L’origine del nome delle franchigie NFL

NFC South

Atlanta Falcons

Poco dopo che il dirigente assicurativo Rankin Smith portò il football professionistico ad Atlanta nel 1965, una radio locale sponsorizzò un concorso per dare un nome alla squadra. Circa 1.300 persone parteciparono, suggerendo oltre 500 nomi tra i più stravaganti. Falcons venne scelto da diversi supporter, e tra loro venne scelta la motivazione dell’insegnante Julia Elliott: “Il falcone è fiero e maestoso, ricco di coraggio e di spirito combattivo. Non si lascia mai sfuggire la preda, è letale, ma anche molto leale”. La donna vinse quattro ticket per l’intera regular season per tre anni consecutivi ed un pallone autografato dall’intera, prima squadra del 1966.

Atlanta-Falcons-mascot-Freddie-Falcon

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Carolina Panthers

Il presidente Mark Richardson, figlio del padrone Jerry, decise di chiamare la squadra Panthers perché: “E’ un nome che per la mia famiglia identifica ciò che un team dovrebbe essere: imponente, agile e forte”. Sempre lui fu l’artefice, poi, del cambio cromatico in un misto di nero, blu ed argento. La scelta, inizialmente, venne criticata, poiché una franchigia nominata Panthers con il nero come colore dominante avrebbe rimandato in maniera infelice alle gang di strada. La polemica, comunque, durò soltanto per un breve periodo.

Carolina-Panthers-mascot-Sir-Purr

New Orleans Saints

A New Orleans venne assegnata una franchigia NFL nel giorno di Ognissanti, il 1 novembre 1966. Il nickname venne votato a furor di popolo, a seguito dell’articolo intitolato “N.O. goes pro!” del New Orleans States-Item, e confermato dal proprietario John Mecom. Il rimando alla tradizione del jazz ed alla celeberrima canzone “When the Saints go marching in” non fecero che aumentare la volontà di adottare questo nome.

New-Orleans-Saints-mascot-Sir-Saint-franchigie

Tampa Bay Buccaneers

Un gruppo di giornalisti sportivi e rappresentanti di squadra, tra cui il proprietario Hugh Culverhouse, scelsero il nome Buccaneers da una lista di ben 400 papabili nel 1975. Il nickname, molto popolare anche tra i fan, era in riferimento ai pirati che avevano sconvolto le coste della Florida durante il 17esimo secolo.

Tampa-Bay-Buccaneers-mascot-Captain-Fear

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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5 Commenti

  1. Credo che nei Pats ci sia un errore o forse volevi scrivere in altro modo… i Pats non si sono mai trasferiti a New England (semmai nel New England), ci sono sempre stati. Il Massachusetts fa parte del New England.

    1. Hai perfettamente ragione Alessandro, ho sbagliato ad esprimermi. La prima parte del nome è cambiata da Boston a New England, mentre la seconda è rimasta invariata in Patriots. Sulla questione geografica hai detto giustamente tu, non era voluto il refuso. Grazie mille per la segnalazione.

  2. Ottima l’idea della spiegazione del nome di tutte le squadre. Una cosa sola: Houston, storicamente, aveva una franchigia chiamata Oilers: come mai non se ne fa cenno nel pur dettagliato articolo?

    1. Grazie per la segnalazione e per l’apprezzamento Maurizio. Gli Houston Oilers si trasferirono a Tennessee ed infatti, nella parte dedicata ai Titans, trovi una loro citazione, pur non spiegata per lasciare spazio alla franchigia di Nashville. La franchigia venne chiamata Oilers dal primo proprietario, K. S. “Bud” Adams, per “ragioni sentimentali e sociali”. Questo perché Bud era presidente dell’Adams Resources & Energy Inc, un importante fornitore di petrolio e gas naturale.

    2. Grazie per la segnalazione e per l’apprezzamento Maurizio. Gli Houston Oilers si trasferirono a Tennessee ed infatti, nella parte dedicata ai Titans, trovi una loro citazione, pur non spiegata per lasciare spazio alla franchigia di Nashville. La franchigia venne chiamata Oilers dal primo proprietario, K. S. “Bud” Adams, per “ragioni sentimentali e sociali”. Questo perché Bud era presidente dell’Adams Resources & Energy Inc, un importante fornitore di petrolio e gas naturale.

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