[NFL] Week 13: Colori, episodi ed emozioni

Sedici partite, trentadue squadre in campo, tre anticipi gustosissimi nel Tacchino Day, o meglio Thanksgiving, e tante emozioni da non perdere per questa entusiasmante tredicesima settimana di gare!

Uniti nella preghiera per il grande Eric Berry, Broncos e Chiefs si affrontano per la vetta della AFC West. Un Peyton Manning non in forma straordinaria (17/34 per 179 yard e 2 TD pass) comincia, però, alla grandissima, con due lanci da touchdown nel primo quarto di gioco, rispettivamente per il solito Demaryius Thomas e per l’incredibile C.J. Anderson, in grado di ridare smalto e slancio al running-game di Denver (32 portate per 168 yard). Da lì in poi, l’eroe di serata diventa il nuovo arrivato, il kicker Connor Barth, chiamato a sostituire il deludente Brandon McManus: cinque field goal su cinque tentativi, nell’ordine da 22, 24, 30, 33 e 37 yard. Dall’altra parte, Anthony Fasano e Jamaal Charles ricevono dal metodico Alex Smith (15/23 per 153 yard con 2 TD pass e 1 INT) due lanci d’oro per un viaggio in end zone a testa, la difesa tiene alla grandissima ogni attacco degli ospiti, ma, oltre ad un field goal di Cairo Santos da 39 yard, Kansas City è incapace di costruire una rimonta per la vittoria. Festeggiano dunque i Broncos (9-3) per 29-16 sui Chiefs (7-5).

[pullquote]Il nostro Power Ranking
1) Packers
2) Broncos
3) Patriots
clicca per le altre posizioni[/pullquote]È un Drew Brees spaziale (19/27 per 257 yard e 5 TD pass) a lanciare i Saints nella ricorsa ai playoff, fermando gli Steelers, alle prese con il lunatico e dolorante Ben Roethlisberger (32/58 per 435 yard con 2 TD pass e 2 INT). Shaun Suisham apre le marcature con due field goal, l’uno da 49 e l’altro da 31 yard, ma poi, prima dell’intervallo, i touchdown di Benjamin Watson e Erik Lorig, due dei dodici ricevitori di Brees in giornata (e senza Jimmy Graham tra loro!), ribaltano la situazione per gli ospiti. Nick Toon allarga la forbice, ma un Le’Veon Bell indiavolato, che unisce 159 yard in 8 ricezioni ad altre 95 yard in 21 portate, palla alla mano prova a riaprire la partita. È un dominante Kenny Stills (5 ricezioni per 162 yard e 1 TD) a regalarsi un viaggio in end zone da 69 yard, prima che Suisham accorci da 47 yard. Marquees Colston trova la nuova replica e sembra poter mettere la partita in cassaforte. Quando Roethlisberger si sveglia, infatti, lanciando due volte Antonio Brown in touchdown, oltre a due conversioni da due punti rispettivamente allo stesso Brown e a Lance Moore, è troppo tardi. Vincono i Saints (5-7) 35-32 sugli Steelers (7-5).
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La partita tra Colts e Redskins mette in scena due attacchi fantastici, supportati, però, da difese dalle alterne fortune. Washington, guidata magistralmente da Colt McCoy (31/47 per 392 yard e 3 TD pass), resta in partita soltanto grazie alla giornata straordinaria del suo quarterback, del tight-end Jordan Reed (9 ricezioni per 123 yard) e dei tre firmatari delle segnature degli ospiti, Roy Helu, Logan Paulsen e DeSean Jackson. Dall’altra parte, un fantasmagorico Andrew Luck (19/27 per 370 yard con 5 TD pass e 1 INT), trova la collaborazione utilissima di Donte Moncrief (3 ricezioni per 134 yard e 2 TD) e Coby Fleener (4 ricezioni per 127 yard e 2 TD), entrambi a quota due touchdown, oltre al solito viaggio in end zone di T.Y. Hilton. Se a ciò aggiungiamo la segnatura su corsa per 49 yard di Dan Herron e il fumble recuperato e riportato da D’Qwell Jackson per 35 yard fino alla end zone avversaria per Indianapolis e due field goal di Kai Forbath, rispettivamente da 25 e 29 yard, per la squadra della capitale otteniamo il risultato finale. Schiacciante il 49-27 con cui i Colts (8-4) prenotano i playoff a spese dei Redskins (3-9), i quali festeggiano l’aver trovato un grande timoniere, almeno per questa domenica, in McCoy.

