge rusher opposti a Judon sono stati Arnold Ebiketie e l’ex Commanders James Smith-Williams che finora hanno all’attivo un sack a testa. Nelle prime sei giornate aveva giocato end titolare invece Lorenzo Carter che in questo 2024 stava però davvero faticando prima di essere messo in IR per una commozione cerebrale. Carter dovrebbe rientrare domenica, ma è curioso che il recupero da una “concussion” sia stato così lungo, fatto che getta qualche ombra sulla reale gravità dell’infortunio.
Ancora del pacchetto edge rusher fanno parte anche Demone Harris e DeAngelo Malone. Harris ha passato l’intero 2023 e la prima parte di questo 2024 nella practice squad dei Falcons ed è stato “attivato” solo a metà ottobre, con i Falcons che utilizzano la sua versatilità schierandolo come inside rusher nelle formazioni con tre edge rusher. Pure Malone è stato inserito a roster solo di recente, e dopo aver giocato un solo snap contro Tampa Bay, è stato utilizzato con discreta frequenza e tutto sommato buon esito con Dallas mentre contro i Saints non è stato altrettanto efficace.
All’interno della linea i titolari sono Grady Jarrett e David Onyemata. Il primo è stato per anni uno dei più forti tackle del torneo e, anche se il suo rendimento è un pochino sceso, rimane atleta assolutamente temibile, che, oltre a tutto, è il leader a livello di sack con 2,5. Onyemata è invece giocatore solido, pure lui oltre i trenta, che dopo una bella carriera ai Saints è approdato nel 2023 ad Atlanta ed è leggermente meno bravo del collega nel dare la caccia ai qb avversari ma più incisivo contro il gioco di corsa. Alle loro spalle ci sono due atleti giovani ed interessanti come Ta’Quon Graham, anche lui più efficace contro la corsa che non contro il passaggio e Zach Harrison, terza scelta nel draft 2023. Fra i tackle ci sono ancora Kentavius Street, che con Atlanta è al quarto team in quattro anni, e che non riesce a trovare continuità di rendimento, e un giocatore di lunga esperienza come Eddie Goldman che dopo una buona carriera a Chicago è arrivato in estate ad Atlanta. Goldman dal quarto turno è stato utilizzato davvero col contagocce ma nell’ultimo turno contro New Orleans è partito titolare fra Jarrett e Onyemata ed è stato fra i più positivi del reparto.
I due linebacker partenti dal quinto turno sono Nate Landman, uno dei migliori contro le corse, e Kaden Elliss che dopo aver iniziato la stagione così così ha migliorato il suo rendimento dal mese di ottobre ed è giocatore pericoloso anche in pass rush. Nelle prime quattro giornate invece Ellis era affiancato da Troy Andersen, la seconda scelta del 2022, che stava disputando davvero un’ottima stagione ma è stato fermato da un problema al ginocchio. Andersen è rientrato contro i Saints ma è stato utilizzato come riserva.
I Falcons possono vantare una delle più forti coppie di safety del campionato, visto che all’ottimo Jesse Bates, si è aggiunto in estate l’ex Broncos Justin Simmons. In quel di Denver dove ha giocato per otto stagioni, Simmons era uno dei più forti interpreti del ruolo, mentre ad Atlanta, complice anche un nuovo sistema difensivo, non è ancora a quei livelli anche se rimane giocatore di sicuro affidamento. Bates invece sta facendo sentire la sua presenza anche in questo 2024 visto che è già arrivato a due intercetti, tre fumble forzati ed è fra i migliori, insieme a Simmons, per percentuale di passaggi completati concessi. La terza safety è invece Richie Grant, che però vede il campo pochissimo, chiuso dai due fenomeni davanti a lui.
I due cornerback titolari sono A.J. Terrell, giocatore decisamente fisico ottimo anche sulla corsa, che fu prima scelta del 2020, e Mike Hughes che ha statistiche simili a quelle del compagno. Lo slot corner è invece Dee Alford che al terzo anno di esperienza, sta giocando più delle annate passate con risultati però non sempre positivi. Il quarto cornerback è Clark Phillips, il più giovane del gruppo con i suoi ventidue anni, atleta sicuramente promettente, anche se non sarà facile togliere il posto alla coppia Terrell.-Hughes, che hanno appena qualche anno in più (ventisette per la precisione).
LA SORPRESA
Sicuramente la coppia Robinson-London è quella che finisce di più sotto i riflettori ma, credo, pochissimi potevano prevedere il contributo, davvero corposo di un Ray-Ray McCloud che sta dimostrando di poter essere un receiver a tutto tondo in NFL.
LA DELUSIONE
La dirigenza Falcons sperava che potesse avere una influenza positiva sulla pass rush, ed invece è stata la pessima pass rush dei Falcons ad avere una influenza negativa su di lui. Magari i trentadue anni a questo punto pesano, ma certamente vedere Matt Judon fermo a un sack e mezzo dopo dieci turni è davvero una sorpresa in negativo.