Chi di calcio perisce e chi gioisce (Buffalo Bills vs Philadelphia Eagles 34-37 OT)

Nonostante un Josh Allen da oltre 400 yard di total offense e 4 TD, i Philadelphia Eagles riescono ugualmente a mantenere inviolato il manto verde del Lincoln Financial Field, al termine di un match tirato fino agli ultimi minuti… dell’Overtime, concluso con il punteggio di 37-34 e deciso, nel bene e nel male, dai rispettivi Kicker, Tyler Bass per gli ospiti e Jake Elliott per i padroni di casa.

Complici il vento e la pioggia battente, la prima frazione di gioco è stata caratterizzata da una serie interminabile di errori da ambo le parti… penalità, sanguinosi drop, intercetti, stupidi fumble e chi più ne ha più ne metta. Nonostante un assoluto dominio dal punto di vista del gioco, gli ospiti rientravano negli spogliatoi avanti solamente di 10 punti, 17-7 il punteggio all’intervallo, complice il 1° FG di giornata fallito dal Kicker Tyler Bass, il cui calcio è stato bloccato dalla manona del rookie Jalen Carter.

Di Jalen Hurts, con l’ormai classica “tush push”, la marcatura che aveva stappato il match, prima che i 2 turnover commessi dallo stesso QB n°1 (un intercetto e un fumble scaturito da un mancato handoff con il RB), venissero tramutati in 14 punti dal TD ricevuto da Stefon Diggs prima e dal TD corso in prima persona dallo stesso Josh Allen poi, poc’anzi preceduti dal FG da 48-yard trasformato, non senza difficoltà, dal Kicker Tyler Bass.

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La seconda frazione è stata invece decisamente più movimentata, complice un Sirianni in grado di attuare gli aggiustamenti corretti al fine di scardinare la fino a quel momento ottima difesa orchestrata da McDermott.  A strettissimo giro di posta si sono susseguiti la bellezza di 4 TD, 3 dei quali di marca Eagles, capaci di ribaltare completamente il punteggio già agli albori dell’ultimo 4° di gioco, quando il pallone ricevuto dal WR Zaccheus, appena 3 giocate dopo l’intercetto firmato James Bradberry, fissava il punteggio sul momentaneo 28-24 in favore dei padroni di casa. Di A.J. Brown e DeVonta Smith per gli Eagles e ancora di Josh Allen per i Bills le precedenti 3 segnature nel giro di nemmeno 10 minuti.

Il TD ricevuto da Gabe Davis a poco meno di 2 minuti dal termine, a coronamento di un eccezionale drive offensivo, aveva consentito agli ospiti di mettere la freccia e riportarsi di nuovo in vantaggio, prima che il “bombolone” da 59-yard scagliato dal Kicker Jake Elliott centrasse i pali ad esattamente 20 secondi dal fischio finale, mandando di fatto il match all’OT sul punteggio di 31-31.  

Dopo aver vinto il coin toss, un particolare molto spesso decisivo ai fini dell’esito finale in queste situazioni, i Buffalo Bills chiudevano l’opening drive dell’OT con solamente 3 punti a referto, merito del FG da 40-yard questa volta trasformato da Bass. 34-31, palla in mano ai padroni di casa e quasi 6 minuti a disposizione per quantomeno impattare il match. Poco più di 3 minuti e appena 8 giocate dopo, Jalen Hurts varcava indisturbato la soglia della endzone avversaria, 37-34 “game-set-match”.

Con questa vittoria di importanza capitale, più per il modo con cui è arrivata piuttosto che per il mero risultato finale, i Philadelphia Eagles si confermano in testa alla NFC, riportandosi a 2 vittorie di vantaggio sui San Francisco 49ers in attesa dell’importantissimo scontro diretto programmato per la prossima settimana, sempre al Lincoln Financial Field, sempre di domenica, sempre alle 22.25 della serata italiana.

