USFL: review delle finali di Conference

Saranno Pittsburgh Maulers e Birmingham Stallions a giocarsi il Championship USFL in programma l’1 luglio a Canton. Vediamo come sono andate le finali di Conference.

Pittsburgh Maulers – Michigan Panthers 31-27 OT

Queste due franchigie saranno anche arrivate al North Championship con un record negativo, ma ci hanno regalato una partita bellissima, soprattutto per chi apprezza il gioco difensivo che in questo sport può essere spettacolare quanto quello offensivo. I Maulers hanno chiuso la stagione regolare al primo posto assoluto nella graduatoria delle difese, e la loro difesa ha quasi sempre sopperito alle carenze dell’offense team che é comunque migliorato nel corso della stagione. I Panthers hanno anche loro una buona difesa e sono superiori ai Maulers nel gioco offensivo, specialmente con E. J. Perry che ha sostituito in buon Josh Love dimostrando rispetto al titolare, una maggiore personalità.

I numeri parlano di Panthers molto forti nel gioco aereo con 370 yard e due TD pass del loro QB, ma poco incisivi nel gioco a terra, solo 40 yard, presto accantonato perché incapace di superare il muro giallonero. Troy Williams, il giovane QB dei Maulers, ha chiuso con un discreto 23 su 40 per 203 yard ma ha confermato le croniche difficoltà nelle ultime 20 yard. Per ben due volte l’offense di Pittsburgh ha sciupato grosse occasioni di concretizzare i takeaway di Khava Tezino e compagni, e questo poteva costar loro la vittoria finale quando E. J.  Perry ha cominciato ad effettuare passaggi da leader consumato sotto gli occhi dei genitori entusiasti.

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Si parte con i Panthers in possesso che chiudono il primo drive dell’incontro con un field goal di Cole Murphy da 23 yard a cui i Maulers rispondono a loro volta con Chris Blewitt che calcia in mezzo ai pali da 45 yard. Nel secondo quarto arriva il primo turnover di Michigan per un intervento di Olive Sagapolu che provoca un fumble di Reggie Corbin sulle 13 dei Panthers. Con un po’ di fatica i Maulers coprono ile yard necessarie per permettere a Garrett Groshek di varcare la goal line con un run di 2 yard. Seguono un drive a testa improduttivi, poi arriva il secondo turnover dei Panthers per un fumble di Cole Hikutini dopo la ricezione. Tezino ricovera la palla e corre verso la end zone avversaria, ma viene riportato sulle 31 di Michigan per aver calpestato la linea laterale. Come già successo in passato, l’offense non riesce a trarre vantaggio dal regalo della difesa deve calciare subito un punt. Michigan però incappa nel terzo turnover perché Perry si fa subito intercettare da Arnold Tarpley. Anche in questa occasione l’offense non riesce a concretizzare il takeaway e deve accontentarsi di calciare un field goal che lo special team di Michigan blocca, rendendo vanoil buon lavoro del defense team di Pittsburgh.

Si va al terzo periodo con i Maulers che falliscono la conversione di un quarto e uno e restituiscono il possesso ai Panthers. Qui si conferma il detto calcistico “goal sbagliato, goal subito” e le ripetute occasioni buttate via dall’attacco dei Maulers vengono punite dal touchdown di Perry che corre per 6 yard in end zone a coronamento di un drive molto ben gestito. Pittsburgh accusa il colpo, fa un altro three & out” e subito dopo incassa il secondo touchdown dei Panthers per un big play di Perry che dale proprie 28 serve Mardus Simms che riceve sulle 24 di Pittsburgh e corre in end zone per il 17-10. A questo punto, non avendo nulla da perdere, sale in cattedra Troy Williams che imbastisce un drive in cui coinvolge sia i due RB Groshek e Madre London, sia i ricevitori per concludere con un hand-off per Gaither che corre oltre la goal line per il 17 pari.

Gli ultimi minuti sono pirotecnici e i due attacchi, approfittando anche delle rispettive difese un po’ stanche, fanno in pochi minuti quello che non gli era riuscito nei tre quarti precedenti. Comincia Pittsburgh che mette a segno un FG record da 59 yard con Blewitt per il 20-17; replica subito Michigan con Perry che completa tre passaggi, il primo per Hikutini per 6 yard, il secondo per Joe Walker per 25 e infine il terzo per Trey Quinn che riceve sulle 28 e vola in end zone per un TD da 55 yard. 24-20. Sembra fatta, ma Troy Williams in poco più di un minuto arriva a 6 yard dal traguardo e completa un passaggio per Ismael Hyman per il 27-24. I quaranta secondi rimasti sono sufficienti a Perry per portare Michigan in range da FG e Murphy, da 47 yard, non fallisce. Si va in OT.

