UFL: il review di week 2

Dopo la seconda giornata della UFL restano a punteggio pieno solo gli Stallions e i Brahmas. Ancora a zero Renegades e Roughnecks che furono protagoniste l’anno scorso, ma la situazione è molto fluida per il buon livello di tutte le franchigie. Per una scala di valori credibile varrà la pena di aspettare le prossime due giornate.

Memphis Showboats – San Antonio Brahmas 19-20

Gli Showboats perdono sul filo di lana una partita dominata per tre quarti, durante i quali avevano concesso ai Brahmas soltanto quattro primi down e 112 yard nette.

L’offense di San Antonio comincia a produrre qualcosa solo nel terzo periodo (3 FD e 85 yard ) senza peraltro mettere a segno nessun punto. Buon per i texani che la loro difesa riesca a contenere in qualche modo l’attacco di Memphis che, pur conquistando 243 yard, alla fine del terzo quarto chiude con un solo touchdown all’attivo. Una delle chiavi della mancata vittoria della franchigia del Tennessee sta nel non essere riuscita a tradurre il dominio sul campo in segnature pesanti: i gialloblù sono entrati ben sei volte all’interno della red zone dei Brahmas riuscendo a varcare la goal line soltanto una volta, anche per la efficace difesa dei texani, che hanno aggredito le linee avversarie mettendo pressione su Case Cookus, 3 sack per 18 yard di perdita, e penetrando spesso nel backfield avversario, 8 tackle for loss. Nel quarto periodo la partita cambia completamente: Chase Garbers, che alla fine del terzo periodo aveva messo a referto un buon 14 su 18 per sole 97 yard, nel solo quarto periodo fa un bel 10 su 15 per 118 yard e 3 TD pass che permettono il sorpasso a tre secondi dalla fine.

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Questa la cronaca

Memphis va in touchdown al primo drive offensivo grazie a un TD pass di 2 yard di Cookus per Daewood Davis, poi prima della fine del primo periodo mette a segno un FG da 23 yard con Matt Coghlin. Nel secondo periodo, mentre San Antonio continua a collezionare “three & out” gli Showboats devono ancora accontentarsi di un FG di Coghlin da 35 yard dopo essere entrati per la terza volta nella red zone dei texani.

Nel terzo periodo c’è sostanziale equilibrio, ma ancora una volta Memphis, arrivata a tre yard dalla goal line, si accontenta dei tre puntu di Coghlin, portando il punteggio sul 16-0. Appena entrati nell’ultima frazione i Brahmas segnano il primo touchdown grazie ad un pass di 10 yard di Chase Garbers per Marquez Stevenson. La trasformazione da due punti porta lo score sul 16-3. Memphis risponde con un drive impostato sulle corse e riesce ad erodere più di cinque minuti ma, arrivata sulle 4 di San Antonio, non rischia e si affida ancora a Matt Coghlin che non fallisce. 19-8 e restano da giocare poco più di otto minuti.

Sul kick-off di Coghlin, Anthony McFarland riporta l’ovale fino alle 40 di San Antonio. I Brahmas passano la metà campo ma Garbers commette il primo errore della sua partita facendosi intercettare da D Abrams che restituisce il possesso a Memphis sulle proprie 14. Sembra finita, ma questa volta gli Showboats sono costretti al punt dopo meno di due minuti. Mancano due minuti e mezzo e San antonio parte dalle proprie 16 yard. E qui comincia lo show di Garbers che prima passa a Cole Latimer per un guadagno di 28 yard, poi mette in fila sei completi su otto per mandare Jontre Kirklin in end zone per il 19-14. Il tentativo di trasformazione da tre punti fallisce e, con 48 secondi ancora da giocare, San Antonio tenta la carta del “quarto e 12” per mantenere il possesso. Conquistato il primo down, Garbers continua il drive vincente e completa l’ultimo passaggio di 10 yard per Latimer per il 20-19 finale.

