ELF: review di week 2

32mila spettatori ad Amburgo!

La seconda giornata della ELF vede la conferma di Rhein Fire, Barcelona Dragons, Tirol Raiders e Wroclaw Panthers, entrambe alla seconda vittoria, l’esordio vittorioso dei campioni viennesi e quello dei Milano Seamen sconfitti ma usciti a testa altissima dal confronto con i Dragons.

Szekesfehervar Enthroners – Frankfurt Galaxy 13-48

Larga vittoria, nel rispetto del pronostico, dei Galaxy sul campo degli Enthroners che, rispetto alla prima uscita, hanno fatto un discreto passo avanti sia in termini di yard guadagnate, 181, che di segnature, visto che dopo il field goal della scorsa settimana, contro Frankfurt sono arrivati due touchdown. Buona la prestazione della coppia di americani, il QB Jerod Evans e il WR Jay Griffin. Il primo ha fatto un buon 15 su 22 per 153 yard e il secondo ha guadagnato 79 yard con 4 ricezioni.

I Galaxy, che erano privi del loro QB titolare Jakeb Sullivan, hanno privilegiato il gioco a terra affidandosi a Thomas Fischbach che ha corso per 147 yard e 3 TD. Lars Heidrich, l’esordiente backup di Sullivan, ha comunque giocato una discreta partita completando 12 passaggi su 24 per 214 yard e 3 TD contro una difesa che ha molto sofferto la superiorità dei tedeschi.

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Frankfurt va in touchdown al primo possesso con un run di 11 yard di Thomas Fishbach e replicano verso la fine del periodo ancora con una corsa di Fishbach, questa volta per 16 yard. Dopo l’inversione di campo arriva il primo drive vincente degli Enthroners grazie a una corsa di 13 yard del QB Evans, subito replicato dal terzo TD di Frankfurt, ancora su corsa, di Leon Helm. Fehervar non resce a reagire e Frankfurt al possesso successivo va ancora a segno con una ricezione di Reece Horn su passaggio di Heidrich. Prima della fine del primo tempo gli Enthroners segnano ancora: Evans conduce un gran bel drive in cui completa sei passaggi, l’ultimo dei quali di 3 yard per Griffin che in precedenza, con un’altra ricezione, aveva guadagnato 46 yard.

Nel secondo tempo l’offense dei magiari si ferma, sopraffatta dalla difesa di Frankfurt e i Galaxy vanno ancora in touchdown, prima con Fishbach con una corsa di 4 yard, poi, nel quarto periodo con un passaggio di 5 yard di Heidrich per Horn, e poi ancora con un passaggio di 15 yard per Lorenz Regler. Gli ultimi punti, per il 48-13 finale, arrivano per un safety a seguito di un punt di Laszlo Benedek bloccato, che Benedek Bodnar non riesce a portare fuori dalla end zone.

Praha Lions – Cologne Centurions 14-23

I Centurions si riscattano a Praga con una vittoria non facile sui coriacei Lions. La partita ha visto due attacchi in difficoltà soffrire l’esuberanza delle rispettive difese avversarie. Le yard guadagnate sono eloquenti: 145 in 70 giochi per i Centurions, 156 in 62 giochi per i Lions e i renani hanno segnato due touchdown dopo aver bloccato altrettanti punt dei cechi, il secondo per un evidente errore nello snap.

