Sfida tra squadre in crisi (Tennessee Titans vs Tampa Bay Buccaneers 6-20)

Il match al Raymond James Stadium di Tampa contrapponeva i Buccaneers ai Tennessee Titans, entrambi con lo stesso record (3 vittorie e 5 sconfitte) con i padroni di casa reduci da 4 sconfitte consecutive e la squadra di Nashville con 3 sconfitte nelle ultime 4 sfide.

Gli ospiti devono fare a meno del CB Murphy-Bunting (ex Buccaneers con cui ha vinto il Super Bowl LV) di Burks (WR) e di Tannehill (QB) che lascia il posto in cabina di regia a Will Levis per la sua terza partita nei Pro. Anche Tampa deve rinunciare ad un CB titolare (Carlton Davis) oltre a Feiler (OG) e Vaughn (RB).

Levis nel primo drive lancia parecchio e porta i suoi in piena red zone ma, a causa di un sack della difesa, i Titans devono accontentarsi di un calcio di Folk (3-0). Mayfield con un terzo e 15 provocato da un sack di Tart lancia da quasi metà campo un missile terra-aria inteso per Thompkins che viene però intercettato da McCreary ma il successivo possesso ospite è sterile come quello che segue di Bayfield & Co. Il secondo quarto si apre con un altro tentativo di FG di Folk che però fallisce dalle 51 yard lasciando lo score invariato. Dopo drive improduttivi, Mayfield trova Rachaad White con un lancio di corto raggio che il RB trasforma in un lungo guadagno fino ad entrare in touchdown (3-7).

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Il primo tempo si conclude senza altre variazioni mentre il terzo quarto si apre con Mayfield che prima trova Palmer per un buon guadagno (32 yard) ma il gioco viene cambiato in incompleto con un challenge dei Titans ma subito dopo il QB di casa trova Evans per un guadagno di 43 yard anche se poco dopo è lo stesso ricevitore a fallire una facile ricezione in end zone e l’attacco di Canales deve accontentarsi di un calcio del sempre preciso McLaughlin (3-10). L’attacco guidato da Levis fa molta fatica contro la sempre concentrata ed efficace difesa dei Buccaneers e nel nuovo possesso del team di casa Mayfield trova confidenza con i suoi bersagli Evans, Godwin e Palmer fino a trovare di nuovo Evans per il touchdown del 3-17. La quarta e ultima frazione di gioco inizia con un altro calcio di Folk (6-17) a cui risponde un lungo drive (quasi 60 yard in quasi 6 minuti di gioco) che si conclude con un FG di McLaughlin (6-20). Levis cerca di dare una scossa al gioco offensivo dei suoi ma viene intercettato da Winfield Jr e gli ultimi 6 minuti del match vivono su drive inconcludenti di entrambe le squadre fino ad arrivare allo zero sul cronometro con Trask (backup di Mayfield) che si inginocchia in victory formation.

I Titans hanno mostrato tutti i loro limiti, anche contro una squadra non del tutto in salute come Tampa. Levis, dopo il suo esordio stratosferico contro Atlanta, non ha dato una buona prova di sé (19 su 39, 199 yard, 0 TD e 1 intercetto oltre a 4 sack) e anche il running game non lo ha supportato a dovere con Henry (24 yard in 11 portate) e Spears (5 corse per 18 yard) ben contenuti dal front seven di Tampa. Il miglior ricevitore è stato Philips (3 ricezioni per 61 yard) con Hopkins e Okonkwo entrambi a 27 yard. Le 200 yard abbondanti totali sono poche per una squadra che vuole avere ambizioni di successo. Da segnalare anche il primo errore del kicker Folk che, dopo aver trasformato il suo ventesimo FG stagionale ha sbagliato malamente il ventunesimo tentativo. L’intercetto di McCreary ha evitato un sicuro touchdown ma per il resto la difesa ha subito un attacco tutt’altro che irresistibile, mettendo a segno 3 sack, 5 TFL e 5 Q BHits perlomeno non lasciando troppa tranquillità in tasca a Mayfield.

Il regista dei Buccaneers ha mostrato una buona e solida prestazione (18/29 per 278 yard, 2 TD e 1 int, con 3 sack). Il miglior ricevitore a livello statistico è sempre Evans (6 ricezioni per 143 yard e 1 TD) anche se Big Mike a volte sembra avere delle preoccupanti pause e cali di concentrazione come nel caso della mancata ricezione in touchdown che poteva essere costosa in un match dal punteggio più ravvicinato; Godwin (4 per 54 yard) e il sempre più positivo White (2 per 47 e 1 TD) hanno dato un buon contributo al gioco aereo; Rachaad White anche sulle corse ha detto la sua (51 yard in 20 portate) e sembra aver trovato il giusto ruolo “ibrido” tra RB e slot nell’attacco coordinato da Canales. Le 340 yard conquistate complessivamente in attacco sono un buon risultato, dopo 4 partite (soprattutto le prime 3) in cui l’attacco è stato il grande assente in campo. La statistica che dice molto sulla prestazione del reparto è quella dei terzi down: 7 su 15 (46.7%) sicuramente un passo in avanti rispetto alle ultime, deludenti, prestazioni.

La difesa dei Buccaneers era reduce dalla terribile prestazione di Houston che è costata la vittoria alla franchigia della Florida. Contro i Titans ha totalizzato 4 sack, 10 TFL e 13 QB Hit oltre all’intercetto di Winfield Jr; quest’ultimo è stato ancora una volta il migliore del reparto con 6 tackle, 1 QB Hit e 1 difesa su passaggio. McCollum non ha fatto sentire la mancanza di Davis (che a dire il vero a Houston non sembrava neanche in campo vista la bruttissima prestazione) e la pass rush è sembrata funzionare anche se Tennessee di questo periodo non è un test difficile da superare.

I Titans (record 3-6) non sono in un buon periodo di forma anche se i buoni giocatori non mancano, a partire da Derrick Henry e DeAndre Hopkins; Levis dopo l’esordio contro i Falcons (238 yard e 4 TD) non si è saputo ripetere contro Pittsburgh (262 yard e 1 intercetto) e a Tampa dove è sempre stato sotto la pressione dei difensori di casa; in week 11 Tennessee resterà al sole della Florida contro i Jaguars di Lawrence che comandano la AFC South dove i Titans invece restano all’ultimo posto.

I Buccaneers sono attesi dal match sicuramente più difficile delle restanti sfide, a San Francisco contro i 49ers che, dopo qualche battuta a vuoto complice infortuni ai giocatori chiave, sembrano aver ripreso la marcia che li vede attualmente in testa alla NFC West, seppur in coabitazione con i Seahawks. Tampa, nonostante le ultime partite giocate sotto tono e le 4 sconfitte consecutive, ha ancora la possibilità di dire la sua nella “misera” NFC South dove capeggia New Orleans (5-5), ma Tampa (4-5) ha una partita in meno. La NFL entra nel periodo decisivo per il futuro delle squadre che aspirano ai playoff ma anche per le squadre che già dalla fine dell’anno solare dovranno pensare a ricostruire dei team competitivi!!

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Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

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