Prima vittoria per la nuova proprietà (Arizona Cardinals vs Washington Commanders 16-20)

La partita di domenica era molto importante per i Washington Commanders. Con il kickoff delle ore 13:00 locali è iniziata una nuova era della franchigia capitolina, che nell’ultima offseason ha cambiato proprietà. Dopo mesi di trattative, nello scorso maggio il mai amato Dan Snyder ha venduto i Commanders per 6 miliardi di dollari a un gruppo capitanato dall’imprenditore Josh Harris, già proprietario dei Philadelphia 76ers in NBA e dei New Jersey Devils in NHL. E Harris, presente sugli spalti, ha potuto assistere a una vittoria della sua nuova squadra, che dopo un primo tempo di sofferenza è riuscita a prevalere sugli ospiti.

In un FedExField quasi esaurito per la prima partita di regular season, è proprio la squadra di casa a segnare la prima marcatura. Dopo un buon drive, Sam Howell trova Robinson in endzone e firma il suo secondo TD pass in carriera. Dall’altra parte i Cardinals mostrano però una gran voglia di giocarsela, forse anche più di quanto ci potessimo aspettare, e questo è un ottimo segnale per la franchigia dell’Arizona. La difesa dei Cards riesce a dominare quando è in campo, e nel corso del primo tempo produce prima un intercetto di Collins, poi un primo fumble e infine un secondo fumble riportato nella endzone avversaria da Cam Thomas. L’attacco di Arizona fa invece più fatica, ma le squadre entrano negli spogliatoi sul punteggio di 13-10 a favore dei Cards.

I Commanders non possono permettersi una brutta figura all’esordio stagionale e davanti al nuovo proprietario, ma nel terzo quarto non riescono a imprimere una svolta alla partita. Svolta che arriva negli ultimi quindici minuti, quando un fumble forzato dall’edge Montez Sweat permette all’attacco di Washington di trovarsi in posizione ottimale per riportarsi avanti nel punteggio con un touchdown dello stesso Howell. Da quel momento il reparto difensivo di Washington, e in particolare il fantastico front four, riesce a dominare la partita. Arizona ci prova, ma non riesce più a segnare e la partita termina sul 20-16 per i padroni di casa.

Pubblicità

La protagonista della sfida di domenica è stata sicuramente la linea difensiva dei Commanders. Quando l’attacco di Washington faticava ad avanzare e produceva più palle perse che drive favorevoli, il reparto difensivo ha tenuto in equilibrio la partita, non andando mai in svantaggio di più di sei punti. Robert Griffin III, ex qb dei Washington e oggi analista per ESPN, lo aveva detto a inizio partita: con un quarterback giovane come Howell, doveva essere la difesa la chiave per vincere.

E così è stato, e in particolare grazie al front four. Il premio di migliore in campo va probabilmente a Montez Sweat, che nel momento più importante della partita ha prodotto un fumble decisivo, e ha finito la serata con 1,5 sack e un paio di tackle for loss. Ma tutti i suoi compagni di linea hanno contribuito a mettere in difficoltà l’offensive line di Arizona, che dopo un buon primo tempo ha faticato a proteggere il proprio qb.

Sam Howell ha giocato una buona partita, commettendo però un paio di errori abbastanza gravi. Spiccano ovviamente l’intercetto e il fumble, che hanno messo Washington in una posizione delicata. L’ex North Carolina ha fatto tuttavia vedere alcune cose molto buone, in particolare il passaggio a Curtis Samuel nel drive decisivo nell’ultimo periodo. Tutto sommato una prestazione positiva, visto anche che era solo la sua seconda partita da titolare in NFL.

Senza Kyler Murray, ancora alle prese con il recupero dopo la rottura del legamento crociato anteriore, i Cardinals schieravano Joshua Dobbs come quarterback. Dobbs, arrivato a fine agosto dai Browns, non ha certamente aiutato la sua squadra a vincere la partita, ma in pochi se lo sarebbero aspettato. L’attacco di Arizona non ha segnato touchdown, e le marcature sono arrivate o grazie alla difesa, o grazie al kicker Matt Prater, autore di tre field goal.

E’ ovviamente troppo presto per dare un giudizio, e quindi ci limitiamo ad apprezzare alcuni aspetti positivi della prestazione di Arizona. Era la prima partita da capo allenatore per Jonathan Gannon, e anche per i coordinatori nei rispettivi ruoli. Era difficile fare molto meglio, visto anche il talento limitato dei giocatori che compongono il roster. Abbiamo però apprezzato lo spirito con cui sono scesi in campo, soprattutto in difesa. I tre turnover prodotti non sono un caso, e rappresentano un buon inizio su cui costruire. Sono arrivati sei sack ai danni di Howell, e i migliori in campo sono stati Dennis Gardeck e Zaven Collins. Il primo ha messo a segno due sack, di cui uno all’origine del td di Thomas, mentre il secondo continua a far vedere lampi di talento da futuro All-Pro, e ha realizzato l’intercetto.

Dopo tre quarti di sofferenza, Washington porta a casa la prima partita della stagione, guidata da una linea difensiva tra le migliori della lega, ma con qualche dubbio nel reparto offensivo. Arizona è rimasta avanti per tre quarti, finché la difesa è riuscita a nascondere i limiti dell’attacco. Se ci fossero stati Murray e Hopkins, probabilmente sarebbe finita in modo diverso. Ma Murray e Hopkins non c’erano, e il nuovo proprietario dei Commanders Josh Harris può sorridere.

The Playbook Vol. IV - Guida tattica alla NFL 2023
The Playbook 2023
Merchandising Merchandising

Carlo Giustozzi

Nato nelle Marche nel 2003, nel tempo libero cerco di unire la passione per lo sport e quella per la scrittura, con la speranza di farlo per vivere, un giorno. Parlo di parecchie cose, soprattutto pallacanestro, football americano e ciclismo.

Articoli collegati

2 Commenti

  1. Da un tifoso dei cardinals a mio avviso direi che bastava avere Murray e la partita la avremmo vinta…siamo a un buon punto considerando tutti i cambiamenti fatti cmq complimenti per l’articolo e goo Cards

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.