La difesa dei Lions, come sabato scorso, é stata molto aggressiva, come testimoniano i 5 sacks per 41 yard, i 16 tackles for loss e i 2 fumble forzati. Sugli scudi, tra tutti, il DE Tomas Pazourek, autore di due sacks e i fumble forzato e ricoperto nonché altri due TfL. I Centurions quindi portano a casa una vittoria frutto della maggiore esperienza, ma da qui in avanti, contro avversari più smaliziati, dovranno fare molto di più

I Centurions vanno in vantaggio, come anticipato, grazie a un punt bloccato che Zachary Blair ricovera in end zone. Dopo due drive in cui le difese la fanno da padrone arriva il TD dei LIons per un bel passaggio di Shazzon Mumphrey per Brandon Butler per un guadagno di 30 yard. Colonia torna in vantaggio in apertura del secondo periodo con una bella ricezione di Terryon Robinson su un passaggio di 29 yard di Dylan Jacob. Sul finire del primo tempo una gran giocata della difesa Lions spiana la strada all’offense: Pazourek atterra Jacob e gli fa perdere l’ovale, poi lui stesso avanza fino alle 5 dei Centurions. L’azione successiva é un passaggio di Mumphrey per Victor Wharton in end zone.

Si passa nel terzo periodo e i Centurions tornano in vantaggio ancora dopo aver bloccato un punt che il DE Janek Wenke porta oltre la goal line. Il resto della partita é dominato dalle difese e l’ultimo sussulto é dato dal field goal di Jens Appelt che centra i pali da 43 yard per il 23-14 finale.

Paris Musketeers – Stuttgart Surge 20-29

Gli Stuttgart Surge, con un roster rivoluzionato per l’arrivo di rinforzi provenienti dagli Unicorns pluri campioni di Germania, tornano alla vittoria dopo la disastrosa stagione 2022 conclusasi senza vittorie. La partita contro i Musketeers é stata in grande equilibrio fino al quarto periodo, quando i Surge hanno operato il break decisivo.

I Parigini, secondo attitudini e previsioni, hanno puntato sul passing game praticato nel 65% dei giochi, ma con risultati non esaltanti. La percentuale di completi di Zach Edwards é stata intorno al 50%, un valore abbastanza al di sotto del suo standard, che si può ascrivere alla pressione subita dalla pass rush degli svevi, che ha prodotto cinque sack.

I Surge hanno invece ripartito le opzioni al 50% tra corse e passaggi affidandosi al nuovo RB francese Asnnel Robo che ha portato palla per 64 yard segnando anche un TD. Il nuovo QB americano, Reily Hennessey ha completato quasi il 68% dei passaggi, avendo come bersaglio principale l’ottimo WR Louis Geier che con sette ricezioni ha coperto 82 yard e segnato tre TD.

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Stuttgart passa per prima, dopo un punt dei parigini, con la prima ricezione di Geyer in end zone su un passaggio di 9 yard di Hennessey. I Musketeers pareggiano in seguito ad un turnover dei Surge per un fumble di Sasan Yelvani sulla linea delle 8 yard di Stuttgart. Zach Edwards sfrutta il takeaway con un passaggio in end zone per Jefferson Alexandre. Seguono possessi improduttivi da entrambe le parti, poi nella seconda metà del secondo quarto, i Moschettieri vanno in vantaggio con un passaggio di Edwards per il WR Remi Bertellin per un guadagno di 26 yard a coronamento di un bel drive tutto aereo. La trasformazione da due punti, un passaggio del QB per Kyle Swift porta il punteggio sul 14-6 che chiude il primo tempo.

La prima serie offensiva del secondo tempo é dei Surge ma Hennessey si fa intercettare dal LB Davidson Larochel e l’ovale torna ai francesi che sono presto costretti a calciare un punt. Il calcio di Bertellin viene bloccato e ricoverato da Moritz Bohringer in piena red zone Musketeers. Hennessey pesca ancora Luis Geyer in end zone per il 14-12 dopo che Stuttgart ha fallito il tentativo di trasformazione da due punti. Il successivo drive dei parigini si esaurisce in un tentativo fallito di convertire un quarto e sette e i Surge, ripartiti dalle proprie 20, risalgono il campo grazie a un buon mix di passaggi e di corse dell’ottimo RB Asnnel Robo per poi segnare ancora con un pass di 38 yard di Hennessey per il solito Geyer. Questa volta il PTA-2 va a buon fine e Stuttgart si porta avanti 20-14.

