Wild Card 2022: Vittoria molto sofferta (Miami Dolphins vs Buffalo Bills 31-34)

Nonostante una prestazione pressappoco scadente da ambo le parti, complici le numerose assenze illustri in casa Dolphins e la sfilza di errori commessi da Josh Allen & compagnia, i Buffalo Bills riescono ad avere la meglio degli acerrimi e storici rivali divisionali, sconfitti per 34-31 al termine di un match sicuramente equilibrato ma altrettanto scadente dal punto di vista tecnico, qualificandosi così per il Divisional Round Game in programma tra 7 giorni, sempre di domenica, sempre all’HighMark Stadium.  

E pensare che i padroni di casa avevano iniziato il match alla grandissima, segnando 17 punti nel solo quarto inaugurale, merito di due drive lampo (durati nemmeno 3 minuti ciascuno), trainanti dal WR Stefon Diggs e suggellati dalle segnature di Dawson Knox prima e James Cook dopo, approfittando inoltre dell’intercetto messo a referto dalla Safety Dean Marlowe, il sostituto designato di Damar Hamlin. Complice un 2° quarto a dir poco disastroso, costellato da una serie infinita di errori commessi da Josh Allen & Soci, i Miami Dolphins si sono via via rifatti sotto, approfittando dei due tanto orribili quanto altrettanto evitabili intercetti lanciati dal QB n°17, prontamente convertiti in 11 punti, merito del terzo FG di giornata trasformato agevolmente dal kicker Jason Sanders e del TD segnato da un redivivo Mike Gesicki (2-point conversion trasformata con successo), valevole del 17-17 a 33 secondi dall’intervallo. Dei 33 secondi finali ne sono serviti appena 29 a Josh Allen, confermatosi letale e chirurgico nei minuti conclusivi, per dare la possibilità a Tyler Bass di trasformare un agevole FG da 39 yard, valevole del 20-17 con il quale si è rientrati negli spogliatoi.

Dopo appena 61 secondi dal rientro in campo, il fumble commesso dallo stesso Josh Allen e ritornato in endzone per 5 yard dal DT Zach Sieler è valso il primo vantaggio di giornata in favore degli ospiti, 24-20 ed inerzia definitivamente ribaltata. Dopo altri 3 punt consecutivi, il 2° intercetto di giornata lanciato dal QB Skylar Thompson (catturato da un altro rookie, Kaiir Elam) ha permesso alla offese dei Bills di riaccendersi improvvisamente, tanto da segnare 2 TD nel giro di appena 3.11 minuti. Prima Cole Beasley e poi Gabe Davis hanno reso possibile il controsorpasso ed il seguente allungo sul 34-24. Neanche il tempo di festeggiare ed ecco che i mai domi Dolphins si sono immediatamente rifatti sotto, merito del TD segnato dal RB Jeff Wilson, arrivato al termine di un drive lungo e compassato, trascinato dalle corse di Salvon Ahmed e dello stesso Wilson. 34-31 e 10 minuti ancora sul cronometro.

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Da quel momento in poi ci ha pensato una solidissima difesa a vanificare i tentativi di rimonta dei Dolphins, prima costringendoli all’ennesimo punt (il 6° di giornata) e poi forzando il “turnover on downs” grazie ad un prodigioso intervento del CB Kaiir Elam, chirurgico nel deviare il pallone diretto a Mike Gesicki in occasione di un 4th&6 a dir poco cruciale. 2.22 minuti rimanenti sul cronometro, zero timeout a disposizione, palla nelle mani dei padroni di casa ed un misero 1st down da conquistare. Parola d’ordine: Correre. 1° tentativo di James Cook vanificato, 3 yard guadagnate da Singletary sul 2° e 3rd&7 convertito con il brivido dallo stesso RB n°26. Game, Set & Match. 

Con questa vittoria di importanza capitale, tanto per il proseguo della corsa playoff quanto per le modalità con cui è arrivata, i Buffalo Bills, in striscia aperta da 8 partite consecutive, conquistano l’accesso al turno successivo, quello che li vedrà contrapposti ai Cincinnati Bengals di Joe Burrow e del terribile trio Chase-Higgins-Mixon.

I Miami Dolphins invece, nonostante una prestazione decisamente al di sopra delle aspettative, non solo sono costretti a salutare questa stagione, ma salgono a quota 5 sconfitte consecutive ai Playoff, con l’ultima gioia risalente addirittura al 30 dicembre del 2000, giorno in cui ebbero la meglio degli Indianapolis Colts, sconfitti all’OT con il punteggio di 23-17, in un match valevole della qualificazione al Divisional Round.

