Guida al Super Bowl LVIII per assoluti principianti

Il football americano è uno sport fantastico, ma ha sicuramente un difetto: fa di tutto per respingerti, per sbatterti in faccia un muro di pause interminabili e regolamenti oscuri che gli impediscono di mostrare da subito tutto ciò di bello che ha da offrire. Come una persona che sembra burbera e scontrosa e poi una volta che la conosci ti dimostra di avere un cuore d’oro, per 364 giorni all’anno la NFL resta una lega complessa, criptica e persino incomprensibile ai non adepti.

Poi arriva il giorno 365, quello in cui il football finalmente ammicca anche a chi già non lo segue. Ovviamente parliamo del giorno del Super Bowl, un evento che profuma di Stati Uniti come gli hamburger e la torta di mele e che forse per questo riesce almeno ad incuriosire tante persone che normalmente non si approccerebbero mai alla NFL.

Se state leggendo queste righe probabilmente fate parte di questa categoria di persone scettiche e incuriosite allo stesso tempo. Probabilmente  vi ha taggato un amico con una fissa per la palla ovale (da queste parti la chiamiamo “sferoide prolato”) che non avete mai capito del tutto. Tanti di voi quindi sono nella situazione di Norberto, un amico che due anni fa mi contattò via Twitter  per chiedermi come prepararsi alla prima partita di football della sua vita, non a caso proprio un Super Bowl, con queste parole:

Pubblicità

Albi ho deciso che il Super Bowl di quest’anno sarà la mia prima partita di football. Cosa devo sapere per riuscire a seguire la partita? La mia totale conoscenza sul football si basa sui giocatori Nba che ogni tanto commentano e sull’aver visto Blue Mountain State. Cosa devo sapere per riuscire a seguire la partita?

Anche a un paio d’anni di distanza dallo scorso Super Bowl, e a pochi giorni da quello che ci aspetta, rispondere a queste curiosità mi sembra un ottimo modo per rivolgermi a tutti voi che vi apprestate a godervi il vostro primo incontro di football.

Partiamo col dire che le domande di Norberto mi hanno colpito perché mi hanno riportato alle prime partite di football che ho visto nella mia vita, ovviamente tutti Super Bowl, e ricordo distintamente il misto di stupore e frastornamento che provai all’epoca. Nelle risposte al suo messaggio gli ho scritto tutti i consigli che avrei voluto qualcuno avesse dato al me 17enne alle prese con il primo quarto di Packers – Steelers nel 2010. A meno di una settimana dal kickoff tra Kansas  City Chiefs e San Francisco 49ers mi auguro che queste dritte vi permettano di godervi il più possibile il vostro primo appuntamento con lo sport più bello del mondo, sperando che quella di domenica  sia la prima di una lunga serie di domeniche passate davanti ad una partita NFL.

Siamo pronti? Blue 15, set hut!

Consiglio preliminare: DOVE GUARDARLA

Il Super Bowl sarà trasmesso in diretta da DAZN con studio pre-partita, commento in lingua italiana e sarà disponibile per qualche giorno sulla piattaforma. La finale sarà trasmessa in chiaro su Italia 1 e ovviamente con commento in italiano. Il Super Bowl sarà disponibile anche sul Game Pass, (in promozione a 99 centesimi) il servizio di streaming online della NFL, con copertura totale per tutta la settimana e possibilità di rivederlo nei giorni successivi.

Primo consiglio: ENJOY THE SHOW

Il primo consiglio che vi do è anche il più semplice: godetevi lo spettacolo. La tattica, la tecnica e la strategia imparerete ad apprezzarli col tempo, ma quello che potrete ammirare da subito è vedere i migliori atleti del mondo fare cose che si possono fare solo su un campo da football: bisonti di 140 kg muoversi con la coordinazione di una ballerina, centometristi strappati alle olimpiadi muoversi a velocità che non credevate possibili, centauri mezzo uomo-mezzo cannone che riscrivono le regole della balistica umana lancio dopo lancio. Quindi godetevi touchdown, ricezioni, placcaggi, collisioni e apprezzate il livello di atletismo che solo la NFL può regalare. Se resisterete almeno fino all’half time show di Usher  avrete ottime possibilità di assistere a qualcosa di assurdamente spettacolare, persino leggendario, e  che magari un giorno meriterà di entrare nella compilation che vi lasciamo qui sotto per darvi un antipasto di quello che il football americano può offrire.

Secondo consiglio: IMPARATE LE REGOLE DI BASE

Ok i fuochi d’artificio, ma un minimo di regole d’ingaggio bisogna conoscerle. Vi giuro che sono meno complicate di quello che sembra, soprattutto perché per guardarvi una partita vi basterà sapere quelle di base. Per vostra fortuna, qualche tempo fa Emanuele Sortino ha condensato l’ABC regolamentare in un fantastico video, cliccate sull’immagine che trovate qui sotto per guardarlo. Poi certo, la cosa migliore è sempre guardarla insieme ad un amico più esperto che sappia rispondere ai vostri dubbi.