Si cambia campo per l’inizio dell’ultimo quarto di gioco e i Musketeers, grazie a un buon ritorno di kick-off di Stephane Fortes, partono dalle 45 yardds dei Surge e grazie alle corse di Stephane Yepno e ad un ingenuo fallo di “roughing on the passer” che costa ai Surge 15 yard di penalità, arrivano fino alle 15 di Stuttgart dove Edwards al quarto tentativo, serve ad Adrià Botella-Moreno il passaggio da touchdown per il 20-20. Reily Hennessey a questo punto sale in cattedra e dirige un drive che in cinque minuti, grazie alle portate di Robo e auna buona sequenza di passaggi nel medio, arriva nella red zone dove Robo corre le ultime 20 yard per varcare la goal line. L’offense dei parigini torna in campo ma Edwards subisce due sacks il secondo dei quali nella propria end zone per un safety che porta il punteggio sul 29-20.

Sugli scudi per i nuovi Surge, oltre a Luis Geyer per i suoi tre TD e le 82 yard conquistate, anche il defense team che ha messo grande pressione su Zach Edwards placcandolo cinque volte per più di 30 yard di perdite.

Milano Seamen – Barcelona Dragons 33-41

Un buon esordio di Milano nella ELF. I Seamen ci hanno regalato una partita molto divertente, nel confortevole ambiente del Vigorelli, con la presenza della banda che ha intrattenuto il pubblico prima della partita e durante l’intervallo. Dai social é arrivato anche un grande apprezzamento da parte degli appassionati tedeschi che hanno seguito la partita in TV.

Barcelona ha puntato tutto, almeno nella prima fase, sul gioco aereo che predilige, ma Milano non é stata da meno ed ha risposto colpo su colpo con giocate spettacolari di un ottimo Luke Zahradka che ha fatto un buon 27 su 44 per 380 yard e 4 TD pass, rivaleggiando a distanza col suo omologo Conor Miller, 29 su 42 per 394 yard e 4 TD.

La differenza a favore dei catalani é arrivata grazie ai turnover e un po’ per la loro maggiore esperienza quando si é trattato di contenere il come-back dei Seamen incrementando le corse di Antonio Monton.

Il commento completo della partita, lo potete trovare qui👇

I turnover costano ai Seamen la vittoria contro i Dragons

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Berlin Thunder – Vienna Vikings 24-27

La partita di Berlino ha avuto due facce completamente diverse: Il primo tempo ha visto il dominio pressoché incontrastato dei campioni in carica, che hanno dato l’impressione di essere inarrestabili. Poi, nel secondo tempo, e in particolare dalla fine del terzo periodo, é cominciata la rimonta degli orgogliosi Thunder, che hanno tentato fino all’ultimo di ribaltare il risultato.

Le due squadre hanno giocato dosando in modo equilibrato il gioco aereo con quello terrestre. Per i Vikings si registra l’ottima prestazione di Jordan Bouah e del TE Florian Bierbaumer: il primo con 74 yard e 2 TD su 6 ricezioni, il secondo con 98 yard in 9 catches. Ottima anche la performance del running back finlndese Karri Pajarinen con 85 yard nette in 15 carries. Tra i Thunder si é distinto il WR Robin Wilzek con 58 yard e un TD ottenuti con 5 ricezioni. Prezioso é risultato l’apporto del QB Donovan Isom, che dopo un primo tempo opaco ha guidato a rimonta dei suoi anche con 83 yard e un TD conquistati correndo personalmente.

