Con un poker di vittorie nelle ultime quattro gare, i Tampa Bay Buccaneers hanno preso il comando della NFC South, grazie anche all’improvviso calo degli Atlanta Falcons. Vero, la NFC South si contende con la AFC South il titolo di peggior division del panorama professionistico e negli ultimi due anni i Bucs hanno vinto due volte il titolo divisionale con un record totale di 17 vinte e 17 perse, ma aggiudicarsi la division vorrebbe comunque dire il quarto titolo consecutivo, decisamente un buon bottino dopo anni di grandi tribolazioni.
OFFENSE
Baker Mayfield, che in carriera ha già cambiato quattro team, ormai ha imparato il film a memoria: dopo ogni annata deve abituarsi ad un nuovo offensive coordinator, ma stavolta almeno conosceva già il nuovo arrivato, Liam Coen, avendo già lavorato con lui, seppur brevemente, ai Los Angeles Rams. Ormai alla soglia dei trent’anni, in questo 2024 Mayfield sta producendo il miglior football della sua carriera, con quasi il 71% di completi, 3617 yard lanciate, che con molta probabilità diventeranno oltre 4000, e già ben 32 td pass, mentre il record della sua carriera era 27. Nota negativa, in realtà pesantemente negativa, la tendenza del regista texano a lanciare la palla nelle mani di giocatori con la maglia diversa dalla sua, visto che è già arrivato a 14 intercetti (esattamente uno a partita), secondo in questa graduatoria dietro al solo Cousins dei Falcons che infatti questa settimana è stato “retrocesso” a riserva. Il buon Baker però è fatto così: una certa mentalità da “gunslinger”, cioè da pistolero, lo ha sempre accompagnato, per cui il massimo che possono fare i suoi allenatori è cercare di arginarlo. Detto questo, la sua energia è sicuramente contagiosa, certamente non gli difettano carattere e leadership, ed ora anche un pizzico di maturità in più.
Oltre a tutto, quest’anno non sono mancate le avversità visto che, sulla carta, Mayfield ha a disposizione un paio di receiver formidabili in Mike Evans (texano come Mayfield) e Chris Godwin, ma il primo è stato fermo oltre un mese per un problema muscolare, mentre Godwin ha purtroppo già terminato la stagione per un grave infortunio occorsogli il 21 ottobre contro Baltimora. Il primo bersaglio in fatto di ricezioni è per ora il tight end Cade Otton che in alcune partite è diventato l’obiettivo preferito per Mayfield viste le assenze di Evans e Godwin. Otton è già arrivato a quota 59 ricezioni, è settimo fra i tight end per numero di palle catturate ed ha già abbondantemente battuto il totale dei suoi primi due anni di NFL. Dopo di lui nel computo dei catch c’è Evans, che a trentun anni sta confermando di essere ancora uno dei più forti receiver del torneo, poi a 50 si è fermato il povero Godwin che al momento del k.o., nel settimo turno, era il miglior receiver della NFL.
Visti i tanti problemi di infortunio, i Buccaneers hanno dovuto cercare soluzioni alternative, e la principale è stata fin qui il veterano Sterling Shepard, vecchia conoscenza di Mayfield poichè i due avevano giocato insieme ad Oklahoma, che prima di ricevere la chiamata da Tampa aveva anche contemplato il ritiro visti i problemi di infortunio delle ultime annate. Shepard ha fin qui portato a casa 31 ricezioni, davanti all’interessante rookie Jalen McMillan autore di 22 catch e al velocista Trey Palmer arrivato appena a quota 10. Del gruppo dei receiver, Palmer è in effetti quello messo un po’ da parte, tanto che nelle ultime due gare non ha al suo attivo neppure una ricezione ed è stato utilizzato più che altro come ritornatore. Nel passing game non va però sottovalutato l’importante apporto anche dei runner visto che Rachaad White ha già contribuito con 43 ricezioni (e lo scorso anno furono 64) e Bucky Irving con 38, il tutto tenendo conto che i due hanno catturato 81 dei 91 palloni lancianti nella loro direzione (con una percentuale di oltre l’89%).