La regola é quella dei tre tentativi alternati dalla linea delle due yard. I Maulers segnano i primi due, i Panthers li falliscono e si chiude sul 31-27.

Birmingham Stallions – New Orleans Breakers 47-22

La finale della South vedeva di fronte e due franchigie con i record migliori e con gli attacchi più produttivi, guidati dai due QB con le migliori statistiche in regular season. Il confronto tra Alex McGough ventisettenne prodotto di Florida International con trascorsi nelle practice squad di Jacksonville Jaguars e Seattle Seahawks, e il veterano trentacinquenne McLoad Bethell Thompson, vincitore della CFL 2022 con i Toronto Argonauts, é stato vinto a mani basse dal primo che ha chiuso l’incontro con il 67% di completi per 310 yard e 4 TD cui vanno aggiunti un TD e 84 yard corse personalmente in otto tentativi.

Una prestazione da leader che non sorprende, perché per tutta la stagione McGough ha giocato da leader eludendo i blitz con la grande mobilità correndo con la palla quando necessario e rovando i propri ricevitori liberi anche in condizioni di forte pressione.  Il tributo più significativo si é visto quando, durante un’intervista a bordo campo, un suo compagno é arrivato alle sue spalle e ha mimato l’atto di incoronarlo. I Breakers, dopo un inizio abbastanza equilibrato, sono stati travolti dalle azioni d’attacco degli Stallions che tra il secondo e il terzo periodo sono andati regolarmente in end zone in tutti i possessi.

La partita comincia subito male per New Orleans che nella prima serie offensiva vede un passaggio di MBT intercettato da Brian Allen che riporta in territorio Breakers. Il successivo possesso di Birmingham si conclude con un field goal di Brandon Aubrey da 41 yard. Tornai in possesso dell’ovale i Breakers vanno in touchdown con Jonathan Allen che riceve un passaggio di 4 yard al termine di un drive in cui spiccano le corse di Wes Hills e Anthony Jones che in seguito non saranno più impiegati con continuità. Da questo momento inizia il recital di Alex Mc Gough che, con la complicità delle corse di C.J. Marable e del TE Jace Sternberger risale una cinquantina di yard per poi servire allo stesso TE un passaggio corto che Sternberger riceve sulle 14 e conclude in end zone. L’offense dei Breakers si inceppa e gli Stallions passano ancora con un calcio di Aubrey da 41 yard per poi andare di nuovo in meta con tre completi di McGough per Deon Cain per una yard, poi per il RB Ricky Person che poi corre per 24 yard, e infine per Davion Davis per le ultime 30 yard. Prima della fine del primo tempo arriva il terzo TD al termine di un’avanzata di ottanta yard, con un passaggio ancora per Davis per il 26-7.

All’inizio del terzo periodo é la volta di Marable di varcare la goal line con una corsa di 17 yard. Nola é alle corde e nel successivo turno offensivo incorre in un altro intercetto da parte di Brian Allen. Il takeaway paga subito i dividendi con McGough che va a chiudere con un run di 5 yard dopo aver guadagnato 35 yard con un paio di passaggio e un paio di corse di Davis e Person. Dopo un turnover on down di New Orleans arriva il primo turnover anche per Birmingham perché Person perde la palla a seguito di un intervento di Jarey Elder. Siamo appena entrati nell’ultimo quarto e finalmente i Breakers riescono a segnare il loro secondo touchdown con un rush di 27 yard di Cyrus Habibi-Likio. Ormai la partita é decisa, ma gli Stallions segnano ancora con un passaggio di McGough per Josh Johnson che riceve sulle 18 e corre in meta per il 47-13 ma poi, sospinto dall’orgoglio, Bethell-Thompson gestisce un bel drive a suon di passaggi completi fino all’ultimo che manda in meta il TE Sage Surratt. Poi tenta la trasformazione da tre punti, che riesce, per il 43-22. L’estremo tentativo del “quarto e dodici” per conservare il possesso riesce, ma poi i Breakers non riescono a guadagnare un altro primo down e la partita finisce.

E adesso prepariamoci ad un altro Championship tra un offense e una defense stellari per vedere se gli underdog di Pittsburgh riusciranno a sovvertire i pronostici

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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