NFL Preview 2023: Dallas Cowboys

Dopo la seconda eliminazione consecutiva nella post season ad opera dei San Francisco 49ers, i Cowboys iniziano la nuova stagione con il medesimo obiettivo degli ultimi campionati: fare una lunga strada nei playoff e, possibilmente, portare a casa quel titolo che manca dal 1995. Certamente l’esplosione dei rivali dei Philadelphia Eagles e la solidità dei San Francisco 49ers rendono il compito dei texani per questo 2023 tutt’altro che una passeggiata.

OFFENSE

Il 2022 di Prescott è stato onestamente un po’ sottotono anche se non solamente per sue colpe. Il prodotto da Mississippi State ha perso 5 gare per infortunio, ma non ha brillato per continuità, stabilendo il poco invidiabile record di intercetti in carriera con 15 mentre il suo QB rating di 91 è stato il peggiore dell’ultimo quinquennio. La sua performance non è stata per altro aiutata da un gruppo di receiver che, a parte Lamb, è rimato al di sotto delle aspettative.

Nel torneo che andrà ad iniziare Prescott non avrà più all’esterno Noah Brown, che nel 2022 è stato il secondo in fatto di catch fra i receiver puri con 43, ma al suo posto è arrivato dai cugini dei Texans Brandin Cooks, capace di mettere assieme 147 ricezioni nelle ultime due annate in una situazione complicata come quella di Houston con, oltre a tutto, una mezza dozzina di gare saltate per infortunio. Cooks, sicuramente un notevole passo avanti rispetto a Brown, avrà il compito di supportare il receiver n°1, quel Cee Dee Lamb che in tre anni, solo in regular season, ha già ammassato 260 ricezioni e quasi 3400 yard, e dovrà aiutare un attacco che ha faticato ad essere pericoloso sul profondo, permettendo così alle difese avversarie di intasare con successo le traiettorie corte e medie. Uno degli interrogativi principali del 2023 sarà il rendimento di Michael Gallup, che nella stagione seguente il grave infortunio al ginocchio subito al termine del torneo 2021, si è fermato ad appena 39 ricezioni. Il rientro dopo un’operazione al legamento crociato è sempre problematico, e i Cowboys sperano che, con una stagione in più, Gallup possa tornare ad essere un fattore sul profondo. Il resto del reparto ricevitori è formato da Jalen Tolbert, Simi Fehoko e KaVontae Turpin che, insieme nello scorso anno, hanno messo assieme appena 6 ricezioni e il cui apporto appare onestamente poter essere limitato.

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Nel corso della offseason Dallas ha perso una pedina importante come il tight end Dalton Schultz, che ha fatto il cammino inverso rispetto a Cooks. Schultz era la valvola di sicurezza per Prescott ed ha lasciato un vuoto importante che i Cowboys cercheranno di colmare con Jake Ferguson ed il rookie Luke Schoonmaker, con il primo che ha mostrato segnali importanti lo scorso anno, terminando la stagione da esordiente con 19 ricezioni e due mete. Del gruppo tight end fa parte un altro giovane, Peyton Henderson, che però sarà utilizzato soprattutto come bloccatore supplementare.

Naturalmente l’addio più clamoroso dell’estate è stato quello del runner Zeke Elliott, lasciato andare dai Cowboys dopo 7 stagioni, oltre 8200 yard guadagnate su terra e 68 touchdown. Anche se ci sono voci che Dallas possa mettere nuovamente sotto contratto Elliott, l’indiscusso runner titolare per il 2023 sarà Tony Pollard che già lo scorso anno per altro aveva diviso quasi equamente le portate con Elliott. Ormai da almeno tre anni Pollard era il runner più esplosivo dei due, ma se Elliott non rientrerà, a Dallas mancheranno la sua bravura in situazione di goal line e la sua efficacia come bloccatore. Alle spalle di Pollard, il backfield dei texani è completato da Malik Davis, dall’esperto Ronald Jones, uno che però lo scorso anno a Kansas City ha giocato appena 38 snap e che è stato squalificato dalla NFL per le prime due gare del 2023 per uso di sostanze proibite, e dal rookie Deuce Vaughn. Davis ha disputato un buon 2022 (38 portate per 161 yard e una meta) e la dirigenza di Dallas ha deciso di affidargli il ruolo di prima riserva di Pollard, mentre Vaughn, prodotto da Kansas State è atleta piccolino per gli standard NFL (168 centimetri) ma molto elusivo che potrebbe essere utilizzato anche come ricevitore in uscita dal backfield.