Il miglioramento più evidente a livello statistico, per l’attacco di Tampa Bay è stato però nel running game: nel 2023 i Bucs occuparono infatti l’ultimo posto sia a livello di yards per match che di yards per portata. In questo 2024 l’attacco in arancione è quarto per yard totali e addirittura secondo in yard per portata. Certamente l’arrivo dell’ottimo rookie Bucky (vero nome Mar’Keise) Irving, prodotto dell’università dell’Oregon che sta correndo a 5,6 yard di media ha aiutato molto, ma anche White sta facendo decisamente meglio dell’annata trascorsa, essendo passato da 3,6 yard a portata ad un più che discreto 4,2. E anche Sean Tucker, di fatto il runner numero 3, è giocatore temibile anche se decisamente più incostante rispetto ai due titolari.
La linea offensiva è una delle più solide dell’intera NFL. All’esterno giocano a destra Luke Goedeke, che nell’ultimo mese sta facendo davvero bene, e a sinistra Tristan Wirfs che in questo 2024 è fra i migliori tackle di tutto il campionato soprattutto nel passing game. Le guardie sono l’ex Giants Ben Brederson, probabilmente l’anello debole del quintetto, e il poderoso Cody Mauch mentre il centro è il rookie prima scelta Graham Barton che in un ruolo assolutamente non facile per un esordiente si sta disimpegnando in modo egregio.
DEFENSE
La difesa dei Bucs ha sin qui avuto un rendimento ben diverso fra running game e passing game. Per via aerea infatti Winfield e compagni sono addirittura trentesimi, cioè terz’ultimi, per yard concesse, mentre la loro posizione migliora di ben diciannove posti per yard concesse via terra (anche se, a onor del vero, le 4,5 yards a portata subite dal reparto sono nuovamente un dato non certo di cui andare troppo fieri visto che si tratta della ventiduesima prestazione su trentadue squadre). A livello di punti concessi, il rendimento di Tampa è stato deficitario fino ai primi di novembre, poi nelle ultime cinque gare i Bucs non hanno mai subito più di ventitré punti.
Al centro della linea difensiva gioca un ottimo tackle come Vita Vea che fu la prima scelta dei Bucs nel 2018. L’atleta, nato in California ma originario delle Isole di Tonga, a parte qualche acciacco fisico, ha sempre performato ad alti livelli e quest’anno è leader del team per sack con sei. Di fianco a lui giocano di solito Logan Hall e Calijah Kancey, giocatori entrambi acquisiti con scelte molto alte (Hall al secondo giro due anni fa e Kancey addirittura al primo nel 2023) che finora non hanno mai demeritato ma dai quali era lecito attendersi qualcosa in più. In realtà sia Hall che Kancey stanno dando un buon contributo nel passing game (insieme i due sono a quota 10 sack e mezzo e Kancey è appaiato a Vea con 6 atterramenti dei QB avversari) ma soprattutto quest’ultimo sta accusando non pochi problemi nel contrastare il running game. La prima riserva dei due è Greg Gaines giocatore solido che però è un po’ al di sotto delle buone annate avute a Los Angeles con la maglia dei Rams. Della rotazione degli interior linemen fanno parte anche William Gholston e C. J. Brewer, che dopo aver passato la stagione 2023 nella practice squad di Tampa Bay, in questo2024 è entrato finalmente a roster. Entrambi hanno iniziato la stagione con un utilizzo piuttosto corposo vista anche l’assenza di Kancey, fuori un mese ad inizio anno per un guaio al polpaccio, poi con il suo rientro sia Gholston che Brewer sono stati utilizzati via via sempre di meno.
Yaya Diaby, Joe Tryon-Shoyinka e Anthony Nelson sono invece gli ibridi edge rusher/linebacker più utilizzati. In effetti fin qui il loro contribuito nella pass rush è stato limitato (il leader dei tre in fatto di sack è Nelson con 3) ma almeno i primi due sono riusciti a mettere pressione sui registi avversari con discreta frequenza mentre Tryon-Shoyinka sta attraversando una stagione decisamente difficoltosa. Dopo aver perso il “gemello” Devin White, lasciato andare dopo un 2023 deludente, Lavonte David è rimasto l’unico dei linebacker che vinsero il Superbowl nel 2020 ma soprattutto è, non raramente, l’unico linebacker puro di ruolo schierato dai Buccaneers, essendo oltre a tutto di gran lunga il difensore con più snap all’attivo con 915. A trentaquattro anni abbondanti David non sarà più quello di qualche anno fa ma rimane sempre un giocatore assolutamente solido con, naturalmente un’esperienza immensa. Al suo fianco è stato utilizzato soprattutto K.J. Britt che è alla sua prima vera stagione da titolare dopo tre anni in cui aveva giocato poco, e onestamente non sta impressionando, soprattutto in copertura sul passaggio.