I Buffalo Bills (6-6) invece, nuovamente impantanati nella mediocrità della classe media della AFC, vedono le proprie ambizioni di Postseason affievolirsi ulteriormente, necessitando ormai di un assoluto miracolo per acciuffare quantomeno il 7° seed nella griglia Playoff. 

Dopo la tanto agognata settimana di bye, necessaria per ricaricare le batterie in vista del complicatissimo rush finale, Josh Allen e compagni saranno infatti attesi da 5 partite pressappoco proibitive, a cominciare dalla trasferta in quel dell’Arrowhead Stadium di Kansas City, dove una sconfitta obbligherebbe di fatto la squadra a proiettarsi direttamente alla prossima stagione, con uno Sean McDermott inevitabilmente sulla “Hot seat”. Non è nemmeno bastata una delle migliori performance stagionali del QB Josh Allen, autore di una partita da 339 passing yard, 81 rushing yard (leading rusher della squadra), 4 TD (2 corsi e 2 lanciati) e 1 intercetto. Il n°17 ha ora lanciato almeno un TD in 20 partite consecutive, la striscia più lunga nell’intera storia della franchigia; mentre con il 1° run TD di giornata è diventato il 2° QB dell’intera storia NFL (al pari di Cam Newton) ad aver segnato almeno 8 TD su corsa in 4 differenti stagioni.

Allen ha potuto godere di una protezione tutto sommato buona, avendo l’O-Line concesso solamente 1.0 sack (Brandon Graham) e 4 ulteriori QB hit al temibilissimo Front-7 avversario. È stato inoltre eccellente nel coinvolgere la quasi totalità delle “armi” a disposizione, ivi compresi i RB James Cook e Latavius Murray, un’assoluta novità introdotta dal neo-OC Joe Brady.

Dall’altro lato della barricata, nonostante le appena 200 passing yard all’attivo, il QB Jalen Hurts ha contribuito in maniera netta alla vittoria finale degli Eagles, in virtù degli addirittura 5 TD segnati, 3 lanciati e 2 corsi in prima persona, ivi compreso quello che ha di fatto posto la parola “fine” sul match all’OT. Dopo una prima frazione disastrosa, nella quale ha commesso addirittura 2 turnover (1 intercetto e 1 fumble), il n°1 è stato bravissimo a resettare tutto, rialzare la testa e trascinare i suoi compagni alla vittoria. Con il TE Dallas Goedert ancora out” per infortunio, nonché con un A.J. Brown costantemente raddoppiato dalla difesa dei Bills, è salito in cattedra lo “slim-reaper” DeVonta Smith, responsabile di 7 ricezioni (su 8 target), 106 receiving yard e 1 TD.

La differenza in un match tutto sommato equilibrato, nel bene e nel male, l’ha indubbiamente fatta il Coaching Staff, essendo quello degli Eagles stato in grado di trovare gli aggiustamenti necessari per scardinare la fino a quel momento impeccabile zone-coverage predisposta da McDermott, finendo di fatto per mettere a ferro e fuoco la difesa degli ospiti nella totalità del 2° tempo e dell’Overtime. Negli ultimi 6 drive offensivi, Jalen Hurts e compagni sono stati infatti in grado di mettere a referto 30 punti e 8 yard/play.

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McDermott si è per l’ennesima volta confermato inadatto e oggettivamente inadatto nella gestione dei momenti “clutch” delle partite, tanto dal mero lato difensivo quanto altrettanto dal punto di vista generale, a cominciare da una gestione del cronometro che definire rivedibile suona quasi come un eufemismo. Non è un caso che il QB Josh Allen non abbia ancora vinto nemmeno un singolo match all’OT, avendo perso la totalità dei 6 incontri protrattisi oltre il termine dei 60 minuti di gioco. 0-2 anche in questo 2023, essendo la sconfitta di ieri andata ad aggiungersi a quella per 22-16 patita in week 1 sul campo dei New York Jets.

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