Statistiche for Dummies – Lesson n° 1

Chi segue il football americano è abituato a vedere numeri coniugati in ogni possibile maniera, ma come vengono raccolti? Chi li raccoglie? Chi li elabora e come? Per rispondere a tutte queste domande abbiamo pensato ad una piccola guida in quattro puntate a cura di un grande esperto. Buona lettura.

Le statistiche sono, da sempre, una componente fondamentale degli sport americani. La loro rilevazione ed il loro utilizzo in svariati ambiti, soprattutto con l’informatizzazione di questi ultimi venti anni, è diventata via via più complessa, completa ed elaborata, arrivando a produrre una mole di dati incredibilmente dettagliata ed oramai indispensabile per qualsiasi attività di scouting e preparazione delle partite da parte dei coaching staff o di analisi del gioco da parte della stampa specializzata o anche dei singoli appassionati.

stats1Nel film “Moneyball”, abbiamo visto come il neolaureato in Economia a Yale Paul DePodesta abbia rivoluzionati l’approccio con cui le franchigie di baseball (ma ormai anche di football, basket ed altri sport) fanno il proprio scouting, affidandosi alla sabermetrica (per il baseball) o altri sistemi similari.

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In questa serie di articoli ci concentreremo ovviamente sulla parte più strettamente legata al football, ma faremo una panoramica sul mondo delle statistiche per capire meglio come funzionano, per conoscere ed apprezzare l’immenso lavoro dietro le quinte e, magari, scoprire perché quella volta siamo andati a dormire convinti di aver conquistato l’accesso al Super Bowl della nostra Fantasy League vincendo di mezzo punto ed invece due giorni dopo abbiamo scoperto di essere stati eliminati per un punto grazie ad una delle “maledette” correzioni del mercoledì.

Esistono diversi tipi differenti di rilevazione delle statistiche di un incontro, e numerosi metodi di aggregazione ed analisi dei dati nella NFL odierna. Tutto parte dalle stats crew che, ad ogni partita, rilevano i dati ufficiali per conto della National Football League.

A queste stats crew si affiancano una serie di rilevatori “esterni” che, per conto di diverse realtà, integrano e completano i dati ufficiali con tutta una serie di rilevazioni accessorie che, tanto per fare un esempio, arrivano anche a stabilire per ogni azione quale fosse l’assegnamento della guardia destra e se questo assegnamento sia stato correttamente eseguito o meno. Ogni franchigia ha, poi, la propria rilevazione personale effettuata dai coach visionando i filmati durante la settimana.
Tutti questi dati vengono poi elaborati, aggregati ed analizzati dalle due figure più pagate nel mondo statistico professionistico: l’analista che supporta i coaching staff di ogni franchigia e l’analista che lavora per i maggiori network televisivi.

Il primo fa parte a tutti gli effetti della franchigia (spesso è considerato un elemento interno al coaching staff) ed affianca l’head coach ed i coordinatori offensivo e difensivo nell’elaborazione del game plan della partita, analizzando le statistiche della propria squadra e di quella avversaria.
La seconda figura è quella che permette a noi telespettatori di vedere le mitiche sovrimpressioni che ci dicono come la squadra di casa abbia il 73,5% di possibilità di vittoria in una partita giocata il 23 di novembre in uno stadio scoperto, con un tasso di umidità tra il 25 ed il 35 per cento, il vento da Nordovest se schiera un quarterback nato in settembre, che porta le scarpe numero 45 e di secondo nome fa Roosevelt.
Per ogni partita trasmessa in TV (quindi oramai tutte), c’è uno di questi omini che si collega ad un database centralizzato dal quale estrapola i dati più assurdi e, spesso, inutili, e per far ciò viene pagato svariate migliaia di dollari a partita.

Tornando al cuore vero e proprio della rilevazione delle statistiche: chi sono, quanti sono e come vengono reclutati i membri delle stats crew? Qual è il loro lavoro effettivo e come sono organizzati?

