NFL Draft 2024: Bears, Caleb Williams è la prima scelta assoluta!

Non poteva andare altrimenti, non questa volta. Caleb Williams era l’uomo su cui puntare, il prescelto della classe. Meglio evitare sorprese, trade e improvvisi scompensi cardiaci come nel recente passato Bears.

Una mossa, quella di Williams (qui la sua scheda), che pare essere stata messa in cantiere già da tempo dal front office di Chicago; cedere una prima scelta non è mai semplice per ovvie ragioni, ma Ryan Poles lo ha fatto esattamente dodici mesi fa. Un piano disegnato con precisione, intuito e perchè no un pizzico di follia, quella che ha portato la stretta di mano con Carolina in un affare che a suo modo potrebbe aver segnato la storia dei prossimi anni in NFL.

Poles gioca la sua carta, di fatto un asso. L’asso “bello”, che come insegnano i grandi giocatori di scopone si tiene in mano fino al momento giusto facendo ballare le carte e solo quando l’occasione si presenta ghiotta si taglia. Nella partitina del draft sono due giri consecutivi che il mazziere serve a Ryan Poles  l’asso di denari e lui lo tiene sapientemente in mano. L’anno scorso non sembravano esserci gli estremi per spendere una giocata di così ampio valore, dunque perchè non tergiversare e utilizzare la pazienza come arma principale? Pazienza che a tratti è risultata snervante, specie per coloro che da tempo gridano vendetta per i brutali fallimenti del football nella Windy City. Però dicevano che la calma e la pazienza sono le vere virtù dei forti, ora vedremo se l’antico detto varrà ancora.

Pubblicità

In tutto questo meccanismo c’è dell’arte.

Elaborare un’idea e trasformare la fase creativa in un prodotto tangibile è un processo complicato in cui ogni passaggio deve essere fatto con meticolosità, con grande scrupolo e accuratezza. Credo che il GM dei Bears, tra un silenzio e una parola di troppo, abbia saputo gestire il tutto dimostrandosi superiore; e quando scrivo superiore non mi riferisco al fatto che oggi la prima scelta assoluta NFL, quella più ambita, sia finita nelle sue mani. Intendo rimarcare la sua capacità nel gestire la situazione fino in fondo specie quando le cose andavano malissimo, perchè prendere un team da zero e riposizionarlo sulla mappa nel giro di un paio di stagioni non è cosa da sottovalutare. Oltretutto si parla di un team con il futuro compromesso dalle scelte del passato, sia in termini salariali, sia in materia di draft.

Non abbiamo ancora dimenticato come gente del calibro di Khalil Mack, Roquan Smith o Robert Quinn sia stata fatta scendere dalla barca in modo più o meno elegante… Oppure Justin Fields, pagato un prezzo elevato nell’ennesimo trade up di Ryan Pace (e poi scontato come una pena sul campo da Poles) e scaricato a Pittsburgh per un pugno di noccioline. In quei frangenti il mondo Bears si è rivoltato con ira nei confronti della proprietà, mettendone in discussione tutti gli aspetti gestionali possibili e avanzando ogni tipo di richiesta/insulto. Poi nel giro di un attimo sembra tutto bello perchè è arrivato Caleb Williams e nessuno all’improvviso ricorda più niente. Di base perchè noi tifosi siamo spesso abituati a ragionare con l’istinto e con l’eccitazione, o con la rabbia del momento.

Oggi però non possiamo far finta di niente e non riconoscere quanto dovuto a chi ha gestito la strategia per arrivare al 26 aprile 2024 portandoci su di giri come mai prima d’ora: Ryan Poles, al quale vogliamo offrire i dovuti elogi (anche perchè fatte le sue mosse, d’ora in avanti lui scomparirà e si parlerà solo di Caleb no?). Concediamogli il suo momento.

Insomma nella notte arrivano due potenziali stelle pescate tra le prime dieci della classe 2024: Caleb Williams e Rome Odunze.

Il QB vincitore dell’Heisman Trophy 2022 da USC si porta dietro una stagione (la sua seconda al college) da oltre 4.500 yard lanciate con 30 touchdown. In oltre 100 anni di storia nessun quarterback dei Chicago Bears ha mai raggiunto le 4.000 yard o i 30 TD Pass. Questo è il dato più importante, quello su cui concentrarsi e che, a ragion di logica, giustifica tutto l’entusiasmo possibile e immaginabile nella scena Bears.

Al suo fianco, selezionato con la scelta n°9, arriva Rome Odunze da Washington. Forte ricevitore con due stagioni al college sopra le 1.000 yard, l’ultima da 1.640 yard in ricezione e 13 TD.

Williams-Odunze, la giovane coppia ha il suono di un one-two punch letale.

Un binomio da brividi che diventa l’assetto, nonchè la colonna portante dell’attacco di Chicago per i prossimi anni. Aggiungiamo che un certo DJ Moore e un altro ricevitore (a caso) tipo Keenan Allen siano già alla Halas Hall ad attendere i “novellini”, e che D’Andre Swift sarà pronto a partire da dietro.

Pubblicità

Nell’insieme sembra tutto spaventoso.

La storia ci insegna che Chicago ha sempre costruito il suo successo dalla difesa, ma oggi il mood sembra essere cambiato anche da queste parti e se la scelta di Caleb Williams era obbligata, quella di Odunze non lo era affatto. In un draft NFL che per più di due terzi ha optato sull’attacco a discapito della difesa, i Chicago Bears hanno rincarato la dose raddoppiando la quota offensiva e scrollandosi così dalle spalle i fantasmi della tradizione passata per guardare finalmente al futuro.

alex cavatton firma area 54

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.