Josh Allen, complice un Game Plan offensivo pressappoco rivedibile, è stato autore di una prova a dir poco schizofrenica, caratterizzata da “bomboloni” da highlight e da errori marchiani, terminando il match con 23/39 passaggi completati, 352 passing yard, 3 TD, 2 intercetti (convertiti prontamente dagli avversari in 11 punti) ed un passer rating di poco superiore a 93. Il n°17, coadiuvato da una sontuosa prestazione della coppia Diggs-Davis (13 ricezioni, 227 yard ed 1 TD), è stato troppo spesso limitato dalla propria O-Line, rivelatasi inadeguata per tutta la durata dell’incontro, finendo per concedere 7.0 sack (record di franchigia ai Playoff) e 13 QB hit alla rocciosa D-Line avversaria.

I DT Zach Sieler e Christian Wilkins, quest’ultimo autore si una Regular Season senza senso, si sono dimostrati gli indiscussi mattatori di serata, merito di 3.0 sack, 6 QB hit ed una marea di stop decisivi ai danni dei malcapitati Cook e Singletary, in grado di accumulare solamente 87 rushing yard ad una media di nemmeno 4.0 yard a portata.

Dall’altro lato della barricata, Skylar Thompson, rookie 25enne scelto con la 247° pick assoluta, ha alternato qualche raro lampo a parecchi grossolani errori, terminando il match con il 40% di completi, 220 passing yard, 1 TD, 2 intercetti ed un QB rating di appena 44.7 punti, venendo ulteriormente affossato dagli inusuali drop commessi dai propri WR, Jaylen Waddle in primis. A dir poco disastrosa la gestione del cronometro, al punto da costringere l’HC Mike McDaniel ad esaurire tutti i TO a sua disposizione, al fine di scongiurare una miriade di penalità per “delay of game”, accompagnate a braccetto da una valanga di false start, sintomo di come il timing tra QB e O-Line non fosse ancora oliato a dovere.

Se da una parte la difesa dei Dolphins, complice la notevole differenza di valori in campo, ha giocato la più classica delle partite aggressive, fatta di blitz, cover zero, coperture esotiche e chi più ne ha più ne metta, dall’altra quella dei padroni di casa ha disputato una partita sontuosa, riuscendo a tenere a galla la squadra nei momenti di maggiore difficoltà, proprio quando l’attacco pareva spaesato ed in balia degli avversari, finendo per forzare 6 punt, catturare 2 intercetti e chiudendo definitivamente la contesa con il decisivo “turnover on downs”.

il DC Leslie Frazier, con il preciso intento di trarre vantaggio dall’inesperienza del QB avversario, si è affidato in maniera massiccia ai blitz (di Milano ed Edmunds in particolar modo), favorendo i 4.0 sack ammassati e costringendo l’ex Kansas State a sgattaiolare tempestivamente fuori dalla tasca per evitare di essere travolto dalla pressione incombente. Impressionante la prestazione dell’intero reparto in run defense, tanto da aver limitato la coppia Ahmed-Wilson ad appena 42 yard ed 1 segnatura in 20 portate (2.1 Y/A).  Milano, reduce in settimana dalla prima elezione nel’ambitissimo 1st Team All Pro, ha disputato una partita sontuosa, terminata con 10 tackle (leader della squadra), 2.0 TFL, 2.0 sack e 3 QB hit. Merita una menzione d’onore la partita del rookie Kaiir Elam, responsabile di due giocate chiave in altrettanti momenti chiave: l’intercetto a metà 3° quarto, quando i Dolphins si trovavano in vantaggio per 24-20, ed il pallone deviato in faccia al TE Mike Gesicki che ha definitivamente chiuso il match a 2.22 minuti dal fischio finale.

Domenica prossima, alle 21.00 ora italiana, i Buffalo Bills riceveranno la visita dei Cincinnati Bengals in un mach valevole della qualificazione all’AFC Championship Game in programma il prossimo 29 gennaio.  I Dolphins invece, ahiloro costretti ad assistere comodamente dal divano al proseguo dei Playoff, saranno attesi da un’offseason intensa, volta a perfezionare un Team tanto giovane ed inesperto quanto già altrettanto pronto a competere.  

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A cura di Luca Poglio

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Un Commento

  1. Prendersi un delay of game nel drive decisivo, dopo aver speso più di 1 TO proprio perché in ritardo sullo snap, oltretutto su un 4^ e 1 che è diventato un 4^ e 6 è stato imbarazzante.
    Prestazione fantastica dei Fins voto 8.
    Head Coach voto 3

    I Bills al 70% la portano a casa con qualche brivido, voto 6

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