
[NCAA] Pac-12: sorprese, conferme e delusioni
Stanford si conferma vincitore della Pac 12 North mentre a Sud a sorpresa si impone Arizona State University dopo la vittoria di Sabato al Rose Bowl contro UCLA. Era da 17 anni che i Sun Devils non si guadagnavano l’opportunità di giocarsi la qualificazione al Rose Bowl, ma non sarà facile andare contro i Cardinals che hanno forse dato il colpo di grazia alla dinastia di Oregon.

UCLA vs Arizona State 33-38
Al Rose Bowl sabato, i Sun Devil erano partiti a razzo sfruttanto errori a tutto campo dei Bruins e usando un attacco up-tempo per evitare i blitz di Barr. Troppo tardi poi quando i ragazzi di Mora assestavano gli aggiustamenti necessari. All’halftime ASU conduceva già 35-13 grazie anche all’ultimo drive di 35 secondi per 62 yards e 7 punti.
I playmaker dell’incontro per Arizona State sono il QB Taylor Kelly e il dominante WR Jaelen Strong, un ottimo “prospect” anche per il draft NFL. Nel terzo quarto UCLA entrava in campo con l’energia per effettuare la rimonta e segnava due veloci TD e nel quarto periodo, un altro TD portando il risultato a portata di mano, 38-33.
Il Rose Bowl era pronto ad esplodere per la rimonta ma il penultimo drive guidato dal preciso Hundley finiva con un facile FG sbagliato. A quel punto l’ultimo possesso con pochi secondi sul cronometro e il bisogno di segnare un touchdown rendeva impossibile la rimonta.
Una delusione la stagione di UCLA che non riesce a centrare la finale del Pac-12 Championship come l’anno scorso e quindi segna una regressione. A dire il vero per UCLA è stata una stagione molto promettente e ben impostata fino a novembre, quando le due sconfitte in transferta contro Oregon e Stanford hanno notevolmente ridimensionato le ambizioni del programma.
Il grande interrogativo era capire se dopo l’exploit dell’anno scorso, Mora sarebbe riuscito a portare UCLA alla promise land del Rose Bowl e oltre. I presupposti c’erano, dopo la vittoria a Lincoln (Nebraska) contro i Cornhuskers. Rimane ora l’ultima partita, anche se non decisiva, di sicuro la più importante e la più sentita della stagione: il derby contro USC. UCLA e USC due campus a Los Angeles a soli 20 km di distanza, una rivalità storica e importantissima per questa città che è priva di una franchigia NFL.

A sorpresa USC dopo il licenziamento di Lane Kiffin ha centrato una serie di vittorie che l’aveva tenuta in corsa la partecipazione al Pac-12 Championship proprio fino a sabato, quando Arizona State se l’è portata via con la vittoria contro UCLA. Una stagione stranissima per USC, partita senza un QB titolare tra i malumori di parecchi giocatori verso le scelte di Kiffin, in teoria il 2013 doveva rimediare al disastro del 2012 della banda Kiffin, ma due sconfitte a settembre avevano portato al clamoroso licenziamento di Kiffin.
Poi sotto la guida dell’interim coach Orgeron, a sorpresa erano arrivate una serie di vittorie che confermano il fatto che Kiffin aveva completamente perso lo spogliatoio.
UCLA-USC è il derby di Los Angeles, vale poco per la stagione di queste due squadre ormai, ma vale tantissimo per terminare la stagione con la gioia della vittoria del derby e i “bragging rights” per il resto dell’anno… anche per il sottoscritto. Per non dire dell’importanza che questa partita propone a livello della competizione nel recruiting nel sud della California. C’è poco da dire, per questi programmi rimasti a secco dei bowl che contano, questa partita vale una stagione e sicuramente sarà giocata col coltello fra i denti come fosse una finale.
Per Stanford una stagione al vertice culminata con la vittoria su Oregon, ma rovinata definitivamente da sconfitte evitabilissime (Utah, USC) con margini di punteggio (6 e 3) che fanno pensare. ma fino a che non ci sono i playoff, il sistema BCS esige la quasi infallibilità di una squadra per arrivare a giocarsi il National Championship, soprattutto se appartieni alla Pac-12.
Stanford nonostante la partenza di Luck e Harbaugh è rimasto un signor programma con un futuro brillante grazie al gran lavoro di David Shaw. Per speranze di National Championship bisognerà aspettare il prossimo quando la NCAA migrerà a un formato playoff per determinare i partecipanti alla finale del National Championship.
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