Nonostante il rocambolesco successo in quel di Dallas di lunedì scorso, solo un miracolo potrebbe portare i Cincinnati Bengals ad accedere ai playoff che, a quattro turni dal termine, distano tre vittorie (e in più anche Indianapolis e Miami vantano un record migliore del 5-8 delle Tigri). In ogni caso provarci è doveroso per un team che recentemente ci ha abituato a notevoli alti e bassi (nelle ultime sei stagioni Cincinnati è arrivata o prima o ultima nella Division).
OFFENSE
Dopo aver perso sei gare nel 2023 per la rottura di un legamento del polso destro, Joe Burrow è tornato più in forma che mai e guida il miglior attacco della NFL per yard passate e td pass. Di questo passo Borrow stabilirà tranquillamente la miglior prestazione in carriera per completi (che al momento è di 414) e per touchdown (35) in un anno, mentre non sarà facile fare meglio del 2021 in fatto di yard lanciate (4611). Un altro record dello stesso anno che invece Burrow sarà contento di non battere, è quello dei sack subiti (nel primo anno post covid venne messo a terra ben 51 volte) anche se i 32 sack già concessi davvero non sono pochi. Un altro dato significativo della strepitosa stagione dell’ex LSU sono gli appena sei intercetti lanciati fin qui.
La coppia di terminali principali di Borrow è per altro fra le più letali dell’intera Lega visto che è composta da Ja’Marr Chase e Tee Higgins. Chase guida la NFL con buon margine sia per yard guadagnate su ricezione (1319 contro le 1170 di Jefferson dei Vikings e le 973 di Lamb dei Cowboys) sia per td segnati, che sono addirittura 15, un dato mostruoso se si pensa che dietro di lui ci sono St.Brown dei Lions e McLaurin dei Commanders con 9. Higgins sta invece vivendo una stagione un pochino travagliata, poiché ha già perso cinque gare per problemi muscolari. Quando però è stato in campo il numero 5 si è spesso fatto sentire, visto che in sei gare su otto ha ricevuto per almeno 60 yard e in tutto ha già segnato 5 mete. Chi ha beneficiato dell’assenza di Higgins è stato l’ex Princeton Andrei Iosivas che ha già portato a casa ventisette ricezioni (quasi il doppio rispetto all’anno di esordio), 350 yard e altri 5 touchdown. Fin qui invece non ha praticamente trovato spazio il rookie terza scelta Jermaine Burton che, se da un alto è stato servito poco (appena quattro ricezioni), dall’altro ha faticato a trovare l’intesa con Burrow visto ha ricevuto solo il 28% dei palloni lanciati nella sua direzione.
Due pedine importanti nel passing game dei Bengals sono anche il tight end Mike Gesicki e il runner Chase Brown. Il primo è reduce da due stagioni sottotono in quel di Miami e New England, in cui ha portato a casa appena 61 ricezioni dopo averne messe a segno 176 nei tre anni precedenti con i Dolphins. Brown aveva invece già dato segnali incoraggianti come receiver fuori dal backfield nello scorso campionato e in questo 2024 è terzo come numero di catch con 44 davanti anche a Gesicki. Pur essendo fuori da fine ottobre per infortunio, anche l’altro runner Zack Moss è stato utile al passing game con 23 ricezioni, e Cincinnati non ha solo Gesicki come tight end visto che l’attacco di coach Dan Pitcher ha utilizzato con buona frequenza fin qui anche il rookie Erik All (20 catch ma fuori da inizio novembre per un problema al ginocchio che gli ha fatto finire prematuramente la stagione), Tanner Hudson (17) e Drew Sample (13).
Ad inizio campionato erano in parecchi a prevedere che durante il corso della stagione Chase Brown avrebbe superato Zack Moss nella depth chart dei running back e in effetti, passato il primo mese di gare, Brown è diventato il titolare anche perchè fra i due c’è un notevole gap a livello di efficacia (Brown corre a 4,4 di media, Moss a 3.3). E per completare l’annata sfortunata dell’ex Colts, è arrivato un infortunio al collo che con ogni probabilità ne ha decretato la fine della stagione. I Bengals hanno così messo sotto contratto ad inizio novembre Khalil Herbert, che ormai a Chicago faceva la muffa, ma finora però ha portato palla solo tre volte in quattro partite.
