[NFL] Week 7: Colori, episodi ed emozioni

Siamo già arrivati alla settima settimana di grande football, quasi alla metà di questa stagione. Con Eagles e Buccaneers arrivati alla loro bye-week, ecco 15 sfide da non perdere!

New Orleans Saints v Detroit LionsChe partita tra Saints e Lions! Drew Brees parte alla grandissima e, dopo un primo quarto senza alcun punto a tabellone, nei quaranta minuti successivi guida New Orleans a dominare la sfida. Austin Johnson e un indiavolato Kenny Stills (5 ricezioni per 103 yard e 1 TD), oltre a tre field goal di Shayne Graham, fanno volare gli ospiti. Detroit non riesce a trovare la consueta solidità difensiva di questo inizio di stagione e l’attacco sembra soffrire troppo l’assenza di Calvin Johnson. Su un terzo&13 per i Lions dalle proprie 28 yard, a 3 minuti e 50 dalla fine, con i Saints avanti 23-10, sembra tutto finito per i padroni di casa. Matthew Stafford lancia, però, lo strepitoso Golden Tate (10 ricezioni per 154 yard e 1 TD), il quale arresta la sua corsa soltanto 73 yard più avanti, nella end zone di New Orleans. La partita è riaperta, ma Brees potrebbe amministrarla fino al termine. Su un terzo&9 under pressure, però, decide poco saggiamente di lanciare verso Marques Colston e si fa intercettare da Glover Quin, che riporta il pallone fino alla red zone degli avversari. Il touchdown del sorpasso è fantastica opera del rookie Corey Fuller. La difesa di Detroit si chiude sull’ultimo drive e vincono dunque i Lions (5-2) 24-23 sui Saints (2-4), sempre più delusione di queste prime settimane di NFL.

Il finale più emozionante della settimana è quello della partita che non ti aspetti, tra Vikings e Bills. Il match nelle prime fasi è poco entusiasmante, a causa degli errori di un ancora acerbo Teddy Bridgewater (15/26 per 157 yard con 1 TD pass e 2 INT) e alla scarsa vena iniziale di Kyle Orton. All’intervallo il punteggio è 13-10 per Minnesota, avanti grazie al primo passaggio da touchdown in carriera di Bridgewater per Cordarrelle Patterson e a due field goal di Blair Walsh, cui rispondono solo in parte la segnatura di Sammy Watkins e un field goal di Dan Carpenter. Nel terzo quarto succede poco o nulla. Walsh allunga nuovamente da 33 yard. Buffalo ha perso per infortunio sia Fred Jackson che C.J. Spiller e, quando si trova a giocare un quarto&20 a 81 secondi dal termine, sembra dire addio ad ogni velleità. Eppure Orton trova Scott Chandler per 23 yard e completa il down. Watkins completa successivamente un terzo&12 e i padroni di casa sono costretti a spendere il loro ultimo timeout. Uno scatenato Orton lancia perfettamente Chris Hogan a 18 secondi dal termine, ma il receiver riceve sulla linea da 1 yard e il quarterback è costretto ad affrettarsi per lo spike. Restano solo 5 secondi per il touchdown della vittoria. Orton si affida alla sua miglior arma: Watkins (9 ricezioni per 122 yard e 2 TD), che entra in end zone e decide la partita sul 17-16 per i Bills (4-3) sui Vikings (2-5).

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Grandissima vittoria per i Dolphins a Chicago, guidati da un solido Ryan Tannehill (25/32 per 277 yard e 2 TD pass). Nonostante l’assenza di Knowshown Moreno, l’attacco di Miami funziona alla grande e, grazie alle segnature di Charles Clay e Mike Wallace, porta gli ospiti avanti 14-0. Chi delude offensivamente, nonostante abbia le armi per dominare qualsiasi sfida, sono i Bears, guidati terribilmente da Jay Cutler (21/34 per 190 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble), il quale non riesce a far sprigionare la potenza delle sue bocche da fuoco. Si salva il solo Matt Forte, che abbina 49 yard in 12 portate e un touchdown palla mano a 60 yard su 6 ricezioni ed un altro viaggio in end zone. Bravi i Dolphins a tenere a debita distanza gli avversari, grazie al touchdown di Lamar Miller e ai due field goal di Caleb Sturgis. Vincono dunque gli ospiti, a quota 3-3 in stagione, su Chicago (3-4), che peggiora ulteriormente il proprio record tra le mura amiche (0-3).