Ryan Fitzpatrick si riprende di prepotenza, con una prestazione magnifica (24/33 per 358 yard e 6 TD pass), il posto di comando dei Texans e li guida a sconfiggere i disastrati Titans. Sono Ryan Griffin, Arian Foster, Andre Johnson, uno stellare J.J. Watt (3 tackle, 2 sack, 1 forced fumble e 1 TD), per cui ormai sono davvero finiti gli aggettivi, e un terrificante DeAndre Hopkins (9 ricezioni per 238 yard e 2 TD) a ricevere i doni del Fitzpatrick versione Babbo Natale. Randy Bullock aggiunge un field goal da 37 yard e la missione è compiuta. Tennessee si concede tre segnature, una dello scatenato Kendall Wright (7 ricezioni per 132 yard e 1 TD), una di Nate Washington e una su un fumble recuperato e riportato da Jason McCourty per 62 yard fino alla end zone avversaria. Né Zach Mettenberger (13/19 per 184 yard con 1 TD pass e 1 INT), né tanto meno Jake Locker (6/12 per 91 yard con 1 TD pass e 2 INT) riescono ad imbastire la rimonta dei Titans (2-10), che vengono schiacciati 45-21 dai Texans (6-6).

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I Jets partono col turbo contro i Dolphins e, all’intervallo, sono avanti 10-3 grazie al touchdown di Greg Salas su corsa per 20 yard, parte di una grande prestazione del running-game di New York, che chiuderà a quota 277 yard di guadagno, guidato da Chris Johnson (17 portate per 105 yard), e al field goal di Nick Folk da 40 yard, cui risponde quello di Caleb Sturgis da 43. Peccato per i padroni di casa che Geno Smith sia completamente incapace di guidare l’attacco al lancio (7/13 per 65 yard e 1 INT). Nella ripresa, dopo un botta e risposta tra Sturgis, da 44 yard, e Folk, da 45, Lamar Miller sigla il touchdown del pareggio palla alla mano. Ryan Tannehill non è in gran forma (25/35 per 235 yard e 1 INT), ma porta i suoi in raggio da field goal, di modo che Sturgis, da 26 yard, possa decidere il match. Vincono dunque i Dolphins (7-5) per 16-13 sui Jets (2-10).

Che disastro questi Giants! Contro i Jaguars va in scena una sfida tra due squadre ormai senza più pretese e i padroni di casa si regalano un gran successo in rimonta. Dopo un primo quarto senza variazioni di punteggio, due touchdown di un ritrovato Rashad Jennings e uno di Preston Parker, su lancio di un onesto Eli Manning (24/34 per 247 yard e 1 TD pass), sembrano poter condurre New York ad un facile successo, tanto che all’intervallo è 21-3 per gli ospiti. A cavallo tra terzo e quarto periodo, però, due fumble recuperati rispettivamente da J.T. Thomas e Aaron Colvin vengono riportati nella end zone dei Giganti, resi piccoli piccoli anche dall’aggiunta della segnatura per 30 yard di Marquise Lee su lancio di Blake Bortles, finalmente in una giornata senza intercetti. Il field goal da 33 yard di Josh Brown sembra poter mettere comunque la firma dei Giants (3-9) sull’incontro, ma Josh Scobee risponde a dovere da 43 yard, con meno di trenta secondi sul cronometro, e regala il successo per 25-24 ai Jaguars (2-10).

