Sette volte Steelers (Pittsburgh Steelers vs Baltimore Ravens 28-24)

53 partite giocate, 29 vittorie Steelers, 24 Ravens, ecco i numeri di una delle partite e rivalità più dure della lega. In week 8 i Pittsburgh Steelers, ancora imbattuti, affrontano i Ravens di Lamar Jackson reduci dal bye-week.

Dopo la sfida tra le ultime imbattute, Titans Vs Steelers, da cui i ragazzi di Tomlin ne escono vincitori, Pittsburgh si presenta al più ostico banco di prova stagionale, nel primo dei due confronti divisionali contro i più quotati Baltimore Ravens.

Alla vigilia della partita i due fattori chiave del match sono stati individuati nel match-up attacco Ravens contro difesa Steelers e nella settimana di riposo di Baltimore, da cui, storicamente la squadra del Maryland riprende con una marcia in più.

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La partita si apre con un pick-six lanciato da Lamar Jackson nelle mani del linebacker Spillane, sostituto dell’infortunato Bush. A fare da padrone nel primo quarto sono le difese arcigne da ambo i lati e i turnover. Un intercetto e due fumble nei primi quindici minuti di gioco. All’avvio di secondo quarto invece, a salire di colpi è la difesa di Baltimora. I Ravens non concedono neanche una boccato d’aria al reparto offensivo nero-oro. Roethlisberger si rende protagonista del suo secondo peggior primo tempo della carriera in termini di numeri. L’attacco nero-viola, d’altro canto, contro le previsioni della vigilia, domina attraverso il gioco di terra. I ragazzi di Harbaugh mettono in scena un clinic offensivo per quanto concerne il running-game da antologia, contro la miglior difesa della lega sulle corse. Le scorrazzate del rookie Dobbins e le read-option di Jackson annichiliscono il miglior reparto difensivo della NFL chiudendo la prima metà di gioco sul 17-7 Ravens.

L’avvio del secondo tempo per i ragazzi di Tomlin presuppone un atteggiamento diverso. In attacco le empty-formation fanno da padrone nella maggior parte dei down giocati dagli Steelers, fruttando grandi e importanti guadagni. BigBen pesca con timing perfetto più volte Claypool e Smith-Schuster per il vantaggio Pittsburgh. In difesa non riuscendo a limitare il gioco di corse avversario, la secondaria sale in cattedra con probabilmente le migliori prove stagionali di Fitzpatrick, Haden e su tutti il rookie Highsmith che in avvio di quarto intercetta il QB avversario.

Nonostante ciò la risposta da parte dei Ravens, Jackson su tutti, non tarda ad arrivare. Nell’ultimo quarto il QB di Baltimora gestisce un drive in maniera enciclopedica, terminando in end-zone con un preciso lancio nelle mani di Brown. Sulla sponda Steelers BigBen continua in un secondo tempo positivo. Ancora una volta per il QB nero-oro il bersaglio preferito è il rookie Claypool, il quale è protagonista di una pass-interference saggiamente guadagnata e il TD del controsorpasso per il 28-24 Steelers. A cinque minuti dal termine dell’incontro, Baltimore ha due drive decisivi per provare a vincere la partita con un touch-down. Il primo drive si spegne su un 4°&3 con un placcaggio di Fitzpatrick su Jackson, mentre il secondo drive termina con un incompleto in end-zone, ancora una volta ad opera di un rapace Minkah Fitzpatrick.

Al termine della partita Pittsburgh oltre a rimanere imbattuta, con record 7-0, si conferma definitivamente una squadra “vera” che riesce a tenere testa anche a compagini più quotate. Per gli Steelers nella partita più difficile, finora della stagione, emergono segnali positivi. Dopo aver sofferto in termini di produttività offensiva il coaching-staff ha radicalmente cambiato approccio nella seconda metà di gioco, riuscendo a mettere in difficoltà una delle migliori difese della lega. Inoltre la secondaria, a parte qualche sporadico episodio, sale finalmente di livello. Cosa più importante è l’approccio mentale e il rimanere dentro la partita, tallone d’Achille nelle precedenti uscite, aspetto che questa volta è risultato un fattore positivo.

Sponda Ravens c’è stato uno stop giustificabile contro una squadra in forma. Le colpe attribuite a Lamar Jackson sembrano eccessive. Il QB di Baltimore, insieme al RB Dobbins, è stato la spina nel fianco per la difesa di Pittsburgh. Il gioco dei Ravens presuppone il concedere tanto tempo la palla in mano al proprio QB, purtroppo con una OL non fortissima e una pass-rush avversaria rognosa, Jackson ha avuto qualche rompicapo di troppo, non gestito sempre ottimamente. Il gioco aereo è sicuramente ciò che c’è da migliorare per Baltimore, non a livello individuale, bensì di reparto, in quanto le difese avversarie spingono nel forzare a far lanciare Jackson e compagni. In ottica playoffs e auspicata presenza al “grande ballo”, sviluppare un attacco che non si monodimensionale, seppur produttivo a livello di corse, deve essere la priorità per il coaching-staff viola-nero.

Prossimi impegno per i Ravens un’ostica trasferta ad Indianapolis, mentre per Pittsburgh si prospettano i Cowboys, i quali schiereranno il quarto quarterback diverso in otto partite disputate.

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Matteo Colangelo

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