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Pensate, solo per un attimo, se fosse Aaron Rodgers a guidare l’attacco dei Bears! Per fortuna dei tifosi dei Packers, il quarterback è straordinariamente alla guida della loro squadra (19/22 per 255 yard e 3 TD pass). Non c’è partita contro i Panthers, che subiscono l’onda anomala dei padroni di casa, avanti 28-3 già all’intervallo, grazie ai touchdown di Jordy Nelson, sesto in stagione, Eddie Lacy, James Starks e Randall Cobb, ottavo in stagione. Nel terzo quarto Rodgers decide che è il momento di chiudere definitivamente la contesa e trova Davante Adams in end zone, prima che Mason Crosby sigli il 38-3 da 34 yard. Nel quarto periodo Carolina aggiunge qualche punto a tabellone grazie ai touchdown di Kelvin Benjamin, su lancio di Cam Newton, e di Brenton Bersin, su lancio di Derek Anderson. La partita termina dunque 38-17 per i Packers (5-2) sui Panthers (3-3-1).

Pittsburgh SteelersI Texans cominciano alla grande a Pittsburgh, grazie al touchdown di Alfred Blue e a due field goal di Randy Bullock. Gli Steleers, però, trovano 2 minuti e 54 secondi di idillio e ribaltano la situazione con dei colpi incredibili: un field di Shaun Suisham, il touchdown di Martavis Bryant, alla prima ricezione della sua carriera, Lance Moore, sfruttando il fumble di Arian Foster vicino alla propria red zone, su lancio, incredibile ma vero, di Antonio Brown ed infine, dopo l’intercetto a Ryan Fitzpatrick, è un ottimo Ben Roethlisberger (23/33 per 265 yard e 2 TD pass) a servire Le’Veon Bell. Il terzo quarto si chiude senza variazioni di punteggio, mentre il quarto vede Houston accorciare grazie, ancora una volta, a Bullock. Suisham, da 30 e 40 yard, però ha pronta la doppia risposta e i padroni di casa volano avanti sul 30-16. Arian Foster prova a riaprire la sfida con un touchdown su lancio di un altalenante Ryan Fitzpatrick (21/32 per 262 yard con 2 TD pass e 1 INT), ma i Texans (3-4) perdono 23-30 la sfida contro gli Steelers (4-3).

I Jaguars hanno perso le prime sei uscite stagionali e cominciano la settima fatica sotto 0-6 contro i Browns, portati avanti dai field goal di Bill Cundliff, rispettivamente da 40 e 22 yard. Poi, accade l’inaspettato. Brian Hoyer sparacchia senza trovare mai la grande giocata (16/41 per 215 yard con 1 INT e 1 fumble), mentre Blake Bortles aggiusta la mira, trovando un grande Allen Robinson per il touchdown del sorpasso. Da qui in avanti sarà la solida difesa dei Jags a resistere ad ogni offensiva di Cleveland. Questo fattore, unito ad un gioco di corse stranamente straordinario, guidato per l’occasione da Denard Robinson (22 portate per 127 yard e 1 TD), finirà per guidare Jacksonville alla prima gioia stagionale, vincendo 24-6 contro i Browns (3-3).

Nel sentitissimo derby di NFC East tra Giants e Cowboys, la differenza è tutta nella qualità offensiva dei texani, capaci, con un DeMarco Murray decisivo (28 portate per 128 yard e 1 TD) e un Dez Bryant spaziale (9 ricezioni per 151 yard), di vincere la partita. Tony Romo (17/23 per 279 yard con 3 TD pass e 1 INT) e Eli Manning (21/33 per 248 yard e 3 TD pass), così come i loro receiver da end zone preferiti per l’occasione, Gavin Escobar e Odell Beckham, che siglano due touchdown a testa, praticamente si equivalgono, ma New York non ha nel suo arsenale un gioco di corse sufficiente per tenere testa agli avversari. Decisivi per l’economia del match sono, poi, i due fumble di Larry Donnell: il primo spiana la strada alla segnatura di Murray, la quale mette due possessi pieni di distanza tra le due squadre, il secondo, invece, scrive la parola fine sull’incontro. Termina 31-21 per i Cowboys (6-1) sui Giants (3-4). Menzione d’onore, ancora una volta, per Murray, primo runningback della storia a concedersi le sette partite consecutive iniziali oltre le 100 yard.

