Dei Chiefs brutti ma buoni

La prima trasferta della stagione 2024 porta i KC Chiefs sul 3-0, grazie alla vittoria per 22 a 17 contro i Falcons ad Atlanta. L’offense non ha brillato affatto, con un Mahomes non in forma e l’ormai costante difficoltà a chiudere col TD i drive in redzone. Fortunatamente gli uomini di Spags giocano un secondo tempo da manuale, subendo solo un field goal nel corso del quarto periodo.

Rashee Rice è oggi il riferimento offensivo dei Chiefs. Lo è per ricezioni e target – ben 12 su 14, più di Kelce, Juju e Worthy messi insieme – e per yard guadagnate, 110. Vuoi per l’infortunio di Hollywood Brown, vuoi per un Kelce ancora nettamente fuori forma, Rice è indispensabile per questi Chiefs e le sue risposte sul campo sono fantastiche. Pian piano si sta mettendo sempre più a suo agio in ogni zona del campo, non solo nella slot, il suo terreno di caccia preferito. In questa stagione ha guadagnato 186 yard after catch, più di qualsiasi altro WR/RB/TE della lega. La fortuna dei Chiefs è che Rice sia a questo livello atletico e mentale perché le difese avversarie stanno bloccando efficacemente l’asse Mahomes-Kelce, mai così in difficoltà negli ultimi anni. Il QB texano sta alternando giocate fantastiche ad altre poco entusiasmanti, per usare un eufemismo, tanto che in queste prime gare ha già lanciato ben 4 intercetti – di cui 3 proprio bruttiL.

L’esplosività che sembrava tornata in week 1 ora tarda ad arrivare e certe sue scelte non sono state affatto felici. Contro i Falcons, Pat ha completato 26 passaggi su 39 per un totale di 217 yard, due TD e un intercetto ma ha dato l’impressione di non essere a posto, fisicamente ma soprattutto mentalmente. Forse il fatto di non avere più – almeno per il momento – la finestra sempre aperta per Kelce lo sta turbando e condizionando più di quanto potessimo pensare? Guardando statisticamente le prime tre partite giocate dal TE #87 nelle ultime 5 stagioni, dal periodo 2020-2023 alla stagione 2024 si passa da 6,25 a 2,7 ricezioni di media, con i target che sono diminuiti da 8,6 a 4. Le yard guadagnate sono invece passate da 75,1 a 23, sempre in media. Il calo non è solo statistico ma anche atletico: basta infatti guardarlo in partita o sulla sideline per notare la differenza rispetto alla stagione passata, cominciata tra l’altro con un infortunio che lo ha costretto a saltare l’opening night contro Detroit. Onestamente ci potevamo aspettare un calo dalle sue prestazioni, lo trovo assolutamente naturale e legittimo vista l’età e il miglioramento fisico e tattico delle difese avversarie. Quello che vorrei sottolineare non è semplicemente la mancanza in valore assoluto della sua production, la differenza quantitativa tra quest’anno e i 4 precedenti in termini di ricezioni, target e yard, ma il grande cambiamento che questo implica per Mahomes e per i Chiefs. Nelle stagioni recenti il passaggio di Mahomes a Kelce era scontato, decisivo, prevedibile ma ineluttabile e inevitabile, vincente. Ora non è più così perché anche Kelce deve fare i conti con il suo fisico, che gli concede meno energie rispetto al passato. Questo non vuol dire che siamo alla fine, che non vedremo mai più partite da 8 ricezioni per 100 e passa yard e 3 TD – mi aspetto un miglioramento mentale e fisico nelle prossime settimane, così da arrivare pronto quando conterà davvero – ma sembra chiaro che non sia più possibile utilizzarlo tanto quanto prima. In questa situazione serve quel giocatore che faccia il salto di qualità per prendersi il ruolo di Receiver-1 in campo, almeno fino a quando Kelce non ritroverà la sua miglior condizione e sempre con un occhio al futuro: quel giocatore, oggi, è Rice.

Il running game contro Atlanta ha visto come protagonista l’UDFA Carson Steele, RB conosciuto dai più forse per via del suo animale domestico: un dolce e affettuoso coccodrillo. Nella sua prima partita da titolare ha collezionato oltre 70 yard di guadagno in 17 corse totali, un ottimo punto di partenza per un ragazzo che si è conquistato il posto nei 53 da undrafted. La lunga assenza di Pacheco porterà Steele a giocare sempre con continuità, probabilmente assieme a Perine – valida scelta per passaggi sul corto – e Kareem Hunt, che ha firmato in settimana per la PS e verrà attivato probabilmente nelle prossime settimane.

