Uno sguardo al 2022: Tennessee Titans

Il poker di stagioni concluse con un record di 9-7 aveva lasciato in dote un’inattesa cavalcata fino al Championship e un paio di super regular season rispettivamente da undici e dodici vittorie, coincise però con una doppia eliminazione al primo turno nei playoff, pur da prima forza di AFC un anno fa. Da sei stagioni sulla cresta dell’onda, ai Titans è sempre mancato l’ultimo passo per entrare nell’Olimpo.

COME DOVEVA ANDARE…

Era difficile immaginare che i Titans, soprattutto in seguito alla partenza di A.J. Brown verso gli Eagles, potessero culminare il loro percorso nel 2022, ma era altrettanto difficile immaginare i playoff di AFC senza i Titans. Una disastrata AFC South, con i Texans tra i peggiori organici della Lega, le tante incertezze dei primi Colts targati Matt Ryan e i Jaguars in uscita dal baratro dopo l’annata con Urban Meyer, offriva un comodo salvagente a dubbi e mancanze di Tennessee. Il pronostico poteva essere quello di un agevole record in positivo, accompagnato da una tranquilla qualificazione al Wild Card Game, per poi prendere quanto di buono sarebbe arrivato di lì in avanti.

… E COM’È ANDATA

Dopo un paio di brutte batoste in avvio di regular season, i Titans sembravano essere tornati in pieno controllo del proprio destino, con sette vittorie nelle successive otto partite e un solo, piccolo passo falso in overtime contro i fenomenali Chiefs. Invece, per Tennessee si sono aperte le porte del baratro a partire dal 27 novembre scorso: sette sconfitte di fila e, con il Natale alle porte, l’infortunio di Ryan Tannehill a sancire la conclusione anticipata della stagione. La strepitosa rimonta dei Jaguars, vincenti in entrambi gli scontri diretti contro Tennessee, è divenuta definitiva nella decisiva sfida finale di Week 18, che ha eliminato la squadra di Mike Vrabel dalla corsa ai playoff.

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COSA HA FUNZIONATO…

Privato del suo principale alfiere, Tannehill ha fatto un ulteriore passo indietro rispetto alla non eccezionale stagione scorsa. Tra i lati positivi della sua regular season ci sono le sole sette palle perse, tra intercetti (6) e fumble (1), nelle dodici partite giocate, una media di guadagno al lancio tornata a 7.8 yard, contro le 7 di un anno fa, e un rating salito complessivamente da 89.6 a 94.6. Per il resto, invece, tanto l’ex Dolphins quanto qualsiasi altro suo sostituto finiscono di diritto nella sezione delle delusioni. È impossibile, invece, imputare qualche colpa a Derrick Henry. Nessun runningback ha portato palla più volte (349) e, nonostante una linea dalle incredibili fragilità, ha mantenuto una media di 4.4 yard a giocata, per un totale di 1.538 rushing yard, secondo alle spalle di Josh Jacobs (1.653) dei Raiders, mentre i suoi 13 touchdown su corsa sono stati superati soltanto da Jamaal Williams (17) dei Lions. Inoltre, in uno tra gli attacchi che ha guadagnato meno yard after contact, Henry ha inserito anche dieci giocate da almeno 20 yard. Per il resto, il rendimento su corsa dei Titans è stato praticamente nullo. In linea gli unici a salvarsi sono stati il centro Ben Jones e la guardia Nate Davis, che però, in seguito alla free agency, non fanno più parte del roster.

Se possibile, la situazione si fa ancor più catastrofica analizzando la regular season e la situazione futura dei ricevitori di Tennessee. Brown non è stato neanche lontanamente sostituito a dovere e la sola nota davvero positiva nel reparto è l’inatteso tight-end Chigoziem Okonwko, arrivato con la chiamata numero 143 al Draft e issatosi a 450 yard e 3 touchdown, con 32 ricezioni su 46 target e sette giocate da oltre 20 yard. Non catastrofica neanche la stagione dell’altro e ben più atteso rookie, Treylon Burks, che dall’alto della scelta numero 18 ha garantito però appena un touchdown, pur con 444 yard e 8 giocate da almeno 20 yard in undici partite giocate, a causa di un infortunio che l’ha costretto a saltare oltre un mese di regular season. Henry ha aggiunto 398 yard in 33 ricezioni e, nonostante altri due fumble in una stagione da sei in totale, ha legittimato una volta di più il suo ruolo da leader assoluto dell’attacco.

Assai più soddisfazioni sono arrivate dalla difesa. Il reparto ha subito 21.1 punti a partita, 0.4 in più della passata stagione, ma dovendo subire un aumento in media di quasi tre minuti di possesso avversario, da meno di 28 a partita a quasi 31. Drammatico il confronto con i quarterback affrontati, ma ne parleremo in seguito. A dir poco eccezionale è stato, invece, il confronto con le corse avversarie: in tutto i Titans hanno concesso appena 1.307 rushing yard, 3.4 a giocata, entrambi record assoluti nella Lega. La squadra si è poi classificata al secondo posto per rushing touchdown subiti, soltanto nove. Pur nelle difficoltà generali, sono positivi anche i 14 intercetti, mentre nella media NFL ci sono sia i 77 tackle for loss che i 39 sack. Tra i singoli i migliori vanno cercati, in particolare, nel front seven. In linea hanno fatto la differenza Jeffery Simmons, 7.5 sack, 9 tackle for loss e 7 pass deflected, Denico Autry, 8 sack e 8 tackle for loss in dodici partite giocate, e DeMarcus Walker, 7 sack e 10 tackle for loss. Tra i linebacker ha brillato soprattutto David Long con i suoi 87 tackle, dei quali 7 for loss, 5 pass deflected e 2 intercetti. Il leader assoluto della secondaria, infine, è sempre Kevin Byard: 108 tackle, 6 pass deflected e 4 intercetti, con 33 ricezioni concesse su 49 target.

