
[NFL] Week 14: dominio Denver (New York Jets vs Denver Broncos 0-23)
I Denver Broncos interrompono una terribile striscia negativa di otto k.o. consecutivi demolendo 23-0 i New York Jets che con questa sconfitta abbandonano le residue speranze di approdare ai playoff. In realtà praticamente sin dall’avvio si è avuta l’impressione che i Jets fossero arrivati a Denver già rassegnati a guardare la post season dal divano di casa, in una stagione che comunque per i verdi di Todd Bowles non può considerarsi negativa visto che in molti li consideravano il peggior team dell’intera NFL ed invece McCown e compagni sono stati in lizza per i playoff fino a dicembre inoltrato.
I Broncos, e soprattutto la loro difesa, considerata uno dei reparti più forti dell’intera NFL, avevano molto da farsi perdonare, visto che nelle ultime otto gare i ragazzi di coach Joe Woods avevano concesso la mostruosa media di oltre 30 punti a partita. Ma stavolta i vari Von Miller (autore di un sack e due hurries), Shane Ray, Shelby Harris e DeMarcus Walker hanno dominato la sfida con la linea offensiva dei Jets e alla fine l’attacco dei verdi della Grande Mela ha racimolato appena 100 yard. Il linebacker Brandon Marshall è stato il migliore nel fermare il rushing game ospite ma non ha fatto mancare il suo apporto pure nel passing game con un sack e relativo fumble che ha dato il là al drive del 10-0. Impressionanti sono anche le statistiche del secondario, con la coppia di cornerback Talib-Chris Harris che ha concesso ai receiver avversari quattro ricezioni per 31 yard.
L’attacco dei Broncos è vissuto quasi interamente sulle ricezioni di un Demaryius Thomas in grande giornata: il numero 88 ha portato a casa 8 ricezioni per 93 yard, in entrambi i casi quasi la metà del bottino “aereo” dell’intero team. Giornata da “fantasma” invece per Emmanuel Sanders (1 palla catturata per 16 yard) e così il secondo receiver in fatto di yard è stato Cody Latimer arrivato a quota 37 yard. In una gara comunque tutt’altro che spumeggiante anche per l’attacco dei Broncos, il regista Siemian si è limitato a svolgere il suo compitino (19 su 31 per 200 yard con una meta) confermando però che, almeno in questo momento, se Denver vuole puntare nuovamente ai playoff dovrà farlo con un diverso quarterback in cabina di regia. E tanto per darvi un’idea della pochezza offensiva del pomeriggio di Denver c’è un dato significativo: l’attacco dei vincitori ha portato la palla 35 volte per 84 yard, all’esorbitante media 2,4 yard a portata.
Per quanto riguarda i Jets, l’analisi a livello offensivo non può che essere pesantemente negativa, con ad esempio la coppia di runner Powell e Forte che ha corso 19 volte per 48 yard. Va invece dato atto ai due quarterback in verde, McCown e Petty di aver coraggiosamente tenuto botta con gli avversari che arrivavano da tutte le parti. Parlavo di due registi; si perché a metà del terzo quarto, dopo l’ennesima mazzata, McCown è uscito per un problema alla mano che purtroppo gli impedirà di giocare nei prossimi match ed è subentrato Petty. In tutto comunque McCown e Petty hanno totalizzato la miseria di 8 passaggi completi su 21 tentati per 60 yard, ed un rating di 26,5. Non tutto però è dipeso dalla pochezza dei lanci dei quarterback messi sotto enorme pressione: in un pomeriggio già difficile di per sé anche i receiver ci hanno messo del loro “droppando” un bel po’ di palloni.
Un minimo di orgoglio l’ha invece mostrato una difesa che ha comunque lottato fino in fondo, annullando il rushing game di casa. I defensive tackle McLendon e Wilkerson hanno fatto ottima guardia in mezzo alla linea mentre il linebacker Bass, pur avendo giocato solo il 40% degli snap difensivi, ha disputato la miglior partita della sua stagione con un sack e due hurries cui vanno aggiunti due ottimi placcaggi sui runner di casa. Nel secondario buona prestazione di Buster Skrine, mentre Morris Claiborne è stato la vittima preferita di Thomas, cui il cornerback ex Cowboys ha concesso 6 ricezioni per 75 yard e una meta.
