[SB XLV] Il Bello e il Brutto e il “Tipo”

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Il Bello e il Brutto e il “Tipo

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I Bellissimi

Aaron Rodgers, QB, Green Bay Packers

E chi sennò? McCarthy ha impiegato un secondo per mettere nel cassetto il gioco di corsa e affidare le sorti della squadra nelle mani del 27enne da California, più che mai pronto a raccogliere la sfida per sfoderare una performance forse non perfetta in senso assoluto, ma molto prossima ad esserlo, considerato che si trattava del Super Bowl e che, ad essere torchiata con una tranquillità da far rabbia, è stata la prima difesa del campionato.

Il 24/39 per 304 yards, 3 TD e nessun intercetto (con rating di 111.5) messo insieme nel North Texas nonostante la rapida uscita di scena di Driver e la pass-rush avversaria è il definitivo attestato di nascita di una nuova stella del football contemporaneo.

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Dom Capers, defensive coordinator, Green Bay Packers

Che non ci si sogni nemmeno di pensare che il trionfo dei Packs sia merito esclusivo dell’attacco. Il lavoro svolto da coach Capers nei due anni di controllo e trasformazione della difesa “green and gold” merita infatti altrettanta considerazione – come minimo. Ancor più che per le chiamate che hanno generato i tre turnovers-convertiti-in-21-punti che hanno deciso la partita, il suo merito è stato quello di riuscire a gestire l’attacco degli Steel Men nonostante la perdita di pedine fondamentali come i DBs Woodson e Shields: ciò è accaduto grazie all’inserimento dei backups Lee e Bush (quest’ultimo a segno pizzicando il secondo intercetto di Roethlisberger) e al cambiamento di strategia che ha visto incrementata la zone-coverage al fine di nascondere le scarse doti di copertura a uomo dei nuovi entrati. Il turnover-on-down che ha chiuso la partita è stata solo la ciliegia che ha reso perfetta una “torta” confezionata in modo magistrale da questo geniale chef della difesa.

Il Brutto

Troy Polamalu, S, Pittsburgh Steelers

Tre miseri tackle, peraltro messi a segno dopo tre periodi di totale impalpabilità, non sono esattamente ciò che ci si aspetterebbe dal Defensive Player of the Year, uno che di Super Bowl ne ha già vinti due e che è silenzioso capitano di una difesa capace di concedere nel 2010 poco più di 14 punti a partita. Scarsa condizione o meno, la sostanza dei fatti è che Polamalu – così come tutta la secondaria di Pittsburgh, secondo un game plan di Green Bay pensato apposta per evitare quanto più possibile il front seven di Harrison & C. – è stato sfidato esplicitamente ed altrettanto esplicitamente reso in stato di impotenza dal veloce e preciso passing game dei Packers, soprattutto sulla linea Rodgers-Jennings. Outplayed? Outsmarted? Outcoached? Per dire che non c’è stata storia va bene qualunque aggettivo (anche in italiano).

Il “Tipo”

Jordy Nelson, WR, Green Bay Packers
Durante la partita, in molti si saranno chiesti: chi è costui? Costui è un ricevitore pescato dai Packers nel 2° round del Draft del 2008 con la 36a scelta assoluta, un 25enne da Kansas State che, in tre anni fra i pro, in Regular Season ha messo insieme 100 ricezioni per 1268 yards e 6 TD. Statistiche tutt’altro che impressionanti… fino a questi ultimi playoffs. Dopo le buone prove contro Falcons (8 ric. per 79 yards e 1 TD) e Bears (4 per 67), nel Super Bowl una volta uscito Driver ha letteralmente portato il proprio livello di gioco all’estremo, combinando almeno tre drop mortiferi ma anche 9 ricezioni (una più imporante dell’altra, ça va sans dire) per 140 yards e 1 TD. Più “Tipo” di così!

Rubrica a cura del blog Mondo NFL

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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