Vittoria netta (Indianapolis Colts vs Pittsburgh Steelers 30-13)

Indianapolis si aggiudica un importante scontro diretto per l’accesso ai playoff. Per Pittsburgh é la terza sconfitta consecutiva e, forse, l’addio al sogno di disputare una wild card. Vittoria netta dei Colts nonostante un cattivo primo quarto che aveva portato gli Steelers a condurre per 13-0.

Indianapolis ha subìto inizialmente la difesa degli Steelers, che soprattutto grazie a T.J. Watt era riuscita a fare pressione su Gardner Minshew, ma già nel secondo quarto é riuscita a colmare il gap per poi dominare nel secondo tempo. Due le chiavi di questa vittoria: la prima é stata l’eccellente partita di Minshew, che ha condotto la rimonta nella fase centrale dell’incontro alternando sapientemente corse e passaggi, per poi gestire saggiamente il vantaggio acquisito affidandosi alle corse; la seconda l’eccellente prestazione della offensive line che dal secondo periodo in poi ha effettuato un’ottima pass protection ma, soprattutto, ha favorito la performance del gioco di corsa con 170 yard in 34 portate aprendo la strada ai portatori di palla.

Il risultato assume un maggior valore se si pensa che, assente Jonathan Taylor per infortunio, é stato ottenuto grazie a due giovani comprimari: Trey Sermon e il rookie Tyler Goodson. Il primo ha corso 17 volte per 88 yard, media 5,2 yds/carry, il secondo con 69 yard guadagnate in 11 corse per una media di 6,3 yard/ carry.

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Minshew alla fine ha chiuso con un bel 18 su 28 per 215 yard e tre TD pass la sua miglior partita di una stagione molto positiva. Zach Moss é stato un po’ in ombra con sole 4 portate per 13 yard, ma ha anche guadagnato 20 yard con tre ricezioni, una delle quali per il primo touchdown della sua squadra. Molto positiva anche la partita di Michael Pittman che con quattro ricezioni su cinque target ha conquistato 78 yard. Vedremo poi che un importante contributo é arrivato anche dalla difesa che ha forzato tre turnover e annullato l’offense degli Steelers dopo la fiammata iniziale

E Pittsburgh? I gialloneri sono partiti bene, andando in meta al secondo possesso con una corsa breve di Mitch Trubisky. Poi hanno riconquistato il possesso grazie a Cameron Heyland che ha bloccato un punt di Rigoberto Sanchez e il linebaker rookie Nick Herbig che lo ha riportato fino a una yard dalla goal line avversaria e sono andati a segnare il secondo TD con un pass di Trubisky per Diontae Johnson.

Da quel momento in poi per gli Steelers si é spenta la luce: la difesa che con T.J. Watt aveva bloccato l’offense avversaria, non più riuscita a fermare l’attacco dei Colts, la cui difesa invece ha preso egregiamente le misure dell’attacco avversario. Sono arrivati così il touchdown pass di 16 yard di Minshew per Zach Moss in versione ricevitore cui ha fatto seguito il primo turnover degli Steelers, quando la safety Nick Cross ha intercettato un passaggio di Trubisy inteso per Gorge Pickens. Tornato in possesso dell’ovale, Minshew ha chiuso il drive successivo, un bel mix di corse e passaggi, con un altro TD pass, questa volta per Tyler Goodson.

Il break arriva all’inizio del terzo quarto per merito della difesa di Indianapolis che provoca il secondo turnover degli Steelers quando Julian Blackmon ricopre un fumble di Naijee Harris sulle 18 di Pittsburgh. Minshew monetizza subito il cambio di possesso servendo al TE Mo Alie-Cox il passaggio per il terzo touchdown. Da questo momento Indianapolis comincia a gestire il vantaggio con la difesa che immobilizza l’attacco di Pittsburgh e l’attacco che a suon di portate dei due RB, consuma minuti e arriva regolarmente in posizioni che permettano a Matt Gay di mettere a segno tre field goal che fissano il punteggio sul 30-13 finale.

A questo punto i Colts si presentano come autorevoli pretendenti ad un posto nella post season mentre gli Steelers, alla terza sconfitta consecutiva e con un team offensivo poco brillante, dovranno giocarsi le poche chance rimaste negli scontri diretti con Bengals e Ravens.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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