Oltre a tutto Britt si è infortunato alla caviglia contro Carolina tre settimane fe e starà fuori con ogni probabilità almeno per un altro match. Nel corso dell’anno i Bucs hanno provato di fianco a David anche altre soluzioni da SirVocea Dennis a Vi Jones a J.J. Russell con il primo che ha disputato un buon primo mese di gare poi però è andato k.o. per un problema alla spalla che ha richiesto una operazione e potrebbe rientrare se Tampa Bay dovesse fare un buon cammino nella post season mentre Jones è stato utilizzato estensivamente solo nel match con Las Vegas e nell’ultima gara contro i Chargers ha giocato un solo snap. Chi invece si sta ritagliando sempre più spazio è Russell, firmato nel 2022 come free agent, il quale in effetti fin qui non ha demeritato anche se, pure lui, in copertura ha faticato.
Nonostante un passing game che accusa non pochi problemi, i due cornerback titolari, Jamel Dean e Zyon McCollum non stanno giocando male: McCollum ha all’attivo due intercetti ed ha concesso appena il 56,3% di completi ma anche 4 td pass, mentre Dean ha concesso il 67,8% di completi ma ancora nessuna meta. Lo slot cornerback è invece il rookie Tykee Smith, leader del team insieme a McCollum con 2 intercetti. Smith ha giocato alcune gare bene, altre decisamente meno ma per essere un rookie non sta affatto demeritando. Del gruppo di cornerback fanno parte anche Tyrek Funderburk, ingaggiato come unrestricted free agent prima di questa stagione, il cui rendimento è finora deficitario, il versatile Tavierre Thomas, che può giocare all’occorrenza anche safety e Josh Hayes, che è soprattutto un buon giocatore negli special team ed è impiegato come cornerback di riserva. Il reparto ha invece perso per un grave infortunio Bryce Hall, appena arrivato dai Jets, andato k.o. già nella prima giornata.
Anche per il ruolo di safety è stata una stagione davvero travagliata a partire da Antoine Winfield, uno dei leader della difesa e una delle safety più produttive dell’intera NFL, che ha già saltato più di un mese per un problema a piede e caviglia ed ora è di nuovo fuori per una distorsione al ginocchio. Nel complesso per altro in mezzo a tutti questi problemi per Winfield è stata fin qui sicuramente un torneo sottotono. Visti i problemi di Winfield, le due safety con più snap nella stagione sono fin qui Jordan Whitehead con 684 e Christian Izien con 641. Il ventiquattrenne Izien è stato il migliore del reparto mentre Whitehead è stato più efficace del compagno sul gioco di corsa ma meno nel passing game. Anche qui però non sono mancati i problemi fisici, visto che Whitehead è fuori da fine novembre. Il suo posto è stato preso da Kaevon Merriweather, giocatore appena al secondo anno che però non sta giocando allo stesso livello del titolare. Per cercare di trovare una soluzione ai problemi nel ruolo di safety, i Buccaneers hanno riportato a Tampa l’esperto Mike Edwards, reduce da un anno ai Chiefs. Edwards in realtà ha iniziato la stagione a Buffalo, poi è stato ingaggiato dai Bucs poco dopo metà novembre, ed ha già giocato, con buoni risultati, due gare, ma ha poi dovuto alzare bandiera bianca nelle due partite seguenti per un problema muscolare alla coscia.
LA SORPRESA
La dirigenza in arancione può essere sicuramente soddisfatta del rendimento fin qui dei primi cinque rookie scelti: Braswell sta magari faticando un pochino di più ma Barton, Tykee Smith, McMillan e Irving hanno già offerto contributi importanti in questa loro stagione di esordio
LA DELUSIONE
Dopo 3 campionati onestamente discreti ma nulla più, l’edge rusher Tryon-Shoyinka era atteso ad un salto di qualità ed invece l’ex Huskies ha finora messo a segno appena 2 sack e quattro hit sui registi avversari, perdendo di fatto il posto da titolare.