Sono la franchigia più longeva della NFL (le prime origini risalgono addirittura al 1898 e la società opera ininterrottamente dal 1919 benché sia nata ufficialmente in quel di Chicago) ma, soprattutto dagli anni ’80 in poi, i tifosi dei Cardinals hanno avuto ben poche occasioni di sorridere. Nel 2008 è arrivata una sconfitta al fotofinish nel Super Bowl contro gli Steelers poi una serie di alti e bassi fino al record di 4-13 del 2022 che ha sancito il licenziamento dell’head coach Kliff Kingsbury. Dal loro arrivo, il nuovo capo allenatore Jonathan Gannon ed il general manager Monti Ossenfort hanno pazientemente ricostruito un team che in questo 2024 era atteso ad un ulteriore passo avanti dopo un nuovo campionato da 4-13 ed invece si trova in solitaria in vetta alla NFC West. Vero, mancano ancora ben sette partite e la situazione è davvero fluida (Arizona è prima con un record di 6-4, seguono le altre tre tutte 5-5) però vedere i Cardinals in testa alla division ben oltre metà campionato è già una bella sorpresa.
OFFENSE
Quando Gannon è stato ingaggiato due anni fa, il quarterback Kyler Murray era reduce da un rinnovo principesco del contratto e da grave infortunio al ginocchio che gli aveva fatto perdere l’ultimo spezzone del torneo 2022. E’ molto probabile che Gannon e Ossenfort abbiano valutato l’intera situazione (contratto monstre per un QB che in NFL non aveva giocato male ma almeno fino a quel momento non valeva tutto quel denaro) e deciso di proseguire con Murray in cabina di regia. Nel 2023 l’ex Oklahoma ha poi giocato 8 partite dando segnali incoraggianti che sono proseguiti anche in questo 2024. Quasi sicuramente Murray non batterà il record in carriera per passaggi completati, per yard lanciate e neppure per td pass, ma questo 2024 è la sua annata migliore in altre statistiche, forse più importanti, come la percentuale di intercetti e il QB rating e, soprattutto, il buon Kyler ha finalmente dimostrato una maturità che lo può veramente portare nell’elite del football NFL. Ed anche l’ottima posizione nella trasformazione dei terzi down, i Cardinals sono settimi in tale classifica, è probabilmente figlia di questa nuova versione di Murray. Inoltre, se sono migliorate le sue prestazioni come lanciatore, è rimasta intatta la sua pericolosità come portatore di palla, visto che corre ad una media di oltre 8 yard per corsa. In questa stagione insomma Murray ha corso meno rispetto agli altri anni ma ha corso meglio.
Il suo bersaglio preferito fin qui è il tight end Trey McBride, scelto dai Cardinals al secondo giro nel 2022, che dopo una stagione di esordio discreta, è letteralmente esploso lo scorso anno, con 81 ricezioni per 825 yards e tre mete. In questo 2024 McBride sta facendo ancor meglio (è già arrivato a 49 palle catturate alla media di 11,3 yard per catch) anche se, incredibilmente, non ha ancora segnato. Dopo di lui in fatto di ricezioni c’è, con 33 palle catturate, Marvin Harrison Junior, receiver scelto al primo giro nei recenti draft. Vuoi per l’illustre genitore (nei dodici anni di carriera NFL, il papà ha vinto un Superbowl, partecipato a 8 Pro Bowl, ricevuto per 14.580 yards e segnato 128 touchdown), vuoi perché secondo alcuni era uno dei più forti prospetti degli ultimi anni, l’arrivo di Marvin Junior è stato preceduto e seguito da un clamore davvero notevole. Fin qui il figlio d’arte non ha però avuto un avvio di carriera facile: tenuto senza ricezioni della gara di esordio, Harrison ha avuto qualche problema fisico e non sta certo avendo i numeri di altri rookie come Nabers o Bowers, ma ha già fatto vedere di poter essere un grande della NFL e comunque riceve a oltre 15 yard per catch ed ha già portato a casa 6 touchdown.
L’altro receiver titolare è Michael Wilson, terza scelta del 2023, già a quota 30 ricezioni e tre mete. Un’altra componente importante del passing game dei Cards è il reparto running back, con James Conner che ha già ricevuto 24 palloni ma pure gli altri runner, Emari Demercado e Troy Benson, sono giocatori utili nel gioco aereo visto che hanno contribuito con altre 16 ricezioni. Il gruppo dei bersagli principali di Murray è completato poi dal terzo ricevitore Greg Dortch, il “vecchio” del gruppo dei wideout con i suoi ventisei anni e dall’interessante tight end Elijah Higgins che fu draftato al sesto giro dai Dolphins due anni fa, ma non ha mai giocato con Miami ed è invece diventato una pedina utile per Murray.
