Profondo Roster 2024: Los Angeles Chargers

Sono ormai otto le stagioni di permanenza dei Chargers in quel di LA e, delle precedenti sette, ben quattro si erano concluse con un record positivo. La presidenza degli Spanos però voleva qualcuno per aumentare il livello di un team potenzialmente molto valido che però era sempre stato al di sotto delle sue potenzialità, anche per incrementare la fedeltà di un pubblico ancora piuttosto freddo nei confronti dei gialloazzurri. Così a gennaio è arrivato l’ingaggio di quel Jim Harbaugh che in carriera ha perso un Superbowl con San Francisco ma arrivava dal successo in NCAA con l’università del Michigan. Fin qui, dopo dodici gare, LA ha il miglior record fra le seconde delle varie division e a questo punto della stagione ha più di un piede nella post season.

OFFENSE

Dopo il suo arrivo, Harbaugh ha fatto intendere che avrebbe impostato il team con una attenzione particolare al gioco sulla terra, ma quando hai un quarterback giovane forte come Justin Herbert anche i buoni propositi possono essere parzialmente smentiti. La buona percentuale di corse (i Chargers hanno finora corso nel 46,73% dei giochi, noni nella speciale graduatoria che vede primi gli Eagles) fa sì che Herbert non stabilirà alcun record in carriera per yard passate o per passaggi completati, ma certamente il singolo intercetto subito fin qui in dodici gare è un dato davvero impressionante, se si tiene anche conto che le yard per ricezione di LA sono ben dodici, e questo sì sarebbe un record in carriera per Herbert. Poi certamente la stagione di un quarterback è anche ricordata per il record del team a fine stagione e qui Herbert è sulla strada per fare meglio del 2022, annata in cui LA chiuse 10-7, prestazione che rimane tutt’ora la migliore della carriera di Herbert.

In questo 2024 per la prima volta da dodici anni a questa parte, fra i terminali dei lanci non c’è Keenan Allen che ha lasciato il sole della California dopo oltre 900 ricezioni e 10400 yards, per Chicago. La dirigenza ha però sostituito il numero 13 scegliendo nei draft al secondo giro Ladd McConkey, atleta dalle caratteristiche fisiche completamente diverse da Allen che però nella sua stagione di esordio è già arrivato a 58 ricezioni per 815 yard (media un grandissimo 14,1) e 4 mete. Il problema è che dopo McConkey a livello di receiver puri c’è ben poco visto che ad appena 24 ricezioni ci sono Josh Palmer e quel Quentin Johnston che anche quest’anno ha problemi di palle droppate. L’ex TCU ha appena 23 anni ed è dunque ancora molto giovane ma in un mondo che non guarda in faccia nessuno come la NFL, sta iniziando ad avvicinarsi alla terribile etichetta di “bust”, che potremo definire fallimento, visto che fu la prima scelta dei Chargers nel 2023.

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Gli altri ricevitori con un minimo di presenze e di ricezioni sono Simi Fehoko, Jalen Reagor e Derius Davis, tutti con sei palle catturate. Fehoko è al quarto anno di NFL ed ha totalizzato in carriera appena 10 catch, mentre Reagor è alla quarta squadra in altrettanti anni. Davis è invece una sorta di tuttofare, visto che ha all’attivo anche sei corse, ma soprattutto viene utilizzato come kickoff returner. Insomma, a parte McConkey, i terminali più attivi per Herbert sono il tight end Dissly ed il runner Dobbins. Dissly, ormai ventottenne, ha passato ben sei anni di carriera a Seattle dove al massimo ha raggiunto quota 34 ricezioni, mentre in questo 2024 è già a quota 41, mentre Dobbins ha catturato 27 palloni ma starà fermo almeno per altre tre giornate per un guaio al ginocchio. E l’infortunio contro Baltimora è stato davvero l’ennesimo episodio sfortunato per un Dobbins che dopo aver saltato interamente la stagione 2021 aveva giocato appena nove gare fra il 2022 ed il 2023, prima per la rottura del legamento crociato di un ginocchio poi per un problema al tendine di Achille. In questo 2024 Dobbins sembrava finalmente poter arrivare fino in fondo alla stagione e sorpassare la quota delle 1000 yards corse (è a 766, alla media di 4,9 yards per portata) ma anche quest’anno la sfortuna ci ha messo lo zampino anche se l’infortunio subito, la distorsione del legamento collaterale mediale del ginocchio, è per fortuna decisamente meno grave dei due precedenti.