Due squadre buone ma sulle quali c’è ancora da lavorare se si vuole competere ai livelli più alti. Memphis ha mostrato una buona capacità di guadagnare yard ma realizzare un solo TD con sei viaggi in end zone denota un problema di fiducia nei propri mezzi. San Antonio ha finalmente trovato un QB di grande personalità, ma deve incrementare il rendimento del gioco di corsa, che è stato molo deficitario.

St Louis Battlehawks – Arlington Renegades 27-24

Dopo lo smacco del FG subito nella prima partita a Detroit, St Louis si rifà allo stesso modo sui Renegades, mettendo a segno il FG vincente negli ultimi secondi di una partita che è stato un testa a testa dall’inizio alla fine mandando in delirio i 40317 spettatori presenti al Dome. I Renegades escono ancora sconfitti pur avendo giocato una buona partita, ma saranno certamente protagonisti nel prosieguo del campionato, dopo aver affrontato due delle formazioni più accreditate del lotto.

Le due offense hanno entrambe privilegiato il gioco aereo, com’era prevedibile avendo due tra i migliori “passers” della lega, ma St Louis ha ottenuto rendimenti migliori sia nel gioco aereo (8,07 yds/att contro le 6,97 dei texani) sia nel gioco di corsa, dove hanno prodotto ben 6,11 yds/carry contro le 3,38 di Arlington. Nonostante questa superiorità nei numeri, la partita è stata in equilibrio fino alla fine soprattutto per merito di Luis Perez che ha sfruttato al meglio tutte le tre occasioni in cui è entrato nella red zone avversaria. Con il gioco aereo in sostanziale parità in fatto di efficacia, St Louis ha avuto nel RB Mataeo Durant un assoluto protagonista con 104 yard nette guadagnate in 14 portate. Nella sagra dei receiver, sono tanti i giocatori che hanno ottenuto performances importanti: tra i Battlehawks spicca Marcel Ateman con 4 catches su 6 per 114 yard e 2 TD, ma molto bene è andato Darrius Shepherd con 9 su 12 per 82 yard, mentre tra i Renegades spicca l’ex Orlando Guardians Javonta Payton con 5 ricezioni su 6 target per 83 yard.

Le due difese si sono sostanzialmente equivalse: entrambe aggressive nella pass rush con 3 sack a testa, entrambe permeabili ai passaggi a lunga gittata dove i ricevitori hanno avuto spesso la meglio sui DB.

Cronaca sintetica

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Dopo un primo quarto in cui prevalgono le difese, St Louis va in vantaggio con un TD pass di 24 yard di A.J. McCarron per Marcel Ateman cui segue la trasformazione da 2 punti. Arlington risponde con una corsa di 6 yard di Lindsay Scott. Anche qui la trasformazione da due punti va a buon fine 8-8. Negli ultimi due minuti i Battlehawks si riportano avanti con una corsa breve di Mateo Durant, ma negli ultimi secondi i Renegades si riavvicinano con un FG da 52 yard di Tyler Russolino.

Sul 14-11 inizia il terzo periodo in cui per più di dieci minuti gli attacchi non riescono a produrre, finché Luis Perez non conduce un buon drive che conclude con un TD pass di 6 yard per il TE Sal Cannella. Il tentativo di conversione da un punto fallisce e si va sul 17-14 per i Renegades. La reazione di McCarron è fulminea: partendo dalle proprie 47 serve Ateman che riceve sulle 21 e corre in end zone per un guadagno di 53 yard. Con la trasformazione da un punto St Louis si riporta avanti 21-17 e si chiude il terzo periodo.

