[W14] Pittsburgh Steelers vs Cleveland Browns

Un mese e mezzo fa avremmo parlato di Cleveland contro Pittsburgh come una delle partite più scontate e forse noiose della stagione, i campioni del mondo contro la squadra con (forse) meno qualità in tutti i reparti. Ma le sconfitte degli Steelers contro Raiders e Chiefs, le altre due cenerentole della Lega, lasciano spazio a qualche piccolissimo sospetto divenuto così certezza nell’anticipo del giovedì di week 14.
Partiamo così dalla fine, con la quinta sconfitta consecutiva per i campioni in carica, record passato da 6-2 a 6-7 e prospettive di playoff che si allontanano tanto più per la pochezza del gioco espresso appunto nell’ultimo mese; seconda vittoria stagionale invece per i Browns, guidati da Brady Quinn, che mettono fine ad una serie di sette sconfitte totali, ultime 10 partite in casa e ben 12 partite contro gli Steelers.
Eroe indiscusso della serata è stato Joshua Cribbs, WR, Kick returner e tutto fare dei Browwn: per lui 87 yards corse, 9 ricevute e 104 nei ritorni di kickoff e punt.
Partita comunque noiosa, Cleveland parte con RB Harrison di nuovo starter ben presto però scavalcato da RB Jennings che corre 20 volte per 73 yards e l’unico TD della serata.
Primi due quarti a totale appannaggio dei Browns che mettono a segno due FG e il TD in corsa; per gli Steelers il solo FG a 2 secondi dalla fine del primo tempo, deludenti in ogni reparto.
Nel secondo tempo Rothlisberger prova a suonare la carica, Holmes, Ward e TE Miller lo aiutano finchè possibile ma purtroppo anche in questa partita il running-game non funziona, o almeno non funziona come in passato dato Mendenhall e Parker racimolano in tutto 65 yards. A questo si aggiunge la disastrosa prova della linea offensiva che parmette ai difensori avversari di entrare da ogni parte: 8 sacks per un QB che è appena uscito da una concussion sono davvero troppi per chi viene da un Superbowl vinto e soprattuto era accreditato di un bis molto probabile.
Un FG per gli Steelers nel terzo quarto è tutto quello che succede nella seconda parte della gara, i Browns mettono la partita in ghiaccio e Cribbs guadagna le yards necessarie a ricacciare indietro l’ultimo tentativo Pittsburgh.
Il risultato è un risicatissimo 13-6, che difficilmente verrà ricordato da qualcuno.
Partiamo così dalla fine, con la quinta sconfitta consecutiva per i campioni in carica, record passato da 6-2 a 6-7 e prospettive di playoff che si allontanano tanto più per la pochezza del gioco espresso appunto nell’ultimo mese; seconda vittoria stagionale invece per i Browns, guidati da Brady Quinn, che mettono fine ad una serie di sette sconfitte totali, ultime 10 partite in casa e ben 12 partite contro gli Steelers.
Eroe indiscusso della serata è stato Joshua Cribbs, WR, Kick returner e tutto fare dei Browwn: per lui 87 yards corse, 9 ricevute e 104 nei ritorni di kickoff e punt.
Partita comunque noiosa, Cleveland parte con RB Harrison di nuovo starter ben presto però scavalcato da RB Jennings che corre 20 volte per 73 yards e l’unico TD della serata.
Primi due quarti a totale appannaggio dei Browns che mettono a segno due FG e il TD in corsa; per gli Steelers il solo FG a 2 secondi dalla fine del primo tempo, deludenti in ogni reparto.
Nel secondo tempo Rothlisberger prova a suonare la carica, Holmes, Ward e TE Miller lo aiutano finchè possibile ma purtroppo anche in questa partita il running-game non funziona, o almeno non funziona come in passato dato Mendenhall e Parker racimolano in tutto 65 yards. A questo si aggiunge la disastrosa prova della linea offensiva che parmette ai difensori avversari di entrare da ogni parte: 8 sacks per un QB che è appena uscito da una concussion sono davvero troppi per chi viene da un Superbowl vinto e soprattuto era accreditato di un bis molto probabile.
Un FG per gli Steelers nel terzo quarto è tutto quello che succede nella seconda parte della gara, i Browns mettono la partita in ghiaccio e Cribbs guadagna le yards necessarie a ricacciare indietro l’ultimo tentativo Pittsburgh.
Il risultato è un risicatissimo 13-6, che difficilmente verrà ricordato da qualcuno.