Carolina Panthers v Minnesota VikingsÈ lo special team dei Vikings, insieme ad un chirurgico Teddy Bridgewather (15/21 per 138 yard e 2 TD pass), a decidere la sfida contro i Panthers. Dopo che Kyle Rudolph ha ricevuto da Teddy-B il lancio del touchdown del 7-0 Minnesota, Adam Thielen ritorna per 30 yard un punt bloccato a Brad Norman e regala il doppio possesso di vantaggio ai padroni di casa. È il primo punt bloccato e ritornato in touchdown dal 1986 per i Vichinghi, dopo che ne sono passati altri 2.152 nel frattempo. Graham Gano riduce lo svantaggio da 30 yard, ma Minnesota ci ha preso gusto: un grande Everson Griffen (5 tackle e 2 sack) riporta nuovamente un punt di Norman, questa volta per 43 yard, fino alla end zone avversaria. Gano ci riprova da 35 yard, ma Greg Jennings chiude definitivamente la partita, con la segnatura su ricezione da 17 yard. A poco servono il touchdown di Philly Brown e il field goal di Blair Walsh da 39 yard, se non a fissare il punteggio sul 31-13 per i Vikings (5-7) sui Panthers (3-8-1). Cam Newton lancia un intercetto per l’ottava partita consecutiva, record di franchigia, e Carolina continua a vivere una stagione tragica.

Dopo un primo tempo da noia mortale, sbloccato solo da un field goal di Bill Cundliff da 22 yard, nella ripresa i Bills entrano in campo con un piglio straordinario e grazie ai touchdown di Chris Hogan e di Jerry Hughes, che riporta per 18 yard un fumble di Terrence West fino alla end zone avversaria, si portano in vantaggio. Nel quarto periodo, ad un deludente Brian Hoyer (18/30 per 192 yard e 2 INT), subentra un carico Johnny Manziel, il quale, oltre ad una discreta prestazione al lancio (5/8 per 63 yard), trova il suo primo touchdown su corsa in carriera per 10 yard. Prima e dopo la segnatura di Manziel, però, uno scatenato Dan Carpenter sigla la bellezza di quattro field goal, rispettivamente da 49, 34, 34 e 35 yard. Cleveland non sfrutta una brutta giornata di Kyle Orton (17/31 per 190 yard con 1 TD pass e 2 INT) e Buffalo porta a casa il match. Vincono i Bills (7-5) 26-10 sui Browns (7-5).

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Non una gran partita quella tra Bengals e Buccaneers, anche e soprattutto per colpa delle prestazioni dei loro due quarterback, tanto Josh McCown (15/29 per 190 yard e 1 INT), quanto, soprattutto, Andy Dalton (19/27 per 176 yard con 1 TD pass e 3 INT). Nonostante tutto e nonostante dieci punti di svantaggio, firmati da Patrick Murray da 32 yard e dal touchdown di Doug Martin su corsa, Cincinnati riesce a portare a casa la partita. Sono le segnature di Dalton palla alla mano e di A.J. Green su lancio dello stesso quarterback a decidere la sfida. Non basta un altro field goal di Murray da 42 yard. A pochi secondi dal termine, un errore veniale di Tampa Bay, che schiera 12 uomini in attacco e vanifica un lancio decisivo di McCown in zona da field goal, costa loro il match. Vincono i Bengals (8-3-1) per 14-13 sui Bucs (2-10).

Molto emozionante il primo tempo, esaltante la ripresa: insomma, una grande partita la sfida tra Packers e Patriots. Green Bay comincia alla grande, con due field goal di Mason Crosby da 32 e 35 yard e con il touchdown costruito dal duo dei Rodgers, Aaron, straordinario anche in questo match (24/38 per 368 yard e 2 TD pass), e Richard. Brandon Bolden palla alla mano accorcia con la segnatura da 6 yard, Crosby allunga da 33 yard, ma Brandon LaFell si fa trovare pronto su lancio di un ottimo Tom Brady (22/35 per 245 yard e 2 TD pass), riaprendo definitivamente il match. Jordy Nelson non vede un pallone per i primi 28 minuti di gioco, difeso egregiamente dall’eccezionale Darrelle Revis, ma nell’ultimo possesso del primo tempo riceve da Rodgers e trasforma il pallone in oro, nel touchdown da 45 yard del 23-14 con cui si va alla pausa lunga. La seconda mezz’ora non è altrettanto vivace, ma LaFell trova la sua seconda segnatura di giornata e prova a riaprire il match. New England, però, subisce un altro field goal di Crosby, questa volta da 28 yard, e non è in grado di operare la rimonta. Fondamentale per Green Bay una fantastica azione difensiva del rookie Ha-ha Clinton-Dix in end zone su Rob Gronkowski e l’unico sack di giornata a Brady, il quale favorisce l’errore di Stephen Gostkowski sul successivo field goal da 47 yard. Vincono dunque i Packers (9-3) 26-21 sui Patriots (9-3).

