No contest (Dallas Cowboys vs San Francisco 49ers 10-42)

Una partita senza discussioni. San Francisco domina in lungo e in largo e vince per 10 a 42 contro i Dallas Cowboys. Una partita sulla carta equilibrata, che però non è mai stata tale. Troppo superiore la fisicità schierata dalla squadra di Shanahan sia in difesa che in attacco. I 49ers restano imbattuti e continuano a correre. Dallas, invece, prende uno schiaffo in faccio da cui dovrà subito rialzarsi.

IL COMMENTO

Partiamo dall’analisi della squadra in trasferta. Un disastro su tutti i fronti. La difesa non è riuscita a mettere pressione a Brock Purdy in nessun modo. Un paio di azioni rilevanti come il sack di Kearse e il tackle for loss di Parsons su McCaffrey. Il resto zero. Proprio Micah, uno dei difensori più forti e dominanti di questa lega, è stato tenuto praticamente a zero. Due pressioni in tutta la serata, con Trent Williams che ha vinto nettamente la sfida personale.

E questo si è visto sull’andamento di tutta la difesa. La forza fisica dei 49ers è stata troppo superiore per la linea difensiva di Dallas. Troppo difficile chiedere ai linebacker e alla secondaria di tenere senza pressione nel backfield, specialmente con tutti i giocatori di livello che possono schierare i 49ers.

Se la difesa piange l’attacco non ride: primo quarto senza raccogliere un primo down e unica azione da sottolineare la bomba di Prescott per Turpin. Il resto come la difesa: tendente allo zero. E anche qui l’analisi parte dalle linee: San Francisco ha dominato con una fisicità che Dallas non è riuscita a contrastare in nessun modo. Eloquente la statistica sulle corse: 19 portate per 57 yard. E anche sui passaggi poco: Lamb tenuto a 4 ricezioni per 49 yard. Apriamo il capitolo Prescott: Dak ha tutte le scusanti del caso. Difficile fare bene contro un’ottima difesa quando la linea non tiene e non apre spazio per le corse. Ma va detto che i tre intercetti sono errori evidenti. Troppo poco per fare male a una difesa del genere. Dallas deve rialzare la testa.

Dall’altra parte San Francisco ha dominato in lungo e in largo. Partiamo dall’attacco. La linea offensiva ha tenuto benissimo (peccato per l’infortunio di Banks): sulle corse 10 per Mason e 19 per McCaffrey per 120 yard totali. Per il running back principale dei 49ers siamo alla quattordicesima gara con un touchdown segnato unico nella storia insieme a Emmitt Smith. Per quanto riguarda i lanci Shanahan ha sfruttato come al solito tracce centrali corse perfettamente da Deebo Samuel e Aiyuk. In più grande prestazione di Kittle: solito lavoro superbo sulle corse e in aiuto e poi tre touchdown ricevuti. Un incubo per le safety e i linebacker di Dallas. E poi Brock Purdy. Se ne sono sentite tante sul QB ex Iowa State e se ne sentiranno molte altre. Ma va detto che il suo modo di leggere la partita, di restare sempre lucido e calmo e di lanciare con precisione e anticipo è davvero élite. Al momento, e ripeto al momento, è tra i candidati per il premio dell’MVP stagionale.

Per la difesa ho solo due parole da dire: Fred Warner. Il linebacker di San Francisco gioca una partita sontuosa. Reattivo sulle corse causa il fumble iniziale di Pollard. Chiude tutto quello che deve chiudere. Sui passaggi resta formidabile la sua capacità di capire dove andrà la palla, basta vedere il suo lavoro sull’intercetto. In più è un jolly in pass rush. 8 tackle, 1 sack un intercetto, un fumble forzato e un passaggio deviato. Che giocatore!

Greenlaw poi è il perfetto compagno: veloce, reattivo e fisico. La linea difensiva ha giocato benissimo, sia portando pressione a Prescott, sia sulle corse e anche in contenimento sulle possibili corse dello stesso Dak. Bene anche le secondarie con Ward che viene chiamato in causa poche volte, ma fa il suo. Hufanga e Gipson coprono benissimo. Lenoir fa una buonissima partita. Che dire, sono entrati in campo con una voglia e una fisicità tripla rispetto a quella di Dallas. Ad oggi San Francisco è al top della conference.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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