Il backfield di LA è così ora nelle mani di Gus Edwards, pure lui come Dobbins lo scorso anno a Baltimora, che però finora si è dimostrato decisamente meno efficace del collega. Il gruppo di runner è poi completato dal rookie Kimani Vidal e da Hassan Haskins che però stanno faticando tremendamente (in due hanno corso 36 volte per 90 yards, e la media a portata non è difficile da fare).

La linea offensiva dei Chargers dovrebbe essere decisamente solida ed invece sta faticando in questo 2024 con Herbert che è già stato messo a sedere ben 32 volte e facilmente andrà oltre i 38 sack che sono il peggior dato fin qui in carriera. I tackle sono a sinistra Rashawn Slater ed a destra Joe Alt, rispettivamente prima scelta nel 2021 e nel 2024 e fin qui entrambi hanno performato davvero ad alto livello. I guai iniziano invece nella parte centrale della linea, col centro Bradley Bozeman e le guardie Zion Johnson e Trey Pipkins che stanno faticando a proteggere Herbert. Bozeman dopo un avvio di stagione da dimenticare, sta giocando senz’altro meglio nell’ultimo mese mentre la giovane guardia sinistra Zion Johnson, altra prima scelta (stavolta del 2022) ha alternato ottime prestazioni a giornate da dimenticare tipo quella di domenica scorsa, allorquando la linea dei Chargers ha concesso ben 5 sack alla difesa dei Falcons che fin lì aveva messo a terra il regista avversario appena 10 volte.

JK Dobbins Chargers Bengals
JK Dobbins – Chargers

DEFENSE

Dopo dodici partite la difesa dei Chargers è la migliore per punti subiti e se il gruppo di coach Minter dovesse tenere questa posizione fino a fine stagione sarebbe la prima volta nella storia della NFL.  L’unità difensiva dei gialloazzurri è guidata in mezzo dal poderoso Poona Ford che sembra tornato quello del 2020 a Seattle. Ford non è esente da pecche soprattutto in fase di placcaggio, ma è un menhir difficile da spostare per le linee avversarie il quale, oltre a tutto, ha già contribuito al passing game con 3 sack. Al suo fianco normalmente parte l’altro tackle Otito Ogbonnia che però sta avendo un 2024 con più ombre che luci. Le prime due riserve sono Teair Tart e Morgan Fox, due giocatori più esperti di Ogbonnia che stanno anche performando meglio ma per ora il coaching staff sta continuando a dare fiducia all’ex UCLA. Altro giocatore usato talvolta in linea difensiva è il tuttofare Scott Matlock, giocatore impiegato anche come fullback e come bloccatore aggiunto nella linea offensiva, oltre naturalmente ai vari special teams.

I due edge rusher titolari sono un fuoriclasse assoluto come Khalil Mack e Joey Bosa che, come valore, sarebbe pari al suo illustre collega (in 102 partite ha messo a segno 70 sack e forzato 16 fumble) ma certamente i continui acciacchi fisici ne hanno limitato pesantemente il valore (in nove anni di carriera solo in due occasioni Bosa ha disputato tutte le gare della regular season). Nonostante il valore di Mack e Bosa, non sono loro i leader nei sack dei Chargers in questo 2024, ma le loro riserve, vale a dire Tuli Tuipulotu con 7 sack e Bud Dupree con 5. In realtà definire Tuipulotu e Dupree “riserve” non è molto corretto perché l’ex USC è partito titolare fino a due settimane fa e l’esperto Dupree ha quasi il doppio degli snap giocati rispetto ad un Bosa che però è più valido di quest’ultimo e di Tuipulou contro la corsa.