La linea offensiva è, purtroppo per i Bengals, uno dei talloni di Achille del team anche in questo 2024. Il centro è Ted Karras, quest’anno il miglior bloccatore sul passaggio del gruppo. Di fianco a lui giocano Alex Cappa a destra e Cordell Volson a sinistra. Kappa ha avuto una buona carriera a Tampa Bay poi nel 2022 è arrivato a Cincinnati ma il suo rendimento è via via diminuito negli ultimi tre anni. Volson è stata la quarta scelta dei Bengals nel 2022 e, anche se è titolare sin dal suo primo anno, onestamente finora non ha certo impressionato.
I tackle ad inizio anno erano Trent Brown ed il quasi omonimo Orlando Brown, ma il primo, giocatore che ha sempre fatto bene sia a San Francisco che a Las Vegas che a New England, è andato k.o. per un grave infortunio al ginocchio destro già al terzo turno contro Washington. Il suo posto come tackle destro è stato inserito il rookie prima scelta del 2024 Amarius Mims che fin qui ha giocato piuttosto bene se si esclude l’ultima gara, quella contro Dallas, in cui ha avuto enormi problemi a contenere un fuori classe come Micah Parsons. A sinistra invece Orlando Brown ha giocato un ottimo football soprattutto nel passing game fino all’infortunio al ginocchio subito a metà stagione contro Philadelphia. Rientrato dopo più di un mese contro Pittsburgh ha disputato un match decisamente sotto tono ed è stato nuovamente messo in panchina dai coach dei Bengals che si sono accorti che l’ex Chiefs non era ancora pronto. Al suo posto è stato quindi impiegato Cody Ford, che fu seconda scelta di Buffalo nel 2019 ma che ha sempre faticato ad adeguarsi agli standard della NFL.
DEFENSE
Sotto la guida di Lou Anarumo, arrivato nel 2019, la difesa dei Bengals era progessivamente migliorata a livello statistico fino al 2022, poi però lo scorso anno Cincinnati è stata trentunesima per yard concesse e ventunesima per punti subiti, e in questa stagione le cose non sono certo migliorate visto che Cincinnati è ventiseiesima per yard concesse e ventinovesima, cioè quart’ultima, per punti subiti.
I Bengals hanno in Trey Hendrickson uno dei più forti pass rusher della NFL anzi, in questo 2024, l’ex Saints e il leader dei sack della NFL con dodici e mezzo, davanti a Garrett dei Browns e Bonitto dei Broncos con undici. Il problema è che il totale dei sack messi a segno dai Bengals è di ventiquattro, cioè Hendrickson è l’autore di più di metà degli atterramenti dei qb avversari dell’intero team. Opposto a Hendrickson di solito c’è Sam Hubbard, atleta che ha trascorso tutta la carriera con i Bengals, che però è fermo a quota 2 sack, gli stessi messi a segno nel 2020, di gran lunga la sua peggior annata fin qui. Le prime riserve sono Joseph Ossai, secondo in fatto di sack con tre, che fu terza scelta nel 2021 ma non ha mai trovato troppo spazio, e Myles Murphy, che invece è stato la prima scelta del 2023. Murphy raramente sbaglia un placcaggio ed ha appena 22 anni, ma certamente per un edge rusher il non aver ancora messo a segno un sack in nove partite giocate è un dato davvero impietoso.
