Partita dai due volti (Baltimore Ravens vs Pittsburgh Steelers 10-17)

La partita tra Baltimore Ravens e Pittsburgh Steelers è sempre un match infuocato, una rivalità storica che infiamma la AFC North da anni. Il match di domenica tuttavia è stata una delle partite meno emozionanti che la storia recente ricordi. I Baltimore Ravens non riescono ad ingranare in questo inizio di stagione, mentre i Pittsburgh Steelers, pur con un gioco a tratti zoppicante, riescono a trovare le soluzioni necessarie per portare a casa il match. Il risultato al fischio finale è 17-10 per gli Steelers.

I Ravens giocano bene a football sostanzialmente un tempo: la tasca protegge bene Lamar Jackson (22/38 per 236 yard e 1 INT), che tra corse intelligenti e buoni lanci riesce a muovere velocemente la catena. In pochi minuti Justice Hill conclude il lavoro del suo attacco per il 7-0 con cui si aprono le danze. Da quel momento i Ravens continuano a predicare bene, ma iniziano a perdere opportunità dopo opportunità. La colpa è tutta di sanguinosi drop (saranno ben 5 a fine partita), che azzoppano ogni possibilità di allungare il punteggio. Il più grave è sicuramente quello di Rashod Bateman, che in end zone si lascia sfuggire un lancio perfetto del suo quarterback.

Gli Steelers in compenso non fanno molto per cambiare il risultato, ben contenuti dalla difesa ospite, ma chi segue questa rivalità da anni sa perfettamente che lo scontro tra queste due franchigie si è sempre deciso con uno scarto di pochi punti e con giocate che provengono dalle difese o dagli special team. Ed è proprio dallo special team giallo-nero che l’inerzia della partita passa dal Maryland alla Pennsylvania. Ad inizio quarto periodo Miles Killebrew blocca il punt di Jordan Stout e provocando una safety e due punti a tabellone per i padroni di casa. Lo stadio esplode e dona nuova energia ai suoi beniamini.

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I Ravens iniziano a sbagliare: Jackson si vede intercettare un lob per Odell Beckham in end zone da Joey Porter Jr., figlio di Porter Sr. storico linebacker degli Steelers; poco dopo, un metodico Kenny Pickett (18/32 per 224 yard e 1 TD) spara un missile da 41 yard per George Pickens, che batte la copertura di Marlon Humphrey per il touchdown del sorpasso; l’ultimo atto è un fumble recuperato da un indemoniato T.J. Watt, che si divora la linea offensiva di Baltimore e mette il punto fine alla contesa.

Gli Steelers si reggono sulla solita, arcigna, difesa che confeziona 4 sack, 6 passaggi deflettati e tanta pressione che non rientra nelle statistiche. In attacco è Pickens a sorreggere tutto il peso offensivo, con 6 ricezioni per 130 yard, sostanzialmente coprendo un deficit di altri protagonisti preoccupante. Per i Ravens, che come i rivali possono contare su una difesa sempre performante, è l’attacco a non essere mai in sincronia. Non può bastare un Jackson perfetto per tre quarti e mezzo quando i suoi ricevitori, nessuno escluso, sono incapaci di assicurare la presa sul pallone, commettendo dei sanguinosi drop.

La settimana prossima gli Steelers (3-2) avranno il tempo di riposare grazie al bye, mentre i Ravens (3-2) voleranno oltreoceano per la trasferta londinese contro i Tennessee Titans.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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