Il primo drive del quarto periodo è di Arlington e Perez parte subito con un pass di 43 yard per Javon Payton cui fanno seguito quattro corse di DeVeon Smith l’ultima delle quali per varcare la goal line. Dopo la conversione da un punto Arlington è di nuovo avanti 24-21 e mancano poco più di dieci minuti. I Falchi ne consumano quattro per impattare grazie ad un FG di Andre Szmyt da 43 yard. Il successivo drive dei Renegades termina con un tentativo di FG da 46 yard fallito da Russolino. Mancano poco meno di due minuti in cui McCarron fa tre incompleti di fila, ma guadagna un primo down per un pass interference di Ayene Harris. Da qui in avanti Mataeo Durant con tre rush porta l’ovale fino alle 5 di Arlington da cui Szmyt mette a segno un facile field goal che chiude la partita sul 27-24.

Nel complesso una partita spettacolare tra due buone squadre che diranno certamente la loro nelle prossime settimane.

Michigan Panthers – Birmingham Stallions 13-20

I Panthers escono sconfitti in una partita in cui sono stati costretti fin dall’inizio ad inseguire, restando però in corsa fino alla fine. Gli Stallions confermano la loro leadership, ma l’impressione non è quella della squadra dominante delle due precedenti stagioni nella USFL.

Come nella prima partita, e in controtendenza rispetto alle altre franchigie, Birmingham ha privilegiato le corse ai passaggi. Le azioni di corsa sono state 33 sulle 60 totali ed hanno prodotto 161 yard alla media di 4,88 yds/carry. Meno brillante il gioco aereo, con una percentuale di completi del 48% e una media di 5,22 yds/att. I Panthers, viceversa, hanno puntato forte sul gioco aereo, praticato nel 71% delle azioni d’attacco, con il rendimento non esaltante di sole 4,65 yds/att. Ottima la partita della difesa di Birmingham, che ha contribuito in modo determinante alla performance poco esaltante dell’offense di Michigan, tenendo sotto costante pressione il QB avversario, atterrato sette volte, e contrastano i passaggi con ben 7 pass breakup e un intercetto.

Nonostante la superiorità manifestata in termini di terreno conquistato, la franchigia dell’Alabama ha realizzato molto meno di quanto i guadagni sul terreno avrebbero potuto permettere. Gli Stallions si sono affacciati per sei volte nella red zone dei Panthers ma hanno realizzato un solo touchdown. Protagonisti dell’incontro sono stati i due kicker: Chris Blewitt, che ha realizzato i quattro tentativi, nelle occasioni in cui gli Stallions sono entrati nelle 20 avversarie e Jake Bates che ha dimostrato agli scettici che il FG da 64 yard della scorsa settimana non era stato frutto del caso, mettendone a segno uno da 62 e uno da 52 yard.

La cronaca in sintesi

Il primo quarto vede Birmingham in vantaggio grazie al primo FG realizzato da Blewitt da 34 yard poi, nel secondo periodo, gli Stallions entrano altre due volte della red zone di Michigan, ma in entrambi i casi devono accontentarsi dei calci di Blewitt da 30 e poi da 38 yard. Prima della chiusura del primo tempo i Panthers vanno in touchdown grazie a un gran passaggio di E.J. Perry che dalle proprie 24 serve Marchus Simms che riceve sulle 46 di Birmingham e vola fino alla end zone per un TD da 76 yard seguito dalla trasformazione da un punto. Nei tre minuti che restano prima del riposo gli Stallions vanno in meta con una corsa di una yard di Ricky Person seguita dalla trasformazione da due punti ma subito dopo Bates mette a segno il FG da 62 yard per il 17-10.

Il primo drive del terzo periodo è di Birmingham che in sette minuti arriva fino alle 2 di Michigan e sul 4 e goal segna il quarto FG con Blewitt per il 20-10. La replica dei Panthers si ferma sulla linea delle 35 di Birmingham dove, sul quarto e 5, Bates mette a segno un FG da 52 yard per il 20-13. Nei minuti restanti e in tutto il quarto periodo i due attacchi non riescono ad andare oltre i calci di allontanamento, a parte il sesto viaggio degli Stallions nella red zone dei Panthers, in cui Matt Corral si fa intercettare in end zone da Keith Gipson.