Venendo alla cronaca del match, in avvio i Broncos cercavano di sorprendere New York con un lancio lungo di Siemian a Sanders che però cadeva incompleto. Poi i padroni di casa si affidavano alle corse di C.J. Anderson e ad una buona ricezione di Thomas per approdare nella metà campo ospite. Qui, su un terzo e sei, ancora Siemian trovava benissimo Latimer per 27 yard, per quello che sarebbe rimasto il gioco più lungo della giornata per Denver. Dentro le red zone ospite però i Broncos dovevano accontentarsi del field goal di McManus. L’avvio di partita per i Jets era invece da dimenticare: su un terzo e 11 Marshall placcava McCown che perdeva l’ovale recuperato da Gotsis. I Broncos avevano così palla sulle 20 avversarie e al secondo down Siemian trovava Thomas per la meta del 10-0.
Nelle tre azioni del loro secondo drive i Jets totalizzavano un bel -9 e dovevano nuovamente andare al punt. Sul rovesciamento di fronte Denver produceva un lungo drive che terminava all’inizio del secondo quarto con McManus che riusciva a sbagliare un field goal calciato dalle 11 dei Jets. Dopo un primo quarto in cui il total offense di New York recitava -14, finalmente nel secondo gli uomini di Bowles producevano qualcosa: un bel passaggio a Robby Anderson per 13 yard, poi due corse di Powell facevano chiudere due primi down agli ospiti. Quindi lo stesso McCown si inventava una bella corsa, ma sul placcaggio della coppia Carter-Talib doveva lasciare il campo per un problema alla schiena. Gli subentrava Petty per un paio di azioni, poi McCown rientrava ma il suo primo lancio verso Anderson era preda della safety Darian Stewart e dunque i Jets vedevano sfumare una buona occasione per far punti.
Le due squadre si scambiavano poi due punt, quindi era nuovamente Denver a trovare un minimo di vita in attacco: un buon passaggio a C.J. Anderson per 12 yard faceva arrivare il team di casa nella metà campo dei Jets, ma una penalità di falsa partenza a Thomas portava Denver a giocarsi un secondo e 14 e poi un terzo e 12, impresa titanica per Siemian, e infatti Denver era nuovamente costretta al field goal, che stavolta McManus metteva fra i pali da distanza notevole (53 yard). Il terzo quarto si apriva con un punt quasi immediato dei Jets, mentre l’attacco di Denver metteva finalmente in piedi un drive interessante: due corse di Anderson e due passaggi completi di Siemian, il secondo da 16 yard a Sanders, portavano i Broncos sulle 35 avversarie. Poi due giocate di Booker permettevano ai padroni di casa la chiusura di un altro down, quindi Siemian trovava Latimer e ancora il runner Anderson per altre 23 yard. Ad una manciata di centimetri dalla linea di meta, la difesa dei Jets respingeva due volte Anderson, ma al terzo down la portata del fullback Janovich sorprendeva la difesa ospite e Denver raggiungeva quota 20 punti.
Le due squadre si producevano poi in un “tre e fuori” a testa, quindi i Jets tentavano un nuovo assalto: il drive non partiva certamente nel migliore dei modi, con McCown costretto ad uscire dal campo dopo un contatto con Ray, ma una bella corsa di Powell da 12 yard ed una penalità di pass interference contro la safety Parks facevano approdare i newyorkesi nella metà campo avversaria. Qui però su un terzo e tre e poi sul quarto e tre, Petty non riusciva a servire prima Seferian Jenkins poi Kearse e Denver aveva un nuovo possesso proprio allo scadere del quarto. Siemian combinava due volte con Thomas per 32 yard, ma all’interno della red zone dei Jets veniva messo a terra da Wilkerson. I Broncos erano così costretti nuovamente a ricorrere a McManus che non sbagliava da 40 yard.
La partita si chiudeva letteralmente qui, nel senso che negli ultimi undici minuti e mezzo le due squadre non riuscivano più a chiudere neppure un down, facendo probabilmente rimpiangere ai pochi spettatori ancora presenti sugli spalti, l’essere rimasti fino alla fine del match.