Un QB italiano nella NFL: Super Bowl LVIII

Dennis giocherà una intera stagione come quarterback dei San Francisco 49ers in NFL Pro Era seguendo lo stesso calendario NFL. Settimana per settimana ci racconterà la partita che ha disputato.

Questa volta possiamo proprio dirlo: comunque andrà questa partita, sarà l’ultimo appuntamento di virtual football per questa stagione. Il motivo è semplice: questa settimana giocheremo il Super Bowl; culmine di un’avventura che vi raccontiamo dallo scorso settembre, quando è iniziata la rubrica del quarterback italiano nella NFL.

A competere contro i San Francisco 49ers per il titolo di World Champion ci saranno i Kansas City Chiefs**, che si sono guadagnati l’accesso al Super Bowl battendo i Baltimore Ravens nell’AFC Championship Game di un paio di settimane fa.

Non è la prima volta che Chiefs e Niners si affrontano in un Super Bowl. Ricorderete infatti l’edizione LIV, giocata a Miami nel febbraio 2020 (sì, quella di Shakira e Jennifer Lopez), in cui San Francisco, dapprima in vantaggio, si fece rimontare e finì col perdere per 31-20. Quello fu l’anno in cui Kansas City tornò a vincere il Super Bowl dopo 50 anni. Se vogliamo, quello fu il punto di svolta che decretò ufficialmente l’ascesa di Reid, Mahomes e dei Chiefs, che negli ultimi 5 anni sono arrivati 5 volte all’AFC Championship Game (compreso quello prima della vittoria del Super Bowl LIV), ne hanno vinti 3 e si sono aggiudicati 2 anelli!

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In quel Super Bowl si parlava già di un quarterback di origini italiane, Jimmy Garoppolo, che giocava per la squadra della Bay Area e sappiamo com’è finita. Scopriamo ora se la scelta (più o meno consapevole) di Kyle Shanahan di aumentare la dose di italianità del suo roster porterà ad un risultato diverso*, consapevoli comunque del fatto che non è un giocatore singolo a fare la differenza nel football americano e che questa squadra dispone di qualche giocatore di rilievo in più rispetto a quella di qualche anno fa.

Ora non ci resta che goderci la partita delle partite che si giocherà nel nuovissimo e unico Allegiant Stadium di Las Vegas (Paradise per l’esattezza). Per l’occasione, come potrete notare nell’immagine di cui sotto, ci sarà una spettatrice che recentemente ha fatto molto parlare di sé nell’ambiente NFL: Taylor Swift. La quale ha deciso di supportare Travis Kelce e i Chiefs tanto nel Super Bowl reale, quanto in quello virtuale.

qb italiano nfl

Vinciamo il coin toss e optiamo per aver subito il possesso. Inizia così questa edizione numero 58 del Super Bowl, con il nostro kick returner che riporta il pallone sulle 20 yard circa; ovvero, la posizione da cui inizieremo questo primo drive offensivo.

Prendo posizione in campo insieme ai compagni di offense. Devo ammettere che l’atmosfera dal campo non è troppo diversa rispetto a quella delle altre partite e quasi quasi azzarderei che si respirava una maggior tensione durante i playoff. Questa confidenza sembra giocare a nostro vantaggio e con i primi snap riusciamo a guadagnare facilmente terreno, addirittura vedo un’opportunità di corsa e prendo in solitaria un primo down, dopo aver finto un passaggio. Tuttavia, quando si ha troppa confidenza e ci si sente sicuri dei propri mezzi, si fa presto a peccare di superficialità e si rischia di perdere la concentrazione. Questo è esattamente ciò che succede in questa occasione. Difatti, mi prendo un rischio eccessivo tentando un passaggio difficile per Deebo Samuel che viene intercettato dalla safety dei Chiefs: Justin Reid. Perdiamo così il possesso del pallone e siamo costretti a lasciare il campo alla difesa.

