It’s QB Time – week 13 NFL

In una giornata di upset e di partite dal risultato inaspettato non potevamo che avere l’MVP della partita della settimana come migliore di giornata, con Brock Purdy che con i suoi Niners regola gli Eagles, vincendo anche il premio del nostro “It’s QB Time”, la rubrica di Huddle Magazine che ogni settimana eleggerà i tre migliori ed i tre peggiori QB della settimana NFL; ad accompagnare Purdy fra i migliori di giornata troviamo altri due QB che stanno disputando un’ottima stagione, tanto da risultare fra i papabili nomi per l’MVP: parliamo di Dak Prescott, MVP del TNF contro gli Eagles, e Matthew Stafford, vincente con i suoi Rams. La sorpresa fra i flop la abbiamo per il peggiore di giornata, con un Russell Wilson che finisce “vittima” della difesa dei Texans, uscendo sconfitto con i suoi Broncos, con Bryce Young ed il solito Sam Howell a completare il “podio” dei peggiori di week 13.

Il migliore di giornata
Brock Purdy
19/27 – 314 yard – 4 TD – 0 INT

La partita fra San Francisco e Philadelphia era sicuramente fra le più attese del weekend NFL, e ad uscirne vincitori, ottenendo anche il titolo di squadra da battere in NFC, sono stati i 49ers, assoluti dominatori della partita del Lincoln Financial Field di Philadelphia, grazie ad una prestazione monstre da parte dell’attacco. A guidare l’attacco dei Niners è stato Brock Purdy, che da Mr Irrelevant, è diventato il più quotato giocatore NFL a vincere il premio di MVP di questa regular season, grazie ad una stagione a dir poco dominante; contro Phila, Purdy chiude con 19 completi su 27 pass tentati, per 314 yard lanciate, con 4 TD pass che aiutano SF ad avere la meglio degli Eagles, dimostrando ancora una volta la freddezza e la lucidità, unite ad una visione di gioco fuori dal comune, come in occasione del drive che ha praticamente chiuso i conti, arrivato subito dopo il TD degli Eagles che aveva riaperto la partita.

Dak Prescott
29/41 – 299 yard – 3 TD – 0 INT

Dopo un inizio di stagione a dir poco deludente, sta migliorando anche la qualità dei TNF, con quello andato in scena giovedì fra i Cowboys e i Seahawks che ripaga delle brutte partite viste ad inizio stagione; Dallas e Seattle infatti hanno concluso la partita non calciando nemmeno un punt, diventando così la sesta partita assoluta della storia NFL a finire senza punt calciati. Gran parte del merito è da dare agli attacchi delle due squadre, e a vincere il premio di “MVP” dell’incontro è stato sicuramente Dak Prescott. Il QB dei Cowboys ha lanciato 29 completi su 41 pass tentati, sfiorando le 300 yard lanciate e lanciando 3 TD pass, caricandosi sulle proprie spalle il peso dell’attacco di DAL, e dimostrando di essere migliorato soprattutto nella leadership del proprio attacco, che gioca per lui e con lui, e che fa sognare ad occhi apert i propri tifosi, in attesa della partita di week 14 contro gli Eagles, che servirà a capire il reale valore di entrambe le squadre.

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Matthew Stafford
22/37 – 279 yard – 3 TD – 0 INT

Ottima vittoria dei Rams, che rimangono così in corsa per i playoff contro Cleveland, con un Matthew Stafford assoluto mattatore della secondaria dei Browns, una delle migliori di tutta la NFL; il QB ex Lions chiude con 22 completi lanciati per 279 yard, trovando 3 TD pass, in una partita in cui Stafford ha dato prova ancora una volta di tutto il suo talento, aiutato anche da un parco ricevitori assolutamente di livello, con sette giocatori autori di almeno una ricezione, e con un Puka Nacua tornato ai livelli di inizio stagione, come in occasione del TD da 70 yard in cui, al passaggio millimetrico di Stafford, il giovane rookie ha aggiunto il proprio talento, trovando così il primo TD della partita di LAR.

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Il peggiore di giornata
Russel Wilson
15/26 – 186 yard – 1 TD – 3 INT – 3 sack

La vera sorpresa di questo QB Time ce l’abbiamo proprio al peggiore di giornata, con un Russell Wilson che dopo le ottime prestazioni di questo inizio di RS, incappa in una giornata no contro gli Houston Texans, e condanna così i suoi Broncos alla prima sconfitta dopo 5 W consecutive, con il QB ex Seattle che finisce, anche giustamente, sul banco degli imputati. 15 completi per 186 yard, con un solo TD pass e ben tre INT condannano infatti Denver, con l’ultimo intercetto che è sicuramente il più sanguinoso, arrivato con 15″ rimasti sul cronometro e soprattutto con i Broncos a solamente 8 yard dal possibile pareggio, con Ward che invece legge bene l’azione e infligge così la prima sconfitta nelle ultime sei gare a DEN.

Bryce Young
15/31 – 178 yard – 0 TD – 1 INT – 4 sack

Non è possibile giudicare un giocatore dopo appena una stagione, soprattutto in un ambiente difficile come sono stati i Panthers quest’anno; se guardiamo e confrontiamo però le stats di Young e di CJ Stroud, le prime due scelte dell’ultimo draft, a fare brutta figura è sicuramente Young, che anche contro i Bucs finisce per essere uno dei peggiori in campo. Il QB ex Alabama chiude con 15 completi per 178 yard, non riuscendo a lanciare TD per la terza volta nelle ultime cinque partite, subendo 4 sack, e soprattutto lanciano l’INT che chiude definitivamente la partita, con Young che sul 4&1 sulle proprie 40 yard difensive lancia il pallone a Winfield JR, DB dei Bucs, invece che al suo WR, mettendo fine alle speranze di rimonta dei Panthers.

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Sam Howell
12/23 – 127 yard – 0 TD -1 INT – 3 sack

Un’altra settimana, un’altra presenza di Sam Howell fra i nostri flop; il QB dei Commanders paga probabilmente una situazione a dir poco problematica di tutta la franchigia, ma anche questa settimana si “impegna” per finire fra i peggiori di giornata, lanciano appena 12 completi per 127 yard, subendo 3 sack, e lanciando più TD per la squadra avversaria, 1, piuttosto che per i propri compagni, condannando così WAS alla nona sconfitta stagionale.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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