La linea offensiva è stata nel complesso confermata rispetto al 2022, elemento che, di solito, è una buona notizia. Centro è Tyler Biadasz che dopo un approdo nei pro decisamente complicato sta finalmente pian piano trovando una sua dimensione, mentre guardia sinistra sarà la prima scelta del 2022 Tyler Smith, che ha disputato una buona stagione da rookie come tackle ed è in attesa di ereditare dal quasi omonimo Tyron Smith il ruolo di tackle sinistro. Guardia destra giocherà il fenomenale Zack Martin, anche se riguardo quest’ultimo i Cowboys sono alle prese con un problema non da poco perché il giocatore non si è presentato ai primi giorni del training camp poiché chiede un aumento dell’ingaggio. I tackle saranno, a sinistra il veterano Tyron Smith e a destra il discreto Terence Steele, giocatore non certo impeccabile soprattutto nella pass protection. Tyron Smith rimane atleta di notevole spessore, ma con 33 gare saltate nelle ultime tre stagioni è chiaro che la disponibilità del veterano durante il campionato è tutt’altro che una certezza. Chuma Edoga e Matt Farniok saranno le due riserve come guardia mentre in caso di acciacchi a Tyron Smith il suo posto sarà conteso dal gigantesco Josh Ball e dal rookie Asim Richards.

DEFENSE

Con 33 palle recuperate la difesa dei Cowboys è stata la migliore della NFL nel 2022 ed è chiaro che se l’ottima unità di coach Quinn riuscirà a confermarsi nell’elite per i turnover darà una mano importante al proprio attacco. La linea difensiva, o meglio le sue prestazioni a livello di pass rush, più la presenza del formidabile Micah Parsons, rimangono uno dei punti di forza del team con la stella sul caso. DeMarcus Lawrence non sarà più lo spauracchio delle linee offensive di qualche anno fa, ma il trentunenne end rimane un giocatore sempre temibile che, oltre a tutto, lo scorso anno è tornato a giocare una stagione intera dopo un 2021 tribolato, mettendo a segno 6 sack, 3 fumble forzati, 43 tackle ed un buon rendimento contro la corsa. Opposto a lui giocherà Dorance Armstrong che dopo un ambientamento difficile in NFL, sta migliorando il suo rendimento ogni anno che passa e nella scorsa stagione è stato il leader dei sack per i linemen con 8,5. Il resto della rotazione degli end vedrà come protagonisti Sam Williams, al secondo anno fra i Pro dopo una stagione da rookie convincente condita con 4 sack, e Dante Fowler, che dopo aver cambiato tre team in tre anni fra il 2018 ed il 2020, è stato confermato a Dallas come specialista della pass rush.

Problema cronico del reparto di coach Quinn, e della linea in particolare, è la difesa sulla corsa, e infatti nei recenti draft, è stato scelto al primo giro il defensive tackle Mazi Smith, frugoletto da oltre 151 chili, che avrà il compito di intasare gli spazi per il rushing game avversario. Accanto a lui dovrebbe giocare Osa Odighizuwa, draftato nel 2021 al terzo giro dai Cowboys come il collega Neville Gallimore ma che, come Gallimore, non ha mai trovato continuità di rendimento. Della rotazione dei tackle fanno parte anche Johnathan Hankins, esperto atleta arrivato da Las Vegas dopo un terzo della stagione 2022 e che dopo una buona partenza con Dallas ha dovuto alzare bandiera bianca per un infortunio muscolare, e da Quinton Bohanna atleta utilizzabile solo nel gioco di corsa.