In OL Wanya Morris ha preso il posto di Kingsley Suamataia come LT titolare: scelta comprensibile e condivisibile, viste le difficoltà tecniche mostrate dal rookie ex BYU contro Ravens e Bengals. Starà a Kingsley risolvere le sue lacune tecniche e dimostrare di poter diventare il LT titolare a lungo andare.

Come anticipato, la difesa è stata il motivo per cui i Chiefs sono riusciti a conquistare la vittoria. Chris Jones e Tershawn Wharton sono stati fantastici in DL, chiudendo gli spazzi per le corse interne di Atlanta, e le sack di Anudike-Uzomah – finalmente in (lenta) crescita – e Pennel, unite alla buona prestazione di Karlaftis, hanno giocato un ruolo decisivo per il risultato finale. Non buona è stata la prestazione di Danna, la cui partita è caratterizzata da un misero 4.0% di pass-rush win rate. Nick Bolton si è ripreso completamente dalla brutta partita di week 1 e ha giocato una gara da MVP: suo è il tackle-for-loss decisivo, che ferma i Falcons nel loro tentativo di convertire un 4°&1 negli ultimi istanti di gara. Fantastica è stata anche la prestazione di Chenal, che conferma le ottime impressioni di questo inizio di stagione. In secondaria si conferma l’ottimo Chamarri Conner (suo l’unico intercetto di Cousins) al contrario di Justin Reid, in calo rispetto alla stagione passata.

https://twitter.com/BradHensonPro/status/1838235845721014319

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La secondaria è stata un po’ troppo sporca nel finale, concedendo tre flag evitabili nell’ultimo drive dei padroni di casa, che hanno avuto la chance di tornare avanti nel punteggio fino a 56 secondi dalla fine. Incoraggianti le prestazioni di Watson e Nazeeh Johnson, oggi rispettivamente CB2 e CB3. Sfortunatamente la squadra concede ancora qualche big play troppo esplosiva, che rappresenta oggi una priorità da risolvere in vista delle prossime partite.

Come si è visto nelle scorse due partite, anche contro Atlanta è sembrato che la squadra fosse ancora indietro in termini di condizione. In difesa le big play concesse sono troppe, la secondaria deve trovare i suoi equilibri e la pass rush deve aumentare la propria pressione, in attesa del rientro di Charles Omenihu; in attacco Mahomes deve trovare la forma migliore, andranno trovate soluzioni al running game ora che Pacheco non vedrà il campo almeno per i prossimi due mesi e la WR-room necessita di maggiore pulizia e attenzione (vedere due WR quasi scontrarsi perché non hanno chiara la traccia da seguire non è stato molto bello…). Nonostante queste difficoltà la squadra ha dimostrato di essere mentalmente pronta a giocare i momenti chiave delle partite e a sfruttare ogni errore avversario.

TOP week 3 vs ATL:

  • Nick Bolton

Bentornato. Dopo un paio di partite non fantastiche, Bolton ha guidato meravigliosamente la difesa e, nonostante fosse uscito dal campo per infortunio poco prima, ha giocato e dominato lo snap decisivo.

https://twitter.com/Chiefs/status/1838055793762963661

  • Rashee Rice

Receiver 1. Ovunque si trovi crea danni alla difesa avversaria – e vederlo guadagnare YAC con questa costanza è fantasmagorico!!!

https://twitter.com/Chiefs/status/1838724308446654733

FLOP week 3 vs ATL:

  • Patrick Mahomes

Non ci siamo. Spesso fuori ritmo e talvolta lacunoso nei fondamentali, ha mancato più volte il WR libero vanificando chiamate tattiche efficaci. Lui stesso, onestamente, ne ha parlato nel post gara. Aspettiamo che torni ai Suoi standard.

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Filippo Manzoni

Ex arbitro di calcio nella bergamasca, ho scoperto la cultura sportiva americana e me ne sono innamorato. Tifoso dei Phoenix Suns, malato dei Kansas City Chiefs e di NFL.

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