Profondo Roster 2023: Houston Texans

Undici vittorie totali: questo è stato il bottino degli Houston Texans fra il 2020 ed il 2022, praticamente lo stesso numero di successi conquistati nella sola annata 2019, quando la squadra allenata da Bill O’Brien e guidata in campo da Deshaun Watson chiuse 10-6. In quel triennio la compagine texana ha vissuto davvero un periodo travagliato, culminato con le pesantissime accuse di molestie sessuali durante delle sessioni di massaggi a carico dell’allora quarterback Watson.

Da questa estate però la franchigia rossoblù sembra aver finalmente imboccato la strada giusta, a partire dalla scelta di un head coach giovane ed ambizioso come DeMeco Ryans, reduce dai fasti e dai “nefasti”, in questo caso però positivi, ottenuti con la difesa dei 49ers. Il neo head coach ha confezionato con il GM Caserio un super draft ed ora i Texans viaggiano con un record positivo (6-5) e sono in piena lotta per i playoff. Vero, Houston aveva due scelte fra le prime tre assolute, ma come molti team dimostrano, l’avere scelte alte non sempre è sinonimo di draft di successo.

OFFENSE

C.J. Stroud è stato il secondo giocatore scelto nei draft 2023, ed il secondo quarterback, ma finora, a livello di prestazioni, fra lui e Bryce Young, draftato primo assoluto da Carolina, non c’è davvero partita. Stroud è secondo nella NFL per yard lanciate con 3266, terzo fra i QB titolari per “yards per tentativo” con 8,4, settimo per td pass lanciati con 19 e sesto, sempre fra i registi titolari, con un rating di oltre 100. Con queste statistiche Stroud è un serissimo candidato al titolo di Rookie of the Year non solo per l’attacco ma an che per quello generale. Quel che stupisce del giocatore prodotto di Ohio State è la grande mobilità che gli consente di guadagnare tempo prezioso unita alla tranquillità, inusuale soprattutto per un regista così giovane, che lo porta a trovare la migliore soluzione anche in situazioni difficili.

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E in generale il passing game di Houston è decisamente più efficace del running game visto che i Texans sono secondi in NFL per yard guadagnate per via aerea e appena ventisettesimi per yard ottenute con le corse.

Il reparto ricevitori è guidato da Nico Collins e Tank Dell, entrambi ventiquattrenni (ma il primo è già al terzo anno in NFL mentre Dell è un rookie) che hanno ricevuto più o meno lo stesso numero di palloni (50 a 47) con una media a ricezione davvero notevole (16 yard per Collins, 15 per Dell) e ben 12 touchdown totali messi a segno. A quota 30 ricezioni c’è poi l’esperto trentunenne Robert Woods, uno che non avrà più nelle gambe i 90 catch di qualche anno fa con i Rams ma che rimane un bersaglio sicuro per Stroud, mentre a quota 21 palle catturate c’è l’ex Cowboy Noah Brown che è un altro pericolo sul profondo visto che riceve alla clamorosa media di 20 yard per catch ma che in questo 2023 è stato limitato da un problema al ginocchio. Del gruppo receiver fa parte anche lo sfortunato John Metchie che ha saltato la sua stagione da rookie dopo che gli era stata diagnosticata una forma di leucemia e che quest’anno, fra qualche acciacco e l’esplosione di Dell sta faticando a trovare spazio anche se, quando è stato chiamato in causa non ha certo demeritato.

Il tight end titolare dei Texans è quel Dalton Schultz che pure proviene da Dallas ed ha già raggiunto quota 40 ricezioni. Schultz è stato ingaggiato per offrire una valvola di sicurezza importante per Stroud e fino alla gara con Cincinnati di metà novembre aveva una media di quattro ricezioni a partita. Poi nelle ultime due partite Schultz ha messo a segno appena 3 catch e nella sfida con Jacksonville di domenica ha giocato meno snap del collega Brevin Jordan. Nelle ultime settimane per la verità, Schultz ha avuto qualche problema muscolare, ma in ogni caso sarà interessante vedere se Jordan avrà sempre più spazio in attacco o se Schultz si riprenderà lo scettro di tight end titolare (d’altronde finora in otto partite Jordan ha appena 6 palle catturate).

Ad inizio stagione il runner al secondo anno Dameon Pierce era il titolare incontrastato ma dopo le prime otto gare le sue statistiche dicevano 109 portate per 289 yards; media a portata un terribile 2,65 yard. Poi nella gara contro Carolina, Pierce è andato k.o. e gli è subentrato l’ex Bill Devin Singletary, che dopo un match così così contro Tampa ha giocato due partite notevoli contro Cincinnati ed Arizona.  Domenica contro i Jaguars è rientrato Pierce, ma sia lui che Singletary hanno decisamente faticato. Vedremo nel prosieguo della stagione se quest’ultimo erediterà il posto da titolare ma in ogni caso il running game sarà qualcosa si cui la dirigenza dei Texans e coach Ryans dovranno lavorare in offseason.

La linea offensiva, uno dei punti deboli dell’attacco negli ultimi anni, si sta disimpegnando invece finora piuttosto bene anche se domenica contro i Jaguars ha faticato. In più contro Jacksonville è andato k.o. il solido Tytus Howard che ha purtroppo terminato anzitempo la stagione, altro colpo ad un reparto che già non era stato troppo fortunato alla voce infortuni. Al suo posto giocherà come guardia a sinistra il rookie Juice Scruggs, scelto al secondo giro, che già aveva avuto problemi muscolari in pre-season. L’altra guardia è l’esperto Shaq Mason mentre al centro gioca Michael Deiter che ha sostituito, con alti e bassi, un altro rookie, Jarrett Patterson. Patterson, pur essendo stato scelto solo al sesto giro, stava performando molto bene prima di andare k.o. per la frattura del perone che lo terrà lontano dai campi fino a fine 2023. 

