Raheem Morris è il nuovo Head Coach degli Atlanta Falcons

Con una mossa a dir poco a sorpresa, gli Atlanta Falcons hanno scelto Raheem Morris come nuovo head coach della franchigia.

Ho un po’ esagerato nella prima riga perché i Falcons avevano fatto ben due interviste a Morris prima di sciogliere le riserve, ma altrettanto era successo ad altri tra cui Bill Belichick e Jim Harbaugh, decisamente profili ben più quotati dell’oramai ex defensive coordinator dei Los Angeles Rams.

Sicuramente la scelta di Morris, per le tempistiche con cui è arrivata, è stata forzata proprio dalle condizioni dei due sopra citati. Presumibilmente la dirigenza di Atlanta non ha creduto nella volontà del guru di rimettersi in gioco dopo ventiquattro stagioni spese ai New England Patriots in un team che onestamente non è nemmeno lontanamente materialmente da corsa al Super Bowl immediata capendo anche che questa sarebbe stata una situazione a breve termine, cosa che ad Atlanta non era assolutamente. Presumibilmente lo staff di ricerca aveva puntato deciso nella direzione dell’ex head coach di Michigan ma con la sua assunzione ai Chargers si sono trovati spiazzati e sono dovuti andare su una scelta secondaria.

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Perchè dico questo? Per quanto Raheem Morris abbia fatto bene nel suo periodo da coordinatore difensivo ai Los Angeles Rams, i suoi numeri e le sue prestazioni non sono parsi tali da permettergli una occasione del genere, sembrano esserci figure ed elementi sulla carta migliori tant’è che anche nell’universo Rams c’è più di qualche d’uno molto contento di essersi tolto di torno Morris come coordinatore. Inoltre, il nativo di Newark era già gravitato nel mondo Falcons quando allenò il lato offensivo durante la gestione di Dan Quinn prima del passaggio a defensive coordinator nel 2020, nel cui ruolo risolse qualche grattacapo alla squadra, fino ad ottenere il ruolo ad interim nello stesso anno nella cacciata dell’attuale defensive coordinator dei Dallas Cowboys, salvo poi non ottenere il ruolo in pectore per la scelta di andare su Arthur Smith.

Morris non è tuttavia nuovo al ruolo di head coach in quanto già a Tampa Bay nel 2009 aveva ottenuto tale ruolo all’età di 32 anni. Dopo un inizio nel college football tra Hofstra e Cornell, l’arrivo ai Buccaneers nel 2002 come defensive quality control sotto al gestione Gruden e la vittoria immediata del Super Bowl. Rimarrà altri anni in Florida, salvo il 2006 speso come defensive coordinator a Kansas State, anche sotto altre gestioni fino ad ottenere il ruolo di head coach sopra citato. I Risultati in questo ruolo parlano di un laconico 17-31 che giocoforza gli costò il posto. Da li l’immediato rientro nei ranghi “secondari” dello staff di quei famosi Washington Redskins 2013 di Mike Shanahan di cui si parla ormai all’infinito, prima di arriva ai Falcons nella gestione Quinn. Il resto è storia recente.

Cavallo di ritorno dunque, che tre anni fa non era pronto ma ora con un anello vinto da coordinatore a Los Angeles arriva con gli estremi del prototipo tipo di head coach per Atlanta. Tuttavia rimane innegabile come su di lui aleggino tutt’ora molti dubbi.

Chiaramente il focus principale va sul capito quarterback dove nessuno di quelli presenti sembra dare fiducia per il futuro e per la prossima stagione si valuta l’innesto di un veterano della NFL. Questa la sua prima scelta da operare come capo allenatore ma allo stesso tempo una possibile scusare in caso di fallimento.

A livello coordinatori vedevamo come unico nome attualmente in lizza quella del quarterback coach dei Rams Zac Robinson, classica reunion dal team precedente, ed infatti è arrivata l’ufficialità nelle ultime ore, mentre a livello difensivo sono due i nomi che stanno circolando. Quello di Sean Desai, che a detta di molti era un enfant prodige del coaching ma alla prima stagione da coordinatore agli Eagles ha fallito, che vedo difficile e ingombrante vista la presenza di Morris e quello del Dl coach dei Cowboys Aden Durde.

A coach Raheem Morris il compito di farci ricredere.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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