Il leader della difesa sarà naturalmente ancora il formidabile Micah Parsons che grazie ad una stagione da 13 sack e mezzo e 3 fumble forzati si è confermato una dei più forti ibridi linebacker-edge rusher del campionato. Fallito l’esperimento Barr, nel ruolo di linebacker puro i Cowboys potranno contare su un Vander Esch che sembra aver superato i notevoli problemi al collo che ne avevano flagellato le stagioni 2019 e 2020. Con 54 placcaggi nel 2022 Vander Esch è stato il linebacker più attivo ma per dargli una mano è stato scelto al terzo giro da Texas DeMarvion Overshown altro atleta versatile che potrà essere schierato da coach Quinn in vari ruoli ma che, vista anche la struttura fisica, dovrebbe essere più efficace in copertura nel passing game. 

Rilasciato il veterano Anthony Brown, i due cornerback titolari saranno il confermatissimo Trevon Diggs ed il nuovo arrivo Stephon Gilmore. Diggs non ha naturalmente ripetuto la clamorosa stagione da 11 intercetti fermandosi a quota 3, ma nel complesso ha giocato meglio in copertura rispetto al 2021 mentre l’arrivo dell’affidabile ed esperto Gilmore assicura a coach Quinn una coppia di corner di sicuro affidamento. Lo slot cornerback dovrebbe essere Jourdan Lewis, la cui stagione 2022 è durata appena 6 partite per un infortunio al piede destro ma occhio anche all’interessante DaRon Bland, che ha giocato tutti gli snap nei playoff ed ha terminato la regular season con 5 intercetti. Confermatissimo è anche il trio di safety Donovan Wilson, il leading tackler del team nel 2022 con 101 placcaggi, Jayron Kearse e Malik Hooker per una difesa che è fra quelle che impiega di più formazioni con almeno 6 defensive back in campo

SPECIAL TEAM

Gli special team saranno ancora una volta gestiti dall’ottimo coach John Fassel che avrà a disposizione il ritornatore Turpin, giovane sicuramente valido ma la cui convocazione al Pro Bowl è stata forse un po’ generosa. Il punter Anger è stato fra i migliori nel ruolo nel 2021 ma non è stato altrettanto efficace nel 2022, mentre il ruolo di kicker è tutt’ora un punto interrogativo (dopo il taglio di Tristan Vizcaino l’ex atleta della USFL Brandon Aubrey è l’unico kicker in prova ma è assolutamente possibile che il prescelto della week #1 non sia ancora a roster).

COACHING STAFF

L’head coach Mike McCarthy, e non il nuovo offensive coordinator Brian Schottenheimer, chiamerà dunque i giochi in attacco, cosa che aveva già fatto con buon successo nelle 13 stagioni a Green Bay, anche se, soprattutto nella seconda metà della sua esperienza in Wisconsin, non erano mancati i dubbi legati a chiamate decisamente conservative nei momenti topici delle partite. Prendendo per buone le dichiarazioni di McCarthy, l’idea di base è quella di aumentare la percentuale di giochi sulla terra, anche se a dire il vero nel 2022 Dallas era stata sesta come percentuale di giochi sulla terra e, onestamente, quando hai un QB che può agevolmente andare oltre le 4.000 yard lanciate, l’idea di diventare un run heavy team è quanto meno curiosa. Dan Quinn, sotto il quale la difesa di Dallas è cresciuta anno dopo anno è invece il confermatissimo defensive coordinator che, a meno di una stagione disastrosa, avrà numerosi estimatori per il ruolo di head coach nel 2024. Nuovo è invece il coach della linea offensiva, quel Mike Solari che era già stato con i Cowboys nel biennio ’87-88, le ultime due stagioni, onestamente non indimenticabili, del mito Tom Landry, e che, a parte un paio di anni come offensive coordinator a Kansas City, allena le linee di attacco in NFL dal 1997.  

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Record previsto: 11-6

I nostri voti

Offense - 8
Defense - 8.5
Coaching Staff - 7.5

8

Nei Cowboys il talento non manca da entrambi i lati del pallone e forse il punto interrogativo più grosso è dato non da eventuali lacune nel roster ma dalle possibili soluzioni adottate dal coaching staff.

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