Profondo Roster 2023: Tampa Bay Buccaneers

A tre turni dal termine della regular season i Tampa Bay Buccaneers sono in vetta ad una NFC South il cui livello è piuttosto modesto (tutti i team hanno una percentuale di vittorie uguale o inferiore al 50%) ma che è davvero incerta, visto che gli stessi Bucs, i Saints e i Falcons sono racchiusi nello spazio minimo di una gara.   

OFFENSE

Vero, passare dal sette volte vincitore del Super Bowl Tom Brady a Baker Mayfield fa un certo effetto, ma l’ex prima scelta dei Cleveland Browns (e in assoluto dei draft 2018) ce la sta mettendo davvero tutta, caratteristica tipica di questi suoi anni in NFL. Forse, schiacciato dal peso della responsabilità di essere stato il primo giocatore scelto in assoluto in un draft, Mayfield non ha mai convinto in un contesto per altro non agevole a Cleveland, con continui cambi di coaching staff. Dopo l’ennesima stagione deludente, i Browns quindi l’hanno scaricato per far posto a DeShaun Watson, e il buon Baker si è trovato nel 2022 in una situazione persino peggiore a Carolina. Mollato a metà stagione dai Panthers, Mayfield ha trovato casa con i Rams con i quali non ha demeritato e così i Buccaneers orfani di Brady hanno deciso di dargli una chance.

Fin qui la stagione di Mayfield è stata tutt’altro che perfetta (prima della grande prestazione di domenica contro Green Bay, l’ex prodotto di Oklahoma era stato sotto il 50% di completi sia contro Atlanta che contro Carolina), e in alcune gare è stato troppo titubante, però nel complesso il nativo di Austin in Texas sta probabilmente trovando la migliore annata della sua carriera. Mayfield ha un nuovo, e relativamente inesperto offensive coordinator in Dave Canales, ma dall’era Brady (e anzi addirittura dall’era Winston) ha ereditato due fior di ricevitori come Mike Evans e Chris Godwin. Tanto per darvi un’idea, in dieci anni di carriera (2023 compreso) Evans è sempre andato oltre le 1000 yards, e Godwin ha fatto lo stesso dal 2019 con l’eccezione del 2020 quando un grave infortunio lo privò dell’ultimo quarto di stagione.

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Il terzo ricevitore in fatto di catch è il rookie Trey Palmer che però nonostante sia rimasto in campo per ben 608 snap (Evans ne ha giocati appena un centinaio in più) ha all’attivo appena 29 ricezioni, cioè meno della metà di Godwin (68 palle catturate) ed Evans (66). Con 15 ricezioni c’è poi Deven Thompkins che rispetto all’ano da rookie sta giocando molto di più ma ha una media a ricezione (5,5 yard) decisamente bassa per un receiver di ruolo.

A parte i due fenomeni Godwin ed Evans, i bersagli preferiti di Mayfield sono così il runner Rachaad White, che si sta rivelando un terminale decisamente sicuro (il runner ha infatti all’attivo 50 catch su 55 palloni lanciati nella sua direzione) e il promettente tight end Cade Otton che ha totalizzato per ora 42 ricezioni e 4 mete, secondo nel team della baia dietro solo a Evans nettamente primo con 11.

Se il passing game dei Bucs tutto sommato non sta andando male, altrettanto non si può dire per un running game che è il ventinovesimo per yard guadagnate e addirittura l’ultimo in fatto di yard per corsa. Dopo l’addio al runner del Superbowl Fournette, Rachaad White è diventato il titolare in maglia arancione, però, soprattutto nelle prime giornate, il numero 1 ha decisamente faticato, tanto che nelle prime dieci giornate la media a portata era di 3,2 yard. Poi dalla gara di fine novembre contro Indianapolis le cose sono migliorate ma certamente il running game di Tampa Bay rimane in work in progress. Ancora del reparto running back fanno parte anche l’esperto Chase Edmonds, già con Arizona, Denver e Miami, giocatore non in grado di reggere da solo il peso di un backfield ma difficile da placcare in campo aperto e bravo a ricevere fuori dal backfield, ed il rookie Sean Tucker mentre la scorsa settimana è stato tagliato, dopo tre anni in casacca Bucs Ke’Shawn Vaughn.

La linea offensiva ha nei due tackle Luke Goedecke (schierato a destra) e, soprattutto, Tristan Wirfs, che gioca invece a sinistra, i due interpreti migliori, con quest’ultimo che ad appena 24 anni ha già all’attivo due Pro Bowl. Il centro è invece Robert Hainsey, che sta rimpiazzando Ryan Jensen che per il secondo anno consecutivo ha subito un infortunio in pre season che l’ha messo fuori causa per tutta la stagione. Hainsey ha onestamente iniziato maluccio, poi nelle ultime giornate è andato meglio. Le due guardie sono invece Aaron Stinnie a sinistra ed il rookie seconda scelta Cody Mauch a destra, io quale però sta avendo un impatto con la NFL tutt’altro che indolore. Nei primi due mesi di campionato, Stinnie è stato praticamente sempre ai box ed al suo posto ha giocato, senza demeritare, l’esperto ex Steeler e Charger Matt Feiler.