Le stats crew vengono fornite dalle squadre che giocano in casa, e la loro composizione viene affidata al cosiddetto Head Statistician, che riporta direttamente al reparto PR e Media relations. Non esistono dei corsi veri e propri di formazione o degli esami di ammissione o abilitazione, ed i componenti delle crew vengono “assunti” per conoscenza personale dell’Head Statistician o di qualche componente della crew stessa.
Ogni crew è composta da un numero di persone che varia tra le otto e le quindici, a seconda della squadra, ed ogni membro ha un suo compito preciso.

Il minimo sindacale per poter correttamente rilevare una partita è di otto componenti:

  • uno spotter per l’attacco ed uno per la difesa che indicano i giocatori coinvolti nell’azione e le relative posizioni di inizio e fine azione
  • un addetto al participation report
  • due addetti all’inserimento dei dati a computer (uno che lavora in tempo reale e l’altro che sistema erori precedenti o implementa le informazioni precedentemente tralasciate)
  • un addetto alle stats particolari (yards after catch, specialità difensive come pass defensed, knocked pass, qb hurry e simili)
  • lo speaker che annuncia le singole azioni nel circuito audio dello stadio
  • infine la figura più importante di tutte: lo scorer manuale, che si occupa di rilevare le statistiche su carta per far fronte a qualsiasi problema potrebbe verificarsi con il sistema informatico.

gsisLe statistiche vengono inserite in un programma sviluppato ad hoc da parte della NFL che si chiama NFL-GSIS (Game Statistics & Information System) che, per assonanza, gli addetti ai lavori chiamano “Jesus”.
Ogni crew viene assistita in tempo reale da un centro di comando situato negli uffici della NFL a New York che, ogni domenica, segue passo passo ogni partita intervenendo nei casi particolari e più complessi, aiutandosi con la moderna tecnologia audiovisiva per correggere eventuali errori o districare situazioni particolarmente complicate praticamente in tempo reale. Una sorta di Instant Replay per le statistiche, insomma.

Subito dopo la fine della partita le statistiche vengono trasmesse telematicamente al centro di comando, ma viene anche fatta una copia su un flash drive che viene spedito il giorno successivo sempre al centro di comando come. Il centro di comando provvede a correggere eventuali macroerrori ancora visibili e pubblica i vari Gamebook che trovate sul sito della NFL, dove potete trovare le statistiche dettagliate di ogni partita.
Poiché negli ultimi anni le stats crew sono state spostate in posizioni sempre meno ottimali (nello stadio dei Redskins, ad esempio, le postazioni delle stats crew si trovano in corrispondenza delle end zone per non rubare spazio ai preziosissimi luxury box), spesso i due spotters viaggiano sugli spalti seguendo la linea di scrimmage e comunicando con la propria crew via radio.

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Offensive ParticipationUna menzione particolare va al participation report. Da sei anni a questa parte la NFL ha iniziato a compilare un participation report dettagliato, arrivando a specificare per ogni azione quali giocatori fossero effettivamente in campo (clicca sull’immagine per ingrandirla). Questa particolare statistica è diventata un’esigenza da quando i contratti dei giocatori prevedono, sempre più spesso, anche degli incentivi relativi alla percentuale di presenza sul terreno di gioco, ed era quindi necessario fornire un dato oggettivo e non rilevato dai vari coaching staff.
Per generare questo report sono necessarie almeno tre persone, ed il procedimento è particolarmente laborioso. Due fotografi si piazzano in corrispondenza di ogni end zone muniti di una macchina fotografica digitale collegata al computer delle statistiche, e scattano diverse fotografie per ogni azione. Ad ogni fine quarto, un fattorino porta le schede flash delle macchine fotografiche al computer centrale, dove vengono sincronizzate le foto con le azioni relative, e dove l’addetto al participation report inserisce manualmente, per ogni azione, i numeri dei giocatori presenti in campo in un software specifico che, al termine della partita, genera i report che conosciamo e che ci permettono di sapere quanto ed in quali situazioni di campo ha giocato il nostro linebacker preferito oppure quante e quali azioni il tal giocatore ha giocato da guardia e quante da tackle.

Un sacco di lavoro, vero? E siamo solo all’inizio!

Nella prossima puntata vedremo come le statistiche vengono elaborate, corrette e lavorate del famigerato “Centro di Comando NFL”.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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