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I Redskins sono l’ultima squadra impegnata nella Division, considerando la settimana di riposo per gli Eagles. Delusa dal primo tempo di Kirk Cousins, ancora una volta insufficiente (10/16 per 139 yard con 1 INT e 1 fumble), Washington, sotto 10-6 nel punteggio, manda in campo Colt McCoy al suo posto. È la mossa decisiva. Pierre Garcon riceve il primo lancio del quarterback e lo porta nella end zone avversaria per il touchdown da 70 yard del sorpasso. Kai Forbath allunga da 27 yard, ma un non esaltante Charlie Whitehurts (17/26 per 160 yard con 2 TD e 1 INT) trova Derek Hagan per la segnatura del nuovo ribaltamento di punteggio. Nel corso dell’ultimo drive, a meno di 40 secondi dal termine, DeSean Jackson trova una fondamentale pass interferience fischiata a suo favore nella red zone di Tennessee e Forbath, allo scadere, sigla il 19-17 definitivo con cui i Redskins (2-5) battono i Titans (2-5).

baltimore ravens defenseNella NFC North i Ravens sembrano aver messo il turbo. Joe Flacco non è nella sua giornata migliore (16/25 per 258 yard con 2 TD e 2 INT), anche per colpa di Robert Alford che lo intercetta due volte, ma la difesa di Baltimore fa la voce grossa e ferma ogni velleità dei Falcons. Matt Ryan trova in Roddy White un alleato essenziale (9 ricezioni per 100 yard e 1 TD), ma la retroguardia dei Corvi concede soltanto 254 yard alla causa di Atlanta. Per questo, grazie ai touchdown di Owen Daniels, Bernard Pierce e Torrey Smith, oltre a due field goal di Justin Tucker e alla safety di Terrell Suggs su Ryan, cui risponde solo in parte la segnatura di White, i Ravens (5-2) vincono 29-7 sui Falcons (2-5) e volano più alti verso i playoff.

Frenano, invece, i Bengals contro i Colts. Indianapolis, dopo le prime due sconfitte stagionali, si è trasformata in una schiacciasassi invincibile. L’attacco, guidato da un Andrew Luck ancora straordinario (27/42 per 344 yard e 2 TD), che lancia due passaggi in end zone agli scatenati Dwayne Allen e Ahmad Bradshaw, il quale sigla anche un secondo touchdown palla alla mano. E Cincinnati? Zero totale, nel punteggio e nella prestazione. La miseria di 135 yard guadagnate fa rabbrividire per una squadra che punta ai playoff ed anche qualcosa in più. Andy Dalton è in giornata tragica (18/38 per 126 yard) e le corse non funzionano come dovrebbero. Risultato ne è il 27-0 con cui i Colts (5-2) distruggono i Bengals (3-2-1).

Si preannuncia una grande lotta in NFC West, senza dubbio la Division con più talento in NFL in questo momento insieme con l’omonima in AFC. E in questa Week 7 si trovano proprio due scontri tra i raggruppamenti dell’Ovest. I Cardinals tentano la fuga vincendo agilmente sui Raiders. Carson Palmer è ancora sugli scudi (22/31 per 253 yard con 2 TD pass e 1 INT), mentre dall’altra parte Derek Carr è preciso, ma non abbastanza deciso per guidare l’attacco di Oakland ad una buona prestazione (16/28 per 173 yard). Il touchdown di Stepfan Taylor e la grande ricezione, poi portata in end zone, di Michael Floyd portano Arizona avanti 14-0, ma la segnatura su corsa di Darren McFadden e i due field goal di Sebastian Janikowski, a cavallo dell’intervallo, riportano i padroni di casa a contatto. Ci pensano ancora Taylor, questa volta con un touchdown palla alla mano, e l’infallibile Chandler Catanzaro da 41 yard a chiudere definitivamente il match sul 24-13 per i Cardinals (sul 5-1 per la prima volta dal 1976) sull’unica squadra ancora senza vittorie in NFL, i Raiders (0-6).

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Ben più appetibile, almeno alla vigilia, è lo scontro tra Broncos e 49ers. È la serata della gloria per Peyton Manning. Il fenomenale quarterback di Denver si regala l’ennesima prestazione stellare (22/26 per 318 yard e 4 TD pass), che gli permette di raggiungere e superare Brett Favre al primo posto della classifica di tutti i tempo per passaggi da touchdown. Dopo che Emmanuel Sanders e Wes Welker sanciscono l’aggancio a quota 508, è uno straordinario Demaryius Thomas (8 ricezioni per 171 yard e 2 TD) a definire il doppio sorpasso, per altro con un siparietto comico in cui i receiver di Denver tentano di rubare a Manning il pallone del record. Si scatena poi Ronnie Hillman (14 portate per 74 yard e 2 TD) che, con due segnature su corsa, chiude definitivamente la contesa. San Francisco, in una pessima serata, festeggia l’ennesima segnatura di Stevie Johnson e il primo TD pass di Blaine Gabbert con la franchigia californiana. Vincono dunque i Broncos (5-1) 42-17 sui 49ers (4-3).