come si gioca a football the bootleg

Terzo consiglio: OTTIMIZZARE LE PAUSE

Uno degli aspetti più repellenti del football è sicuramente il numero di pause che spezzano il ritmo del gioco, insopportabile soprattutto per chi è abituato allo scorrere placido e regolare del tempo nelle partite di calcio. Vorrei trovare un modo per nobilitare queste interruzioni, ma vi mentirei se vi dicessi che dopo anni di football mi sono abituato a timeout, two minute warning e pause tra i quarti. Quello che ho imparato a fare, però, è rendere fruttuosi i tempi morti della partita. Come, direte voi? Beh, se non possiamo rendere le pause più brevi, almeno possiamo renderle appetitose. Si stima che durante la domenica del Super Bowl gli americani consumino 325 milioni di galloni di birra e più di un miliardo di alette di pollo. Se volete provare l’esperienza completa del football americano, allora finire la partita a stomaco vuoto non è un’opzione. Per fortuna i nostri Giorgio Prunotto e Gabriele Balzarotti hanno scritto il libro perfetto per imbastire al meglio la vostra tavola. Si chiama Football a morsi ed è esattamente quello che sembra: una guida gastronomica alle 32 franchigie della lega, comprensiva di altrettante ricette e aneddoti sulle squadre e sulle città che le ospitano. Io andrò di buffalo wings, le saporitissime alette di pollo consumate dai tifosi dei Bills, ma il libro è davvero in grado di soddisfare qualunque palato e mettere a dura prova qualunque sistema digestivo.

Per quanto mi riguarda, durante le pause uso la mano che non sta reggendo una birra o una fetta di pizza per fare un salto su Twitter a leggere opinioni, riguardare gli highlights e gustarmi la vagonata di meme prodotta dall’internet. Insomma, tra un giro sui social network e un giro di nachos anche l’interminabile Half time show passerà veloce come un punt return di Devin Hester.

Ok, forse ho esagerato, niente è più veloce di un punto return di Devin Hester

Pubblicità

Quarto consiglio: CONOSCETE I PERSONAGGI

È vero, bardati dietro casco e paraspalle i giocatori di football sembrano soldatini tutti uguali, indistinugibili e anonimi. In realtà la NFL offre un bestiario di personaggi che non ha niente da invidiare a nessun altro sport (diciamo che Blue Mountain State esagerava solo  fino a un certo punto), quindi sfruttate i giorni che vi separano da domenica per provare a conoscerne il più possibile tra quelli di 49ers e Chiefs. Guardatevi qualche video per capire che ruolo e che giocatore vi incuriosisce di più, scrutate oltre la visiera del casco e decidete quale protagonista vi ispira più simpatia. Questo, secondo me, è il consiglio più importante di tutti: lo sport è fatto di storie, e il football ne ha per tutti i gusti: di rivalsa, di redenzione, di successo, di sconfitta. Prima di salutarvi non  posso che presentarvi quelli più in vista.

Dopo “Tom Brady il marito di Gisele”, il fatto che mia madre abbia sentito parlare di “Travis Kelce quello che sta con Taylor Swift” mi ha confermato che il tight end dei Chiefs è ufficialmente un personaggio conosciuto anche al di fuori dei 50 stati.

Ovviamente Kelce è molto, molto di più del first gentleman della più grande popstar globale. Ha segnato più touchdown ai playoff dei Grammys vinti da Taylor (19 contro 12) e, da consumato habitué dei palcoscenici  più prestigiosi, c’è da scommettere che domenica lo vedremo raggiungere quota 20. Se le coppie glamour non fanno per voi e ai braccialetti dell’amicizia preferite le cinture della  WWE, il vostro uomo è l’altro grande tight end in campo, George Kittle.

Mia madre non ha di certo mai sentito parlare di un altro protagonista della serata, Brock Purdy, del quale non risultano relazioni con cantanti di successo. Per un giocatore di così basso rango (è stato l’ultimo scelto al Draft del 2022) entrare in NFL è stata un’impresa paragonabile ad entrare nei DM di Taylor Swift, figuriamoci portare la squadra al Super Bowl alla prima stagione iniziata come titolare. In quanto neofiti non avete fatto ancora in tempo a sorbirvi i tossici dibattiti sul suo reale valore tecnico e potete godervi in santa pace quella che è a tutti gli effetti una bellissima storia di football.

Parafrasando José Mourinho, se per Purdy il Super Bowl è un sogno, per il suo allenatore la conquista del Lombardi Trophy è sempre più simile ad un’ossessione. Kyle Shanahan è Guardiola al Manchester City: nessuno gioca meglio di lui, tutti copiano i suoi schemi, ma alla fine a vincere sono gli altri. Nonostante il suo impareggiabile genio tattico Shanahan si è visto scivolare tra le mani il Super Bowl già due volte, una da assistente degli Atlanta Falcons e l’altra come capo allenatore dei 49ers, sempre contro i Chiefs. Che l’11 febbraio di Shanahan possa essere il 10 giugno di Guardiola? Non sarà facile, perché per esorcizzare i propri demoni i 49ers e il loro coach dovranno vedersela con il più forte di tutti. Patrick Mahomes gioca per la Gloria con la G maiuscola. Dovesse vincere anche questo, saremmo a tre Super Bowl vinti e quattro disputati nei primi sei anni di carriera da titolare, numeri leggendari e che significherebbero un inizio di carriera in scia alla leggenda per eccellenza, Tom Brady.

Appassionarsi oggi al football significa godere di un privilegio che di rado viene concesso a chi segue lo sport. Significa seguire questo fenomeno assoluto nella corsa verso la cima del Monte Olimpo, accompagnare un campione durante una corsa contro la storia la cui prossima tappa è prevista proprio a Las Vegas questo 11 febbraio.

Fossi in voi, io un pensierino ce lo farei.

 

Ps: se avete amici calcistici cliccate sull’immagine per una guida molto utile 🙂

calcio football americano

 

Merchandising Merchandising

Alberto Cantù

Se vi è piaciuto questo articolo e in generale vi interessa l'analisi tattica della NFL, potete trovarmi su Twitter.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.