Il primo drive offensivo é di Berlino che, a un passo dalla goal line avversaria, deve accontentarsi di un calcio da tre punti che Jonas Schenderlein realizza facilmente. Da questo momento i Vikings prendono il pallino in mano e vanno a segno con un run di 10 yard di Pajarinen, poi, al secondo possesso, con Bouah che riceve un pass da 13 yard da Christopher Helbig e al terzo assalto segnano altri tre punti per un field goal da 22 yard di Dennis Tasic. Nel frattempo l’offense dei Thunder ha messo assieme due turnover on down e un punt. Prima della chiusura del tempo Vienna segna il terzo TD ancora con Bouah che riceve per 31 yard. Si va al riposo sul 24-3 con l’impressione che per i Thunder, che nel secondo periodo hanno conquistato un solo primo down, sarà un pomeriggio lunghissimo.

Invece il terzo periodo vede i viennesi immobilizzati dalla difesa avversaria al punto di conquistare un solo primo down e solo 10 yard di guadagno, mentre i Thunder, pur non segnando, danno interessanti segni di risveglio che si concretizzano in un quarto periodo esaltante: comincia Isom con una corsa di 3 yard in TD, seguita al successivo possesso, da un TD pass di 12 yard per Wilzek. Si va sul 17-24 e i Thunder ci credono, anche perché l’offense dei Vikings continua ad annaspare e Helbig si fa intercettare dal CB Moritz Thiele che poi dalle proprie 12 porta l’ovale in territorio Vikings. Isom, che ha fatto un gran secondo tempo, conduce il drive fino al passaggio da 7 yard per Aron Jackson per il 24 pari. I Vikings però, a tre minuti dalla fine, sono in possesso e Helbig mette a segno due bei passaggi per Bierbaumer per arrivare nella red zone. Pajarinenn corre per altre 10 yard e sul “primo e goal” nel finale arriva il calcio di Tasic per il 27-24.

Vikings vincenti, quindi, ma Thunder orgogliosi e mai domi che potranno dire la loro in questa stagione.

Zurich Helvetic Guards – Tirol Raiders 7-22

Dopo la valanga di touchdown contro i Ravens, i tirolesi si accontentano di una vittoria di proporzioni più modeste contro i volenterosi svizzeri che soprattutto all’inizio hanno cercato di tener testa ai quotati avversari. Le due squadre hanno privilegiato il gioco aereo, ma i Raiders, oltre alle 242 yard guadagnate con i passaggi, hanno anche portato l’ovale per 160 yard a una media di 6,2 per portata grazie alla giornata di grazia di Tobias Bonatti che ne ha prese 84 in 15 corse. Il resto lo hanno fatto i ricevitori Jarvis McClam con 110 yard e Philip Haun con 61

Le Guardie hanno passato per 124 yard ma hanno avuto un running game pressoché inesistente che ha fruttato solo 25 yard in 17 tentativi. Nonostante la grande differenza in termini di guadagno territoriale, gli svizzeri hanno avuto quanto meno il merito di limitare i danni opponendosi all’offense dei neroargento nelle ultime yard.

I tirolesi si portano in vantaggio al primo possesso per un passaggio di Christian Strong per McClam. Seguno una serie di possessi alternati in cui nessuna delle due compagini riesce ad andare oltre il punt, poi gli elvetici riescono a conquistare il possesso grazie ad un intercetto del CB francese Maceo Beards e il QB Collin Hill completa due volte per Silas Nacita, la prima per 116 yard, la seconda per un TD a 19 yard. Fino al termine del primo tempo la difesa zurighese riesce a contenere i tirolesi che solo sul finire mettono a segno un field goal d 22 yard con Niklas Sanin.

Nel terzo periodo i Raiders riescono finalmente a varcare la goal line dei zurighesi grazie a una corsa di una yard di Bonatti, assoluto protagonista di un drive in cui guadagna 44 yard in sette tentativi di corsa. Da questo momento in poi i due attacchi trovano sistematica opposizione da parte delle difese ma i Raiders mettono a segno altri due field goal con Sanin prima da 37 poi da 47 yard.