Tre Mason, Earl ThomasFortuna, per i Niners, che i Seahawks rallentano ancora. Lo show dei Rams è di quelli da scrivere negli annali. St. Louis si regala un primo tempo straordinario, chiudendo avanti 21-6 grazie ai touchdown di Tre Mason su corsa e di Brian Cunningham su passaggio di un chirurgico Austin Davis (17/20 per 155 yard e 2 TD pass), oltre alla magia su un punt return, che porta Stedman Bailey fino alla end zone per 90 yard. Nell’occasione, Tavon Austin finge di ricevere il pallone, richiamando lo special team di Seattle su di sé, mentre è in realtà Bailey ad avere il possesso e a correre fino al touchdown. I Falchi Marini sono storditi, ma vengono svegliati da un fenomenale Russell Wilson, primo quarterback della storia ad abbinare 300 passing yard (23/36 per 313 yard e 2 TD pass) ad almeno 100 yard su corsa (7 portate per 106 yard e 1 TD). Gli ospiti tornano a contatto sul 19-21, ma falliscono l’aggancio, non completando la trasformazione da due punti del possibile pareggio. Lance Kendricks allunga nuovamente, prima che Doug Baldwin venga servito da Wilson in end zone per il nuovo -2. St.Louis non costruisce nulla di buono nel drive successivo, ma sul 4&3, invece che cercare il punt, trova da Johnny Hekker il trick pass per Cunningham che prolunga l’azione dei padroni di casa fino allo scadere, anche se col brivido per il fumble perso da Mason e recuperato, apparentemente, da Cory Harkey. Vincono dunque, a sorpresa, i Rams (2-4) 28-26 sui Seahawks (3-3).

Chi di field goal ferisce, di field goal perisce. Nella scorsa stagione, un calcio sbagliato da Ryan Succop, allora in maglia Chiefs, aveva regalato ai Chargers i playoff, ma quest’anno, con la stessa arma, Kansas City si è vendicata. All’intervallo San Diego è avanti 14-10, grazie ai touchdown di John Philips e dell’eterno Antonio Gates, su lancio di un Philip Rivers comunque sottotono rispetto alle scorse settimane (17/31 per 205 yard con 2 TD pass e 1 INT). Gli ospiti ritrovano un grandissimo Jamaal Charles che li mantiene a contatto. La ripresa si apre con un field goal di Cairo Santos e, nel quarto periodo, gli ospiti trovano il sorpasso grazie al fullback Anthony Sherman. Nick Novak, con due field goal da 24 e 48 yard, sancisce la parità a quota 20, ma Kansas City costruisce un ottimo ultimo drive, che porta Santos a decidere il match da 48 yard. Finisce dunque 23-20 per i Chiefs (3-3) sui Chargers (5-2), che perdono la vetta divisionale.

01 - New York JetsUltimo match, ma in realtà primo cronologicamente, è quello tra Patriots e Jets. Sembra scontata la vittoria per New England, ma New York trova un’ottima prestazione da Geno Smith (20/34 per 226 yard e 1 TD pass oltre a 7 portate per 37 yard) e resta in partita fino all’ultimo secondo di gioco. I quattro field goal di Nick Folk, fondamentali per i Jets, ancora troppo imprecisi nella red zone avversaria, e i touchdown di un indiavolato Chris Ivory (21 portate per 107 yard e 1 TD) e di Jeff Cumberland mantengono gli ospiti a contatto. Per i Patriots arriva un’altra ottima prestazione di Tom Brady (20/37 per 261 yard e 3 TD pass), mentre si fa sentire la pesante assenza di Stevan Ridley e il gioco di corse resta bloccato nel pantano della difesa avversaria, ottima a fermare molti attacchi dei padroni di casa. Allo scadere, sul 27-25 per i Patriots (5-2), Folk avrebbe la possibilità di vincere il match da 58 yard, ma il field goal viene bloccato e i Jets (1-6) sono costretti all’ennesima sconfitta.

Che partita con cui aprire l’ottava settimana di gare: i Broncos ospitano i Chargers in una sfida decisiva per sorti della AFC West! Si parte subito stanotte, con Giants e 49ers ai box in questa Week 8.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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