La strada verso il Draft: Michael Penix Jr.

Età: 23 – Ruolo: Quarterback – College: Washington
Classe: Super Senior* – Altezza: 6’2” (1.88 cm) – Peso: 216 lbs (98 kg)

Premessa: rischio di non essere obiettivo su Michael Penix Jr. perché è il giocatore che mi ha appassionato di più negli ultimi due anni di college football e, sebbene questa non sia una di quelle caratteristiche che finisce nei taccuini degli scout NFL, potrebbe essere abbastanza perché voi mi concediate, gentilmente, un pizzico di licenza poetica.

Penix è perfetto per sfruttare la tasca: quando la sua OL lo protegge può attaccare con estrema facilità tutti i livelli del campo (corto, intermedio, profondo). Questo, unito alla sua rapidità nel rilascio della palla, rende davvero arduo il compito di qualsiasi DL che voglia mettergli le mani addosso; la semifinale playoff contro Texas è una perfetta fotografia di questa sua, decisiva, caratteristica. 

Il clinic di Penix contro i Longhorns

Il tocco è incredibile e, seppur non perfetta (un po’ bassa, dicono), la meccanica del lancio è un piacere per gli occhi: raramente la palla esce sporca, una spirale da manuale della fisica.

Il lancio ruba l’occhio ovviamente ma non possiamo sottovalutare l’aspetto mentale e il Q.I. tecnico che lo portano ad essere bravissimo and individuare i punti deboli sia pre che post snap e veloce nella lettura delle progressioni. In poche parole: lascia il tempo a Penix di scannerizzare la tua difesa e arriveranno le brutte notizie.

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Atleta funzionale capace anche di muoversi con discreta agilità nel manovrare la tasca, non certamente un QB in grado di reggere e far funzionare tutto l’attacco con il solo uso delle gambe. La tasca appunto, torniamo sempre lì. Quando pressato e costretto a venire fuori dalla comfort zone (facendolo muovere costantemente, ad esempio, specialmente verso destra) la precisione cala sensibilmente.

Le ottime prestazioni atletiche al pro day di qualche giorno fa hanno sorpreso molti ed ora la sua reputazione sembra averne beneficiato in vista del Draft.

La sua storia di infortuni (4 season ending injury in 6 stagioni di cui due ACL) preoccupa ma bisogna anche sottolineare che negli ultimi due anni, i migliori della carriera, i guai fisici lo hanno lasciato in pace e non è impensabile che sia riuscito a mettersi alle spalle definitivamente quella brutta e sfortunata striscia negativa.

Sebbene sia complicato vedere in Penix lo stesso ceiling di prospetti come Williams e Maye ritengo veramente strano che questo giocatore non sia stato fermamente nella conversazione tra i migliori QB di questa classe, anche perché in termini di passatore puro non c’è nessuno, secondo me, come lui. La situazione ideale potrebbe essere quella di inserirlo in un attacco prevalentemente in shotgun con un gioco di corse ben sviluppato che aiuti a sbloccare le tracce profonde attraverso l’utilizzo della play-action. Non per tutti i gusti, certo, ma non vedo come Michael Penix Jr. non possa fare il titolare in una delle 32 squadre della NFL presto o tardi nella sua carriera.

* I Super Senior sono atleti a cui è stato dato un anno di eleggibilità in più per il COVID: 6 anni di college in tutto.

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La situazione ideale per Penix potrebbe essere quella di inserirlo in un attacco prevalentemente in shotgun con un gioco di corse ben sviluppato

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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