Hamburgh Sea Devils – Rhein Fire 22-27

Festa del football al Volksparkstadion di Hamburgh con 32500 spettatori in uno scenario da NFL. Si incontrano i Sea Devils due volte finalisti nelle edizioni precedenti del Championship e gli ambiziosi Fire, reduci da una convincente vittoria sui Frankfurt Galaxy. Gli amburghesi sono reduci da una sconfitta onorevole sul campo di Panthers e sono in cerca di riscatto, ma i renani impongono sin dall’inizio la loro legge.

Si é trattato di un confronto giocato prevalentemente sui passaggi con i due QB che hanno rivaleggiato in precisione completando entrambi intorno al 68% dei passaggi con 3 TD pass a testa, anche se la partita, più che un testa a testa, ha visto i Fire stare sempre avanti nella prima parte per poi soffrire il ritorno nel finale dei Diavoli di mare.

Passando alle prestazioni dei singoli, in una partita con tanti passaggi non potevano non esaltarsi i ricevitori. Amburgo ha avuto un Jean Claude Madin-Cerezo semplicemente strepitoso, con 140 yard e 2 TD, mentre in casa Fire si é distinto Nathan Robitaille, 5 ricezioni per 122 yard e un TD, ben coadiuvato dal RB Sergey Kendus che alle 38 yard corse ha sommato 74 yard guadagnate dopo ricezione.

La partita riserva emozioni fin dalle prime battute: I Fire hanno il primo turno d’attacco e Jadrian Clark si fa intercettare da Deion Harris. Gli amburghesi però non monetizzano il cambio di possesso e commettono un turnover per un fumble di Madin Cerezo forzato e ricoverato da Omari Williams. I Fire, partiti in territorio avversario, non si fanno sfuggire l’occasione e vanno in vantaggio con un passaggio di 5 yard di Clark per Patrick Poetsch dopo che lo stesso Clark aveva servito in profondità Robitaille per un’acrobatica ricezione da 44 yard. I Sea Devils non vanno oltre un punt e poco dopo i Fire falliscono con Sebastian van Santen un tentativo di FG da 50 yard. Subito dopo sono gli anseatici a mettere i primi tre punti sul tabellone per un FG di Eric Schlomm da 29 yard. Dusseldorf torna in possesso e con tre corse e quattro passaggi entra nella end zone con una ricezione del TE Florian Eichorn. I Sea Devils non mollano e guadagnano un’ottantina di yard con il QB Preston Haire che si mette in proprio con corse personali e passaggi per concludere con un TD pass da 17 yard per Madin Cerezo. Sul 14-9 per i Fire si chiude il primo tempo.

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Nel terzo periodo dopo un punt di Amburgo, Dusseldorf allunga grazie a una serie di completi di Jadran Clark, l’ultimo dei quali é per Robitaille che fa una ricezione per un TD di 49 yard. I Sea Devils cercano di recuperare, ma Haire, in vista della red zone, viene intercettato da Omari Williams che poi riporta l’ovale per 80 yard fino alla end zone. Ora il vantaggio dei renani é di 18 punti e resta da giocare il quarto periodo. E qui succede che Clark si faccia intercettare da Victor Omorodion che restituisce il possesso ai suoi a trenta yard dalla goal line di Dusseldorf. Haire, dalle 27, serve ancora Madin Cerezo per il 27-15.

Dusseldorf nel drive seguente si vede bloccare un tentativo di field goal di van Santen. La palla torna ad Haire che risale tutto il campo a suon di passaggi fino alle 10 di Dusseldorf, da dove lancia un passaggio a Malik Stanley per il TD del 27-22, ma ormai é troppo tardi per completare il come-back. I Sea Devils sono ancora a zero dopo due partite, ma il calendario gli ha riservato un inizio molto ostico e non mancheranno di rifarsi nelle prossime partite. I Fire, con la seconda vittoria consecutiva ai danni di un’altra buona squadra consolidano classifica e ambizioni.

