9 di fila (Indianapolis Colts vs Detroit Lions 6-24)

I Lions passano ad Indianapolis nel rispetto del pronostico senza grandi difficoltà contro una squadra che ha giocato un’orgogliosa partita difensiva, ma che si é rivelata molto carente nel gioco d’attacco.

L’offense dei Colts ha privilegiato il gioco aereo con risultati molto deludenti: Anthony Richardson ha completato soltanto il 39% dei passaggi tentati con una media di 6,14 yard/attempt confermando di avere un buon braccio, 15,63 yard per passaggio completato, ma anche poca precisione. Sulle corse, poco praticate, il rendimento é stato di 4,57 yard/carry, con un buon 6,1 yard/carry dello stesso Richardson non supportato da un deludentissimo Jonathan Taylor che ha chiuso con sole 35 yard in 11 portate. L’offense Colts ha anche pagato per la scarsa efficienza nella red zone avversaria: nelle uniche due occasioni del primo tempo in cui sono riusciti ad entrare nelle venti dei Lions sono stati respinti dalla difesa di Detroit e costretti ad accontentarsi del field goal.

I Lions hanno dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il gioco aereo trae i migliori benefici se l’offense pratica un gioco di corsa molto efficiente. I due RB di Detroit, Jamayr Gibbs e David Montgomery, hanno prodotto rispettivamente 4,3 e 4,6 yard per portata, permettendo a Jared Goff, sottoposto a grande pressione dalla difesa di Indianapolis, di non dover mai forzare passaggi rischiosi: Goff ha chiuso con un eloquente 72% di completi per una media di 7,03 yard/att, non esaltante ma decisamente molto buona, avendo target affidabilissimi come Amon-Ra St.Brown, 6 catch su  7 per 62 yard, Jameson Williams, 5 catch su 7 per 64 yard e Tim Patrick, 4 su 4 per 55 yard. Importante il contributo di Montgomery che alle 37 yard guadagnate su corsa ne ha aggiunte 36 nelle tre occasioni in cui ha agito da ricevitore.

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Indianapolis ha cercato di limitare la superiorità dell’attacco di Detroit puntando sull’aggressività ed é riuscita a mettere Goff sotto grande pressione, con 3 sack e 9 QB hit, ma non é stata altrettanto efficace nella copertura sui ricevitori né nel contenimento delle azioni di corsa a dimostrazione che é molto difficile fermare un attacco versatile e ben bilanciato come quello dei Lions.

La leadership dei Lions non é mai stata in discussione, a parte nell’effimero vantaggio di Indianapolis per effetto del field goal da 27 yard di Matt Gay nel loro primo drive offensivo che li aveva portati fino alle 9 di Detroit. I Lions passano in vantaggio al loro secondo possesso offensivo grazie ad una corsa breve di Gibbs a coronamento di un drive quasi tutto imperniato sulle corse dello stesso Gibbs. I Colts, rispondono con un altro FG di Gay da 29 yard nell’ultima occasione in cui riescono ad entrare nella red zone dei Lions. I Lions rispondono subito andando in end zone, ancora con una corsa, questa volta di Montgomery per 6 yard.

Il primo tempo si chiude sul 14-6 e da questo momento ai Lions é sufficiente controllare gli sterili tentativi di attacco di Indianapolis per poi colpire con il terzo touchdown, ancora su corsa di Gibbs per 5 yard. Il resto della partita é senza storia: i Colts non riescono a scalfire la difesa di Detroit e i Lions passano in modalità controllo per chiudere con un field goal da 56 yard dell’infallibile Jake Bates che sta confermando nella NFL il talento già dimostrato nel campionato UFL 2023.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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