… E COSA NON HA FUNZIONATO

Tannehill resterà al timone anche nella prossima stagione, ma i passi indietro da un paio d’anni a questa parte sono ormai evidenti, così come è evidente l’assenza di un piano B. Il quarterback ha lanciato con il 65.2%, il suo peggior dato a Tennessee, e collezionato appena 2.536 passing yard e 13 touchdown pass in dodici partite, riducendo di gran lunga le 270 rushing yard con 7 touchdown di un anno fa fino alle 98 con 2 touchdown del 2022. Il rookie Malik Willis, scelta numero 86 dello scorso Draft, non è però per nulla pronto a sostituirlo: nelle tre partite giocate con maggiore regolarità ha lanciato con il 51% e collezionato 78 passing yard di media e 3 intercetti, oltre a tre fumble su corsa e un solo rushing touchdown complessivamente. Joshua Dobbs ha preso il suo posto nelle due partite finali contro Cowboys e Jaguars, migliorando leggermente la situazione, ma senza riuscire a evitare le sconfitte che hanno deciso la stagione in negativo. Nel complesso, solo tre squadre hanno fatto peggio delle 3.227 passing yard dei Titans, due dei 16 touchdown pass totali e quattro dei 17.5 punti di media a partita, crollati rispetto ai 24.2 del 2021.

Henry ha monopolizzato e valorizzato il gioco di corse di Tennessee, che per il resto ha ottenuto appena 275 yard senza alcun touchdown dai propri runningback. La disastrosa stagione dell’offensive line è iniziata con il grave infortunio di Taylor Lewan, per poi proseguire con una marea di flag a sfavore e senza alcun sussulto di vitalità da parte delle guardie Aaron Brewer e Dillon Radunz, seconda scelta dei Titans allo scorso Draft, o del tackle Nicholas Petite-Frere. Si tratta, però, di tre tra i futuri titolari nel reparto e la situazione potrebbe quindi farsi ancor più drammatica nella prossima stagione, pur con gli innesti di Daniel Brunskill dai Niners e di Andre Dillard dagli Eagles. Tra i tanti partenti della free agency ci sono anche i deludenti Robert Woods e Austin Hooper, che hanno aiutato la causa con appena 527 receiving yard l’uno e 444 l’altro, con un paio di touchdown festeggiati a testa in 17 partite giocate da entrambi. Senza di loro, però, il reparto di affida a Burks, Okonkwo e Nick Westbook-Ikhine, incapace di andare oltre le 25 ricezioni in 50 target in cui è stato coinvolto.

Come anticipato, la difesa è stata disastrosa contro i quarterback avversari: sono state la bellezza di 4.671 le passing yard concesse, oltre 100 in più della seconda in questa particolare classifica, i Vikings (4.515), mentre soltanto i Chiefs (33) hanno concesso più touchdown pass rispetto ai 29 dei Titans. Tennessee è così crollata nella seconda metà della Lega per yard subite a partita (351.6). Nel complesso, comunque, il reparto trainante è stato proprio quello più caro a Vrabel, che ha sempre concesso meno di 20 punti tra Week 4 e Week 11 e, non caso, ha iniziato a scomporsi poi nel deludente finale di stagione. Sono da segnalare anche tante pesanti assenze per infortunio nel corso della regular season, prima tra tutte quella di Harold Landry, 12 sack e 14 tackle for loss nel 2021. Tra i singoli tante le difficoltà in secondaria, dalla safety Amani Hooker al cornerback Kristian Fulton. Anche i più giovani hanno sofferto: il rookie Roger McCreary è stato bombardato da 91 target e ha concesso 63 ricezioni, mentre per Caleb Farley è arrivata un’altra stagione con tanti problemi fisici e numeri da pressoché totale anonimato, dopo che i Titans hanno speso su di lui la scelta numero 22 del Draft 2021. Nessuno, però, ha deluso Tennessee più di Bud Dupree: il linebacker non ha per nulla ripagato il quinquennale da 82 milioni di dollari firmato due estati fa ed è stato tagliato in questa offseason.

E ADESSO?

E adesso, già. La situazione in casa Titans è di difficile gestione, a dir poco. Tanti pezzi pregiati hanno scelto di accasarsi altrove: la guardia Davis e il defensive end Walker ai Bears, il wide receiver Woods ai Texans, il linebacker Long ai Dolphins, il tight-end Hooper ai Raiders. I già citati innesti di Brunskill e Dillard potrebbero non bastare a togliere l’offensive line di Tennessee dal fondo del barile dei reparti NFL, mentre un paio di innesti tra i linebacker sono pronti ad aiutare fin da subito: Arden Key, reduce da un’ottima stagione ai Jaguars, ha firmato un triennale a 21 milioni, mentre Azeez Al-Shaair un annuale da 5 milioni. Al momento, però, ci sono anche tanti free agent ancora sulla piazza a cui i Titans sembrano aver dato il benservito, dal centro Ben Jones al runningback Dontrell Hilliard, passando per il linebacker Zach Cunningham e il kicker Randy Bullock. Il tutto, oltre a Dupree e Lewan, sicuri partenti. L’intento di Vrabel e della franchigia sembra essere impostato su un processo di ricostruzione e molto difficilmente Tennessee tornerà a un record positivo nella prossima stagione. Le porte dell’Olimpo, insomma, sembrano destinate a restare chiuse ancora per un po’.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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