Leipzig Kings – Wroclaw Panthers 6-31

I Panthers passano meritatamente a Leipzig e confermano la loro candidatura ad una stagione di livello. Dopo la bella prestazione contro i Sea Devils, in cui hanno mostrato un ottimo passing game, in questa partita hanno dimostrato di essere altrettanto efficienti anche nel gioco a terra contro una squadra, i Kings, che a sua volta ha privilegiato le corse ai passaggi. Tra i locali ha giganteggiato il runner americano Steve McShane che ha corso 26 volte per 172 yard nette, mentre in casa Panthers, oltre a Dawid Brzozowski 18 portate per 93 yard, si sono fatti notare anche Norman Ossohou 49 yard in 10 portate e il WR Tony Tate che ha corso per 44 yard da aggiungere alle 62 guadagnate con 6 ricezioni. Matthew Vitale ha lanciato meno che nella prima partita, ma con buona efficienza facendo un 15 su 23 per 152 yard 2 TD e un intercetto.

Sono i Kings a rompere il ghiaccio con un TD run di una yard di Devan Burrell, un DE che di tanto in tanto viene schierato anche con l’offense. Wroclaw accusa il colpo e non va oltre il punt, ma nel frattempo la difesa polacca prende le misure all’attacco avversario che fallisce una conversione di quarto down e consegna l’ovale a Vitale sulla linea delle 31 dei Kings. Con due giochi si arriva sulle sedici, poi Tony Tate corre le sedici yard mancanti e varca la goal line. Con i Panthers avanti 7-6 si entra nel secondo quarto e Wroclaw segna ancora con Tate che riceve un passaggio per un guadagno di 26 yard.

E’ il momento migliore per la squadra polacca che riesce a d azzerare l’offense dei Kings e passa ancora al termine di un lunghissimo drive in cui prevalgono le corse do Brzozowski e Ossohou. Dopo otto minuti e 80 yard arriva un altro passaggio a Tate per il terzo touchdown. L’offense di Lipsia non riesce a reagire e prima della fine del primo tempo Wroclaw mette a segno anche un field goal con Jakub Aldas.

Il terzo periodo vede i polacchi passare in modalità controllo privilegiando le corse e i Kings migliorare il proprio gioco offensivo con la conquista di territorio, senza però riuscire a segnare dei punti. All’inizio del quarto periodo arriva un altro touch down dei Panthers con un’altra corsa di 5 yard di Tate, poi tocca alla difesa opporsi ai volenterosi tentativi dei Kings che non vanno oltre la conquista di 90 yard e 6 primi down nel periodo.

 La classifica della ELF

elf week 2

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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3 Commenti

  1. Con tutto il rispetto denominiamo le franchige con il giusto nome però, Prague (all’inglese) Lions e non Praha, Fehervar Enthroners senza Szekes ed Helvetic Guards senza Zurich. E’ come se ti chiamassero del Taranto invece che di Taranto. Grazie.

  2. La ringrazio per la precisazione relativa alle corrette denominazioni delle franchigie. Semplicemente non sapevo che i nomi con cui compaiono sul sito fossero ufficiali e non modificabili. Provvederò ad adeguarmi.
    Vorrei solo precisare che Prague in effetti é la notazione inglese per indicare Praha o all’italiana, Praga. Non si spiega però perché solo per Praga si sia scelta la versione inglese. Riguardo le altre due osservazioni, chiedo venia, ma é la mia abitudine di far precedere il Nickname dal nome della città sede della franchigia. E’ per queso che avevo lasciato Zurich e soprattutto Székesfehérvár che é il nome della città, antica capitale magiara, sede degli Enthroners il cui nickname richiama appunto questa caratteristica. E’ possibile che gli ungheresi abbiano preferito mutilare il nome della città per renderla più accessibile ai non magiari.

    1. Si spiega semplicemente per il fatto che per celebrare l’origine americana della disciplina molte squadre optano per il nome inglese. Esempio Vienna invece che Wien, Munich invece che Munchen, Cologne invece che Koln, eccetera…

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