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D.C. Defenders – Houston Roughnecks 23-18

Il week-end si chiude a Washington con la sfida tra due squadre sconfitte al primo turno e in cerca di riscatto.

E’ stato un incontro molto equilibrato con diversi colpi di scena dovuti a belle giocate, ma anche a qualche errore marchiano, in cui le due squadre si sono avvicendate al comando offrendo uno spettacolo divertente anche se non sempre impeccabile dal punto di vista tecnico. I Defenders, dopo la prima partita giocata soprattutto sui passaggi, questa volta hanno sviluppato un piano di gioco più bilanciato con 32 tentativi di passaggio e 26 corse. Il gioco aereo, pur con solo il 50% di completi, ha realizzato la buona media di 6,34 yds/att e 2 TD. Per vedere risultati migliori nel gioco di corsa si dovrà probabilmente attendere il ritorno di Abram Smith, attualmente nella IR list. Per il momento il running game è affidato alla coppia Cam’Ron Harris – Darius Haggans che non hanno sfigurato. I Roughnecks hanno iniziato con il promettente Jarrett Guarantano in cabina di regia, ma poi con l’infortunio del giovane starter hanno ceduto il comando delle operazioni all’esperto Reid Sinnet che se l’è cavata abbastanza bene con 19 completi su 30 per 221 yard e un TD pass.

Cronaca sintetica

Il primo drive è di Houston che però è subito costretta al punt che viene bloccato dal LB Momo Sanogo e ricoverato dal CB Deandre Baker. Questi, a sua volta, commette fumble forzato da Tyiron Evans con l’ovale che esce dalla sideline. Possesso dei Defenders dalle 11 di Houston ma, dopo una perdita di 2 yard, Jordan Ta’Amu si fa intercettare dal CB Corn Elder che riporta l’intercetto in end zone per 98 yard. Conversione da 2 fallita e 6-0 Houston. Verso la fine del periodo i Defenders vanno a loro volta in TD con una corsa breve diDarius Haggans. 6-6 dopo il tentativo fallito di trasformazione. Dopo una serie di possessi improduttivi, Houston si porta in vantaggio grazie al FG di J.J. Molson che centra i pali da 51 yard, ma nel drive successivo Ta’Amu serve il TE Briley Moore-McKinley con un passaggio da 21 yard per il vantaggio dei capitolini. Prima del riposo Houston ha il tempo per pareggiare con un altro FG di Molson da 42 yard.

Comincia il secondo tempo e, dopo un punt dei Defenders, Reid Sinnett riporta in vantaggio i Roughnecks con un passaggio per Keke Chism che riceve sulla linea delle 8 e corre in end zone per un TD da 34 yard. Anche questa volta la trasformazione non va a buon fine e si resta sul 18-12 per Houston. Il terzo periodo si chiude senza altre segnature ma, all’inizio del quarto Washington accorcia le distanze con un FG da 43 yard di Matthew McCrane. Dopo un “three & out” di Houston Jordan Ta’Amu, finora un po’ in ombra, gestisce finalmente un drive da par suo e chiude con un TD pass di 17 yard per Ty Scott appostato in end zone. Questa volta la conversione da due punti riesce e i Defenders passano sul 23-18.

Restano da giocare poco meno di sei minuti e i Roughnecks ne consumano quattro per arrivare fino alle proprie 48 dove, in situazione di quarto e 13, optano per il punt che restituisce l’ovale ai Defenders sulle loro 5. Da questa scomoda posizione di partenza D.C. perde altre 4 yard e deve calciare dalla propria linea di 1 yard. Il punt viene riportato da Justin Hall fino alle 27 dei Defenders e con un minuto e mezzo da giocare Houston potrebbe ancora ribaltare la situazione, ma, complici due penalty e un passaggio incompleto, fallisce la conversione di un quarto e 7. Turnover on down e, con un secondo da giocare Ta’Amu si inginocchia.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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