Se fin qui il passing game è stato efficace ma onestamente non brillante, essendo il ventitreesimo della Lega, decisamente meglio sta facendo un running game che è quinto per yard guadagnate e addirittura secondo per yard per portata. Certamente le 8,1 yard di media di Murray aiutano, ma il veterano James Conner, alla soglia dei trent’anni, continua a confermarsi giocatore di sicuro affidamento e con il suo stile punitivo ha già corso per quasi 700 yards alla media di 4,4 yards per corsa. Il rookie Trey Benson è ormai la sua prima riserva e dopo essere stato usato con parsimonia dal coaching staff nelle prime giornate, ha visto un deciso incremento del suo utilizzo nelle ultime due partite e lui ha risposto con un paio di ottime prestazioni contro Chicago e i Jets. Il terzo runner è Emari Demercado, appena al suo secondo anno di NFL, che sta correndo ad una media mostruosa (9,9 yard) ma il suo impiego ha pesantemente risentito dell’arrivo di Benson, visto che dopo 10 gare ha portato palla appena 20 volte.
La linea offensiva è stata per anni uno dei talloni di Achille del team in rosso, invece in questo 2024 l’unità è sicuramente solida con, come punta di diamante quel Paris Johnson che è stato prima scelta dei Cardinals nel 2023 e che già ora è uno dei più forti tackle sinistri del campionato. Dalla parte opposta gioca Kelvin Beachum, giocatore ancora di buon livello nonostante le ormai trentacinque primavere, che si trova ad Arizona da ormai cinque anni. In realtà Beachum sta giocando titolare per l’infortunio, patito subito nel turno inaugurale, di Jonah Williams che però dovrebbe rientrare domenica prossima contro Seattle. Il centro è invece Hjalte Frohold, giocatore nato a Svendborg in Danimarca, che è stato il primo giocatore danese invitato alla NFL scouting combine di Indianapolis (ed è il secondo di tale nazionalità a calcare i campi della NFL dopo il mitico kicker Morten Andersen). Frohold è stato una scommessa del coaching staff dei Cardinals perchè dopo aver giocato con i Patriots appena una sessantina di snap nel 2020 ed aver interamente saltato la stagione 2021, due anni fa con i Browns ha giocato un po’ in tutti i ruoli dell’attacco, mentre ad Arizona è stato utilizzato come centro titolare sin da subito e dopo un 2023 già buono è ulteriormente migliorato quest’anno.
La guardia a sinistra è Evan Brown, arrivato in marzo da Seattle, mentre a destra sta ora giocando Trystan Colon, dopo che aveva iniziato la stagione Will Hernandez, andato però k.o. per un problema al ginocchio. Dopo aver fatto panchina per tre anni a Baltimora, Colon è arrivato ai Cardinals lo scorso anno e sta sfruttando al meglio l’occasiona data dall’assenza di Hernandez grazie ad un rendimento davvero buono. Nel complesso comunque va dato atto al coach della linea Klayton Adams del fatto che un po’ tutto il quintetto sta performando meglio dello scorso anno.

DEFENSE
Nick Rallis, defensive coordinator, e Jonathan Gannon, head coach con pedigree difensivo, hanno costruito un reparto che fin qui ha fatto suo il motto “bend but don’t break”, visto che la difesa in rosso è ventunesima per yard concesse ma solo dodicesima per punti subiti. Lo schieramento base prevede tre uomini in linea con Roy Lopez in mezzo affiancato da Dante Stills e L.J.Collier. Lopez, che aveva frequentato il college ad Arizona State, è tornato nel deserto dopo due anni passati con i Texans è una presenza fisica importante anche se l’ex Houston ha sempre accusato qualche problema di troppo con i placcaggi, mentre Stills è il leading rusher della squadra con 3 sack e mezzo. La prima riserva di Lopez è il samoano Khyris Tonga che sta giocando forse meglio del titolare contro la corsa. Gli altri linemen sono Naquan Jones, che ha esordito in campionato solo a ottobre ma che è finora un o dei più positivi e Ben Stille. Arizona ha tra l’altro perso due elementi interessanti in linea come Bilal Nichols, k.o. per un problema al collo, e Justin Jones, arrivato ad Arizona dopo un paio di buone annate a Chicago, che ha giocato solo tre partite prima di essere bloccato da un infortunio al muscolo pettorale.