I due tackle sono, a sinistra Laremy Tunsil, l’elemento di maggior classe del gruppo, e a destra George Fant che, soprattutto sul passaggio, sta forse giocando il miglior football della sua carriera. Del gruppo degli offensive linemen fanno parte anche Josh Jones, che ha sostituito Tunsil in alcune partite ad inizio stagione, e l’interessante Kendrick Green che ha giocato guardia titolare a destra per tre gare prima di soffrire un infortunio al ginocchio che ne ha compromesso la stagione proprio contro il suo ex team, i Pittsburgh Steelers.

Stroud Texans Buccaneers

DEFENSE

La difesa guidata da coach Matt Burke ha numeri “opposti” rispetto all’attacco, poiché è decisamente più efficace sulla corsa (ottavo posto per yard concesse) rispetto al passaggio (ventisettesimo posto).

I due linemen più utilizzati sono l’ex Jet Sheldon Rankins e Maliek Collins con Kurt Hinish e Khalil Davis come prime riserve. I due titolari fanno la differenza soprattutto a livello di pass rush, con Rankins già arrivato a quita 4 sack mentre Collins è a 2,5.

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I due edge rusher principali sono il rookie terza scelta assoluta Will Anderson e Jonathan Greenard. Quest’ultimo è il leader del team con 7 sack, ma Anderson ha comunque all’attivo tre sack e dieci hit sui registi avversari e sta giocando davvero bene anche nel contrastare il running game avversario. Del gruppo di edge rusher fanno parte anche il veterano trentacinquenne Jerry Hughes, che dopo una vita passata a Buffalo, lo scorso anno all’esordio a Houston ha messo a segno 9 sack, ed il rookie Dylan Horton che però due settimane fa ha annunciato che si sarebbe preso una pausa a tempo indefinito dal football giocato per occuparsi della sua salute. Così la dirigenza dei Texans ha messo sotto contratto Kerry Hyder, altro veterano già con coach Ryans ai tempi dei 49ers. 

Il reparto linebacker ha vissuto uno sviluppo interessante perchè il veterano Denzel Perryman doveva “ancorare” l’intero gruppo nel ruolo di middle linebacker con Chris Harris, atleta al secondo anno, ed Henry To’o To’o, rookie, a fargli da spalle nell’outside. La stagione di Perryman è stata però alquanto movimentata fra un infortunio alla mano, una giornata passata a guardare i compagni per decisione dl coaching staff e una sospensione di tre turni, poi ridotti a due, per le continue violazioni delle regole della NFL riguardo la salute dei giocatori (leggi una serie di placcaggi decisamente fuorilegge). To’o To’o ha così spesso preso il suo posto in mezzo alla difesa e onestamente l’esordiente non se l’è cavata male. Harris anche si sta disimpegnando bene, soprattutto sul passaggio, ma la vera sorpresa è arrivata da Blake Cashman che dopo aver disputato tre stagioni costellate dagli infortuni con i Jets, e un 2022 a Houston soprattutto con gli special team, è letteralmente esploso in questo 2023 ed è fra i migliori difensori dei Texans, avendo messo assieme un intercetto, cinque passaggi deviati, 2 sack e 5 hit sui quarterback avversari. Cashman è il linebacker che rimane in campo nelle situazioni di sicuro passaggio e non raramente viene mandato in blitz da coach Burke.

Anche il reparto cornerback ha vissuto una stagione travagliata: a destra gioca l’esperto Steven Nelson che è tra l’altro il primatista del team a livello di snap giocati con 712 e di intercetti con 3, ma opposto a lui si sono alternati soprattutto Derek Stingley, la prima scelta del 2022, e l’esperto Shaquill Griffin. Il rendimento di quest’ultimo è stato finora simile al più giovane collega e finora entrambi hanno però fatto meglio di Nelson. Lo slot corner è invece Tavierre Thomas che finora è il giocatore più in difficoltà, mentre il gruppo cornerback è completato dal versatile Grayland Arnold, che può giocare anche safety, e da Ka’Dar Hollman.

La safety che gioca più vicina alla line of scrimmage è Jalen Pitre che onestamente sta facendo peggio rispetto alla stagione da rookie, mentre la free safety è Jimmie Ward, altro ex giocatore di Ryans in quel di San Francisco. A trentadue anni Ward è giocatore esperto e solido, che però è stato fin qui limitato da un problema all’anca. Quando Ward è rimasto ai box, ha giocando con esiti alterni, DeAndre Houston-Carson, inserito nel lineup perché anche M.J. Stewart ed Eric Murray sono entrambi fuori per problemi fisici piuttosto seri, alla spalla per Stewart, al ginocchio per Murray

LA SORPRESA

La risposta facile è C.J. Stroud perché giocare ai suoi livelli all’esordio in NFL è davvero una cosa fuori dal comune. Ma una menzione speciale va anche ad un Cashman che all’inizio della carriera non si è mai arreso nonostante i continui problemi fisici e a ventisette anni si è ricavato un posto da titolare a suon di ottime prestazioni

LA DELUSIONE

Dopo una stagione da rookie assolutamente promettente, in cui è andato vicino alle 1000 yard con una media di 4,3 yard per corsa, il runner Dameon Pierce sta faticando tremendamente ad avere un rendimento accettabile in questo 2023.       

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