Dopo un primo anno di ambientamento, con soli 54 snap giocati, Daiyan Henley è ora diventato uno dei linebacker fondamentali nello scacchiere di coach Minter, ed è il giocatore con più snap all’attivo in questo 2024. Di fianco a lui nello schieramento base con due linebacker e cinque defensive backs c’è il veterano Denzel Perryman, tornato ai Chargers, dove aveva già giocato sei stagioni, dopo le esperienze con Raiders e Texans. Di solito è soprattutto Perryman che gioca al centro della difesa mentre Henley ha più compiti di copertura. Nell’ultima sfida per altro, con Perryman indisponibile, ha giocato linebacker con buoni risultati Troy Dye reduce da quattro anni fondamentalmente come panchinaro a Minnesota. Ancora del gruppo linebacker fanno parte Nick Niemann, utilizzato solo per tre gare fin qui, ed il rookie terza scelta Junior Colson che arriva da Michigan dove è stato allenato da Jim Harbaugh. Colson ha avuto un avvio di carriera in NFL problematico, fra l’appendicectomia in estate, seguita da guai muscolari ed infine da un problema  alla caviglia che l’ha già tenuto fuori un mese. Con un gruppo linebacker così folto, è possibile che Harbaugh lo centellini in questo 2024 per poi utilizzarlo in modo più estensivo il prossimo anno.

I due cornerback titolari ad inizio anno sono stati Kristian Fulton ed Asante Samuel ma dopo la quarta giornata Samuel è andato k.o. per un problema alla spalla ed è stato messo in IR in previsione di un suo ritorno in questo 2024. Nonostante la sua assenza si sia protratta più del previsto, in una recente intervista, Harbaugh ha fatto intendere che il ritorno di Samuel non sia così imminente. Il promettente cornerback aveva accusato problemi di placcaggio in questo 2024 dunque non è da escludere che la sua perdurante assenza non sia solo legata a questioni fisiche. Senza Samuel in campo si sono ritagliati un posto importante in campo due rookie, Cam Hart e Tarheeb Still. Entrambi finora hanno giocato un buon football, con Still che ha fatto un pochino meglio del collega a livello di percentuale di completi concessi (56,9 contro 59,5) ma, soprattutto, ha già messo a segno tre intercetti, due dei quali sono arrivati nell’ultimo turno in un match delicato contro Atlanta, in cui Still è stato decisivo perché ha anche riportato uno dei pick in meta. Lo slot cornerback è invece Ja’Sir Taylor, giocatore dal rendimento altalenante, alla sua terza stagione in NFL. 

La difesa dei Chargers spesso utilizza tre safety perché in realtà una delle tre, vale a dire Derwin James è una sorta di ibrido safety/linebacker. Giocatore ogni tanto sopra le righe (in questo 2024 è già stato sospeso una gara e multato per placcaggi irregolari o colpi “proibiti”) James è però atleta davvero a tutto campo capace di essere efficace sia in copertura che nel difendere contro il gioco di corsa. Le altre due safety titolari sono Alohi Gilman e Elijah Molden. Dopo due annate tutto sommato anonime, Gilman ha vissuto un 2023 davvero notevole mentre questa stagione lo ha visto protagonista di troppi alti e bassi. Molden, arrivato in offseason dai Titans, sta invece giocando il miglior football della sua carriera è normalmente la safety che staziona più lontano dalla line of scrimmage ed ha anche lui messo a segno tre intercetti. Ancora nel ruolo di safety i Chargers hanno a roster il veterano Tony Jefferson, che dopo aver vagato un po’ per tutti gli Stati Uniti (Arizona, Baltimora, San Francico, New York sponda Giants) nei suoi nove anni di carriera è rimasto fuori dal football nel 2023 ma in estate ha “riesumato” la sua carriera per firmare con Los Angeles, ultimo ad approdare in California di una lunga lista di ex giocatori dei Ravens.  

LA SORPRESA

La difesa dei Chargers sembra avere davvero un futuro brillante e le giocate del linebacker Henley e dei due rookie Still e Hart, entrambi scelti al quinto giro, sono state davvero una piacevole sorpresa in questo 2024.

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LA DELUSIONE

Senza più la presenza “ingombrante” di Keenan Allen, il 2024 poteva davvero essere l’anno dell’esplosione per Quentin Johnston, ma finora la prima scelta del 2023 da TCU sta vivendo un’altra stagione nel complesso anonima.

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