I due interior linemen partenti sono invece B.J. Hill e il rookie Kris Jenkins. Il possente Hill ha sempre offerto un buon rendimento sia nell’esperienza con i Giants che a Cincinnati, e anche questo 2024 non fa eccezione, mentre l’esordiente Kris Jenkins, scelto al secondo giro lo scorso aprile, sta faticando a trovare continuità di rendimento, ma nel complesso non sta deludendo ed ha anche messo a segno il primo sack della sua carriera. Altro rookie che sta trovando spazio, grazie anche a qualche infortunio, ma con un rendimento inferiore a Jenkins, è McKinley Jackson che ad esempio nell’ultimo match contro Dallas ha giocato da defensive tackle puro nella linea a tre quando i Cowboys utilizzavano uno schieramento con tre tight end. Del gruppo dei defensive tackle fanno parte anche Jay Tufele e Sheldon Rankins. Quest’ultimo è arrivato in offseason dai Jets e la sua assenza, che dura ormai da tre giornate, è avvolta nel mistero poiché ufficialmente ha contratto una “malattia” ma non si sa nulla di più. Nella formazione base, i Bengals utilizzano due linebacker che fino all’undicesimo turno sono stati Logan Wilson e Germaine Pratt. Wilson però è stato messo in IR per un problema al ginocchio e resterà fuori fino alla fine della regular season, con Akeem Davis-Gaither che ne ha preso il posto. Dei due titolari, Wilson è sicuramente il giocatore più completo, visto che fra il 2021 ed il 2023 ha un maggior numero di placcaggi, di intercetti e di fumble forzati, ma in questo 2024 stava decisamente faticando in copertura, mentre Pratt ha via via migliorato il suo rendimento, ed ora è chiamato ad un ulteriore passo in avanti essendo il leader del reparto. Davis-Gaither è stato draftato di Bengals nel 2020 ma con l’ottima coppia Wilson-Pratt davanti non ha mai trovato spazio, dunque, questo scorcio finale del 2024, è per lui un’occasione preziosa per far vedere quanto vale.
Il gruppo dei cornerback è stato pesantemente bersagliato dalla sfortuna visto che due dei giocatori più talentuosi, D.J. Turner e Dax Hill, sono già fuori per la stagione. Hill, draftato al primo giro nel 2022 come safety ma convertito quest’anno a cornerback, non stava giocando male ma si è rotto il legamento del ginocchio già ad inizio ottobre contro i Ravens. A quel punto gli è subentrato Turner che pure stava disputando una stagione solida ma si è rotto la clavicola contro i Chargers a metà novembre. I due cornerback titolari sono così ora Cam Taylor-Britt, l’unico ad aver sempre giocato titolare fra i cornerback, ed il rookie Josh Newton. Taylor-Britt è il leader della difesa per intercetti con due ma ha anche concesso ben sei td pass ed in generale sta faticando, mentre Newton ha concesso una percentuale di completi decisamente buona (53,6) ma anche tre td pass. Lo slot receiver è invece Mike Hilton, una delle poche note liete del secondario dei Bengals che però nell’ultimo mese ha accusato un calo di rendimento. Del gruppo di cornerback fanno parte anche il versatile DJ Ivey e Marco Wilson, arrivato dai Patriots a metà novembre ed utilizzato come terzo cornerback con discreti risultati contro Dallas. Le due safety titolari in questo finale di stagione sono invece Geno Stone e Jordan Battle. Stone è reduce da una stagione incredibile a Baltimora in cui ha messo a segno 7 intercetti, e pur avendo già pizzicato i QB avversari due volte in questo 2024, il suo rendimento è fin qui decisamente diverso da quello del 2023. Battle è al secondo anno in NFL ed è stato promosso titolare dopo la gara persa contro i Chargers al posto del veterano Vonn Bell per cercare di dare una sterzata ad una difesa sul passing game in difficoltà, ma per ora con risultati modesti.
LA SORPRESA
A Miami era diventato un ottimo tight end, poi nell’ultimo anno in Florida e nella sfortunata esperienza in New England, Mike Gesicki si era decisamente perso mentre questo 2024 l’ha visto nuovamente tornare protagonista ed è tra i migliori quindici nel suo ruolo.
LA DELUSIONE
Tutto il secondario dei Bengals sta faticando in questo 2024, ma il reparto safety, soprattutto con la copia Bell-Stone, è quello che finora ha deluso di più.