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La offense di Kansas City entra in campo sulle proprie 30 yard circa, ovvero dove il mio lancio è stato intercettato. A differenza mia, Mahomes conduce i suoi fino alle 18 yard avversarie con passaggi precisi e senza prendersi rischi inutili, ma la difesa di San Francisco è molto brava nel limitare e contenere l’attacco dei Chiefs e, su un 4th & 3 da quella distanza, coach Reid decide di mettere punti in saccoccia optando per un field goal. Butker non sbaglia e la squadra del Missouri passa in vantaggio per 3-0.

Un ottimo lavoro dello special team ci permette di rientrare in campo sulle nostre 34 yard. Tuttavia, facciamo molta fatica a conquistare terreno e avanziamo di poche yard alla volta finchè non viene fischiato il two-minutes-warning. A quel punto, ci rischieriamo in shotgun formation, ricevo lo snap, resisto all’interno della tasca quel tanto che basta per non ricevere il pass-rusher addosso e permettere a Jennings di trovare un varco e ricevere il mio lancio che gli varrà una galoppata lunghissima fino alla endzone. Primo touchdown di questo Super Bowl. Con l’extra-point di Moody, il punteggio passa a 3-7 per San Francisco.

I Chiefs rientrano in campo con meno di un minuto di tempo ancora disponibile e 3 timeout a disposizione. Riescono ad avanzare e si avvicinano pericolosamente alla nostra endzone, ma Lenoir è bravo ad anticipare Rice e intercettare Mahomes, interrompendo così la loro opportunità di rimonta.

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Mancano una ventina di secondi, ma coach Shanahan non vuol perdere occasione di mettere punti sul tabellone, forse memore del fatto che i punti di vantaggio non sono mai abbastanza. Così, rientriamo in campo poco oltre le nostre 23 yard, effettuo un primo lancio per Deebo che prende il primo down e viene atterrato in campo. Allora, chiamo subito il timeout per bloccare il tempo.

Sul cronometro rimangono appena 5 secondi e optiamo per un Hail Mary Pass (grazie Status Pro perché ho sempre sognato di lanciarne uno). Ci posizioniamo poco oltre le 50 yard, con tutta la linea schierata davanti a me e 3 ricevitori pronti a correre dritti in endzone. L’obiettivo di questo schema è chiaramente quello di realizzare un touchdown quando si ha a disposizione poco tempo e si è molto lontani dalla endzone. Come dice il nome, si tratta di un passaggio e la circostanza in cui avviene rende chiaro anche agli avversari che lancerò e che cercherò un ricevitore in profondità. Fondamentale in questo caso è la protection fornita dalla OL, che deve permettermi di rimanere in possesso del pallone abbastanza tempo per dare modo ai ricevitori di avvicinarsi il più possibile alla endzone dove verosimilmente proveranno a ricevere il mio pass. Un po’ per la mia fortuna da rookie, un po’ per il talento di questa squadra, tutto funziona alla perfezione: ricevo lo snap, la linea mi concede qualche secondo, sfuggo al pass-rusher avversario che mi si avvicina e lancio in modo impreciso, ma sufficientemente lungo da permettere all’incredibile talento di Deebo Samuel di ricevere in endzone. Touchdown! E il punteggio prima dell’half-time show si aggiorna a 3-14 per i Niners.

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Dopo la performance di Usher, rientriamo in campo per gli ultimi due quarti di virtual football di questa stagione.

A inizio terzo quarto il possesso è dei Chiefs che impostano un drive offensivo lungo ed efficace, nel quale vengono chiamati a contribuire diversi giocatori del loro arsenale offensivo. Primo fra tutti il tight end Travis Kelce, ma anche il running back Isaiah Pacheco e i ricevitori Rice, Toney e Hardman. Il drive, come dicevamo¸ dura a lungo e consuma moltissimo del tempo sul cronometro. Questo anche per merito della defense Red&Gold che concede con il contagocce yard all’attacco di Kansas City. Mahomes e compagni riescono comunque ad arrivare in prossimità della endzone avversaria e con un lancio per Mecole Hardman, trovano il loro primo touchdown di giornata. Volendo diminuire il divario di punti, coach Reid chiama una 2-points-conversion, che però viene fermata dalla difesa 49ers e il punteggio rimane sul 9-14.