Buccaneers Panthers

DEFENSE

Per una dozzina di anni, fra la fine degli anni novanta e i primi anni duemila, la difesa dei Bucs è sempre stata fra le prime della NFL. Dal 2009 in poi però sono state molte le stagioni in cui la difesa in arancione non è stata certo impeccabile, e questo 2023 non fa eccezione, visto che il reparto si trova al ventiseiesimo posto per yard concesse. In realtà, trascinata dall’ottimo tackle Vita Vea, la difesa sulla corsa occupa un ottimo nono posto con Vea che spesso viene affiancato dal rookie prima scelta Calijah Kancey che dopo una partenza di stagione un po’ difficoltosa sta ora giocando sicuramente meglio. Da notare tra l’altro che pur giocando all’interno della linea e pur avendo saltato un paio di partite, Vea è i leader nei sack con 5,5 e Kancey comunque è già arrivato a quota 4. Quando i Bucs si schierano con tre linemen Vea e Kancey sono affiancati dalla seconda scelta del 2022 Logan Hall o dal più esperto Greg Gaines che sono poi gli atleti chiamati di più in causa per far riposare i titolari. Della rotazione dei tackle fa parte anche William Gholston che ha all’attivo un intercetto.

Gli edge rusher titolari delle ultime gare sono Shaquill Barrett e Yaya Diaby, con quest’ultimo che nelle ultime tre gare ha “scippato” il posto di “starter” a Joe Tryon-Shoyinka. Il giovane Diaby ha finora messo a segno 5 sack, mentre Barrett dopo una serie di stagioni ottime (addirittura mostruosa quella del 2019 con 19,5 sack) da due campionati ha visto il suo rendimento scendere decisamente. La coppia Barrett e Diaby è inoltre anche quella che assicura un attimo di copertura in più sul running game. Le prime riserve per gli edge rusher sono Tryon-Shoyinka e il versatile Anthony Nelson, in grado di giocare anche all’interno della linea.

I due linebacker titolari incontrastati degli ultimi 4 anni sono stati Lavonte David e Devin White, ma quest’ultimo ha vissuto una stagione turbolenta a partire dalla richiesta di prolungamento del contratto in offseason respinta però al mittente. White è partito bene poi però il suo rendimento è calato e ci sono voci sul fatto che la sua “attitudine” nelle ultime settimane abbia lasciato parecchio a desiderare. White è rimasto fuori un paio di settimane per un guaio al piede, poi ha saltato anche la gara contro i Packers per motivi non del tutto chiari e il coaching staff ha trovato in K.J. Britt un buon sostituto, tanto che non è assolutamente da escludere che il numero 45 avrà una maglia di colore diverso nel 2024. Del reparto linebacker fa parte anche il rookie SirVocea Dennis, utilizzato fin qui col contagocce, ma che ha fatto vedere cose buone negli sprazzi in cui ha giocato.

Il reparto defensive backs ha il suo leader nella fortissima safety Antoine Winfield che oltre a essere ottimo in copertura ha numeri davvero impressionanti, con 2 intercetti, 5 fumble forzati, 4 sack e 65 placcaggi. La seconda safety in campo di solito è Ryan Neal che gioca più lontano dalla LOS rispetto al collega di reparto. Le due riserve sono Dee Delaney e il rookie Kaevon Merriweather, che dopo aver giocato ad inizio stagione solo negli special teams da un mesetto sta trovando spazio anche in difesa, e ad esempio nella sfida di domenica contro Green Bay, con l’assenza di Neal, si è alternato spesso con Delaney.

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Il reparto cornerback invece sta vivendo una stagione decisamente difficile a partire dai due veterani Jamel Dean e Carlton Davis che hanno, a parziale scusante, anche avuto parecchi guai fisici. Nell’ultime partita insieme a Dean è partito titolare Zyon McCollum, atleta al secondo anno che sta alternando buone prestazioni a giornate da dimenticare, mentre lo slot cornberback è Christian Izen, che da free agent rookie si è ritagliato un posto in squadra importante in un gruppo che sta faticando (la difesa dei Buccaneers è infatti trentunesima, dunque penultima per yard concesse per via aerea).

LA SORPRESA

Non sempre è stato impeccabile, ma in un team nuovo (l’ennesimo), con un coordinator nuovo e alle prime armi, Baker Mayfield ha assolutamente fatto il suo dovere. Nel 2023 il tanto bistrattato (spesso giustamente) QB ha un rating superiore a quelli di Josh Allen, Mahomes e Herbert, e le 3315 yard lanciate lo pongono al quindicesimo posto in NFL.

LA DELUSIONE

In un team che sta comunque avendo una stagione in chiaroscuro, non credo ci siano dubbi sul titolo a Devin White, deludente sul campo e, nelle ultime giornate, pare anche fuori di esso.

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