Normalmente di fianco al terzetto di down linemen c’è un pass rusher, e qui il titolare è Zaven Collins, prima scelta del 2021, secondo nel reparto sack con 3. Per il resto Arizona ha utilizzato una serie di edge rusher da Victor Dimukeje a Jesse Luketa a Julian Okwara a Xavier Thomas, senza però trovare grandi soluzioni. Del gruppo i più efficaci fin qui sono stati Luketa, anche lui con un paio di sack ed un buon rendimento pure contro il running game, e Dimukeje, che dopo esser rimasto fuori un mese è rientrato a fine ottobre e contro Miami e Chicago ha disputato una buona gara. Qui per altro la sfortuna ha colpito duramente il gruppo, visto che già in preseason era andato k.o. il promettente Ojulari, poi nella sfida con i Chargers ha terminato anzitempo la sua stagione anche Dennis Gardeck, pure lui per un problema al ginocchio. Il tutto unito al fatto che non ha ancora giocato uno snap in regular season l’altra prima scelta del 2024, Darius Robinson. Il rookie si era infortunato al polpaccio a fine agosto e non è ancora riuscito a rientrare, anche se ha recentemente ripreso ad allenarsi e potrebbe fare il suo esordio a fine mese. Nel frattempo i Cardinals hanno messo sotto contratto quel Baron Browning che dopo i nove sack e mezzo messi a segno con Denver fra il 2022 ed il 2023, quest’anno è finito decisamente ai margini nel team in arancione, con Arizona che ha pensato di prelevarlo e dargli una nuova chance visto che il ragazzo non ha neppure ventisei anni.
I linebacker titolari sono invece Kyzir White e Mack Wilson. White è di solito il giocatore che pattuglia il centro della difesa dietro alla linea, ed ha avuto un avvio di 2024 problematico, mentre il suo rendimento è decisamente cresciuto nell’ultimo mese. Wilson invece, quinta scelta dei Browns nel 2019, dopo una carriera fra alti e bassi a Cleveland e New England, ha trovato stabilità con i Cardinals e sta giovando bene un po’ in tutte le fasi del gioco. Gli altri due linebacker utilizzati sono Owen Pappoe e l’ex Packers Krys Barnes, entrambi utilizzati soprattutto al centro della difesa.
Due dei cornerback titolari sono giovani, vale a dire Garrett Williams, terza scelta del 2023 e Starling Thomas che è arrivato in NFL nello stesso anno ma come free agent. Williams aveva già giocato discretamente lo scorso anno e in questo 2024 si è preso il posto da slot cornerback titolare con pieno merito. Thomas ha concesso una percentuale di completi piuttosto bassa (58,5) ma molte ricezioni sono state medio lunghe. L’altro cornerback sull’esterno è Sean Murphy-Bunting, titolare a Tampa Bay nell’anno del Superbowl, che però non sta offrendo quell’apporto di esperienza che ci si aspettava. Ancora del gruppo cornerback fanno parte anche Kei’Trel Clark utilizzato finora davvero pochino e soprattutto il rookie Max Melton che la dirigenza spera possa acquisire esperienza quest’anno per poi diventare titolare il prossimo.
Le due safety sono invece Jalen Thompson e una delle colonne della difesa Cardinals degli ultimi anni, vale a dire Budda Baker. Nessuno dei due è infallibile in copertura, ma entrambi sono ottimi nel contrastare il running game e Baker è un po’ l’uomo ovunque del reparto di coach Rallis. La terza safety che sta trovando sempre più spazio è il rookie Dadrion Taylor-Demerson che due settimane fa contro i Jets è partito titolare vista l’assenza di Thompson, con buoni risultati.
LA SORPRESA
Sessantuno snap in una stagione poi fermo un anno. Quindi un campionato a tappare le falle che si aprivano in linea con quattro gare da centro titolare giocate così così. Era difficile pensare che Froholdt potesse in due anni occupare con autorità un ruolo complesso come quello del centro, e invece il danese ha sfruttato l’occasione alla grande ed è il più positivo del gruppo dopo l’ottimo Johnson.
LA DELUSIONE
Difficile onestamente trovarne una vera, per un team che sta giocando bene in attacco e discretamente in difesa, reparto che molti davano come il peggiore o uno dei peggiori della NFL. In realtà comunque era lecito aspettarsi qualcosa in più del cornerback Murphy-Bunting ma già nel 2023 a Tennessee l’ex Tampa non aveva certo impressionato