Julio Jones FalconsNon c’è partita tra Cardinals e Falcons. Non nel modo in cui ci si aspetterebbe, però. Atlanta domina gli ospiti, grazie ad una grande giornata del suo attacco, guidato da un ottimo Matt Ryan (30/41 per 361 yard con 2 TD pass e 1 INT), cui si affiancano le fantastiche performance di Julio Jones, al proprio career-high da 189 yard, (10 ricezioni e 1 TD), Harry Douglas (9 ricezioni per 116 yard) e del running-back Steven Jackson (18 portate per 101 yard). Da non sottovalutare, poi, la precisione chirurgica di Matt Bryant, fenomenale nel mettere a segno cinque field goal su cinque tentativi, rispettivamente da 20, 23, 21, 45 e 28 yard. Dall’altra parte, Arizona rimpiange amaramente l’assenza di Carson Palmer, dato che un deludente Drew Stanton (24/39 per 294 yard con 1 TD pass e 2 INT) non è in grado muovere adeguatamente le offensive, poco aiutato anche da un gioco di corse che produce la miseria di 35 yard. Gli unici punti arrivano da un intercetto di Rashad Johnson, ritornato per 88 yard fino alla end zone avversaria, da un field goal di Chandler Catanzaro da 44 yard e da un touchdown di Stepfan Taylor su ricezione per 3 yard. Vincono dunque i Falcons (5-7) per 29-18 sui Cardinals (9-3).

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Partono spediti i Ravens contro i Chargers, grazie al touchdown di Torrey Smith su lancio di un buon Joe Flacco (19/31 per 225 yard e 2 TD pass) e al field goal da 33 yard di Justin Tucker. Dall’altra parte, però, l’asse Philip Rivers (34/45 per 383 yard con 3 TD pass e 1 INT) – Keenan Allen (11 ricezioni per 121 yard e 2 TD) funziona alla grandissima e il WR di San Diego accorcia prima della fine del primo quarto. Il secondo è una raffica di field goal ed occasioni mancate dai due attacchi: due di Tucker, da 21 e 29 yard, e uno di Nick Novak da 52 yard. Si va all’intervallo con Baltimore in controllo sul 16-10. Novak accorcia da 26 yard, ma Smith è scatenato e si regala un secondo viaggio in end zone. Ryan Mathews si fa sentire di prepotenza e sigla la segnatura da 14 yard palla alla mano. Risponde Flacco con la stessa arma e, sul 30-20, i padroni di casa sembrano aver messo il match in cassaforte. Non hanno fatto i conti con Allen, che rimette i suoi in carreggiata. L’attacco dei Corvi spreca una grande occasione di chiudere definitivamente la partita e si deve accontentare di un field goal di Tucker da 31 yard. Rivers costruisce un ottimo drive e punisce gli avversari, con il lancio da 1 yard a Eddie Royal del sorpasso. Vincono dunque 34-33 i Chargers (8-4) sui Ravens (7-5).

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È il momento della partita tra Rams e Raiders. O meglio, della partita che giocano e vincono i Rams e in cui i Raiders si scordano di scendere in campo. Quattro touchdown su corsa, due dello straordinario Tre Mason (14 portate per 117 yard e 2 TD), uno a testa per Tavon Austin e Shaun Hill, il quale trova anche una discreta giornata al lancio (13/22 per 183 yard e 2 TD pass), trovando lo stesso Mason e Cory Harkey in end zone per altre due segnature. Un field goal di Greg Zuerlein da 38 yard completa l’operato egregio dell’attacco di St.Louis. Passiamo alla difesa, ottima su Derek Carr (24/39 per 173 yard e 2 INT) e su Matt Schaub (5/9 per 57 yard con 1 INT e 1 fumble), ancora inguardabile in cabina di pilotaggio. Straordinaria, poi, nel fermare le corse avversarie, limitate a sole 61 yard. Trumane Johnson completa la sua giornata da urlo (6 tackle e 2 INT) ritornando per 43 yard l’intercetto a Schaub fino alla end zone avversaria. Totale per i Rams (5-7): 52 punti. E i Raiders (1-11)? Zero assoluto.