La partita è tutt’altro che chiusa.

Rientriamo in campo, quindi, sapendo che questo potrebbe esser un drive decisivo. I nostri avversari sembrano averlo capito altrettanto bene e la difesa dei Chiefs prova in tutti i modi a limitarci nell’avanzare. Tuttavia, l’entusiasmo è alle stelle e sembra che ciascuno dei miei compagni di squadra voglia portare a casa questa vittoria che da troppo tempo manca a San Francisco e che io stesso, da tifoso, ho visto sfumare nelle due ultime apparizioni dei Niners al Super Bowl. Sfruttando questo momento positivo riusciamo a conquistare un paio di primi down che ci fanno avanzare e poi, Brandon Aiyuk¸ completa una ricezione di assoluta qualità e corre palla in mano evitando gli avversari fino alle 6 yard! Viene segnalato il two-minutes-warning. Rompo l’huddle, ci riposizioniamo in campo a distanza molto favorevole, ricevo lo snap e decido di provarla: Banks e Williams mi aprono un varco e vado a prendere un personalissimo rushing touchdown! Non potevo chiedere di più da questa partita! Il punteggio si aggiorna e, con l’extra-point di Moody, passa a 9-21 per San Francisco.

A questo punto, Mahomes e compagni tornano in campo e, nonostante il poco tempo a disposizione e i troppi punti a separare le due squadre, provano a prendersi qualche rischio pur di provare anche solo a cambiare il punteggio. Del resto, i grandi campioni fanno così e questi Chiefs lo sono. Prendersi qualche rischio, ovviamente, ti espone a fare degli errori e Mahomes subisce così il secondo intercetto di giornata. Rientriamo in campo e non ci resta che inginocchiarci.

I San Francisco 49ers tornano ad esser campioni NFL dopo 30 anni (l’ultima volta ero appena nato)!

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Approfitto delle conclusioni di questo articolo finale per ringraziare ancora una volta tutti voi per l’interesse, la curiosità e l’affetto dimostrato nei confronti di questa rubrica. Ringrazio inoltre il Direttore di Huddle Magazine: Giovanni Ganci, per aver creduto fin da subito nel progetto e per il supporto fornitomi in questi mesi.

Che sia reale, virtuale o in qualsiasi altra forma, buon football a tutti!

La partita è come sempre disponibile in versione video integrale sul canale YouTube di Huddle Magazine.

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* Tutte le partite sono state giocate in VR in modalità “buona la prima”.

** Per il record, e di conseguenza la qualificazione ai playoff e l’accesso al Super Bowl, delle squadre diverse dai San Francisco 49ers è stato considerato il numero di partite vinte e perse ottenuto nella realtà, al netto di quelle partite in cui hanno giocato contro i San Francisco 49ers e il cui risultato della partita in VR sia stato diverso rispetto a quello della realtà. Per quelle partite, è stato considerato valido il risultato ottenuto in VR. Esempio: gli Arizona Cardinals nella realtà hanno ottenuto un record di 4 vittorie e 13 sconfitte e hanno affrontato due volte i San Francisco 49ers perdendo in entrambe le occasioni, contrariamente a quanto accaduto in VR in cui hanno vinto entrambe le volte. Per il conteggio nella nostra realtà virtuale, abbiamo quindi considerato il risultato ottenuto durante le partite in VR, ovvero due vittorie (non due sconfitte) e il record è quindi di 6 vittorie e 11 sconfitte.

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Dennis Giraldo

Con i piedi a Milano e lo sguardo costantemente al di là dell'oceano. Appassionato di football americano e faithful to the bay. Seguitemi su Twitter (ehm.. volevo dire X) per altri contenuti footballistici

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