Finiamo da dove tutto era iniziato, ovvero dal Thanksgiving Day e dalle sue tre, emozionanti battaglie. Alshon Jeffery, lanciato da uno spentosi alla distanza Jay Cutler (31/48 per 280 yard con 2 TD pass e 2 INT), domina il primo quarto di gioco tra Bears e Lions con due touchdown, rispettivamente da 10 e 6 yard. Nel secondo, però, Megatron decide che è il momento di prendere in mano la partita e si regala anch’egli due segnature, da 25 e 6 yard, parte di un’altra partita straordinaria (11 ricezioni per 146 yard e 2 TD). Joique Bell aggiunge un viaggio in end zone palla alla mano e all’intervallo Detroit è avanti 24-14. Chicago trova un field goal con Robbie Gould da 35 yard, ma poi esce dal match. I padroni di casa dilagano negli ultimi quindici minuti con il secondo touchdown di Bell e un field goal di Matt Prater da 40 yard. Vincono dunque 34-17 i Lions (8-4) sui Bears (5-7).

LeSean McCoy EaglesUn indiavolato LeSean McCoy (25 portate per 159 yard e 1 TD), ottimamente supportato da Marc Sanchez in cabina di regia (20/29 per 217 yard e 1 TD pass), il quale si regala anche un touchdown palla alla mano per sbloccare le marcature sul 7-0 per Philadelphia, permette agli ospiti di battere Dallas a domicilio, nel giorno della peggior performance stagionale tanto di Tony Romo (18/29 per 199 yard e 2 INT) quanto di DeMarco Murray (20 portate per 73 yard e 1 TD). Dopo che Sanchez e Jordan Matthews trovano la end zone con discreta facilità nel primo quarto di gioco, l’attacco delle Aquile continua a costruire degli ottimi drive, ma si impantana in red zone. Fortuna che Cody Parker è infallibile e centra i pali per quattro volte su quattro field goal tentati, rispettivamente da 31, 22, 26 e 25 yard. La segnatura di Murray è pareggiata da quella di McCoy, ma i Cowboys (8-4) non producono altro che un field goal di Dan Bailey da 28 yard. Vincono dunque gli Eagles (9-3) nettamente per 33-10.

Altra, straordinaria dimostrazione di forza dei Seahawks contro un’avversaria diretta per la corsa ai playoff, i Niners. A Colin Kaepernick, quando incontra Richard Sherman (2 tackle e 2 INT), si annebbia la vista e il quarterback di San Francisco gioca una pessima partita (16/29 per 121 yard e 2 INT), lanciando per due volte il pallone nelle mani dell’incredibile cornerback. I padroni di casa vivono un incubo offensivo, producendo la miseria di 164 yard complessive, 64 su corsa e 100 su passaggio, e andando a segno soltanto con Phil Dawson da 40 yard. Il guadagno è molto minore del solo Russell Wilson (15/22 per 236 yard e 1 TD pass) e Steven Hauschka, con i suoi quattro field goal da 21, 36, 35 e 46 yard, potrebbe vincere la partita in solitaria. I Seahawks (8-4), però, ci aggiungono il touchdown di Robert Turbin e completano l’opera, vincendo 19-3 sui Niners (7-5).

Proprio le ultime due squadre sconfitte nell’analisi, Cowboys e Niners, sarebbero le grandi escluse al momento dai playoff, scavalcate da Seahawks e Lions. Cardinals, Packers, Eagles e Falcons restano leader di Division in NFC, mentre in AFC sono Patriots, Broncos, Bengals e Colts a comandare i raggruppamenti. Le ultime due wild-card, al momento, sono in mano a Chargers e Dolphins, con Chiefs, Bills, Ravens, Steelers e Browns appaiati a Miami a quota 7-5. Ci aspettano tre settimane fantastiche, a partire dallo scontro tra Cowboys e Bears!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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